Gotti Tedeschi su Leone XIV, le Coincidenze, i Musi Lunghi, Le Interpretazioni Forzate. Da non Perdere, Assolutamente!

10 Maggio 2025 Pubblicato da

  
  

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo ironico, garbato, e molto saporito commento del prof. Ettore Gotti Tedeschi, che ringraziamo di cuore, pubblicato su La Verità. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

LEONE XIV, Beatissimo Papa Nostro.

  
  

(di Ettore Gotti Tedeschi)

E’ già stato detto tutto, con tentazione di imporlo, su chi è, cosa sarà, cosa farà, Robert F. Prevost, Papa Leone XIV …Io mi accontento di fare solo qualche provocazione, magari un po’ pungente, così Papa Leone XIV, leggendo La Verità, si farà anche una risatina, spero..

La presentazione e il discorso. Avete guardato i volti dei presenti in Piazza San Pietro appena è stato annunciato il nuovo Papa? mamma mia! tanti bei volti sorridenti e felici, ma anche tanti volti scuri e delusi. Non sapevano se acclamare o no perché chi doveva iniziare o autorizzare l’applauso era scioccato. Leggendo poi i quotidiani stamattina abbiamo anche riconosciuto cosa è stata l’interpretazione forzata del discorso del Papa, per sentirsi coerenti con quanto forzatamente anticipato: <Pace, Ponti, Dialogo..> Certo, ma Papa Leone XIV ha parlato di Pace di Cristo Risorto, di Ponti e dialogo per dare carità, presenza, amore. In più ha esaltato Maria, prima ridotta a “discepola”…. Eppure per taluni, ancora per poco, deve esserci continuità con il Predecessore. Deve esserci. Sembra persino una minaccia? Chissà cosa lascia immaginare “continuità” con il Predecessore, basterebbe ascoltare suoi discorsi ed omelie per intendere che non c’è …

Il nome e il motto. Il programma (che possiamo interpretare) di Papa Prevost sta nel nome scelto: Leone XIV. Sta nel motto scelto: “In Illo unum” di sant’Agostino. Sta nello Stemma che richiama la dimensione di devozione Mariana, la stessa devozione per cui negli ultimi tempi son stati persino “commissariati” Movimenti religiosi “ (per eccessiva Mariologia o Marianologia).

In tanti hanno evocato Leone Magno come predecessore che ha ispirato la scelta (ma Attila è già passato, cari..). No. Il nome di riferimento non può non essere che Leone XIII per un altissimo numero di significati che Papa Prevost (intelligente, equilibrato ma anche dotto) non può certo aver ignorato. Spiego perché, secondo me:

-Leone XIII rivelò che il 13 ottobre 1884 vide i demoni danzare su San Pietro e udì satana sfidare Dio per avere più tempo e potere per riuscire a corrompere la Sua Chiesa e influenzare il mondo intero. Gli fu concesso. Così Leone XIII scrisse la preghiera a San Michele Arcangelo.

Coincidenza?

-Leone XIII scrisse (ben 86) Encicliche straordinarie che spero vengano ora rilette. Ne propongo solo alcune che riflettono raccomandazioni che contraddicono quelle più recenti.

Rerum Novarum è la voce della Chiesa in una civiltà che si allontana da Cristo.

Aeternis Patris richiama l’esigenza della teologia di San Tommaso.

Immortali Dei ricorda l’esigenza della evangelizzazione per salvare la civiltà che si stava paganizzando.

Arcanum, per contrastare la separazione fra coniugi ricordando la sacralità del matrimonio.

E infine Humanum Genus e Dall’Alto, dove condanna il relativismo filosofico e morale della massoneria.

Tutte coincidenze?

Il sogno sul destino della Chiesa, del “pontefice del relativismo” Augusto Comte non si è realizzato …

Ora importante sarà la scelta del Segretario di Stato, ma non avrei dubbi che questo successore di San Pietro, che ha Intelligenza Naturale non artificiale, sappia scegliersi un San Paolo per “instaurare omnia in Christo”.

State comunque tranquilli, entro un mese, o prima, tutti saranno già “Prevostiani”..(”as usual”).

Comunque non dimentichiamoci la preghiera per il Papa: “Dominus conservet eum et vivificet eum et beatum faciat eum in terra et non tradat eum in animam inimicorum eius”.

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16 commenti

  • G. D. ha detto:

    Esorto caldamente il dott. Gotti Tedeschi e tutti i cattolici a dare un’occhiata a questo breve video in cui p. Giorgio Maria Farè espone una chiarissima e competente spiegazione dell’invalidità del Conclave dell’ 8 Maggio 2025 che rende illegittima l’elezione a pontefice di Mons. Prevost.⬇️

    https://youtube.com/shorts/Td4z68TVRks?si=k6509JBPrQECIoRP

    Grazie per la cortese attenzione.

