Leone XIV, Si Riaccende la Speranza nella Piazza e nel Mio Cuore. Benedetta De Vito.
9 Maggio 2025
36 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Benedetta De Vito, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste impressioni acaldo sull’elezione di papa Prevost, Leone XIV. Buona lettura e condivisione.
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Speravo, come ho scritto in un articolo per Stilum Curiae, nato da una notte insonne, con il cuore in tumulto (come dico io), un Papa che portasse il nome di Pio XIII o di Leone XIV e – e l’emozione, sì, mi mozza il respiro – ho il “mio” – anzi abbiamo il nostro – Leone, ringraziando il Signore.
Dio sia benedetto. Leone, con la persona piccola e il viso sereno, mi ricorda il dolcissimo Leone XIII, che, sbiancando durante una Santa Messa, vide, in visione, il diavolo penetrare nella sede petrina.
E Leone, il nostro Leone, ha detto che il male non prevarrà!
Le porte degli inferi si chiuderanno perché anche la Chiesa, unita e più forte nella pace di Dio “una pace disarmata e una pace disarmante, umile, perseverante”, è tornata a vivere. Anche nell’Ave Maria, semplice, adorabile, recitata dalla loggia e che ha riempito la piazza e mosso i cuori di tanti e di tutti. Emozione, tutti l’hanno sentita. Proprio oggi, giorno della Madonna del Rosario di Pompei.
Leone XIV, dolcissimo e combattente (come il grande Leone Magno che fermò Attila…), un Pontefice agostiniano e di Dio, che, come si è visto dal suo primo discorso, benedice, parla di Cristo, di Dio, recita con noi l’Ave Maria.
E niente buonasera…
Sì, un respiro di sollievo, un’emozione rosa e celeste, dopo tanti anni di patire, sotto la Croce, sempre in pena per la passione della Chiesa lacerata, divisa, in pianto. Il Signore è risorto, è davvero risorto.
E insieme, si riaccende la speranza nella piazza e nel mio cuore.
E ho come la strana sensazione che la mia “missione” sia finita, che dopo tante parole – articoli in eruzione vulcanica – sia giunto per me il momento di rimanere in silenzio, di farmi da parte, di stare d’un canto, di mettere mani e cuore a riposo e di vivere la pace del Dolce Cristo in terra, che, al solo vederlo, mi ha accarezzato l’anima e il cuore.
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Tag: bdv, de vito, leone, prevost
Categoria: Generale
Amare Gesù si concreta sulla terra anche nell’amare la Sua volontà nel Suo Vicario, quello che ha voluto eletto da uomini legittimati a farlo: solo a costui Dio da il Suo Dono, il Munus o inνestitura divina, a nessun altro. Vi chiedo:
– Il C. Decano e il C. Camerlengo (e Parolin loro sostituto) hanno avuto creazione cardinalizia legittima?
No!! Sono tre illegittimi cardinali, creati da Bergoglio.
– Potevano indire un conclave?
No!! Neanche se avessero fatto riferimento alla morte di Benedetto… non spettava loro indire il conclave; solo un cardinale di Santa Romana Chiesa, un cardinale pre2013, può convocare gli elettori.
– Prevost poteva votare al conclave?
No!! Prevost ha partecipato come elettore da pseudo-cardinale creato da Bergoglio, ma era un estraneo: il risultato è dunque inficiato.
– Chi ha partecipato al conclave?
pseudo-cardinali di nomina bergogliferina che NON sono Cardinali di Santa Romana Chiesa. Il conclave è invalido e nulla la nomina di qualunque eletto.
– Quanti hanno partecipato al conclave?
Ben 133 elettori al posto dei richiesti max 120; nessuno può con certezza intepretare o dar giudizi su intenzioni non espresse di una persona. La violazione del dettato della UDG implica l’annullamento dell’elezione papale e una deliberata forzatura del principio “nihil innovetur” del Can. 335.
– Potevano i cardinali di nomina pre2013 votare e eleggere un vero papa nel recente conclave??
NO!! Il conclave è spurio perchè indetto per la morte di Bergoglio e i veri cardinali non vi dovevano partecipare. Se fosse stato convocato publicamente da un vero cardinale per la morte di Benedetto, i card. pre2013 potevano partecipare ma NON assieme agli anticardinali scismatici.
– Allora Prevost che cosa sarebbe??
Un altro ANTIPAPA, forse inconsapevole, forse in buona fede, ma antipapa.
– Cosa causa un antipapa?
Da Valtorta (quaderni 11.12.43): “Nei secoli passati, da quegli errori sono venuti gli antipapi e gli scismi, i quali, tanto gli uni che gli altri, hanno diviso le coscienze in due campi opposti provocando rovine incalcolabili d’anime.
Nei secoli futuri, quegli stessi errori sapranno provocare l’Errore, ossia l’Abominio nella casa di Dio, segno precursore della fine del mondo.
In che consisterà? Quando avverrà? Ciò non vi necessita di saperlo. Vi dico solo che da un clero troppo cultore di razionalismo e troppo al servizio del potere politico non può che fatalmente venire un periodo molto oscuro per la Chiesa.”
Da Benedetto XVI: “Sant’Agostino diceva che, da un lato, molti sono in essa [Chiesa] solo apparentemente, ma in realtà vivono contro la Chiesa, e viceversa che, all’esterno, ci sono molti che -senza saperlo- appartengono profondamente al Signore e quindi anche al suo Corpo, la Chiesa.
Dobbiamo quindi sempre riportare alla nostra consapevolezza questa misteriosa sovrapposizione di dentro e fuori, […] Inoltre sappiamo che ci sono momenti nella storia in cui la vittoria di Dio sulle potenze del male diviene confortevolmente visibile, e momenti in cui la potenza del male oscura tutto. Vorrei concludere citando il Vaticano II, che nella “Costituzione sulla Chiesa” (I, 8) riassume questa visione secondo Sant’Agostino: “La Chiesa cammina tra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio nel suo pellegrinagio, proclamando la croce e la morte del Signore fino alla sua venuta”.
Signora di tutti i popoli” (???),
le sue considerazioni, ancora una volta, rivelano ciò che in realtà rappresenta: in Lei non vi è nulla di autenticamente cattolico.
Se si prendesse sul serio quanto da Lei affermato, si dovrebbe dedurre una conseguenza gravissima e del tutto inaccettabile: che la Chiesa, fondata da Cristo sulla roccia di Pietro, sarebbe ormai priva del Papa e dunque destinata all’estinzione.
Il suo pensiero, mi permetta, è non solo antievangelico, ma teologicamente errato e profondamente indegno di un credente in comunione con la Chiesa cattolica.
A proposito dell’elezione del nuovo Pontefice, Papa Leone (nome altamente significativo), pur citando in modo rispettoso il suo predecessore – come richiesto dalla carità e dalla prassi ecclesiale – si è presentato con chiarezza come il vero successore dell’apostolo Pietro, non come erede di Francesco.
