Salviamo i Cristiani della Siria! Possono gli islamisti Cambiare le Macchie della Loro Pelle? Ora pro Siria.

22 Marzo 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Ora pro Siria, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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Salviamo i cristiani della Siria

 

Mosaico a Saydnaia: la Vergine Maria appare all’imperatore Giustiniano
di Benedict  Kiely, 

David Lammy, il ministro degli Esteri, e Marco Rubio, il segretario di Stato americano, hanno avuto risposte piuttosto significativamente diverse all’ultima ondata di violenza in Siria. Lammy ha deplorato la “violenza orribile” ma non è riuscito ad affrontare la provenienza di tale violenza. Rubio, al contrario, ha affermato chiaramente che “terroristi islamici radicali” stavano prendendo di mira le minoranze in Siria, tra cui alawiti, cristiani e drusi.

Rubio ha ragione. Sebbene sia difficile stabilire numeri precisi, pare che, secondo una fonte verificata dalla Segreteria di Stato per l’aiuto ai cristiani perseguitati del governo ungherese, l’unica al mondo, siano state uccise fino a 3.000 persone, la maggior parte delle quali civili alawiti innocenti. Sono stati uccisi anche diversi cristiani. Sebbene si tratti chiaramente di un pogrom contro gli alawiti, i cristiani in Siria sono profondamente preoccupati perché, come dice la vecchia frase siriana, “prima gli alawiti, poi i cristiani” (Cristiani a Beirut, Alawiti nella tomba). Dall’ascesa al potere del governo islamista alla fine dell’anno scorso, i cristiani sono stati oggetto di omicidi, rapimenti, intimidazioni e vandalismo. La situazione è molto tesa.

Forse non è accettabile dirlo, ma sotto la dittatura innegabilmente brutale della famiglia Assad non c’erano conflitti interreligiosi e tutte le minoranze religiose erano protette. Durante una visita in Iraq nel 2017, il mio interprete, un residente di Raqqa ed ex sostenitore dei ribelli, mi disse che era impegnato con Assad perché aveva visto l’alternativa. L’alternativa, anche se indossano abiti occidentali e si divertono a chiacchierare ossequiosamente con la folla di Davos, è che sono tutti islamisti convinti. Il nuovo leader, Ahmed al-Sharaa, altrimenti noto come Abu Mohammed al-Jolani, ha iniziato la sua carriera terroristica in Iraq con Abu Musab al-Zarqawi, prima di trasferire il franchising alla sua versione di al Qaeda. È possibile che un leopardo islamista abbia cambiato le sue macchie?

 

 

La guerra delle pubbliche relazioni, almeno in Occidente, è gestita abilmente: il nuovo regime deve ancora nominare un ministro per la diversità, ma i suoi sostenitori stanno tagliando le loro barbe islamiste e parlando con i giornalisti di istruzione per le donne. Tuttavia, le discussioni sulla costituzione includono la legge della sharia e, cosa ancora più preoccupante, la richiesta che il presidente sia musulmano, relegando così tutte le minoranze a uno status di seconda classe.

Ha importanza, a parte l’ovvia questione umanitaria, che il cristianesimo sopravviva in Siria? Sentire l’aramaico siriaco, la lingua più vicina a quella usata da Gesù, parlata non solo nella liturgia ma anche su un telefono cellulare nell’antica città di Maaloula è un promemoria delle radici del cristianesimo in Siria. Questa parte del mondo è uno dei pochissimi posti in cui si parla ancora l’aramaico, comprese parti della Piana di Ninive in Iraq, e non si tratta solo di una curiosità linguistica culturale. Il cristianesimo è nato in questa regione. Secondo lo storico Philip Jenkins, tra gli anni 640 e 740 ci furono non meno di sei Papi dalla Siria e, nel 668, Papa Vitaliano inviò Teodoro di Tarso a Canterbury per essere arcivescovo. C’era un tempo in cui la Chiesa era veramente cattolica e il contributo delle Chiese del Medio Oriente, in particolare della Siria, era vitale.