  • stefano raimondo ha detto:

    Sul profilo twitter l’UAAR si lamenta del nuovo Papa. Dicono che “ha esordito in puro stile ratzingeriano con un attacco all’ateismo, corredato da pregiudizi e vittimismo cristiano verso l’occidente secolarizzato.”

    A parte che Prevost si è limitato a dire che considerare Gesù in un certo modo è “ateismo oggettivo”, non ha offeso gli atei, d’altronde si è rivolto ai fedeli, ma poi perché un Papa dovrebbe esaltare l’ateismo? I vari nemici storici della Chiesa si erano abituati bene…

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    “State comunque tranquilli, entro un mese, o prima, tutti saranno già “Prevostiani”.
    Entro un mese? Ma al clero son bastati un paio di giorni e, anche se seguiva, solo per noia, la moda di malignare su Bergoglio (ma niente di più e senza mai proferir parola pubblica, per carità!), può continuare a tacere. E dopo aver preso nota della giusta doverosa e opportuna acquiescenza del mondo tradizionalista sul nuovo papa, ora respira liberamente con la rinnovata speranza di continuare a beccarsi la pagnotta.
    Vescovi e monsignori, prendendo atto che i saggi “prìncipi della Chiesa” hanno pensato di eleggere l’uomo più adatto, messi (quasi) a loro agio dalla promessa di continuità, in un futuro che non può dar certezza, cercheranno di godere più che possono della pacchia donata dal buon papa Bergoglio.
    I cardinali, a dispetto delle malelingue che insinuavano che non si conoscevano fra di loro (però comunicavano telepaticamente), sollecitati ad obbedire da una stessa universale coscienza, sicuramente il S. Spirito(!), dopo un solo giorno in più di cento hanno risposto all’unisono eleggendo il loro campione e ora tornano quieti da dove vengono con la promessa che l’eletto non dimenticherà il loro amore plebiscitario e che potranno continuare a usare quelle vesti colorate di anilina, consci da tempo che macchiarle di sangue sia anacronistico oltre che un po’ doloroso.
    Anche i poveri cardinali pre-2013, bombardati da anni da centinaia di istanze, e-mail e preghiere di beghine, papesse, preti eretici e giornalisti fantasiosi, si sono dimostrati pazienti più di Giobbe e fedeli più di Maria e, senza aver ascoltato nessuno, continueranno a meditare nel silenzio del loro cuore.
    E i fedeli? Se tutti gli altri preti e religiosi hanno tirato un sospiro di sollievo nella promessa “leonina” di mantenere lo status quo, per i fanatici, tipo ciellini o focolarini, ecc., il papa è il papa, uno vale l’altro: lo esalteranno sperticatamente come sempre fatto nella speranza che non disturbi i loro piani.
    E i rimanenti fedeli? “Poco li tange”: il papa è quello che è, uno come loro, un numero, un tizio pittoresco del Vaticano; è rappresentativo come il Cupolone o una guardia svizzera, non fa parte delle proprie vite ma piace, è simpatico, è… , e anche per questi in fondo un papa vale l’altro, come la vecchia religione che certo non risolve i problemi, come pure quel Cristo che non si sa cosa fece su una croce, ma insomma ogni tanto ci possono stare.
    Conclusione. O si è sbagliato quel fesso che scrisse che l’apostasia e l’ateismo impereranno e che l’uomo sarà duramente punito nel non considerarare un salvezza ipotetica, indimostrabile e inutile come tutte le altre balle come la fede, l’inferno o la fine del mondo… O ha ragione quel vecchio papa argentino, del quale il nuovo (americano) ha promesso di continuarne la scia che sì è aggiunta alle tante benefiche che solcano il nostro cielo; Francesco, quel santo ingiustamente definito anti-papa quando non è stato contro nessuno ma amava tutti(!), ha confermato per dodici anni che Dio ci vuole tutti, tutti, tutti così come siamo, senza guardarci dentro (o sotto) e che l’inferno per fortuna è vuoto.
    Grazie Gotti Tedeschi che non hai citato quella baggianata che non deve venirci in mente: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come LEONE ruggente va in giro, cercando chi divorare.  Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi.”… (1 Pietro)

  • Claudia P.M. ha detto:

    Sono completamente d’accordo con il pensiero del dott.Gotti Tedeschi, e felice del “risveglio” dello Spirito Santo con il Suo intervento su questo Conclave.
    Ha spiazzato tutti devo dire, e me personalmente, che qualche giorno prima avevo detto ai miei familiari che ci sarebbe voluto, ora, per la Chiesa e il popolo dei fedeli, un Pio XIII o un Leone XIV!! Ed ecco qua, il Signore…che opera meraviglie…!
    Ora aspettiamo, si, e preghiamo per il nostro Leone, che avrà da sbaragliare il branco di lupi, con l’aiuto di Dio.

