Mastro Titta. Francesco Vive. Due Parolin sull’Imminente Conclave. Chiunque Vinca, sarà Zoppo…
6 Maggio 2025
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul Conclave ormai alle porte. Buona lettura e condivisione.
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MASTRO TITTA: FRANCESCO VIVE. DUE PAROLIN SULL’IMMINENTE CONCLAVE
Dal momento che i complotti sul fatto che Francesco fosse morto ben prima di farlo davvero, azzardo il mio: Francesco non è affatto morto. Bergoglio morto fa buon brodo. Attenzione a prendere sottogamba le fanfare post Franciscii mortem. Il punto non è il processo di canonizzazione scontato – il primo papa ateo a salire agli orrori degli altari: e quando ci ricapita? – quanto il farne il fondatore della Nuova Chiesa Mondiale.
Al New World Order, per il quale il cacicco di Santa Marta si è consumato, corrisponde la New Global Church. Qualsiasi potere ha bisogno di un fondamento spirituale. La partita non è tanto il governo dei corpi – bell’e che acquisito – quanto quello delle anime.
Sono tra quelli che ritengono Francesco un antipapa a tutto tondo, per soprammercato espressione di mondi carsici avversi alla Chiesa (massoneria, Illuminati e club vari, dal Bilderberg dove ha spedito Parolin ai Lions di cui faceva parte). Riconosco però che in un certo senso è stato veramente il primo pontefice di questa Open Church. È stato il Fratel Pietro del Grande Architetto.
Cominciamo a familiarizzare con l’idea che Francesco è vivo. Chiunque esca dal Conclave parte zoppo. Sul piano simbolico trovo interessante che per tumulare “Franciscus” abbiano chiuso un’antica porta in Santa Maria Maggiore, specie nell’anno giubilare quando le porte vengono aperte. Porta chiusa sulla quale il funesto Mattarella si è avventato per rendere omaggio al pontefice muratorio, abbattitore di porte e costruttore di loculi. È davvero la giubilazione della Chiesa Cattolica.
Dettagli simbolici ed esoterici a parte, è fuor di dubbio che specialmente dovesse essere eletto un cardinale anche blandamente cattolico, lo spettro mediatico di Francesco gli darà la caccia per terra e per mare fino ai confini del mondo. I nuovi peccati, i nuovi dogmi stabiliti da Francis sono verità rivelate dalle quali non è salubre recedere: una morte nel sonno, una pallottola vagante non si negano a nessuno.
Al di là delle candidature, al di là di chi si affaccerà al loggione petrino, lo spettro di “Francesco” mi pare il maggiore ostacolo. Se accettiamo l’ipotesi, il problema non riguarderà tanto i “tradizionalisti”, i quali tutto sommato hanno chiaro di cosa si sta parlando: la guerra sorda dell’ateismo che non si rassegna alla dipartita del patriarca l’hanno messa in conto. La vera rogna attende i bergogliani al varco.
Già, perché il progressismo non ammette pause. I forzati dell’apertura e dell’innovazione dovranno trovare un candidato più franceschista di Bergoglio. Non è facile: l’argentino aveva studiato con Peròn e Videla. Mentre Pietro non era evidentemente all’altezza di Gesù Cristo, bisogna che il Vicario dell’Unto dalle Sorprese dello Spirito sposti la rivoluzione più in là. Al tempo stesso, schivando uno scisma che è già in atto.
I media e i capitali atei e anticattolici non hanno nessuna intenzione di mollare il loro Profeta. I cardinali eleggeranno Pietro Romano Parolin illudendosi di trovare un compromesso, un papato non di transizione ma di stallo, aspettando che passi ‘a nuttata. Non potendo demolire l’operato di Bergoglio e nemmeno tornare indietro all’età dell’oro – tutti ne hanno sentito parlare, nessuno l’ha mai vista – cercheranno di far seppellire questo pontificato non euclideo dalle sabbie del tempo. Sperano di barcamenarsi sulla barca di Pietro.
Grave errore di valutazione, l’ennesimo. Non è così che funziona. Non glielo l’asceranno fare. Già cominciano ad uscire video “inediti” di Francis, seguiranno (vedrete se sbaglio) scritti coranici e altro materiale cartaceo. A meno che il Signore non ci metta una pezza. Ancora una volta, come fa sempre.
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Tag: conclave, francesco, mastro titta, parolin
Categoria: Generale
……..e speriamo pure che non sia Zuppi, perche’ anche nella decadenza bisogna essere fortunati.
