Voce Ebraica per la Pace: Tutto non Cominciò il 7 Ottobre 2023. Massacro e Pulizia Etnica Durano da 75 Anni.

24 Marzo 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione alcuni elementi di valutazione su quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania.

Il primo è questo post di Voce Ebraica per la Pace

 

 

Israele continua a raccontare al mondo che tutto è iniziato il 7 ottobre 2023, ma la verità è un’altra: il massacro del popolo palestinese è in corso da oltre 75 anni. Dal 1948, Israele ha sistematicamente ucciso almeno 147.650 palestinesi, in un’operazione di pulizia etnica che non si è mai fermata. Questi numeri non sono semplici statistiche, ma vite spezzate, intere generazioni cancellate, bambini, donne e uomini uccisi sotto le bombe, nei raid, nelle carceri, nei campi profughi.

Dalla Nakba del 1948, quando 750.000 palestinesi furono cacciati con la violenza dalle loro terre e oltre 125.000 persone furono massacrate, fino ai continui attacchi negli anni 2000 e oltre, Israele ha giustificato ogni massacro con la “sicurezza”, mentre costruiva uno dei sistemi di apartheid più brutali della storia. Gaza è stata trasformata in una prigione a cielo aperto, la Cisgiordania in un’arena di colonizzazione forzata e Gerusalemme in un obiettivo di pulizia etnica quotidiana.

La realtà è che Israele ha sempre avuto un unico obiettivo: eliminare il popolo palestinese, pezzo dopo pezzo, menzogna dopo menzogna. E il mondo, complice, continua a chiudere gli occhi. Ma la storia non inizia e non finisce con il 7 ottobre. La storia è quella di una resistenza che dura da decenni, di un popolo che non si piega nonostante tutto.

Che il mondo sappia: la Palestina esiste, ha resistito e continuerà a farlo.
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#NakbaContinua #PalestinaLibera #palestinamerdeka #palestina #genocidiopalestino #voceebraicaperlapace #guerra #Genocidio

 

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Sempre da Voce Ebraica per la pace:

 

 

Questa conversazione tra Netanyahu ed Herzi Halevi (capo di Stato maggiore israeliano) che si riferisce alle prime 48 ore dopo il “7 ottobre”, è stata riportata da Nahum Barnea, giornalista israeliano sul quotidiano Yedioth Ahronoth. È agghiacciante perché dimostra (qualora ce ne fosse ancora di bisogno) qual è stato l’intento sin dalle prime ore dei terroristi isrl. Esattamente quello che ripetevamo noi e ci sentivamo dare dei terroristi, degli antisemiti eccetera eccetera. La stampa di regime italiana non ha riportato una sola riga di questo scoop. Tutto censurato! Continuano a navigare nella vergogna e nella disumanità, esattamente come tutte quelle persone che non hanno perso tempo per accusarci con i peggiori insulti solo perché non volevamo e non vogliamo vedere bambini fatti a pezzi. Chi ci ha accusato di essere dei bestemmiatori ha qualcosa di dire? Chi invece dispensa paragoni con i nazisti, qualcosa da dire davanti ai nazisti, quelli veri, ce l’ha? Vergognatevi!

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Poi c’è questo post pubblicato su Instagram:

“…Se i palestinesi avessero trascorso gli ultimi ottant’anni a rubare le case degli ebrei, cacciandoli o imprigionandoli, avvelenandoli, torturandoli e stuprandoli; se i palestinesi avessero ucciso circa 300.000 ebrei in un anno, preso di mira i loro giornalisti, i loro pensatori, i loro operatori sanitari, i loro atleti, i loro artisti; se i palestinesi mandassero in giro i loro figli a piedi nudi, con delle pentole vuote, e gli facessero raccogliere i brandelli dei propri genitori in sacchetti di plastica, seppellire i propri fratelli, cugini e amici; se li facessero sgattaiolare fuori dalle loro tende in piena notte per dormire sulla tomba dei propri genitori; se li facessero desiderare di morire solo per unirsi alla propria famiglia, per non dover rimanere soli in questo mondo terribile; se li terrorizzassero al punto che i loro figli perdessero i capelli, la memoria, la ragione; se il mondo stesse guardando in diretta TV il sistematico annientamento degli ebrei in tempo reale, non ci sarebbe alcun dibattito sul fatto se si trattasse o meno di terrorismo, di genocidio…”
Immagine del profilo di jasminamadne
jasminamadne
Se lo avessero fatto… Se avessero difeso se stessi di fronte all’occupazione nel modo in cui l’occupazione li tratta da 100 anni, l’occupazione non sarebbe durata per tutti questi anni.!!!!!
I palestinesi vengono combattuti in ogni modo e su questo si tace. E quando hanno deciso di compiere un’azione offensiva ,come reazione legittima sull’occupazione , in cui sono stati uccisi 400 soldati e catturati alcuni , la maggioranza sono soldati in riserva o ex soldati, e per fare uno scambiò per liberare i loro ostaggi , tra qui donne e bambini , dimenticati nelle carceri dell’occupazione, ricordate che sono stati accusati di terrorismo, e il mondo ha giustificato la difesa di Israele e per commettere questo Genocidio. Questo mondo non ha mai giustificato il diritto dei palestinesi a difendersi in tutti i modi….. ma i palestinesi non compiono le azioni dei nazisti. Questa è la differenza.”
L’Occidente afferma che la pace arriva con la forza e la guerra, ma quando è lui l’aggressore, le nazioni che sono sotto occupazione o colonialismo, secondo la sua prospettiva, non dovrebbero difendersi con la forza.