Anzi, con intelligenza e prudenza, egli ha già iniziato un’opera di rettifica e di guarigione rispetto ad alcune delle derive più controverse del pontificato precedente.
Il suo nome, Leone, richiama Leone XIII, noto per la sua dottrina sociale e il suo vigore teologico, ma ancor più San Leone Magno, campione della fede nel Concilio di Calcedonia e difensore di Roma contro i barbari: un nome, dunque, programmatico.
Inoltre:
– ha ripristinato l’abbigliamento liturgico tradizionale;
– ha usato il saluto apostolico della pace;
– ha posto Cristo al centro della missione della Chiesa;
– ha proclamato la fede in Gesù Cristo, vero Figlio di Dio, riparando implicitamente alle ambiguità espresse nella dichiarazione di Abu Dhabi;
– si è definito pubblicamente “Vicario di Cristo” davanti a tutto il Collegio cardinalizio, titolo che era stato declassato nel precedente Annuario Pontificio;
– ha mostrato di essere profondamente mariano e devoto della Madre di Dio;
– ha parlato di sinodalità, non come processo democratico e orizzontale, ma nella sua autentica natura ecclesiale, quale espressione della comunione gerarchica (come avvenne nel Concilio di Gerusalemme e nei Concili Ecumenici).
Che cosa si può desiderare di più da un Papa?
Le Sue conclusioni, mi duole dirlo, sono gravemente infondate.
Qui di seguito, risponderò punto per punto alle Sue affermazioni errate.
1. Il Papa è colui che regge la Chiesa visibile
“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Mt 16,18)
Cristo ha fondato una Chiesa visibile, affidata a Pietro e ai suoi successori, con l’autorità di “legare e sciogliere” (cf. Mt 16,19). Questa autorità non è invisibile, spirituale o segreta, ma concreta e pubblicamente riconoscibile. Negare la legittimità del Papa universalmente riconosciuto equivale a negare la struttura stessa voluta da Cristo per la Sua Chiesa.
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2. La rinuncia di Benedetto XVI è stata valida
Secondo il canone 332 §2 del Codice di Diritto Canonico, perché la rinuncia del papa sia valida deve essere:
• libera
• manifestata con atto formale
• non necessita di accettazione da parte di altri
Benedetto XVI ha rinunciato pubblicamente il 11 febbraio 2013 ed è cessato dal ministero petrino alle 20:00 del 28 febbraio 2013. Da allora ha sempre riconosciuto Papa Francesco come suo legittimo successore, dichiarando: “C’è un solo Papa” (intervista del 2019).
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3. I cardinali creati da Papa Francesco sono validi
Il Papa, secondo can. 351 §1, ha piena autorità per nominare cardinali. Papa Francesco, riconosciuto da tutta la Chiesa come legittimo Pontefice dal giorno della sua elezione (13 marzo 2013), ha esercitato questa facoltà. Tutti i cardinali da lui creati sono canonici e legittimi membri del Sacro Collegio, a pieno titolo.
Non esiste nella dottrina cattolica la figura di “pseudo-cardinali”, né è mai stato insegnato che solo i cardinali pre-2013 possano esercitare autorità.
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4. La convocazione del Conclave è stata legittima
Secondo la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis (1996), l’assemblea dei cardinali elegge il nuovo Papa in caso di morte o rinuncia del precedente. Dopo la morte di Francesco (o di qualsiasi Papa), i cardinali elettori si riuniscono sotto la presidenza del Cardinale Decano o di un suo sostituto (art. 13 e 19).
Non è richiesto che questi cardinali siano stati creati da un Papa “non controverso”: la legittimità segue l’effettivo riconoscimento della Chiesa universale.
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5. Il numero massimo di 120 elettori non è vincolante per la validità
L’articolo 33 della Universi Dominici Gregis stabilisce il numero ideale di 120 elettori, ma non ne vincola la validità del Conclave. Sia Giovanni Paolo II sia Benedetto XVI hanno superato tale soglia senza che ciò compromettesse l’autorità del processo.
È quindi falso sostenere che “l’elezione è invalida per eccesso di cardinali”.
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6. Le rivelazioni private non fondano dottrina
Le visioni della mistica Maria Valtorta o di altri non possono essere base teologica per giudicare la validità del Papa o la legittimità di un Conclave. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 67) insegna che le rivelazioni private non appartengono al deposito della fede e non possono sostituirsi alla guida del Magistero.
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7. Benedetto XVI e l’identità della Chiesa
Le parole di Benedetto XVI citate in contesti polemici vanno interpretate nel quadro della sua fedeltà al Papa regnante. Egli ha sempre proclamato la mistica ma visibile unità della Chiesa cattolica, e mai ha suggerito un’“usurpazione” del papato da parte di Francesco.
Anche nel riconoscere le oscurità dei tempi, ha mantenuto l’obbedienza e la carità ecclesiale.
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8. Il Papa non è “vero” o “falso” secondo opinioni personali
La legittimità del Papa non si fonda sul sentimento, sul gusto personale, o sulla purezza dottrinale percepita.
Come diceva San Cipriano:
“Non può avere Dio per padre chi non ha la Chiesa per madre”
e, nella Chiesa, “Ubi Petrus, ibi Ecclesia”: dove c’è Pietro (cioè il Papa), lì è la vera Chiesa.
Chi si separa da lui rompe l’unità cattolica, si isola in una setta, anche se presume di avere la verità.
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Conclusione
La Chiesa di Cristo è Una, Santa, Cattolica e Apostolica. L’unità della chiesa non si fonda su simpatia personale o visione ideologiche, ma sulla comunione reale con il Papa legittimo. Chi si separa dalla comunione con il pontefice universalmente riconosciuto, si pone oggettivamente fuori dalla piena comunione ecclesiale Il Papa regnante – anche se peccatore o imperfetto – rimane il Vicario di Cristol
L’unica risposta cattolica è quella dell’umile adesione alla Chiesa di Cristo così come Egli l’ha voluta: fondata su Pietro e i suoi successori, guidata dallo Spirito, e protetta dalla promessa del Signore:
Così fan tutti ma non ci sarà neanche la musica di Mozart per consolarvi. Lo stesso destino in comune non vi salverà, o credete in una aministia opportuna per aver riempito la Geenna? Anche se vi permettete di vivere senza pensare al dopo, di trascinarvi nel rumore del mondo, pur di non sentire il soffio della propria coscienza. No, come tanti qui, non volete sapere la verità, troppo orgoglio ve lo impedisce eppure non siete dei Cedri del libano ma poveri Cercis Siliquastrum.
Difendere il nuovo falso papa è quindi il presupposto per difendere voi stessi, banale ma indispensabile per giustificarsi di fronte ai vs fedeli: lei è uno dei tantissimi “don” che hanno sputato sulla loro vocazione celebrando cum anti-papa… e dispiace perchè su di lei lo Spirito ha sperato e la Chiesa ha pregato e amato… un piccolo traditore!
