Dio si è Servito dei Cardinali anche Creati da Bergoglio per Dare alla Chiesa un Suo Vicario. Un Sacerdote, Sergio Russo.
16 Maggio 2025
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, grazie alla cortesia di Sergio Russo, a cui va il nostro grazie, offriamo alla vostra attenzione queste riflessioni di un sacerdote sull’elezione di Leone XIV. Buona lettura e diffusione.
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15 Maggio 2025 – Dio ha chiamato un Papa per il Regno di Dio
Cari fratelli, nella Divina Volontà posso dire a nome di tutti “grazie a Dio” per tutto quello che ci dà e anche per tutto quello che ci toglie, tutto per il nostro bene, ma adesso in modo speciale lo ringrazio per aver concesso alla Chiesa un suo Vicario, il Papa Leone XIV. E mentre tutti lo stiamo esaminando, è il Signore che ci sta esaminando per mezzo di lui.
Vedo che continua da parte di tanti una polemica, a proposito del nuovo Papa. Mi guarderò bene di prendere parte a queste discussioni che non servono per crescere nell’amore al Signore, ma è necessario comprendere il meglio possibile come è la situazione e avere idee chiare su come comportarci.
Si dice che “Dio scrive dritto, anche con le righe storte”: si è servito di questo Conclave per darci un Papa, un “buon Pastore” che lo rappresenta. Sarà così? Nel sentire il nome del nuovo Papa molte persone si sono rallegrate e hanno tirato un sospiro di sollievo. La gente che riempiva piazza San Pietro era piena di entusiasmo, come in uno stadio, con tanta emozione superficiale, frutto in gran parte del modo come la televisione e i “mass-media” presentano le cose e creano una mentalità, senza comprendere la vera situazione della Chiesa.
Altri invece continuano a rifiutare l’idea che il Papa eletto sia un Papa legittimo, per cose che ha detto in passato o per alcuni particolari (che si potrebbero analizzare e probabilmente avrebbero qualche spiegazione); e, soprattutto, perché la maggioranza dei cardinali che lo hanno eletto sono (o sarebbero) illegittimi, essendo stati fatti cardinali da un Papa che “faceva il Papa” non essendolo, da Francesco, e questo secondo certe leggi o “canoni” della Chiesa. Dicono così.
Questo Conclave si può interpretare come regolare, perché è stato fatto dopo la morte del Papa… Ma di quale Papa? Andiamo sul sicuro: di Benedetto XVI. Dalla sua morte sono passati ormai due anni e quattro mesi circa. Secondo me, Dio si è servito di questi “cardinali” creati da Papa Bergoglio, insieme con gli altri (pochi) fatti cardinali da Papa Ratzinger, per provvedere e dare alla sua Chiesa un suo Vicario. La Chiesa ha bisogno di chi rappresenti il suo Capo, Gesù Cristo, e “confermi nella Fede i suoi fratelli”. Si potrebbe anche pensare ‒ perché no? ‒ che i pochi cardinali anteriori all’arrivo di Francesco abbiano votato per questo Papa e che il voto di tutti gli altri, pur essendo la maggioranza, non abbia contato… Altrimenti, avremmo forse dovuto aspettare che il Conclave lo facessero gli angeli discesi dal Cielo? Perché se si badasse rigidamente alle regole, sarebbe stato impossibile eleggere un altro Papa, a meno che non fosse prima avvenuto uno scisma… Ecco a che serve essere troppo fiscalisti… Non dobbiamo dimenticare che non solo c’è la Legge, ma “la Legge e i Profeti”, e come dice San Paolo, “la lettera uccide, lo spirito dà vita” (2a Cor 3,6). Che il Signore non ci deva dire, come ai farisei: “Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!” (Mt 23,24)
Qualcuno dice, scandalizzato: “e questo sarebbe la Chiesa?” Sarebbe come dire, davanti a Gesù Cristo, ridotto come era nella sua Passione, irriconoscibile: “e questo sarebbe il Figlio di Dio?”. “E beato chi non si sarà scandalizzato di Me!”, ha detto il Signore (Lc 7,23).