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Beh c’è vo’ ” viva il Papa!”

  • Ruche’ ha detto:

    A papa … arridajje la presidenza IOR . Annamo !

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    sottolineo lo stravolgimento cialtrone di Avvenire, fogliaccio ateo che ha trasformato il Saluto di Cristo annunciato da Leone “La Pace sia con voi” tutto soprannaturale, in un banale, naturalistico, massonico “la pace (minuscolo) sia con NOI” .

  • Paoletta ha detto:

    Entro un mese tutti saranno già prevostiani! Quanta verità in queste parole!

  • Terminus ha detto:

    Commentaire concernant :
    https://www.marcotosatti.com/2025/05/10/extra-omnes-bergoglio-la-deep-church-il-conclave-intervista-dellarcivescovo-carlo-maria-vigano-7-maggio-2025/
    Dommage que Monseigneur Vigano a choisit une mauvaise solution et une mauvaise direction. Car il est le seul ecclésiastique à nous avoir montré factuellement et en suffisance que Bergoglio a été un monstre. Et les très nombreux renseignements que nous livre Monseigneur Vigano nous permettent de conclure – avec LA CERTITUDE de ne pas se tromper – que Bergoglio a été un faux pape, un usurpateur et vraisemblablement le faux prophète annoncé par la Sainte Écriture et d’autres prophéties authentiques qui sont délibéremment ignorées par la hiérarchie ecclésiastique catholique (Évangile Mt 24/15-18 – livre du prophète Daniel – deuxième chapitre de la deuxième épître de Saint Paul aux thessaloniciens – chapitre XIII de l’apocalypse selon Saint Jean). De la sorte, tous les actes pontificaux de Bergoglio sont invalides, tous les cardinaux qu’il a nommés sont de faux cardinaux. Et le conclave du 07 mai 2025 est un faux conclave, Prévost est un faux cardinal nommé par Bergoglio et est ainsi un faux pape, certainement le dernier faux pape après le dernier vrai pape Benoît XVI.
    Il est invraisemblable que l’évêque Prévost ne sache rien de toutes les divulgation faites par l’archevêque Monseigneur Vigano, et ne sache pas que celui-ci a été excommunié par Bergoglio à cause de ses nombreuses divulgations. Prévost est donc assurément de mauvaise foi. Il ne fera rien pour dénoncer Bergoglio car cela le conduirait à devoir avouer qu’il est lui-même un faux pape sucesseur du faux pape Bergoglio.
    Pourvu que ceux qui sont bien avisés prennent conscience que cela ne va plus durer longtemps.

    ”Ne craignez pas les hommes, car il n’y a rien de caché qui ne doive être révélé, ni de secret qui ne doive être connu » (Matthieu 10:26).
    ”Rien, en effet, n’est voilé qui ne sera révélé, rien de caché qui ne sera connu.” (Luc 12/2)

    Heureux ceux du petit nombre qui seront du bon côté quand la vérité va éclater.

  • Marcelo Fernanndo Gerstner ha detto:

    De acuerdo.

  • R.S. ha detto:

    Ottimo tutto.
    Mi permetto di aggiungere tre sole noticine.

    Attila non è ancora del tutto passato, perchè c’è anche nelle sagrestie di tante parrocchie. Ci sono orde di Unni (non tutti stranieri) che invadono anche nel 2025.

    Il motto “In Illo uno unum” è di un’attualità eterna. Specialmente dopo tanto essere “unnum” di cui sopra.
    L’unità (e la pace) sono grazie che vengono da Cristo.
    Senza di Lui non otterremo nulla. Saluti da Abu Dhabi.

    La dottrina sociale della Chiesa, inaugurata da Leone XIII, salvaguarda la proprietà privata e chiede la giusta remunerazione di chi lavora. Diciamo che è l’esatto contrario dell’agenda 2030. Il massone dove lo metto?

  • laura cadenasso ha detto:

    Mi piace e spero in un santo suo “cervello”

  • Natalia ha detto:

    Condivido in toto.

  • PRUDENTIA ha detto:

    Che il Signore ascolti le sue parole.