Errare è umano ma perseverare è l’indice che l’abisso dell’iniquità, l’Errore che la rappresenta, la spinge ad alzare ancora stolidamente la testa contro la legge di Cristo che ha stabilito la Chiesa fondata su Pietro e non su un leone ruggente. Sputare sulla profezia della Apostasia della Chiesa e cercare di traslarla in avanti nel tempo, vede lei e i suoi colleghi precursori degli ultimi tempi, aprire una finestra mentale per far uscire il fumo di Satana visto da un vero papa, ma -coscienti o no- quel fumo è e resta in voi.
Forse chi vivrà vedrà, ma certo vedrà chi morirà, e sarà troppo tardi.
Signora di tutti i popoli ( solo a chiamarla con questo nome mi fa lo stesso effetto di quando sento chiamare Veronica Ciccone Madonna ),
il suo discorso è impregnato di disprezzo, sarcasmo e giudizi temerari — tratti che, per primi, contraddicono lo Spirito di Cristo.
Lungi dall’essere profezia, il suo è uno sfogo amaro e confuso, che si serve della Scrittura e della Tradizione come di armi, non come di luce.
Parla con tono da veggente, ma la Chiesa non ha bisogno di nuovi pseudo-profeti, bensì di figli fedeli che, anche nella tempesta, restano ancorati alla Barca di Pietro. Lei, invece, hai preferito gettarsi in mare e indicare da fuori chi dentro è “apostata”.
1. Sul falso papa
Non è lei — né io, né alcun fedele privato — a stabilire chi sia Papa. È la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, assistita dallo Spirito Santo, a riconoscere validamente un Pontefice.
Papa Francesco (e ora Leone XIV) sono stati eletti da cardinali legittimamente nominati, in conformità alla Universi Dominici Gregis, e riconosciuti da tutta la Chiesa, il che rende tale elezione infallibilmente valida (cf. San Roberto Bellarmino, De Romano Pontifice IV, 9).
Dubitare a posteriori di ciò è scisma (can. 751 CIC) ed è, paradossalmente, proprio il segno dell’iniquità che lei dice di combattere.
2. Sulla Geenna e il giudizio
Chi è lei per dire chi finirà nella Geenna? Ha forse letto il Libro della Vita? Il Signore ci ha insegnato: “Non giudicate, per non essere giudicati” (Mt 7,1).
Lei invece si comporta da giudice del mondo e della Chiesa. Non è martire, ma un accusatore — e ciò, più che ricordare Elia, ricorda un altro personaggio: Satana, il “diavolo”, che in ebraico significa proprio “accusatore”.
3. Sulla coscienza e la verità
Chi cerca davvero la verità non la grida con insulti, ma la testimonia con la croce. Lei non cerca la verità della Chiesa, ma un’ideologia che la illuda di essere tra i “pochi salvati”, mentre tutti gli altri marciscono nell’inganno.
Ma si sbagli. L’unica verità è Cristo crocifisso, risorto e presente nella sua Chiesa, anche se fragile, anche se ferita.
È in questa Chiesa — non nel blog, né nei suoi anatemi — che si celebrano i sacramenti validi, si predica il Vangelo, si custodisce il depositum fidei.
4. Sulla profezia dell’apostasia
Che vi saranno tempi difficili, è certo. Ma l’apostasia vera inizia quando si lascia la Chiesa, non quando si resta con lei. Chi si pone fuori dalla comunione ecclesiale per seguire una “rivelazione” propria, è già fuori (cf. 1Gv 2,19).
5. Sulla vocazione e la fedeltà
Lei mi accusa di tradimento. Io le dico: la mia vocazione l’ho ricevuta da Dio nella Chiesa, non da uno spirito settario o da una visione privata. Resto fedele a Cristo restando unito alla sua Chiesa visibile, alla successione apostolica e al Papa.
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Conclusione:
Si converta. La sua rabbia travestita da zelo è il fumo che acceca, non la luce che guida.
Finché è in tempo, torni all’obbedienza cattolica, non quella cieca e servile che lei immagina, ma quella filiale e consapevole che nasce dall’umiltà di chi sa che la verità non si impone, si riceve.
Extra Ecclesiam nulla salus: lo diceva Cipriano, non il Vaticano II.
E Pietro, oggi, è seduto sulla Cattedra, non sulle tastiere degli indignati.
“che la Chiesa, [..] sarebbe ormai priva del Papa e dunque destinata all’estinzione.”
Le sue preferenze musicali delle zoccole che cantano le tenga per se e stia al suo posto in canonica: se vuole faccia come il suo antipapa Bergoglio: metta i like alle modelle prosperose. Quanto ai suoi logorroici commenti, esempio di insipienza, malafede e fantasia galoppante, estrapolo la frase in alto perchè la scrivente NON ha affermato nè ha dato l’idea di quello che lei si è permesso di dire… La Chiesa per il momento è priva del papa (Prevost è un antipapa) e non è destinata all’estinzione (grazie a gente come lei, allo sfoltimento) per diversi motivi poichè è fatta di anime, anche di morti e di Spiriti. Quelle anime che sono gia in cielo sono consacrate agli atti eterni della Chiesa e non si “estinguono” con gli estintori, caro don P. P. È la chiesa peregrinante, composta anche da gente se la canta e se la suona come lei (e pure sobillata dagli “occhi cecati” che spingono luciferinamente ad esaltare il povero orgoglio di chi sbaglia, come lei) che è in forse.
Caro don, forse lei non lo sa, la Chiesa avrà sempre un papa (vero) finchè non verrà ns.Signore ma nelle more della elezione canonica bisogna aspettare, poichè i tempi sono nelle mani di Dio e nelle manacce della Curia e dei traditori degli apostoli e di gente tiepida come lei, ma certo molte cesseranno d’esser Chiesa per essere stivate nella Geenna, prima le anime poi i corpi, impenitenti. Lei ci ha pensato all’Inferno tutte le volte che celebrava cum Beroglio? Ci pensi fratello. E cerchi di ricordare quando sotto falsa pandemia lei ha negato i sacramenti, a vivi e moribondi, ha negato la Messa, ha chiuso le chiese e ha scacciato i fedeli che cercavano consolazione in un falso rappresentante di Dio. Non è tradimento questo?! Ahh, già! Lei obbediva agli ordini de suo falso papa e confermati da quello che è un altro falso papa. Ma lei può ingannare i fessi e sè stesso, cercare di dimenticare e sperare che quelle anime non gridino vendetta, ma Dio non si irride.
Lei oggi ne ha sparate troppe che non è possibile dare ai lettori, che lei inciucia, le correzioni. Lei confonde lo scisma con l’eresia e immette lo scisma nell’eresia per mezzo della pertinacia. Errato o per lo meno gravemente impreciso. Lo scisma non è pertinace. La pertinacia è la perseveranza nel male, nel diniego dei dommi ecc., che assieme ad altri elementi concomitanti definisce l’eresia. Ma che le spiego? Perchè perdo tempo? Essere scismatico può anche essere accompagnato dall’eresia, nata, addotta e praticata proprio per giustificare lo scisma… questo si potrebbe dire, ma bisogna essere cultori della materia per poter disquisire sul tema.