È logico che ognuno di noi cerchi di capire e di trovare una spiegazione, con qualche argomento a sostegno di ciò che pensa… Ma si tratta sempre di opinioni. Possono essere sincere, anche lecite, ma non sono dogmi di fede, né tanto meno possiamo pretendere di imporle agli altri. Questo non è relativismo. La piena verità viene solo da Dio e Lui ce la mostrerà nel momento decisivo: ecco perché dobbiamo pregare e aspettare con fiducia in Lui e con umiltà.
Il nemico infernale, nemico della pace, cerca di distruggerci, dividendo e mettendo gli animi di tutti contro tutti. Non vorrei che questo succedesse anche tra noi. Il problema non è dire se questo Papa sia vero o sia falso; in realtà il problema è dentro di ognuno di noi. Il pericolo viene dal nostro caro “io”…, “io so”. È il nostro amor proprio, il nostro caro volere umano. “In questo mondo fasullo – niente è e vero e niente è falso; – tutto è del colore stesso – degli occhiali che hai sul naso”.
Perciò la Chiesa è dolorosamente divisa, non solo tra tradizionalisti e progressisti, ma è frantumata in tanti voleri umani, nelle parrocchie, nei gruppi e nelle famiglie… La Chiesa è divisa, il pericolo della spaccatura è dentro di ognuno di noi. “Il libero pensiero proclamo perché è mio – e muoia chi non pensi come la penso io”. La Santa Chiesa è Una, non solo perché non ci possono essere altre, ma lo è nella sua unità ad immagine della SS. Trinità. È questa l’unità di cui parla San Paolo: “vi esorto a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza,
sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.” (Ef 4,1-6).
Questa unità dello spirito, unità nella Fede, non si crea come frutto di “dialogo”, non è frutto di accordi tra noi o per votazione democratica o “sinodale”. È innanzi tutto una grazia che viene da Dio.
Dopo l’ultima Cena, Gesù pregò il Padre, insistendo su quello che tanto Gli sta a cuore: la nostra unità nella Verità, e disse: “Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come Noi… Non chiedo che Tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come Io non sono del mondo. Consacrali nella Verità. La tua parola è Verità. Come Tu mi hai mandato nel mondo, anch’Io li ho mandati nel mondo; per loro Io consacro Me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella Verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in Me; perché tutti siano una sola cosa. Come Tu, Padre, sei in Me e Io in Te, siano anch’essi in Noi una cosa sola, perché il mondo creda che Tu mi hai mandato. E la gloria che Tu hai dato a Me, Io l’ho data a loro, perché siano come Noi una cosa sola. Io in loro e Tu in Me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che Tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato Me. Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con Me dove sono Io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché Tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma Io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’Amore con il quale mi hai amato sia in essi e Io in loro” (Gv 17,11 e 15-26)
Luisa scrive nel Vol. 6° (15.08.1904):
“…In un lampo ho visto tutta la Chiesa, le guerre che devono subire tra loro i religiosi e che devono ricevere dagli altri; le guerre tra le società; pareva un parapiglia generale. Pareva pure che il Santo Padre doveva servirsi di pochissime persone religiose, tanto per ridurre nel buon ordine lo stato della Chiesa, i sacerdoti ed altri, quanto per la società in questo stato di sconvolgimenti.
Ora, mentre ciò vedevo, il benedetto Gesù mi ha detto: “Credi tu che il trionfo della Chiesa sia lontano?” Ed io: “Certo, chi deve vedere rimettere l’ordine a tante cose scompigliate?” E Lui: “Anzi, ti dico che è vicino, è uno scontro che deve succedere, ma forte, e perciò lo permetterò tutto insieme, tra i religiosi e i secolari, per abbreviare il tempo. Ed in questo brutto scontro di scompiglio forte succederà lo scontro buono e ordinato; però, in uno stato di mortificazione tale che gli uomini si vedranno perduti, darò loro tanta grazia e lume da conoscere il male e abbracciare la verità, facendoti soffrire anche per questo scopo. Se con tutto ciò non mi daranno retta, allora ti porterò in Cielo e le cose saranno ancor più gravi e andranno un po’ più per le lunghe per il desiderato trionfo”.