Papa Giovanni Paolo II una volta parlò della Chiesa “[che respira] con due polmoni: quello dell’Oriente e quello dell’Occidente”, e se uno dei polmoni viene danneggiato, distrutto o ignorato, l’intero corpo ne soffrirà. Non solo i cristiani mediorientali si sono sentiti ignorati e dimenticati dalla Chiesa in Occidente, poiché la persecuzione islamica ha distrutto le loro chiese, ma il cristianesimo occidentale, con le sue chiese sempre più vuote e le congregazioni in calo, ha perso un legame vibrante e rivitalizzante con le radici della religione.

Un albero tagliato via dalle radici non sopravviverà. Il fatto stesso che la maggior parte dei cristiani occidentali non sia a conoscenza della portata della persecuzione diretta contro la Chiesa, aiutata da media disinteressati o ostili, è un’ignoranza di cui gran parte della leadership della Chiesa è colpevole. La Chiesa in Occidente si concentra sul cambiamento climatico e sulle “transizioni verdi” per le parrocchie. Eppure coloro a cui viene tagliata la testa per la loro professione di fede cristiana non si preoccupano troppo degli effetti dannosi dell’aria condizionata.

Quest’anno, la Chiesa commemora il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, che produsse il credo niceno, ancora recitato la domenica dai cristiani ortodossi. A quel Concilio, che fu fondamentale per la vita e l’insegnamento della Chiesa primitiva, la maggior parte dei vescovi presenti proveniva dall’Oriente. Sarebbe illogico celebrare quel momento cruciale della storia senza considerare il contributo del “polmone orientale” della Chiesa. Non dobbiamo dimenticare quel polmone, mentre lotta per respirare oggi.

https://www.spectator.com.au/2025/03/save-syrias-christians/

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19 commenti

  • marzio ha detto:

    Si.Ma non confonderei gli islamisti con gli islamici. E questa confusione è favorita da coloro che odiano il cristianesimo non meno che l’islam. Che Al Qaida (Hayat Tahrir al Sham) sia stato appoggiato da molti paesi “cristiani” occidentali, gli stessi che ora fanno la fila per farsi fotografare mentre baciano la pantofola al nuovo moderato Al Jolani i cui scherani stanno facendo carne di porco ai danni di Cristiani e Alawiti (musulmani per chi non lo sapesse), non pone alcuna domanda? E non suggerisce alcuna risposta?

    • Rolando ha detto:

      MARZIO carissimo.
      VINCENTI DABO EDERE DE LIGNO VITAE.
      Potere e Contropotere. In turno evolutivo per omnia saecula saeculorum.
      Quando Roma repubblicana ed imperiale sottometteva popoli a ritmo continuo, si preoccupava di portare nel Panteon anche il Dio altrui come garanzia di stabilità, paventando qualsiasi empietà.
      Solo YHWH degli ebrei, una volta svuotato il Tempio dall’oro, fu sentito scappare di notte lasciando il luogo al suo fatale destino.

  • Rolando ha detto:

    Non va dimenticato però che colui cui appare la Vergine nella rappresentazione è anche quell’imperatore Giustiniano che nel 519 fece chiudere la Sedes Sapientiae, la gloriosa scuola libera di Atene, così denominata da Roma imperiale pagana, mandare in esilio gli insegnanti pagani e continuarla solo e soltanto con maestri della sola Verità cristiana. Nel 529 poi inizierà la costruzione della chiesa di Santa Sofia, cioè lo Spirito Santo, ora di nuovo moschea!
    È una bella scena di caccia con una gazzella ai piedi della vergine; quella gazzella che indicherà a Giustiniano, che stava per morire di sete, avendo smarrito la strada, la fonte cui abbeverarsi.

  • Giovanni ha detto:

    Se vogliamo capire ciò che succede e lo sviluppo prossimo futuro bisogna affrontare il ” progetto politico ” in corso d’opera. Cristiani , Alawiti e altri gruppi etnici e confessioni religiose non ne fanno parte. Il grande Israele per soli Ebrei ( sionisti ) deve essere ” purificato ” dai “contaminanti ” ( vedi sopra coloro che non ne fanno parte ) . Si procederà alla ricostruzione del tempio. Non mi dilungo in altri particolari che prederebbero molto tempo, che non ho. Il nuovo Israele andrebbe dal Nilo all’Eufrate. Consultate una cartina geografica e vi renderete conto della complessità e delle necessità.