Lei don P.P. NON capisce un acca non solo di teologia elementare ma dottrina basilare. Ma non ho tempo per lei, anche ammesso che abbia la buona volontà di capire, ma prego i lettori di evitare i suoi commenti perchè deleteri, cioè pericolosi per le loro anime, quanto al resto sono superficiali e inadeguati ai temi ma tuttavia adeguati ai tempi. Infatti tantissimi come lei tradiscono ben più della loro vocazione, purtroppo. Tradiscono le anime affidate e a vagonate fanno si che si perdano. E questo fa tremare il cielo, perchè è un tradimento omicida. E solo questo dovrebbe spingerla a pensare cosa sarà il futuro dei consacrati che non salvano anime.
Dio deve esser conosciuto e amato con l’impeto del cuore, con una risposta umana profonda, vissuta, intensa, per gratitufine, per l’amore che ci dona, e non con le chiacchiere che lei, trova il tempo di scrivere (per aver fatto scappare la gente dalla parrocchia?) e vagamente, superficialmente, ora ci rifila la Accettazione Pacifica che di universale ha solo la insipienza di chi la tira fuori dal cilindro. Pazzesco, ma si rende conto di quello che ha scritto? Non so se lei abbia letto il de romano pontifice del Bellarmino, la cosa infatti mi meraviglia poichè lei fa risalire anche all’autore la sua baggianata sulla APU, ma se così fosse, la prego desista di leggerla: non è capace di comprenderne la bellezza oltre che i contenuti, che ha schifezzato con la sua deviata citazione.
Non risponderò più alla sua prosopopea.
Cara signora di tutti i popoli, ( o forse dovrei chiamarla sig. Minutellla in quanto i toni che usa sono similari),
il tono che ha scelto per rivolgersi a me – e più ancora il contenuto sconclusionato del suo messaggio – rivelano molto più su di lei che su di me.
Lei si arroga il diritto di distribuire patenti di cattolicità, di giudicare l’anima del prossimo, e perfino di condannare sacerdoti all’inferno, mentre sproloquia di teologia con una sicumera che rivela non studio, ma presunzione. È il caso di dirlo: la superbia mascherata da zelo è una tentazione antica.
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1. Lei afferma con tono oracolare: “La Chiesa per il momento è priva del Papa.”
No, signora. Capisco che lei non ha alcuna speranza: nessun Papa la riabiliterà. Non introdurrà un lupo vestito da agnello nell’ovile. Che “la Chiesa per il momento è priva di Papa “ lo afferma lei, non la Chiesa. Il Papa eletto canonicamente dai cardinali elettori, secondo la Universi Dominici Gregis, è legittimamente Papa. Punto. Le sue fantasie da veggente da tastiera e da show mediatico non cambiano il diritto canonico. Il fatto che a lei non piaccia o che lo ritenga “eretico” non annulla la validità giuridica di un’elezione canonica. Questo lo insegna non un modernista, ma san Roberto Bellarmino, che lei ha l’ardire di citare a sproposito.
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2. Proprio su Bellarmino, lei scivola rovinosamente.
Mi accusa di “deviata citazione” ma è lei che distorce i testi.
San Roberto, nel De Romano Pontifice, spiega che anche un Papa eretico occulto resta Papa, fino a che la Chiesa non lo dichiari formalmente decaduto. Aggiunge che solo un’eresia notoria, pubblica, pertinace e dichiarata da UN’AUTORITA’ LEGITTIMApuò avere effetto canonico. Lei invece crede di essere quell’autorità: un’“influencer dell’anima” con zero mandato ecclesiale.
Non solo: Bellarmino, che difende la visibilità della Chiesa e la necessità della comunione con il Papa come principio di unità, avrebbe riprovato senza mezzi termini la sua posizione scismatica. La prego: non lo citi più. Non è alla sua portata.
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3. Lei mi accusa di aver chiuso la chiesa durante la pandemia.
Ma Che ne sa lei? La sua accusa è completamente falsa. Non solo la mia chiesa è rimasta aperta, ma io ho continuato a celebrare e a somministrare i sacramenti a tutti, vivi e moribondi, rischiando multe e atti di denuncia. La sua è una menzogna diffamatoria, gratuita e smentibile da centinaia di testimoni, compresi i vescovi.
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4. Lei dice: “la Chiesa avrà sempre un papa (vero) fino al ritorno di Cristo.”
Bene, allora perché nega che ne abbia uno ora? O forse il Papa è “vero” solo quando corrisponde ai suoi gusti liturgici o alle sue idee? Mi vuole dire quale Papa ha la Chiesa adesso? Questa è esattamente la logica dell’eresia: subordinare la verità oggettiva al proprio sentire. Ma lei, mentre si scaglia contro gli “eretici”, ripete lo stesso errore in forma speculare.
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5. Il suo linguaggio è volgare, irrispettoso, indegno di una cristiana.
Chi parla di “zoccole che cantano” ( se si riferisce a colei che si fa chiamare “Madonna”, sappia che io non l’ ho mai ascoltata), di “occhi cecati” e di “traditori da stivare nella Genna”, non solo non aiuta la causa della verità, ma ne è la caricatura grottesca. Lei è ossessionata da chi “tradisce” la fede (direi quella che lei ritiene fede), ma intanto ha tradito la carità e oltraggiato il rispetto che si deve ad ogni persona, anche ai peccatori.
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Conclusione.
Non si preoccupi: non le ruberò altro tempo. Anche perché, per usare le sue parole, lei “non capisce un’acca” di ecclesiologia né di teologia – anche se si fregia e si vanta di avere più gradi accademici -né tantomeno della croce che porta un sacerdote fedele oggi, nella tempesta.
Le auguro un giorno di rendersi conto – e spero lo capiscano anche i suoi seguaci – che si può avere la dottrina sulla bocca e l’inferno nel cuore.
don Pietro Paolo ( mio vero nome)
Caro don Tizio Caio l’abito non fa il papa, nè le sue belle
parole, ma i fatti:
1. L’Accett. Pacifica Universale, non è dogma, nè verità di fede, ma è la scusa molto ignorante di chi ha preso la via comoda della pubblica opinione ovina.
2. Puerile, venduta al Nemico ed errata traduzione dal latino di: “declaro me MINISTERIO .. renuntiare”
3. Un antipapa eletto in un conclave sorto illegittimamente per Benedetto NON dimissionario crea solo anticardinali, cioè fa nomine nulle e chi le accetta è definito ‘scismatico’.
4. La Accettazione poco Pacifica si applica più i cani che ai cardinali bergogliani. I cani, cessano di essere bastardi e possono essere accettati nelle mura vaticane perchè molto più degni di mangiare i rifiuti del ristorante di S.Marta e di dormire nel Palazzo piuttosto che i veri meticci con Satana quando ospitati a S.Marta.
