Gaza, Israele: “Un Paese Sano di Mente non Uccide i Bambini per Hobby”. Yair Golan.
21 Maggio 2025
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione qualche elemento di valutazione su quanto accade a Gaza e in Cisgiordania.
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Questo post di Inside Over:
“Un Paese sano di mente non dichiara guerre contro i civili, non uccide bambini per hobby e non si pone obiettivi che implichino l’espulsione di popolazioni”, ha dichiarato alla radio pubblica israeliana Kan l’ex generale dell’IDF e ora leader del partito di opposizione di sinistra di Israele Yair Golan.
“Israele è sulla buona strada per diventare uno stato paria tra le nazioni, come il vecchio Sudafrica, se non torna a comportarsi come un Paese sano”, ha aggiunto Golan.
Le parole di Golan hanno suscitato la dura reazione del Primo Ministro Netanyahu che ha definito i suoi commenti “un’incitamento selvaggio” contro le truppe israeliane e lo ha accusato di “far eco alle più spregevoli calunnie antisemite contro l’esercito israeliano e lo Stato di Israele”.
“Condanno con veemenza la selvaggia istigazione di Yair Golan contro i nostri eroici soldati e contro lo Stato di Israele. L’IDF è l’esercito più morale del mondo e i nostri soldati stanno combattendo una guerra per la nostra esistenza” ha dichiarato Netanyahu in una nota. Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha messo in guardia dalle ripercussioni internazionali, affermando: “Ciò che ha detto Golan alimenterà sicuramente il fuoco dell’antisemitismo nel mondo”.
Il ministro dell’Istruzione Yoav Kisch ha chiesto un’indagine per istigazione a delinquere contro Golan.
#gazagenocide #israel #netanyahu #palestine
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Poi c’è questo post su Instagram. Cliccate sul collegamento per il video.
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Anche questo post da Instagram. Cliccate per il video.
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Voce Ebraica per la Pace ha pubblicato questo post:
P.S: ho aperto un canale YouTube, iscrivetevi se vi va. Il canale si chiama semplicemente “Giuseppe Salamone”.
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E sempre di Voce Ebraica per la Pace, questo post:
Un recente studio dell’Università Ebraica di Gerusalemme mostra un drammatico cambiamento sociale in Israele. La ricerca rivela che le decisioni governative, specialmente quelle sulle riforme politiche e giudiziarie, e l’escalation delle divisioni sociali hanno acceso una profonda ondata di malcontento pubblico.
Lo studio ha rilevato che il 40% degli israeliani esprime ora il desiderio di lasciare il Paese, spinto da profonde preoccupazioni per la direzione governativa e la crescente polarizzazione. Questa tendenza netta evidenzia una crisi in continua crescita e un conflitto interno all’interno della Knesset. Il problema di molti israeliani precede il recente genocidio dei palestinesi, poiché i cambiamenti demografici e politici hanno indotto alcuni israeliani laici e liberali a mettere in discussione il loro futuro in uno stato sempre più dominato da chi percepisce essere religiosi tradizionalisti.
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La voce di Amira Hass:
La giornalista israeliana Amira Hass ha dichiarato:
“I palestinesi combattono per la loro vita, nel vero senso della parola. Noi, ebrei israeliani, combattiamo per difendere il nostro privilegio di padroni, nel senso più spregevole del termine. Noi siamo gli occupanti, i torturatori, gli aguzzini.”
Queste parole, dure ma profondamente oneste, testimoniano il coraggio di chi osa mettere in discussione la narrazione dominante dall’interno stesso del sistema.
La voce di Amira Hass rompe il silenzio complice e ci ricorda che la verità non ha confini, e nemmeno il dovere morale di essere detta.
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Mezzo milione di persone hanno sfilato a Londra nel week end contro lo sterminio a Gaza, ma la notizia stranamente è sfuggita ai giornali e alle TV nostrane. Lor Servi di Lor Padroni. Cliccate per il video.
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E infine questa foto di Assange a Cannes:
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Tag: assange, bambini, gaza, golan, ue
Categoria: Generale
Giusto: questo è un problema di sanità mentale.
Terribilmente a 360°: il male cresce l’odio in chi lo subisce, e vive nell’odio in chi lo fa; poi provoca il suicidio di chi facendolo impazzisce nel collateralicidio di chi tacendo acconsente.
Il male è una privazione del bene: un buco dell’anima e dell’intelletto dell’essere umano. Non è spontaneo, perchè il male non è stato creato, ma si è prodotto dalla ribellione al bene.
Solo Dio può redimere liberando dal male, sacrificando se stesso per riportarci al bene nativo. Un sacrificio che supera la legge, perchè è un comandamento nuovo: l’attualità eterna di Dio, presente.
Rifiutarla porta a quel che vediamo. Manca la pace del Cristo risorto da una morte per amore, Manca la pace che viene da quel sacrificio. Senza di Lui non si fa nulla.