Teniamo presente come molte cose scritte da Luisa più di un secolo fa hanno una portata profetica per questo tempo: “La mia parola è eterna e ciò che non può giovare qui può giovare altrove, ciò che non si effettua in questi tempi si effettuerà in altri tempi, ma così li voglio”. (Vol. 10°, 19.01.1911).
“Quello che ti ho detto non riguardava solo i tempi presenti, ma anche i futuri, e quello che non si verificherà ora si verificherà poi; e se qualcuno troverà difficoltà o dubbi, significa che non se ne intende del mio parlare. Il mio parlare è eterno, come lo sono Io”. (Vol. 12°, 16.10.1918).
E nel Vol. 10° (09.11.1910) Gesù dice:
“Figlia mia, le opere più sante, fatte con fine umano, sono come quei recipienti crepati, che menandosi dentro qualunque liquore [liquido], a poco a poco scorre a terra, e se si va per prendere quei recipienti nei bisogni, si trovano vuoti. Ecco perché i figli della mia Chiesa si sono ridotti a tale stato, perché nel loro operare tutto è fine umano, onde nei bisogni, nei pericoli, negli affronti, si sono trovati vuoti di grazia e quindi debilitati, snervati e, quasi accecati dallo spirito umano, si danno agli eccessi. Oh, quanto avrebbero dovuto vigilare i capi della Chiesa per non farmi essere lo zimbello e quasi il coperchio delle nefande azioni di quelli! È vero che ci sarebbe molto scandalo se si penitenziassero [castigassero], ma mi sarebbe di minore offesa coi tanti sacrilegi che commettono. Ahi, mi è troppo duro il tollerarli! Prega, prega, figlia mia, che molte cose tristi stanno per uscire da dentro i figli della Chiesa”.
Insomma, in tutto questo grande dibattito, come in tutte le cose, il punto essenziale è chiederci: ma tutto questo mi avvicina a Dio, mi fa crescere nella sua conoscenza e nel suo amore? Chiediamo al Signore che accenda la Luce e preghiamo per il Papa, perché possa svolgere la sua missione di dare la Luce di Cristo e finalmente apra quel libro che ha nel suo stemma: senz’altro è il “Libro di Cielo”!
Un Sacerdote che crede, spera e ama la Santa Chiesa
(a cura di Sergio Russo)
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Categoria: Generale
Chi,come Dio?
Leone XVI papa o antipapa?
Lo stato del vaticano ha subito una primavera colorata che ha esiliato Benedetto XVI fino alla sua morte, ed ha posto un antipapa effettivo come francesco ad usurpare il trono di Pietro.
Come poteva la Chiesa riprendere il potere con ancora il nemico in casa?
Chi dice che Leone XIV è antipapa perché non hanno osservato le leggi canoniche per eleggerlo, non era presente al conclave, quindi non sa come si è svolto, ma sopratutto, non considera che qualsiasi Stato adotta in caso di guerra leggi speciali, per riuscire a vincere il nemico, quindi anche se non si fosse osservata scrupolosamente la legge canonica per eleggere Leone XIV, ritengo che sia un papa legittimo, proprio per la neccessità di stato di guerra.
Ma il problema più grave nella chiesa rimane, poiché il golpe modernista compiuto con il concilio vaticano II detta ancora legge!
Per evitare il rischio di scisma si nasconde la verità e non si dà importanza alle violazioni della Legge e del diritto.
Così facendo si tira avanti apparentemente sereni e uniti, ma nei cuori crescono invece l’inquietudine, l’incertezza e il dubbio.
Questo malessere interiore pian piano fa venir meno la fiducia tra gli uomini, così si creano attriti.
Gli attriti poi degenerano in faziosità e divisioni.
L’aggravarsi delle divisioni infine provoca un grave scisma: proprio quello che si voleva evitare cacciando la sporcizia sotto il tappeto…
Se non si scava fino a trovare la roccia della Verità (ma anche delle verità di questo mondo), alla prima tempesta l’edificio che abbiamo costruito su meschini compromessi umani e ‘mezze verità’ è destinato a crollare con grande rovina.