5. Proprio qui, sul blog, ho appreso che la Universi Dominici è una legge speciale con forza superiore al Codice Canonicο, ora un pretuncolo è divenuto un giurista? E chi gli avrebbe dato la laurea in teologia? E chi gli ha fatto superare il Seminario? Non pensavo che oltre alla cd. frociaggine (parole dell’antipapa non mie) primeggiasse la ciucciagine ( da Francis l’asino parlante).
6. Una Rivelazione privata piena di cristiana pietà sostituisce ampiamente il falso magistero eretico di Bergoglio e da lezioni ad ogni prete scismatico, gfori della Chiesa
7. Un papa vero può essere piegato dalla violenza ma non obbedisce che al Cristo del quale è e rimane l’unico Vicario.
8. Dove c’è Pietro (cioè un VERO Papa), lì è la vera Chiesa. Dove c’è un antipapa (cioè un falso papa non eletto canonicamente) lí vi è lo scisma, con papi e preti fuori dalla vera Chiesa.
Conclusione.
L’unica risposta cattolica, contro anche tutta la Accettazione Opportunista Atlantica di preti e fedeli venduti al mondo e sul suo libro paga è rigettare chi con una invalida elezione non rappresenta la Chiesa di Cristo, sia che voglia chiamarsi Francesco o Leone (o Giuda) e ammonire coloro che hanno aderito allo scisma come i don Tizio Caio, attualmente scomunicati latae sententiae.
Caro “amico fritz”, le rispondo punto per punto :
1. Sull’“Accettazione pacifica e universale” del Papa
Lei sostiene che l’“acceptatio pacifica et universalis” non sia un criterio teologico valido e la liquida come “scusa ignorante”.
Non è così:
L’accettazione pacifica e universale di un papa da parte della Chiesa (anche moralmente unanime) è da sempre riconosciuta come segno infallibile della validità della sua elezione, in quanto la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, non può errare in ciò che riguarda la sua autorità suprema (cf. Lumen Gentium, 25), e la “non accettazione” di fritz e company non è universale.
San Roberto Bellarmino afferma chiaramente:
“È dogma cattolico che il Romano Pontefice, universalmente accettato come tale dalla Chiesa, è vero Papa.” (De Romano Pontifice, lib. IV).
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2. Sulla rinuncia di Benedetto XVI
Lei, penso, che è dalla parte di chi asserisce che la rinuncia di Benedetto sarebbe invalida per via della formula latina “ministerium” e non “munus”.
Il can. 332 §2 richiede che il Papa manifesti liberamente la rinuncia al munus, ma non impone una formula tecnica. Benedetto ha liberamente e pubblicamente dichiarato di rinunciare all’esercizio del ministero petrino e ha lasciato la Sede Vacante, come riconosciuto da lui stesso, dal Collegio Cardinalizio e da tutta la Chiesa. Il magistero ha confermato la validità della rinuncia. Ogni interpretazione contraria è arbitraria e privata, e non ha autorità ecclesiale.
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3. Sull’illegittimità del conclave e degli atti pontifici
Lei dice che il conclave del 2013 è invalido, e che tutti i cardinali nominati da Francesco sarebbero “anticardinali”.
Questo ragionamento è circolare e scismatico. L’illegittimità dell’elezione si basa su una pretesa invalidità della rinuncia di Benedetto (già smentita ampiamente). L’intera Chiesa ha riconosciuto l’elezione di Francesco e ora di Leone XIV. Chi continua a rigettare ciò si separa dalla comunione cattolica e fa di Papa Benedetto il distruttore della Chiesa.
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4. Sul linguaggio blasfemo e l’invettiva animalesca
L’uso di un tono sarcastico e disumanizzante è contrario alla carità cristiana.
L’apostolo ci insegna: “La carità non si gonfia, non manca di rispetto, non si adira, non gode dell’ingiustizia” (1Cor 13,4-6). Nessuna verità può essere proclamata con odio o disprezzo. Le invettive contro i cardinali e le caricature verbali contro le persone sono segni di un’anima che non è nella comunione ecclesiale e che non conosce il vangelo di Cristo.
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5. Sulla Universi Dominici Gregis e il “pretuncolo”
Lei ridicolizza l’interpretazione della Universi Dominici Gregis, insinuando che sia superiore al diritto canonico.
La Universi Dominici Gregis è una legge speciale emanata da Giovanni Paolo II riguardante i conclavi. Come ogni legge pontificia, è vincolante finché non abrogata. Tuttavia, non è superiore al diritto divino o alla Tradizione. Le interpretazioni devono venire dall’autorità competente della Chiesa, non da blog o da anonimi o da singoli laici autoeletti giudici del papa.
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6. Sulle rivelazioni private contrapposte al magistero
Una “rivelazione privata” verrebbe elevata a guida superiore al magistero pontificio.
La Chiesa insegna che nessuna rivelazione privata può superare o correggere il Magistero pubblico della Chiesa (cf. Catechismo, n. 67). Il magistero pontificio autentico, anche se non infallibile, obbliga religiosamente i fedeli all’assenso (cf. Lumen Gentium, 25). Sostituirlo con visioni o profezie non approvate è propria delle sette.
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7–8. Sul Vicario di Cristo e il vero Papa
Si proclama che solo un “vero papa” sia Vicario di Cristo e che fuori da lui ci sia scisma.
Verissimo: dove c’è Pietro, c’è la Chiesa. Ma Pietro oggi è colui che la Chiesa intera riconosce come tale. Ogni interpretazione privata che definisce chi è papa e chi non lo è ricade nello scisma. Non è il singolo a stabilire il papa: è la Chiesa universale, sotto la guida dello Spirito Santo.
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Conclusione
La sua, “amico” Fritz, non è una “risposta cattolica”, ma una sovversione dell’ordine ecclesiale e una negazione dell’assistenza dello Spirito Santo alla Chiesa. Ciò costituisce scisma (cf. can. 751) e, se con pertinacia, anche eresia. Ogni fedele deve fuggire da tali tesi, per rimanere in comunione con il Successore di Pietro, chiunque egli sia.
Sempre un piacere leggerla, caro don Pietro Paolo.
Restare miti e pacati per esprimere la verità cattolica nell’intento chiaro di salvare anime in pericolo di perdersi: un esempio per tutti.
Lo Spirito Santo di certo non usa i metodi coercitivi e asfissianti tipici dei settari!
Non sono amico tuo, non posso esserlo per non mischiarmi con gli apostati privi pure di buona educazione. Questi sono i preti di Bergoglio.
La tua risposta è una presa in giro su ogni punto sul quale hai glissato riproponendo argomenti inconsistenti dei tradizionalisti.
1. Ammesso e non assolutamente concesso che il Bellarmino abbia istituito la cosa, la come si chiama, l’accettazione pacifica universale, o che addirittura che questa S.Tommaso di Aquino la abbia spalmata assieme al burro su ogni pagina della Summa, non sarebbe mai nè una verità di fede, nè un dogma, nè una pagina del Vangelo, nè un articolo del Codice canonico, nè della Universi dominici gregis nè del Catechismo, nè argomento rinvenuto nel Magistero della Chiesa, forse sta nel regolamento dell’uso dello sciaccquone appeso nei cessi vaticani che ha comunque maggior valore.