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E infine c’è questo post di InsideOver:

La sera di domenica 23 marzo le forze di occupazione israeliana hanno bombardato l’ospedale Nasser a Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza. L’ospedale Nasser è una delle strutture mediche più grandi nella striscia di Gaza meridionale e ospita un numero significativo di pazienti e civili feriti. L’attacco dell’IDF ha provocato almeno 5 morti e numerosi feriti.

L’attacco aereo dell’IDF ha preso di mira la sala operatoria dell’ospedale mentre all’interno si trovavano pazienti, civili feriti e personale medico. Nel bombardamento, ha riferito Hamas, è stato ucciso anche Ismail Barhoum, membro dell’ufficio politico di Hamas, in cura all’ospedale dopo aver riportato gravi ferite in un attacco aereo israeliano.

L’attacco all’ospedale Nasser segue un attacco israeliano avvenuto il 21 marzo contro l’ospedale dell’amicizia turco-palestinese, l’unica struttura di Gaza dedicata alla cura del cancro.

#gaza #genocide #israel #idf

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2 commenti

  • Marcelo Fernanndo Gerstner ha detto:

    Ya esta. Hoy 25 de marzo Dia de la Anunciacion y de la Encarnacion del Verbo Eterno, es un excelente dia para perdonar, olvidar y dejar atras todo lo que ha resultado muy doloroso. Es tambien un excelente dia pata mirar hacia adelante y seguir cada uno el camino que Nuestro Señor Jesucristo y la Santisima Virgen Maria nos vayan indicando en la oracion constante y muy confiada.

  • R.S. ha detto:

    La pace come la dà il mondo è una chimera.
    Lo ha detto Gesù che è La Verità.

    Oh bella… Gesù è segno di contraddizione.
    Chi non è con me è contro di me (Lc 11).
    Però dice anche chi non è contro di noi e per noi (Mc 9).
    Gesù si contraddice? Non c’era il registratore?
    No: Cristo rifiuta il trincerarsi nella mezza misura, però tutti quelli che non lo rifiutano apertamente sono potenzialmente per Lui, anche senza saperlo ancora.

    Dunque rifiutare Lui è un rifiuto della Sua pace.
    Non rifiutare Lui e cercare la verità apre scenari beati.
    Essere operatori di pace farà chiamare figli di Dio.
    Perchè si diventa figli, si diventa liberi, nella Sua pace.

    Chi crede a Gesù, conoscendo la Verità, diventa libero.
    Chi crede a Gesù è libero?
    No se non crede “davvero” e resta schiavo del peccato.
    Chi pecca è escluso dalla conoscenza di Gesù?
    No, se si pente: Gesù non è venuto per sedicenti giusti.
    Chi è di Gesù è La Verità?
    No: è tenuto in tasca dalla Verità; non ce l’ha in tasca!
    Chi è di Gesù, vero uomo e vero Dio, è Dio?
    No: ma Dio gli partecipa la divinità, diventandone figlio.

    La Verità rende liberi: toglie di mezzo la menzogna.
    Troppi in nome della libertà fanno stragi ovunque.
    Perciò la libertà non può essere la strada per la verità.
    Essere veri per diventare liberi è una via crucis.
    Diventare liberi per essere veri è possibile solo in Cristo.