Sarebbe più cristiano ammettere i nostri peccati e le violazioni senza indugio, affrontando oggi un piccolo scandalo al fine di emendare le cose guaste, dentro e fuori di noi; dopo questa purificazione potremo guardare con più fiducia a noi stessi e al futuro.
Purtroppo il desiderio che la Guerra sia finita trasforma le speranze,
( infondate?)
. . “Ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni.
Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.
Li riconoscerete dunque dai loro frutti.”
Vedo che alcuni commenti sono peggio dell’articolo e mi dispiace per Russo e per R.S. e ad altri ai quali, anche conoscendo la loro devozione, voglio sinceramente bene.
Ma non voglio ragionare con l’utero di noi donne sentimentali e sciocche o al pari di molti uomini con certi appendicoli che non servono ad elaborare idee: io guardo ai fatti, Ai FATTI. Non voglio ripetermi su quelli perchè il Blog mi legge da tempo anche se comprendo sia difficile resistere al plagio profondo della elite massonica, ai loro prezzolati imbonitori e ai tanti idioti che gratuitamente, e con sciocchezze da fotoromanzo, appoggiano la falsità anti-papale. Parlare di sensazioni senza aver la capacità di leggere i cuori è un errore che non faccio anche se tutti abbiamo speranze, desideri e siamo in questi in qualche modo influenzabili… faccio un esempio: il discorso dell’apparizione post elezione del Prevosto. Io ci vedo demagogia e furbizia. Non certo parlerei della pur razionale sensazione di un discorso stranamente già pronto prima (!) della elezione ma piuttosto della obiettiva scarsa qualità teologica di un papa “superdotato di Munus” (o no??), o della chiara “ingegneria dialettica” studiata prendere per fesse tutte le parti dei cattolici, o l’evidente viso di chi leggeva, angelico ma compiaciuto di se stesso… a questi fatti, FATTI, che solo gli imbecilli non notano (ma voi amici miei siete più “sgai”) potrei erroneamente aggiungere la mia sensazione sulla persona che si presentava al popolo di Dio: mancava l’ “animus” di un Papa, e di un cattolico: “Previsto” era freddo, luciferino. Ma state tranquilli non vi parlerò delle mie intuizioni. Anche voi piaccion i fatti e neanche le parole, solo le opere e neanche la fede. Vedrete il Prevosto come il frutto dell’albero argentino e verificherete la Scrittura di quel Cristo che qui, con le vostre belle parole, dite di amare e dunque svergognateLo dicendo “spurio” quello che riporta Matteo 7. Tranquilli non sarete gettati nel fuoco, nella Geenna, Gesù scherzava!
Per essere così cattolica, signora di quale popolo,è impressionante la quantità di disprezzo che riesce a immettere nel mondo. Non mi pare che fosse questo uno dei segni della compagnia di Dio. Avrò la Bibbia sbagliata.
….. e finalmente apra quel libro che ha nel suo stemma: senz’altro è il “Libro di Cielo”!
?????
Con tutto i rispetto per la Piccarreta, credo e spero che quel libro sia il SANTO VANGELO!!!!
Tobia
Fa specie sentire che persone fino a poco fa sicurissime della illegittimità di Francesco ora mandino in soffitta la questione, come se nulla fosse. Leone XIV può essere anche un ottimo pastore, ma se non fosse il papa, presto o tardi (e può essere anche molto presto, nel caso non ubbidisca a certe direttive) potremmo trovarci in una situazione pessima. Capisco il bisogno di normalità, ma essendoci ancora dei dubbi vanno risolti ora. Anche perché abbiamo la “fortuna” di avere un (fino a prova contraria) papa canonista, oltre che teologo.
Canonista e teologo? Leggo su altri siti che ha una laurea in matematica, oltre che in filosofia. Non so chi abbia ragione, comunque la sostanza del discorso non cambia.
Le regole della Chiesa, ovvero il Diritto Canonico, non sono inutili, caro il mio amico Sergio Russo.
