Il Santosubitismo s’Incrina e il Grande Riallineamento Galoppa, salvo Miracoli. Il Guelfo Rosa, Radio Spada.
30 Aprile 2025
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo commento del Guelfo Rosa, personaggio che vive nell’habitat di Radio Spada. Buona lettura e diffusione.
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Il santosubitismo s’incrina e il grande riallineamento galoppa, salvo miracoli
del Guelfo Rosa
Ci eravamo lasciati prima del 25 aprile – a proposito: l’evento di Radio Spada è stato una bomba – ed eccoci qui a funerali papali svolti e in pieno clima da pre-conclave, con la data d’inizio già fissata: 7 maggio.
Due cose si notano: il santosubitismo è già ampiamente incrinato e il grande riallineamento galoppa. Ma cerchiamo di vederci chiaro. Il grido “santo subito” per Francesco è durato poco, anzi quasi niente. Non fatevi ingannare da giornaliste che ripetono il mantra imparato a memoria, conduttori che parlano a pappagallo senza sapere la differenza tra monsignori e cardinali e opinioniste prese direttamente dalla sala della parrucchiera. A questi non hanno ancora aggiornato il copione, o magari – nella loro totale insipienza – credono pure alle tre cose che hanno letto prima di entrare in trasmissione. Saliamo di livello, guardiamo quelli che contano: i distinguo sul buon Papa Francesco sono stati tanti, pesanti e già riscontrabili a pochi giorni dalla morte. Qualche esempio? Riguardatevi i discorsi di un Andrea Riccardi o di un Bruno Vespa a Porta a Porta, non certamente due controrivoluzionari di ferro, risentite i felpati ma inequivocabili riferimenti alle contraddizioni, al fondo di mistero e a tutto ciò che in questo regno ha fatto discutere. E se due soggetti “istituzionali” si muovono così, a destra si evitano addirittura i modi diplomatici e si va al sodo: tutta la galassia dei giornali e delle trasmissioni retequattriste o
Certo, nella logica del conclave il partito di Francesco (peraltro molto variegato e diviso) tenterà di mantenere alta la bandiera. Il clima però cambia rapidamente e le variabili sono difficili da controllare. Se quella di Sorrentino era la Grande Bellezza, qui siamo davanti alla Grande Incertezza. E quando il vento è così mutevole, l’aria diventa quella del grande riallineamento. Il motto di molti sembra essere “aspettiamo e vediamo”. Anche tra i conciliari moderati (quelli che in tv chiamano conservatori, ma che in realtà conservano solo la marcia lenta della rivoluzione vaticansecondista) la musica pare quella della riconciliazione più che della rivincita. O al massimo di una rivincita nel perimetro del già visto. Che l’operazione riesca è tutto da vedere, come è tutto da vedere che il suo fallimento eventuale non porti a fratture più grandi. Al momento siamo in una fase fumosa con esponenti di primo piano spesso confusi e incapaci di una visione profonda e complessiva. Del resto parliamo in molti casi di una opposizione di sua maestà che – oltre ad aver promosso le idee del Vaticano II – è risultata inefficace o addirittura connivente con molte scelte del regno 2013-2025. Alcuni sono stati solo prudenti (usiamo questo eufemismo) e incapaci di risalire alle vere cause dei problemi, altri decisamente più inclini al compromesso, anche se probabilmente in buona fede. Ma il risultato non cambia. Come ci dicevamo nel pezzo precedente per una formazione approfondita sul punto, ovvero per capire la dinamica di ciò che accade, bisogna leggersi gli ottimi Parole chiare sulla Chiesa. Perché c’è una crisi, dove nasce e come uscirne, a cura di don Daniele Di Sorco e Golpe nella Chiesa. Documenti e cronache sulla sovversione: dalle prime macchinazioni al Papato di transizione, dal Gruppo del Reno fino al presente, di don Andrea Mancinella. I problemi vanno colti dove nascono.
Dunque, se i cosiddetti conservatori continuano a navigare ispirandosi al motto “aspetta e spera”, la galassia BeneVacantisa ratzingerian-legittimista dell’aspettare e sperare ha fatto un orizzonte di vita. Non c’è da stupirsi: sono sostanzialmente una scheggia impazzita dei primi e come loro non vedono le radici della crisi. Aspettavano un segnale concreto da Ratzinger ancora vivo? È andata male. Aspettavano qualcosa alla morte di Ratzinger? È andata male. Aspettavano il colpo di scena negli anni 2023-2025 di Bergoglio solo al comando? È andata male. Aspettavano la svolta alla morte di Bergoglio? È andata male. Ma che ad essere andate a male siano le teorie che difendono e le idee neomoderniste del loro faro bavarese, è un sospetto che non li tange. Buona fortuna.
Umanamente parlando la situazione è tragica. E scriveva bene ieri Seveso nella sua Strobosfera: “A questa competizione tra Erode entusiasti ed innovatori e Pilato pensosi e timidi, è inutile prendere parte e prestare attenzione, se non pregando perché Iddio si degni presto di concedere alla Chiesa pastori cattolici che lavorino per il bene reale e concreto delle anime, nel solco del Magistero e della sua gloriosa storia. Con questa speranza tutta soprannaturale e per nulla politica, invitiamo i lettori a recitare la Novena per l’elezione del Sommo Pontefice. Persino sul Titanic conciliare Dio può far miracoli”.
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Tag: conclave, guelfo rosa, radio spada
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Una opinione controcorrente. Penso che quando ci stracciamo le vesti per quello che ha fatto Bergoglio, per quello che fanno i cardinali e i vescovi e i preti, facciamo bene ma non consideriamo abbastanza che essi rispecchiano lo stato obbrobrioso in cui tutto il popolo di Dio si trova, con qualche eccezione.
Per quanto la Gerarchia sia di fondamentale importanza, la Chiesa potrà risorgere solo con penitenza, preghiera, digiuni, conversione a Gesù Cristo a tutti i livelli.
👍
Personalmente ritengo che la cosa più importante sia il fatto che papa Bergoglio non c’è più, pace all’anima sua, e di danni direttamente non ne può più fare. I danni , ora, possono solo essere fatti da altri, in nome suo. Quindi diamoci da fare ad individuare questi altri, intercettarli e bloccarli prima che compiano, a loro volta, altre male opere, perchè dopo sarà sempre tardi.
Quindi diamoci da fare ad individuare questi altri, intercettarli e bloccarli prima che compiano, a loro volta, altre male opere, perchè dopo sarà sempre tardi
Non sapevo che lei ed altri faceste parte del Sacro Collegio.. a meno che non intenda con la preghiera e la penitenza.. allora non parlo più