Grazie tantissimi MT per fortuna c è lei che mette il mondo a testa in giù rendono chiaro ciò che a prima vista è confuso. Mai pensato di fare il Papa , nemmeno un pochino? Peccato. Peccato i cattolici l’avrebbero ringraziata ci avrebbe fatto camminare in praterie spirituali sconfinate senza ponti da costruire e senza muri da demolire. Suvvia sto’ papa-nonpapa e con l’ansia muratorio cazzuola calcina e piccone (come il compianto Kossi pecora sarda anzi sadda 😂… Che copia sarebbero stati …. Ci siamo accontentati del mattarello siculo e dell indefinibile giornalista-teologazzo repubblikin- kalabro ) ci ha rotto le s- palle con tutti arte muratoria e circense. Si perché in fondo la chiesa era , e da tempo , diventata un circo . Mi aspetto non una messa ma il tiktok del prete la domenica mattina no? D altra parte il cretinismo cattolico medio , vedi adorazione meccaniche alla scuola parrocchiale conferenze al teatro parrocchiale della turbanta mandante morale di 1 milione di non nati ma uccisi comunque, ci portano lecitamente ad aspettare un casalino qualunque mancato barista e poverino che riscriva il padre nostro ( non oso scriverlo in maiuscolo) con un bel “dacci oggi il nostro barcone quotidiano”. Occasioni di accoglienza o no? Siamo peccatori e nessuno più lo dice. Vorrebbe dire dare un fondamento forte altro che pensiero debole che sparisce in vattimo nel nulla. Vorrebbe parlare di Dio , del Dio cristiano, Padre Figlio è Spirito Santo. Ed invece la chiesa di Francis M…onarca Argentino ha ricevuto la rivelazione a Murano : siamo tutti fragili .Si dimentica che se siamo fragili , le palle sono le le più fragili e che da tempo di sono rotte. PS: in questo mondo di pazzi , la chiesa ormai gattolica come ricordava JMB , il prete in confessionale mi ha detto che io , a suo avviso , devo perdonare me stesso. E dire che pensavo di dover perdonare ‘sti preti del beep . Ecco anche io ho superato il limite rivelando un segreto del confessionale. Peccato mortale. Peccato? Mortale? Ah… Magari fosse così . Magari ci credessimo almeno un po’! Magari credessimo ancora!
Sì, dice cose ragionevoli, come spesso Mastro Titta fa.
Solo, in “post Franciscii mortem” che c’entra la doppia “i”?
Di sicuro Francesco ci ha saputo fare negli ultimi due giorni. Da attore consumato è morto sul palcoscenico nella scena tra i carcerati e in quella tra la sua folla della piazza. Acclamato “santo subito” dal mondo dei turisti dell’Anno Santo e della Roma capitale. Anche io sono diventato “effetto” di questa dipartita improvvisa e inaspettata. Mi ha fatto dimenticare la Messa sulfurea di Fatima e la Pachamama; il “chi sono io per giudicare i gay?”, a cui avrebbe dovuto aggiungere l’evangelico “neanche io ti condanno, ma non peccare più”, e l’asilo a gogò di chi, bene in carne, fugge da guerre e carestie, e approdare nel nostro paese senza controlli dello Stato, per cui ci assumiamo pure la colpa di quello spacciatore giunto con un barcone, e poi assassino di Pamela. L’importante è l’alta enunciazione; che poi finisca a pu…ne nella prassi, poco importa.
C’è sempre la richiesta di uno scisma?… Per carità, non cadiamo nella trappola luterana. Lasciamo che lo Spirito Santo “ci induca in tentazione”. Ossia, metta alla prova il nostro essere fedeli al Vangelo. Quello non cambiato, adulterato, limato e tagliato. Come è avvenuto con la Bibbia mini-tascabile, magnificamente illustrata, dei Gesuiti, con imprimatur del defunto Cardinale Martini, da cui è stata tagliata l’ultima parte della Trasfigurazione – la 10 -13 – quella con cui ai tre discepoli pensierosi il Cristo rivela che l’Elia era il Giovanni Battista; il quale non era stato riconosciuto e del quale ne avevano fatto ciò che avevano voluto. Il taglio sarebbe giustificato dal non fare pensare a qualche forma di reincarnazione, che la Chiesa di Origene credeva, finché non cambiò opinione dopo il decreto dell’imperatore Giustiniano, che aveva messo in galera papa Vigilio.
Il “santo subito” non riempirà comunque le chiese. Rimarrà il fenomeno di quelle fiumane di fedeli che fanno oggi la Comunione senza ricevere prima la prescritta Confessione dei peccati mortali, dato che il Sangue di Cristo non fu versato per “molti”, ma per “tutti”, cani e porci compresi. Tra cui, quei “cattolici” di Sinistra, che tengono i piedi in due staffe: in quella di Cristo e in quella di Mammona. Vorrei chiedere a don Nicola Bux se il giochetto terreno avrà valore anche in Cielo, dove non credo che la Legge vigente sia uguale quella terrena, che proclama “fai ciò che vuoi sarà tutta la legge”, buttando nella spazzatura Dogmi e Comandamenti.
Io credo nell’azione Spirito Santo. E quindi spero che ci dia un nuovo Papa che rimetta l’equilibrio tra i Dogmi della Chiesa e le umane tendenze, influenzate queste ultime dal diavolo. Di cui ne riconosco l’opera dissacrante sia all’interno della Chiesa, che all’esterno, con la giornaliera mattanza di donne dietro motivazioni di tipo maschilista sessuale. Tanto per citare..
Il risultato del Conclave ci dirà cosa ha deciso lo Spirito Santo per il bene della Chiesa.