Fanno parte della Tradizione, perché non sono ispirate al capriccio umano, bensì traducono in pratica la suprema legge della Salus Animarum. Nel Codice di Diritto Canonico del 1983, così come in quello precedente del 1917, e così come nel Codice delle Chiese Orientali, così come in altri documenti giurisprudenziali, sono confluiti duemila anni di storia della Chiesa. Che nessun Sergio Russo può cancellare. Come nessun Jorge Mario Bergoglio…
In caso contrario ci troveremmo di fronte ad una “chiesa spiritualista”, eresia già confutata nel Medioevo ai tempi di Gioacchino da Fiore e di Celestino V, che non è la Chiesa Cattolica ma una chiesa spuria dove regnano la prevaricazione, il capriccio, l’abuso di potere di un capo carismatico.
Cosa diversa dall’arbitrio è il potere assoluto del Papa che in realtà non è affatto assoluto, dato che anche il Papa deve rispettare certi paletti, come ben detto da Ratzinger e in precedenza da Giovanni Paolo II quando per esempio disse che il Papa non aveva il potere di ordinare le donne prete.
Se Bergoglio ci ha abituati alla illegalità nella Chiesa e al disprezzo delle regole, ciò non significa che tale prassi sia o diventi buona. Rimane non solo cattiva, ma anche nefasta, volta non alla Salus Animarum ma al suo contrario, la “morte spirituale”.
E anche nella elezione di un Papa le regole sono fondamentali e imprescindibili, tanto è vero che nella Universi Dominici Gregis JP2 scrisse:
UDG
Can. 33. Il diritto di eleggere il Romano Pontefice spetta unicamente ai Cardinali di Santa Romana Chiesa, ad eccezione di quelli che, prima del giorno della morte del Sommo Pontefice o del giorno in cui la Sede Apostolica resti vacante, abbiano già compiuto l’80° anno di età. Il numero massimo di Cardinali elettori non deve superare i centoventi… (Sic, questa volta erano 133, quindi contro la legge).
UDG
Can. 76. Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l’elezione è per ciò stesso nulla e invalida, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa non conferisce alcun diritto alla persona eletta.
Tragga le sue conclusioni da solo, se ne è capace.
BRAVISSIMO!
SPERIAMO SOLO CHE I CARDINALI VALIDAMENTE ELETTI SIANO I SOLI CHE HANNO VOTATO.
RICOMINCIAMO A SPERARE….
UDG 35.n Nessun Cardinale elettore potrà essere escluso dall’elezione sia attiva che passiva per nessun motivo o pretesto, fermo restando quanto prescritto al n. 40 e al n. 75 di questa Costituzione.
Quindi come rislviamo il conflitto tra le due norme, caro il mio canonista di youtube?
Ermeneutica canonica, questa sconosciuta
“ma tutto questo mi avvicina a Dio, mi fa crescere nella sua conoscenza e nel suo amore?”,
Sfido CHIUNQUE a rispondere: “Sì!”.
Sergio, ti prego, non nominare il nome di Dio invano.
PERCHÉ SATANA, e non Cristo, a servirsi dell’ELEZIONE “ILLEGITTIMA” dell’antipapa Prevost, attraverso cardinali scismatici e massoni e NON “CATTOLICI” come invece d’obbligo per l’art. di legge n. 33-UDG, per continuare il suo piano di distruzione della Chiesa Cattolica e delle povere ANIME ILLUSE E ACCECATE ⬇️
Domanda :
Crede che Prevost proseguirà l’apertura al mondo LGBTQ+ tracciata da Francesco con la dichiarazione «FIDUCIA SUPPLICANS» che permette la BENEDIZIONE DELLE COPPIE OMOSESSUALI ❓
Card. Hollerich (massone):
«“Fiducia supplicans” è un documento del Dicastero per la Dottrina della Fede, dunque un atto ufficiale della Chiesa.
È MOLTO DIFFICILE CHE VENGA RIMOSSO.
Potrebbe essere riadattato, ma NON ANNULLATO❗».
https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2025/05/13/news/il_cardinale_hollerich_leone_durera_piu_a_lungo_di_trump_continueremo_a_benedire_le_coppie_gay-15144603/
E la scoprite ora la Divina Provvidenza? C’era necessità di spargere odio a piene mani nell’attesa? Bah…
E chi proponeva Draghi per il bene che cosa faceva? Seminava amore?