2. Al paese mio quando si cita un vocabolo non se ne intende un’altro. Ma lo fanno le persone che ciurlano nel manico come fai tu.
3. Bugia da prete scismatico, tu non hai smentito ‘ampiamente’ la validità della Declaratio come dimissioni dal Munus, ma hai riempito ampiamente e fin troppo lo spazio con amenità e imprecisioni. Non ne sei all’altezza peraltro!
4. Cardinali nominati illegittimamente, cardinali che rigettano un giuramento, vescovi che negano l’Eucarestia in bocca, preti come te che non conoscono catechismo e dottrina, leccando le chiappe ai tiranni, chiamali tu come vuoi: io li chiamo anime pronte alla dannazione che come bestie vagheranno nell’inferno subendo cio che hanno fatto in vita. Va bene che sarete come animali ma non anticipiamo i tempi: solo quando sarete morti potrete anche usare le invettive animalesche che da vivi vi suggerisce il Diavolo ma trattenete dentro per non sputtanarvi.
5. La UDG non è stata abrogata e dunque perchè parli?
6. Anche qui dici il falso su una cosa che non ho mai detto. Una rivelazione privata tipo Valtorta di fronte a Dio prevale certamente sul magistero di ogni antipapa: se ti piace amoris laetitia però si tratta di gusti personali non di ‘prevalenza’.
7/8 ci risiamo! La Chiesa non è la maggioranza degli apostati e scismatici che riconosce un antipapa. No, la Chiesa rimarrà in un piccolo gregge che della cosa, la Accettamizzeca pacifica universale non vede che una opinione da preti di asilo.
Abbiamo visto tutti in TV il caporione politicante della arcobalecatkommunita+ di Sant’povero Egidio quanti sassi masticava ieri sera e pure il gargamella suo compare che si arrampicava sugli specchi: ottimo segno ! A quello che oggi manca al Leone per riparare i danni ci pensera’ domani mattina lo Spirito Santo, alla faccia degli
imbrogliani, non temete.
A te, che ti presenti sotto il nome di FRITZ,
Inizio col dirti, senza ipocrisie, che le tue invettive non sono né nuove né originali: odorano di quella rabbia sterile e verbosa di chi ha sostituito la fede con l’arroganza, e la Tradizione con le sue ossessioni personali.
Il tuo tono – livido, volgare, intriso di rancore – dice tutto. Tu non difendi la Chiesa: la profani. Non sei un atleta della fede, ma un giullare della confusione. Ti proclami “non amico” – ti rassicuro: né io né la Chiesa cattolica apostolica romana abbiamo bisogno dell’amicizia di chi sputa contro di essa mentre pretende di rappresentarne il nocciolo puro.
1. Quanto a Bellarmino e alla dottrina dell’accettazione pacifica universale, non serve che sia nel Catechismo o in un articolo del Codice di Diritto Canonico per avere autorevolezza: è principio teologico, recepito nella prassi ecclesiale e nel consenso dei canonisti. Se tu avessi studiato invece che biascicare slogan da sacrestia sovversiva, sapresti che non tutte le verità si riducono a “dogmi” per essere vincolanti. E che la lex orandi e lex credendi passano anche da ciò che lo Spirito fa nella storia della Chiesa, non da ciò che tu decidi dalla tua tastiera.
2. Il tuo “al paese mio” lo puoi tenere per le sagre paesane. Nella Chiesa, le parole hanno un senso, ma la tua lettura è manipolata dalla furia, non dalla retta ragione.
3. La Declaratio è stata studiata, sviscerata, contestualizzata e confermata valida da teologi seri, giuristi canonici, cardinali e vescovi. Tu la dichiari “non valida” come un qualsiasi utente anonimo da forum, senza titolo né autorità. E allora ti chiedo: a quale Chiesa appartieni? A quella invisibile che riconosce solo te e pochi altri visionari?
4. Chi sei tu per giudicare l’anima dei cardinali, dei vescovi e dei preti? Parli dell’Inferno con la bava alla bocca, ma stai attento: chi maledice continuamente, ci scivola dentro per primo. L’odio che porti nel cuore non è zelo per Dio, ma veleno che logora l’anima.
5. La Universi Dominici Gregis non è stata abrogata, vero, ma è stata osservata nel conclave, e tutti i cardinali aventi diritto (compresi quelli nominati da Benedetto XVI) hanno votato . Chi sei tu per dichiararli “falsi cardinali”? Lo hai deciso tu dal tuo eremo digitale? Fra l’altro, Basterebbe pensare che anche i cardinali resi tali da Papa Benedetto – e che per te sono gli unici veri – hanno votato, per concludere che, almeno per il loro voto, l’elezione di Leone XIV è perfettamente valida).
6. Una “rivelazione privata” non supera il Magistero pubblico e solenne della Chiesa. Sostenere che Valtorta prevalga su un Papa regnante è una bestemmia teologica. Siamo cattolici, non gnostici.
7/8. La Ecclesia Dei è visibile, apostolica, sacramentale. Non è un club di resistenti indignati che si scambiano invettive e scomuniche reciproche. Tu parli di “piccolo gregge”, ma il vero piccolo gregge è quello fedele, mite, perseverante, non quello arrogante che si fa setta e si crede l’ultima arca di salvezza.
Concludo: se davvero credi che “la Chiesa siamo noi pochi puri” e che “l’altro papa è un antipapa”, allora hai già scelto di stare fuori. Ma abbi almeno la decenza di non insultare chi, pur tra le prove, sceglie di restare con Pietro – come da sempre fanno i veri figli della Chiesa.
E se vuoi continuare a ululare dalle rovine, fallo pure: ma non confondere la tua voce con quella del Buon Pastore.
Perché tu capisca – o almeno smetta di parlare con disinvoltura di ciò che non conosci – ecco alcuni riferimenti che inchiodano la tua tesi al muro dell’inconsistenza:
1. San Roberto Bellarmino e l’Accettazione Universale
Non è un’invenzione da “prete bergogliano”, ma un principio consolidato in teologia. Scrive San Roberto Bellarmino:
“È da tenersi per vero papa colui che è stato eletto in modo pacifico e che è stato universalmente riconosciuto come tale, anche se fosse stato eletto irregolarmente”
(De Romano Pontifice, II, 30)
Questo principio, ripreso da altri autori (Suárez, Cajetanus, Cornelio a Lapide), si fonda sulla convinzione che la Provvidenza non permette che tutta la Chiesa si inganni universalmente su un punto tanto vitale quanto l’identità del Papa. L’accettazione universale costituisce, quindi, una “ratifica ecclesiale” che rende moralmente certo il pontificato anche se vi fossero irregolarità di forma.
2. Codice di Diritto Canonico (1983), can. 332 §2
“Se accade che il Romano Pontefice rinunzi al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinunzia sia fatta liberamente e che sia debitamente manifestata, ma non che sia accettata da alcuno.”
