Ogni Giorno che l’Olocausto di Gaza Continua, l’Impero Racconta la Verità su Se Stesso. Cailin Johnstone.

14 Aprile 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione alcuni elementi di valutazione su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Buona lettura  condivisione.

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Il primo è questo commento di Caitlin Johnstone, che ringraziamo per la cortesia:

 

Ascolta la lettura di questo articolo (lettura di Tim Foley) :

Ogni giorno che continua l’olocausto di Gaza, l’impero occidentale racconta la verità su se stesso.

Il governo degli Stati Uniti vi sta dicendo la verità su se stesso.

Israele vi sta dicendo la verità su se stesso.

I loro alleati occidentali vi stanno dicendo la verità su loro stessi.

I media occidentali vi dicono la verità su loro stessi.

Una delle fasi più importanti quando ci si prepara a lasciare una relazione violenta è la fase di raccolta di informazioni. È il momento in cui si inizia a osservare e prendere nota in silenzio del comportamento violento del partner, lasciando che sia lui a dire la verità su se stesso con le azioni, piuttosto che con le parole.

La fase di raccolta di informazioni è importante perché le relazioni abusive a lungo termine sono solitamente molto confuse per la vittima; se l’abuso fosse stato semplice e facile da comprendere, la relazione non sarebbe continuata a lungo termine. Pertanto, è spesso utile coltivare una chiara comprensione della situazione prima di cercare di uscirne, soprattutto se il tuo aggressore è particolarmente manipolativo e abile nel confonderti. Questo ti garantisce di poter guardare con diffidenza alle sue manipolazioni, in modo da non lasciarti ingannare.

 

https://x.com/ihcentoo/status/1911235280582910109

Per quanto sia esasperante assistere al protrarsi di questo genocidio mese dopo mese, sarebbe un errore credere che tutti ne siano semplici testimoni passivi.

Se hai osservato una persona che ami nella fase di raccolta di informazioni prima di uscire da una relazione violenta, potresti essere frustrato da quella che sembra inerzia e passività da parte sua, quando quello che vorresti vedere è correre verso la porta con una valigia. Ma non è inerte o passiva: sta raccogliendo informazioni.

Gli occidentali vivono un rapporto psicologicamente violento con l’impero. Le nostre menti vengono martellate dall’indottrinamento propagandistico fin da quando siamo abbastanza grandi da iniziare a conoscere il mondo, per garantire la nostra conformità alla struttura di potere che ci governa. Succede a scuola. Succede con i mass media. Succede con le piattaforme della Silicon Valley a cui ci rivolgiamo per informazioni.

E la situazione diventa confusa. Tutte le informazioni sul nostro mondo e sul nostro posto in esso sono distorte da una manipolazione psicologica su larga scala a beneficio dei potenti. È difficile per chi è cresciuto in un ambiente del genere liberare la mente da questo indottrinamento. È difficile conoscere la verità.

Ma a Gaza, l’impero ci sta dicendo la verità. Si sta esponendo in tutta la sua nuda e cruda ripugnanza.

I nostri governanti uccidono i bambini.

I nostri governanti sponsorizzano il genocidio e la pulizia etnica.

I nostri governanti ci mentono e ci manipolano.

I nostri governanti si impegnano a censurare, mettere a tacere, emarginare ed espellere chiunque critichi la loro criminalità.

Non viviamo in una società libera, guidata dalla verità e dalla moralità. Viviamo sotto la struttura di potere più assassina e tirannica sulla faccia della Terra. E dovremmo diffidare di tutto ciò che la riguarda.

Questo è ciò che ci stanno mostrando con l’olocausto di Gaza. Ogni giorno sempre più persone aprono gli occhi su di esso.

E quando ci sono abbastanza occhi aperti, uscire una volta per tutte da una relazione violenta diventa una possibilità concreta.

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Poi ci sono queste immagini dal web:

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Poi questo articolo de Il Fatto Quotidiano, che ringraziamo per la cortesia:

Gaza, Onu: “In molti raid Israele uccide soltanto donne e bambini”. Monsignor Pizzaballa: “Catastrofe vergognosa”

La condanna dell’Alto Commissariato per i diritti umani. Il patriarca di Gerusalemme: “Non possono essere tutti terroristi”

Nella Striscia di Gaza sotto il fuoco di Israele c’è una “situazione drammatica, catastrofica, vergognosa, dove la dignità delle persone, di quei 2,3 milioni di persone, non è tenuta in minima considerazione. Non possiamo pensare che siano tutti collusi col terrorismo e con il crimine”. A dirlo in un’intervista a Tv2000 è monsignor Pierbattista Pizzaballa, cardinale e patriarca cattolico di Gerusalemme. “È molto difficile prevedere cosa accadrà a Gaza, vediamo cosa sta accadendo ora. C’è molto non detto perché pochi sono presenti nel territorio e quindi sanno esattamente cosa sta accadendo”, denuncia Pizzaballa. “Dobbiamo essere aperti a tutte le prospettive, tenendo alta comunque l’attenzione nostra, ma anche quella di tutte le chiese del mondo, di tutti quelli che ci vogliono ascoltare sulla gravità di quello che sta accadendo”, afferma.

Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, venerdì i raid israeliani hanno ucciso almeno 15 persone, dieci di loro appartenenti alla stessa famiglia, la cui abitazione a Khan Younis – nel centro della Striscia – è stata distrutta. Altri tre civili sono stati uccisi – e diversi altri feriti – in un bombardamento di droni nella zona di Al-Atatra, a ovest di Beit Lahia, al confine nord dell’enclave. Secondo Hamas, il movimento islamico che governa la Striscia, dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023 hanno perso la vita 50.886 persone. Una condanna degli attacchi israeliani è arrivata dall’Onu: “Tra il 18 marzo e il 9 aprile 2025, si sono verificati circa 224 attacchi israeliani contro edifici residenziali e tende per sfollati. In circa 36” di questi, “le vittime registrate finora sono state solo donne e bambini“, ha comunicato l’Alto Commissariato per i diritti umani.

A un evento pubblico il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha accusato aspramente il governo di Tel Aviv: “Fino a che continua il terrorismo di Stato di Israele a Gaza è molto difficile avere una pace duratura nella nostra regione. Restare in silenzio rispetto ai crimini di Israele significa essere complici di questo crimine“, ha detto. “Proprio questa mattina, 10 persone, tra cui sette bambini, della stessa famiglia, sono state uccise a Khan Yunis. Se questa non è barbarie, vi chiedo, cos’è?”.

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Anche questo articolo di Inside Over:

Il ministro israeliano per la sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir è arrivato sul luogo in cui la polizia israeliana ha ucciso Wahib Abu Arar ad Arara, un ragazzo palestinese di 26 anni, per congratularsi con il poliziotto che ha sparato.

Il 9 aprile, nella Cisgiordania occupata, sono due i palestinesi che sono stati uccisi dalle forze di polizia israeliana, benchè si conosca l’identità di solo uno dei due.

Ben Gvir non è nuovo a questo tipo di gesti.
A marzo 2024 Proprio Ben Gvir aveva elogiato l’uccisione di un bambino palestinese di 12 anni, Rami al-Halhouli, ucciso dall’IDF a Gerusalemme Est occupata.

“Sostengo il soldato che ha ucciso il terrorista che ha cercato di sparare fuochi d’artificio a lui e alle truppe. Così è esattamente come dovresti agire contro i terroristi, con determinazione e precisione” aveva scritto su X Ben Gvir riferendosi all’uccisone del bambino di 12 anni.

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E infine questo post di Instagram:

 

Dallas, 1 aprile 2025.
Il rabbino Yizhak Meir Sabo, 43 anni, israeliano, figura centrale dell’Akiba Yavneh Academy, è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali su un minore.

Le denunce parlano di atti ripetuti: avrebbe toccato le parti intime dello studente, abbassato i pantaloni, spiato sotto la doccia, inviato messaggi a contenuto sessuale. La scuola ha ricevuto la prima segnalazione il 27 marzo. Poco dopo, altre famiglie hanno parlato.

Ma c’è un dettaglio che pesa come piombo:
Sabo è lo stesso rabbino che aveva diffuso la falsa accusa secondo cui Hamas avrebbe commesso stupri di massa il 7 ottobre 2023.
Una menzogna propagata senza prove, smentita da diverse organizzazioni internazionali e testate indipendenti.

Chi accusava di crimini mai provati, oggi è accusato di averli realmente commessi.

Ipocrisia allo stato puro. Violenza dietro il pulpito.
E chi ancora lo difende, è complice.

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2 commenti

  • laura cadenasso ha detto:

    Tutto assurdo, inconcepibile. La realtà sconvolge e, nostro malgrado, DEVE / VUOLE trasformarsi in abitudine acquisita. E’ QUELLO CHE E’. I liei ricordi si aprono su ben altro…

  • laura cadenasso ha detto:

    Tutto assurdo, inconcepibile. La realtà sconvolge e, nostro malgrado, DEVE / VUOLE trasformarsi in abitudine acquisita. E’ QUELLO CHE E’. I miei ricordi si aprono su ben altro…