Unicef, 130 Bambini Uccisi in una Notte a Gaza da Israele. Voce Ebraica per la Pace: Silenzio Complice dell’Occidente.

19 Marzo 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione qualche elemento di valutazione su quanto sta avvenendo a Gaza e in Medio Oriente. Il primo è un post di Voce Ebraica per la Pace

 

 

 

 

Stanotte, Israele ha infranto il cessate il fuoco, lanciando massicci attacchi aerei sulla Striscia di Gaza, causando la morte di più di 250 palestinesi, tra cui numerosi bambini. Questo attacco rappresenta l’offensiva più devastante dall’inizio del conflitto, interrompendo una fragile tregua che aveva portato una breve speranza di pace durante il mese sacro del Ramadan.

Il bilancio delle vittime continua a salire in modo allarmante. Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dal 7 ottobre ad oggi, oltre 11.500 bambini palestinesi hanno perso la vita a causa delle ostilità. Questi numeri non rappresentano solo statistiche, ma indicano vite spezzate, famiglie distrutte e un futuro compromesso per un’intera generazione.

La comunità internazionale, con il suo silenzio assordante, si rende complice di queste atrocità. Le istituzioni globali, create per garantire la pace e la sicurezza, sembrano impotenti o, peggio, indifferenti di fronte a un genocidio che si consuma sotto gli occhi del mondo. Le risoluzioni e le condanne formali si rivelano inefficaci quando non sono seguite da azioni concrete per fermare la violenza e proteggere i civili innocenti.

È imperativo che la comunità internazionale intervenga immediatamente per fermare questo massacro. Non possiamo restare a guardare mentre un’intera popolazione viene decimata. La storia giudicherà severamente non solo chi ha perpetrato queste atrocità, ma anche chi, potendo agire, ha scelto l’inazione. È tempo di alzare la voce, di mobilitarsi e di esigere che i diritti umani fondamentali siano rispettati per tutti, senza distinzione.

La sofferenza del popolo palestinese non può più essere ignorata. Ogni vita persa è una macchia sulla coscienza dell’umanità. È nostro dovere morale e civile agire ora per fermare questo genocidio e lavorare instancabilmente per una pace giusta e duratura.

#voceebraicaperlapace

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Poi c’è questo comunicato dell’Unicef sugli attacchi di due notti da da parte di Israele a Gaza: 

L’UNICEF sugli attacchi a Gaza

“I resoconti e le immagini che emergono dalla Striscia di Gaza in seguito agli attacchi di oggi sono più che terribili. Secondo le notizie, centinaia di persone sono state uccise, tra cui più di 130 bambini, il che rappresenta uno dei bilanci di vittime infantili più alti in un solo giorno nell’ultimo anno..

Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro.

Gli ultimi attacchi arrivano mentre gli aiuti salvavita rimangono bloccati all’ingresso di Gaza, aggravando i rischi per i bambini. Sono passati sedici giorni da quando l’ultimo camion che trasportava aiuti umanitari è entrato a Gaza. Inoltre, è stata tagliata l’elettricità al principale impianto di desalinizzazione, riducendo significativamente la quantità di acqua potabile.

Oggi, il milione di bambini di Gaza – che hanno sopportato più di 15 mesi di guerra – è ripiombato in un mondo di paura e morte. Gli attacchi e la violenza devono cessare – ora.

Esortiamo tutte le parti a ripristinare immediatamente il cessate il fuoco e chiediamo ai Paesi che hanno influenza di usare la loro voce per garantire che la situazione non si deteriori ulteriormente. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato da tutte le parti, consentendo l’immediata fornitura di aiuti umanitari, la protezione dei civili e il rilascio di tutti gli ostaggi”.

Dichiarazione della Direttrice generale dell’UNICEF, Catherine Russell.

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Questo è un post di Jewish Voice for Peace:

Questo è l’aspetto del genocidio. Questi sono i 2913 bambini palestinesi uccisi dai militari israeliani questo mese, a partire da giovedì 26 ottobre. Mentre gli attacchi aerei israeliani su Gaza si intensificano, riconosciamo con orrore e dolore che questo numero di vittime è già impreciso.


Chiediamo un cessate il fuoco ora per salvare vite. Per fermare un genocidio. L’esercito israeliano ha già cancellato 47 intere famiglie palestinesi dal registro della popolazione di Gaza; tutti i membri della famiglia, di tutte le generazioni, sono morti. Questa è una perdita oltre misura.


Anche gli Stati Uniti sono responsabili di questo orrore. L’80% delle bombe che l’esercito israeliano sgancia su Gaza, che servono per uccidere questi bambini, sono di produzione americana. Siamo chiamati a fare tutto il possibile per fermare questo genocidio.


Mentre continuiamo a chiedere il cessate il fuoco e a lottare per un futuro dove tutti siano liberi, uguali e sicuri, ci rifiutiamo di dimenticare queste vite. Affermeremo sempre che ogni vita è preziosa.

Ognuna di queste morti era evitabile. Quando diciamo Mai più – per nessuno, questo è quello che intendiamo. Mai più è proprio ora.

Fonte: Ministero della Salute di Gaza

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E questo è un post di Insideover:

All’alba del 19 marzo gli USA hanno ricominciato a bombardare lo Yemen, dopo che gli Houti hanno condotto tre attacchi in 48 ore contro la portaerei statunitense Harry Truman nel Mar Rosso, in risposta ai precedenti attacchi statunitensi nel Paese.

Gli attacchi USA in Yemen hanno provocato oltre 150 morti fino ad ora.

Il 17 marzo il sito del Ministero della Salute dello Yemen ha pubblicato un comunicato in cui mostra le foto di un centro per la cura del cancro a Sa’ana bombardato e completamente distrutto dagli attacchi USA del 16 marzo.

Secondo il sito governativo l’attacco è da classificarsi come un crimine di guerra a tutti gli effetti: “La comunità internazionale dovrebbe assumersi la responsabilità di fermare il targeting dei centri medici”.

Ogni anno in Yemen ci sono oltre 75.000 persone che necessitano di cure urgenti per il cancro. Il 12% sono bambini. Di questi, oltre il 50% non riesce a curarsi per la mancanza di medicine di base e trattamenti avanzati. Il sistema sanitario yemenita oggi è al collasso con macchinari e strutture fatiscenti e conta quasi esclusivamente sugli aiuti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Lo Yemen è già stremato da 9 anni di conflitto: tra il 2015 e il 2021 sono state uccise oltre 18.000 civili con una media di 10 attacchi aerei ogni giorno.

#alleyesonyemen#yemen#usa#cancercenter#attack#crimewar

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1 commento

  • Rolando ha detto:

    Non mi resta che piangere.

    “Festa e Libro sono indegni di un popolo disposto a realizzare la propria rigenerazione nazionale ed etica con enormi sacrifici” (S. Ben-Chorin, Kritiik des Esther-Buches. Eine Theologische Streitschrift. Heatid, Jerusalem 1938, p.5)

    Non occorre aggiungere altro: intelligenti pauca.