Benedetto XVI ha fatto una renuntiatio debitamente manifestata e liberamente compiuta, come dichiarato dallo stesso Papa emerito, dal Vaticano e da tutti i canonisti della Santa Sede. Tutto il resto – le fantasie su munus e ministerium – sono teorie personali di pochi individui senza alcun mandato ecclesiale. Che tu rigetti questa verità significa rigettare non solo la legittimità di Francesco, ma anche quella di Leone XIV, che ha accettato l’elezione proseguendo nel solco di quella rinuncia.
3. Universi Dominici Gregis
È vero che non è stata abrogata, ma proprio per questo va accolta nella sua integrità. Essa non impedisce affatto a un cardinale nominato da un papa ritenuto “non valido” da te di partecipare a un conclave. L’autorità per giudicare la validità dell’elezione non è tua, né di gruppi autoproclamati “fedeli rimasti”.
Anzi, l’UDG al n. 76 stabilisce:
“Se l’elezione del Romano Pontefice avvenisse in modo diverso da quello prescritto […] essa è per ciò stesso nulla e invalida.”
Ma ciò si riferisce a violazioni formali gravi (simonia, coercizione, intervento dei poteri civili, ecc.), non a giudizi postumi arbitrari come i tuoi. E comunque, nessun organismo canonico ha mai dichiarato invalido il conclave del 2013 né quello del 2025.
4. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 882
“Il Papa, Vescovo di Roma e successore di san Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli.”
Chi si separa dal Papa legittimo eletto e universalmente riconosciuto, si separa dalla Chiesa visibile. Sostituire questo con un’ecclesiologia invisibile fatta di “veri fedeli” e “piccolo gregge autodefinitosi” è protestantesimo sedevacantista, non cattolicesimo.
5. Rivelazioni private
Il Catechismo (n. 67) è chiaro:
“Non è compito delle rivelazioni private […] migliorare o completare la Rivelazione definitiva di Cristo, ma aiutare a viverla più pienamente in un’epoca storica.”
Chi pretende che Valtorta, o qualsiasi altro “veggente”, annulli l’insegnamento della Chiesa – e per giunta la sua guida visibile – fa esattamente ciò che Lutero fece con la Scrittura: la impugna contro la Chiesa.
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Conclusione
Chi grida “apostasia” ai quattro venti perché il Papa non combacia col proprio gusto personale, chi si autoelegge giudice della validità dei conclavi, chi crede che un manipolo di presunti puri sia la “vera Chiesa”… ha già imboccato la strada dello scisma, e trascina altri con sé nel precipizio della disobbedienza.
Non ti illudere: la Chiesa di Cristo resta dove c’è Pietro. Anche se crocifisso. Anche se umiliato. Anche se non piace. E noi restiamo con Lui, perché fuori da Lui non c’è salvezza. Tu, convertiti.
«”Penso che sarà un secondo Papa Francesco”: le parole del fratello di Papa Leone XIV […]: così John Prevost, intervistato dalla Cnn Wbbm» ( https://www.rainews.it/archivio/esteri?page=2 )
Se lo dice il fratello…
Grazie caro Terminus che continui a far parlare i fatti e a smascherare l’impostura che continua ad andare in scena! Un caro saluto, confidando sempre in NSGC!
Io, con estremo stupore, ho sentito come se un enorme masso mi fosse stato tolto dalla schiena. Un masso che neppure sapevo di avere.
Confermo la sensazione!
Sarà cascato sui testicoli? Ma bisogna averceli per sentir dolore.
A parte gli scherzi, la salute della Chiesa violata a secco da un antipapa e da un altro che invece usa la vasellina, cambia forse le vostre istintive sensazioni ‘a pelle’, ma rimanete degli illusi ben distanti dai fatti. Il fumo di Satana che era entrato nella Chiesa persiste in un antipapa che non serve alla Salνezza delle anime a ma voi importa qualcosa?
Perché non pubblicate i miei pover commenti?
?
Attenzione però! Ha detto chiaramente che seguirà alla grande il progetto sulla sinodalità del suo predecessore… che significa: distruzione della chiesa
In materia circense e pagliacciate lifesitenews é maestro.
Chi continua su operato di Bergoglio deve far scappare a gambe levate da chi ha usato termini blasfemi su Gesù Cristo unico salvatore su Maria Santissima che penoso spettacolo non perdere la concentrazione cara Benedetta non è il momento purtroppo
Piano, piano con l’entusiasmo!
Giusto, caro amico mio, piano con l’entusiasmo, non sappiamo ancora nulla.
In ogni caso faccio notare che Leone XIV ha detto: “sparire perché rimanga Cristo.”
Questa sorta di apofaticità dovrebbe piacerti… Del resto si tratta di una necessità di ogni pontefice: ridurre la sua figura per far esaltare quella di Cristo. Bergoglio, forse involontariamente, ha fatto l’opposto: la sua figura era preminente e quella di Cristo era ridimensionata fino a scomparire.
Bello quanto scritto dalla De Vito. Impressioni non intellettualistiche (o previsionali) ma basate sulle sensazioni.
Io ho acceso la TV e ho visto Zuppi vestito da Papa…. sono rimasto malissimo. Era di profilo e mi sembrava proprio Zuppi, poi ho capito che si trattava di un altro cardinale e il mio umore è cambiato.
Vedremo questo Prevost.
Anche io per un attimo ho avuto l’impressione ho avuto il timore che fosse zuppi
Sì è presentato vestito come Dio comanda e non come vuole il mondo, sia quello dentro che quello fuori dalla Chiesa!
Ha scelto per il suo saluto le parole di Cristo e non quelle del mondo.
Ha dato una benedizione solenne e seria nei gesti e nelle parole.
L’omelia della sua prima messa da Papa stamattina nella cappella sistina è stata molto bella e autenticamente cattolica.
La messa stessa è stata celebrata in latino con la giusta solennità e serietà di paramenti sacri, suppellettili liturgiche e canti gregoriani.
Parlando dei bisogni della Chiesa ha sottolineato la grave crisi della fede e i grandi pericoli che il pensiero moderno, ateo e dissacrante, con le sue follie laiciste comporta.
Ha nominato espressamente l’attacco alla famiglia e ai valori morali cristiani.
Ha ottime capacità comunicative e parla con chiarezza.
Sembra avere la vera determinazione e la grande forza interiore che solo le persone miti ed umili, ma con una grande spiritualità interiore sanno avere.
In questo mi ha ricordato l’amatissimo, per me, Benedetto sedicesimo.
Ha scelto un nome molto bello!
A me sembra un ottimo inizio.
Questo Papa mi ha ridato fiducia e speranza.
Sono contento della sua elezione.
Magari non si è opposto a Bergoglio x paura essendo i
Questo un despota
SPERO VIVAMENTE CHE LEI ABBIA RAGIONE, E
COMUNQUE CONTINUI AD ILLUMINARCI CON I SUOI INTERVENTI. GRAZIE.
finisce un lunga sofferenza iniziata con un banale buonasera : Deo Gratias, le nostre preghiere rivolte allo Spirito Santo hanno dato frutto;
ma, non dimentichiamoci mai, di pregare per l’Anima del Defunto, cosi’ come egli chiedeva;
e saremo ancora piu’ felici veri cattolici.