Riporto degli estratti non immediatamente consecutivi di una delle profezie della Monaca di Desdra rivolta a Papa Clemente XI (1700-1721) nel capitolo “Gli ultimi dieci Pontefici), in cui accenna dei Papi dopo di lui (Clemente XI):
“E dopo di te scenderà dal cielo quel Benedetto che suggellerà i tempi e continuerà la semina. E poi ci sarà l’angelo che incontrerà Gesù nella terra dei gigli; mentre il figlio perirà miseramente tra le acque.”
(nelle note dell’interpretazione del libro quel Benedetto viene attribuito a Benedetto XIII)
(Nota: a pag 90 del libro del 1994 già cera scritto che l’ultima elezione del papa sarebbe illegittima, penso si riferisca al 2013 e poi fa un riferimento alle profezie del Monaco Oliviero ove parla dell’ultima era dei martiri e del Pietro martirizzato a G”)
… poi va avanti parlando dell’ultimo carro che sarà il più pesante e trainato da una coppia di Angeli dell’Apocalisse che raggiungerà il monte dove saranno ad attenderlo i tre angeli custodi della Valle di Josafat a cui verranno consegnate le chiavi.
“Così sarà chiusa per sempre la millenaria casa, sulla quale trionferà il Giusto che sul Calvario versò il Suo Preziosissimo Sangue.”
Poi parla dell’ordine in cui vede al loro posto i cavalli uno ad uno del carro, e dopo la descrizione della visione dice a riguardo della voce della Valle di Cedron (chiamata anche Valle di Josafat, vedere riferimento Gioele III-2,12 Dio giudicherà alla fine del mondo tutte le genti.) che gli ha svelato cose terrificanti.
“L’età del nostro Salvatore si chiuderà sulla Terra alla fine del nostro Millenio, poi ci sarà il Millenio di estasi dello Spirito Santo.
Poi dice quali sono i tre anni della palude cioè 1914, 1942, 1989 e che sarebbero tre piaghe che insanguineranno la Terra.
“E l’ultima insanguinerà le vesti del Sommo Pontefice.”
Poi parla della sorte dei tre Angeli di Giosafat.
e conclude:
“Scempio sarà fatto della corte.
E scempio dei cortigiani, perchè falsi fratelli entreranno con le falci nella sua casa e mieteranno la vertità.
Giuda sarà tra loro e porterà le insegne di Pietro.
Così mi ha detto la voce.”
Credibilità del libro di Baschera pari a zero.
Sì, quello, però proprio zero non direi, ci sono anche Quelle di don Bosco.
Sì.
Dico sì con tutto il cuore ai suoi interventi, gentile Sergio Russo.
Il cuore stavolta dice che mi devo fidare di questo Sacerdote dagli occhi stanchi e buoni che è diventato Pontefice.
In quegli occhi sono stampate la sofferenza e la povertà del Perù. Chi ha condiviso la vita dei veri ultimi della terra, non può non essere buono.
Lasciamo che usi le sue strategie di carità nei confronti dello sciagurato suo predecessore e nei confronti dei ciechi che lo hanno osannato e che tuttora condividono le sue teorie antievangeliche.
Sono convinta che a poco a poco egli correggerà tutti gli errori, come un buon insegnante che non vuole scoraggiare gli alunni.
Capisco che quelli che abbiamo sofferto abbiamo fretta, ma la fretta è sempre una cattiva consigliera.
Capisco che quanti abbiamo perso la fiducia negli uomini di Chiesa, siamo restii e diffidenti davanti anche al solo nome di Bergoglio, ma dobbiamo fare prevalere la speranza.
Questo è ciò che mi dico in questi giorni, per darmi forza e ripulirmi la mente dal pensar male.
Contrariamente a quanto dichiarano tanti, anche dai nomi illustri, quando ho sentito pronunciare il nome di Previsto, ho avuto un moto di scoramento.
Oddio, no! Ancora?!
Avevo letto che era un bergogliano, un modernista fanatico del Vaticano Secondo…
Quando però ho sentito il suo saluto, mi sono rincuorata, e quando ci ha donato l’indulgenza plenaria ho pianto come una bambina e ho pregato con fervore l’ Ave sentendomi in piena comunione di fede col Papa, con i miliardi di cattoli e con tutte le creature di Dio.