    • Rolando ha detto:

      Carissimo Giovanni, già in un incontro ecumenico di preghiera ad Assisi voluto dal grande Santo Giovanni Paolo II, il rappresentante di Israele, nella sua preghiera, aveva declamato che la Volontà di Dio per loro era che i confini del nuovo Israele devono andare dal Nilo all’Eufrate.
      Niente di nuovo sotto il sole declama la bibbia di YHWH, DIO, ALOHIM.
      Così van le cose di Dio, secondo gli uomini!

  • nicola ha detto:

    islamisti? un gruppo dirigente EX al qaeda, ex isis, ora islamista? Degli agenti della CIA (non confederazione italiana agricoltori) che dalla cecenia, alla bosnia,alla siria…hanno ucciso, distrutto stati…oggi continua a ricevere finanziamenti dagli Usa , da israele e dall’italia etc etc islamista? Povera Chiesa ridotta ad un policlinco gemelli…di ASSURDITà E IGNORANZA…

    • Rolando ha detto:

      Nicola delizioso, se fosse come asserisci tu, allora sarebbero sorti sicuramente da…. radici cristiane!
      Perbacco!
      Tutto è possibile ciò che è possibile nell’Occidente demoniaco!

      • Davide Scarano ha detto:

        Sig. Rolando, mi tolga una curiosità: se l’Occidente è demoniaco, com’è il resto del mondo?

        • Rolando ha detto:

          Davide carissimo. Tutto quello che preferisci tu, ma non certo il demonio biblico dei cristiani!

        • Rolando ha detto:

          D’altronde la caratteristica demoniaca dell’Occidente, io l’ho vista decantata proprio in moltissimi interventi, qui.
          Faccio solo finta di prenderla per buona, vista la controparte, supposta “buona cristiana” osteggiante!

    • Rolando ha detto:

      NICOLA tesoro, ma…. la sapienza dei sapienti non è ignoranza agli occhi di Dio?!
      Pardon! Agli occhi di chi vede con gli occhi di Dio?

    • Rolando ha detto:

      Ci perdonino i NICOLA! Ma….Gesù che regna dalla Croce….non è forse un Gesù che regna da un luogo di dolore e sofferenza? Dum volvitur orbis stat crux.
      O bisogna “regnare” alla Trump, alla Putin alla Netanyau? Con la forza della salute fisica, della potenza dall’avere, della sopraffazione bruta delle menti e delle mani in pieno vigore?
      “Se il grano di frumento non muore, non può portare frutto”.

      • Adriana 1 ha detto:

        Caro Rolando,
        al tuo elenco di nomi degli “infami”- dato che hai personalizzato il panorama geopolitico- mi permetto di accludere quelli di Macron, Starmer, Zelenski, Ursula van der Leyen- Albrecht, Kaja Kallas, Tusk… tutti in grandissima forma guerrafondaia.
        A proposito, sull’ultimo numero del “Telegraph” vengono pubblicati gli interventi dei vertici dell’esercito inglese che non solo protestano contro la belligerante politica estera del loro primo ministro Starmer, ma ne evidenziano la totale incompetenza e la macroscopica mancanza di realismo ( nonchè di umanità sia nei confronti dell’esercito, sia in quelli del popolo inglese ). Questi suoi sogni ( o meglio incubi ) vengono giudicati esclusivamente come desideri di una grandeur politica personale quanto irrealizzabile…Buon segno.

  • Mara ha detto:

    Verissimo. Salviamo i nostri fratelli e sorelle in Cristo. E preghiamo per loro. Difficilmente noi cattolici lo facciamo. C’è un’associazione, Luci sull’Est, che raccoglie fondi a tal proposito, per esempio.

  • Tonino T ha detto:

    Bellissimo mosaico nell’immagine Sacra dell’articolo. Nella pergamena che tiene in mano la Santissima Maria di fronte a Giustiniano cosa c’è scritto?