LJC
Un Papa che, vestito come Dio comanda, usa nel suo suo saluto le parole di Cristo e non quelle del mondo.
Un Papa che invita una piazza gremita e in attesa invita a recitare l’Ave maria e la recita lui stresso con semplicità e chiarezza.
Un Papa che lascia perdere i buonasera e i buongiorno.
Mi è piaciuto e sono in attesa fiduciosa del suo pontificato.
Magari lo Spirito Santo questa volta si è espresso in modo chiaro sul futuro dei fedeli cattolici. Il nuovo Papa si è rivolto a noi senza un “buona sera”, timidamente, commosso, leggendo per non dire cose che a braccio sono il risultato dell’emozione, ricordando nostra Madre con l’Avemaria. Più che un “leader” barricadiero, Egli è un Padre, che dalla ricca America del Nord è andato come vescovo all’America povera del Sud, dopo aver diretto l’Ordine di S. Agostino d’Ippona: un santo moderno, attuale, che partendo dalla “carne” si è elevato allo “spirito”. Che è poi il percorso che ogni essere umano percorre, se vuole percorrerlo. Leone XIV non viene da un paese povero, ininfluente, dall’ombelico del mondo. Da guardare con senso di pietà, di umana solidarietà, o con supponenza. Viene da un paese ricco, potente finanziariamente e militarmente, con cui si devono fare i conti politici, economici e finanziari. Di sicuro metterà in crisi gli Stati Uniti, poiché sarà una guida realmente cristiana per quel popolo in estrema confusione identitaria politica, religiosa, economica, sociale. Ho ascoltato per la prima volta l’omelia del Santo Padre, “letta” nel 2023, da vescovo, alla festa della Madonna di San Luca a Bologna: era ciò che è oggi. E che sarà pure domani. E’ il nuovo corso che sognavamo, che ci aspettavamo dallo Spirito Santo. E che rimetterà la barca di Pietro sulla rotta dello Spirito, del Mistero, del Dogma, nella pacatezza di chi si affida – costantemente, eroicamente, fino al martirio di oggi, come quello dei primordi – pur come “carne”, allo Spirito Santo e senza il ritmo da saltimbanco, che eccita le fonti dell’informazione e delle attese, ma che poi porta confusione nella Mente, e quindi nello Spirito.
Cara Benedetta, il fumo dal camino è bianco o nero. Tertium non datur. Non c’è il fumo arcobaleno.
La fumata bianca ha dato un nuovo Papa Leone alla Chiesa.
E’ uscito vestito da Papa, salutando come il Cristo risorto.
Il drappo pendente dal loggia di San Pietro ha una tiara.
Nel suo stemma c’è scritto: in Illo uno unum. C’è tutto!
Stemma dai colori mariani, con un cuore trafitto e un libro.
Per nome ha scelto Leone XIV. Un nome coraggioso nella storia della chiesa: Leone Magno fermò Attila, Leone X scomunicò Lutero, Leone XIII condannò la massoneria.
Sì, è un bel giorno! Quando la vita pare soffocare, diventano essenziali due cose: il respiro e il battito del cuore. Lo Spirito santo e il cuore vivente di Gesù.
Tutto il resto verrà da questa grazia, in questa Chiesa.
Brava, Benedetta
Cara Benedetta, realismo! Aspetta a ritirarti. E vedi come si evolve la situazione… Alcuni aspetti di sé che ha mostrato dal balcone sono positivi, ma ci sono anche segni negativi, come il richiamo insistito al dialogo e alla Chiesa inclusiva nonché sinodale.
Un papa va giudicato per i suoi atti di governo, e tra questi il confermare i fratelli nella fede è sicuramente il più importante. Unità nella menzogna e nell’ambiguità sarebbero inutili, anzi controproducenti. La vera unità è possibile solo nella Verità.
Il lupo cambia il pelo ma non le abitudini.
Hanno solo sostituito il clown con un altro clown encora migliore. E il circo può continuare come prima !
Non oserà agire per confutare le eresie del pagliaccio precedente.
https://www.lifesitenews.com/blogs/5-worrying-things-you-need-to-know-about-leo-xvi/?utm_source=featured-news&utm_campaign=usa
5 cose preoccupanti che devi sapere su Leone XIV
Il conclave ha scelto un americano anti-Trump e pro-Sinodo, Robert Prevost, ora noto come Leone XIV, per succedere a Francesco.
https://www.lifesitenews.com/news/breaking-cardinal-prevost-elected-as-pope-leo-xiv/?utm_source=popular
ULTIMA ORA: il cardinale Prevost eletto Papa Leone XIV
L’elezione del cardinale Prevost a papa avviene alla fine del secondo giorno del conclave.
La testimonianza, presumibilmente di un ex agostiniano, ha suggerito che egli è contrario alla messa tradizionale e che è “molto in linea con tutto ciò che Francesco ha promosso, e molto probabilmente continuerà su questa linea, forse con più discrezione”.
Anche altri giornalisti hanno sottolineato il ruolo di Prevost come candidato di compromesso di centrocampo; anche il biografo di Papa Francesco ha recentemente suggerito che Prevost fosse il candidato desiderato dai cardinali che desideravano proseguire con lo stile di Francesco, anche se forse in uno stile più calmo.
https://www.lifesitenews.com/opinion/could-cardinal-prevost-be-the-first-american-pope/?utm_source=popular
Il cardinale Prevost potrebbe essere il primo papa americano?
Apparentemente dal nulla, il cardinale Robert Francis Prevost è stato preso in considerazione come candidato serio per il prossimo conclave.
Prevost è stato seriamente preso in considerazione come candidato papale, ma suscitano interrogativi il suo silenzio e le sue azioni in qualità di Prefetto del Dicastero dei Vescovi.
Prevost ha collaborato alla promozione del programma di Francesco, ha facilitato la nomina di vescovi eterodossi in tutto il mondo e ha tacitamente negato l’insegnamento tradizionale sull’episcopato.
Supervisionò la deposizione del vescovo più conservatore degli Stati Uniti (Strickland) e la nomina di un noto liberale a una delle sedi diocesane più importanti (McElroy).
Prevost è rimasto in silenzio di fronte alle grandi questioni dottrinali del nostro tempo e ha favorito la più duratura eredità del regno di Francesco.
https://www.lifesitenews.com/news/moderate-pope-could-cement-francis-legacy-unseen-footage-from-john-henrys-interview-with-glenn-beck/?utm_source=popular
“Un papa moderato potrebbe consolidare l’eredità di Francesco”: un filmato inedito dell’intervista di John-Henry a Glenn Beck
“Con la ‘moderazione’ e il consolidamento di quanto ci ha dato Francesco, ecco che ci troviamo di fronte a uno scenario da incubo”, ha avvertito John-Henry Westen, rivolgendosi a Glenn Beck.