Finalmente!
In questi anni di dolore, ho litigato con preti, con parenti e amici.
Ho peccato persino di collera, nello sforzo, inutile, di fare riconoscere gli errori tragici cui sembrava fossimo trascinati come buoi nel fango.
Spero con tutta l’anima che sia questa l’ora della riconciliazione
Che siano consolati i tanti sacerdoti feriti, scomunicati, emarginati e perseguitati per la loro fedeltà al Vangelo.
Questo desidero al di sopra di ogni altro desiderio.
Il resto verrà da sé.
Grazie anche da parte mia! La mansuetudine l’umiltà e l’amore che traspaiono da queste righe scendono come un dolce sciroppo nella mia anima
Se il cristianesimo dipendesse dal diritto canonico o dalle interpretazioni di antichi libri, i cui contenuti sarebbero opinabili (non dimentichiamoci che “non c’erano i registratori”) scadrebbe nell’ennesima pratica religiosa , comune anche agli idoli: un culto in cui l’uomo celebra delle idee su un “certo dio” . Di degenerazione in degenerazione la Sua misericordia è per quelli che non lo temono, approcciandovisi più con diritti che con doveri. Nel cattolicesimo è storia recente, come per altro mise in guardia la madonna a Fatima e ha detto il Papa Leone XIV ai cardinali nell’omelia della sua prima messa, parlando dell’ateismo fattuale di molti che parrebbero interessati a Gesù.
Ma il cristianesimo e’ tanto sorprendente quanto lo è l’Assoluta perfezione di Dio. Rivelata dal Verbo incarnato, prefigurata dall’Antico Testamento, annunciata dalla Chiesa, colta dalle migliori intelligenze umane, da Sant’Agostino a San Tommaso d’Aquino…
Il cristianesimo non è solo una religione e a condurre la storia è il mistero di Cristo, la Grazia, presente nei sacramenti e che pure non vi si limita né vi si esaurisce. Gesù chiama Pietro e gli dice stammi dietro! Lo rimanda in barca a pescare, ma i pesci li prende solo quando la rete la getta dove dice Gesù. E quando torna a riva Gesù ha già cucinato il pesce per tutti quelli che erano a pescare (ultimo capitolo del Vangelo di Giovanni, ma non c’erano telecamere).
Un Papa agostiniano per il tempo della città di Dio al posto di quella dell’uomo, dei Draghi e degli Harari, dei maghi e dei cazzari? Non lo si può escludere: nulla è impossibile a Dio!!
Che non esclude il martirio, subito messo in programma da Leone XIV citando sant’Ignazio di Antiochia… infatti il cristiano diminuisce perché si veda Cristo, non il diritto, non la filosofia, non la pretesa dei anellini e dei znsncuso di rinchiuderlo nell’apostasia di un falso profeta.
… la pretesa dei Melloni e dei Mancuso
Corretti automaticamente è non ricontrollati!
Ancora si ragiona parafrasando i Protestanti, Il Diritto canonico è scritto dall’ uomo che ha travisato lo schietto messaggio evangelico. E così si dà inizio alla valanga. Per rincorrerli sul loro terreno si comincia a mettere in dubbio la Tradizione, quindi si problematizza la redazione dei Vangeli, si storicizza si contestualizza, e si arriva a Bergoglio ch’è la foce ad estuario di tutte le teorie strampalate nate nel frattempo. Si svuota il Cristianesimo facendogli assumere il connotati di una risposta storica al problema della sofferenza e della morte e si mette in soffitta il Padreterno. Ma a Dio non la si fa. Il tentativo degli apostati di far calmare le acque con il Prevosto per continuare a picconare la Chiesa dall’ interno è ormai un gioco scoperto. Se l’hanno eletto dopo 4 scrutini è segno che prima di sedersi in Cappella Sistina era già tutto previsto. Facciano pure il crollo sarà ancora più grande, si vedranno le fondamenta.
Mi piace !
Buongiorno,
semplicemente questo sacerdote dovrebbe tornare a studiare la teologia.
Incredibile la capacità di arrampicarsi sugli specchi divulgando ancora dubbi.
saluti
francesco m.
Ancora una volta, grazie!