    • Rolando ha detto:

      Carissimo TONINO T,
      il mosaico si trova a Seidnaya in Siria, nel santuario della Vergine Maria, che tiene in mano il cartiglio delle parole con le quali avrebbe fermato l’ira guerriera di Giustiniano compresa quella contro il libero pensiero, la libera cultura.
      La scritta è in aramaico-siriaco antico e dice testualmente:
      “No, non mi ucciderai, Giustiniano, ma costruirai una chiesa per me, qui, su questa roccia”.
      Giustiniano è colui che nel 519 fece chiudere la Sedes Sapientiae, la gloriosa scuola libera di Atene, così denominata da Roma imperiale pagana, mandare in esilio gli insegnanti pagani e continuarla solo e soltanto con maestri dell’unica Verità cristiana. Nel 529 poi inizierà la costruzione della chiesa di Santa Sofia, cioè lo Spirito Santo, ora di nuovo moschea!
      Il mistero di questa “Vergine” mi sembra alquanto illuminante. Così come la Istar ad Eindara ed una Vergine Maria, ex Istar, a Maalula bassa. Nonché la bella Madonnina di Milano con l’alabarda nella destra.
      Così van le cose. Più o meno. Su per giù . Ciao

    • Rolando ha detto:

      Conservo ancora nelle narici l’estatico profumo tardo estivo annuale delle tuberose coltivate con religiosa passione dalle suore di questo antico santuario dedicato alla Vergine.
      Quando, qui, in un post, avevo dedicato una tuberosa ad Adriana1, il mio pensiero volava a quelle tuberose!

    • Rolando ha detto:

      Carissimo TONINO T, il mosaico si trova a Seidnaya in Siria, nel santuario della Vergine Maria, che tiene in mano il cartiglio delle parole con le quali avrebbe fermato lira guerriera di Giustiniano compresa quella contro il libero pensiero, la libera cultura. La scritta è in aramaico-siriaco antico e dice testualmente: “No, non mi ucciderai, Giustiniano, ma costruirai una chiesa per me, qui, su questa roccia”.
      Giustiniano a caccia. Ovviamente.

  • Rolando ha detto:

    Veramente belle e commoventi queste parole:

    “Ha importanza, a parte l’ovvia questione umanitaria, che il cristianesimo sopravviva in Siria? Sentire l’aramaico siriaco, la lingua più vicina a quella usata da Gesù, parlata non solo nella liturgia ma anche su un telefono cellulare nell’antica città di Maaloula è un promemoria delle radici del cristianesimo in Siria. Questa parte del mondo è uno dei pochissimi posti in cui si parla ancora l’aramaico,”

    Fin dai primi secoli, dopo la nascita del cristianesimo “sulla via per Damasco”, Maalula è stato un importante centro religioso, sede episcopale con il suo vescovo residente.
    Alcuni dei vescovi di Maalula presero parte a vari concili ecumenici. E tra questi il vescovo Eutiche di Maalula, la cui partecipazione al primo Concilio di Nicea del 325 è testimoniata dagli atti. (ZAIM, M.,Patriarca, Nomi e cronache dei santi della nostra eparchia, in Manoscritro n° 1052 della biblioteca del Monastero di San Salvatore in Libano).
    Altri vescovi di Maalula presenti a concili:
    Marciano, a quello di Costantinopoli nel 381.
    Gerondio a Efeso nel 431.
    Giovanni a Calcedonia nel 451.
    Dionigi a Costantinopoli nel 551.
    Purtroppo anche qui è stato distrutto quasi tutto!
    Commovente la festa della santa Croce il 14 settembre!
    Ma a Nicea era presente anche il vescovo di Ancira, Marcello (Ancara 285-374), colui che lasciò questo scritto:
    “ΤΟ ΔΟΓΜΑΤΟΣ ΟΝΟΜΑ ΤΗΣ ΑΝΘΡΩΠΙΝΗΣ ΕΧΕΤΑΙ ΒΟΥΛΗΣ ΤΕ ΚΑΙ ΓΝΩΜΗΣ”
    “IL DOGMA NASCE DAL PENSIERO ED OPERA UMANE”.