Io Sono il Tuono. Pensieri Controcorrente. Un Nuovo Libro di Aurelio Porfiri.

18 Marzo 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione la presentazione del nuovo libro di Aurelio Porfiri, a cui auguriamo ogni successo. Buona lettura e diffusione.

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Io sono il tuono: pensieri controcorrente – Il nuovo libro di Aurelio Porfiri

Un libro che fa discutere, che scuote, che non si allinea. Io sono il tuono: pensieri controcorrente di Aurelio Porfiri è una raccolta di riflessioni potenti e spiazzanti sulla società, la politica, la religione, la liturgia,la musica, la filosofia e il nostro tempo. Non c’è spazio per il conformismo o per le verità preconfezionate: pagina dopo pagina, Porfiri smonta narrazioni dominanti, svela contraddizioni e invita il lettore a porsi domande scomode.

Perché più si cerca di abbattere qualcuno, più quello rimbalza in alto? A Trump più gli danno contro, più gli fanno un favore. Veramente un imbonitore geniale. Una riflessione che vale per molti protagonisti della scena pubblica contemporanea, non ultimo il caso del generale Vannacci: Ha scritto un libro che ha autopubblicato in cui denunciava la deriva nella nostra società e questo libro ha venduto molte migliaia di copie, facendolo divenire un nome conosciuto quando prima era un semplice sconosciuto. È la dimostrazione che esiste un pubblico sempre più insofferente nei confronti del pensiero unico, di una narrazione imposta dall’alto. Ma fino a quando sarà possibile ignorare questa voce di dissenso?

L’analisi di Porfiri non risparmia la politica italiana: Chi ha eletto Giorgia Meloni lo ha fatto perché la percepiva come alternativa al sistema dominante. Immagino che il presidente del consiglio debba seriamente riflettere a chi vuole piacere, a chi l’ha eletta o a chi la sopporta. C’è ancora spazio per una vera alternativa, o il destino di ogni leader è quello di essere inghiottito dai meccanismi del potere?

La critica di Porfiri non si ferma alla politica: si allarga alla religione, alla cultura, alla società. Bisogna guardarsi dalle persone affumicate dall’incenso. Una provocazione rivolta a chi usa la fede come scudo per non guardare in faccia la realtà. E poi c’è il grande paradosso della nostra epoca: Halloween va bene, il Natale no. Non è vero che siamo soltanto una civiltà post-cristiana. A questo punto non siamo neanche una civiltà. Facciamo veramente pietà a noi stessi. È ancora possibile invertire questa tendenza?

La fede e il suo rapporto con il mondo moderno sono un altro nodo centrale del libro. Porfiri cita l’apologeta Frank Turek: “I don’t have enough faith to be an atheist”. E osserva: Si pensa che l’ateo sia quello che non ha fede, quando in alcuni casi ne ha anche troppa. La scienza, la politica, l’ideologia: non sono forse diventate nuove forme di religione?

Non ci sono risposte facili in Io sono il tuono, solo domande che fanno tremare le certezze. Un libro che non cerca il consenso, ma lo scontro con la realtà. Un libro per chi ha il coraggio di pensare con la propria testa.

Disponibile ora nelle migliori librerie online.

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2 commenti

  • Rolando ha detto:

    Sono stato galvanizzato da queste parole:

    “Non è vero che siamo soltanto una civiltà post-cristiana. A questo punto non siamo neanche una civiltà. Facciamo veramente pietà a noi stessi. È ancora possibile invertire questa tendenza?”

    Quindi: non solo soltanto post-cristiani. Anche una non-civiltà!
    Beh, se ci faccessimo veramente pietà, sarebbe già un segno positivo! Naturalmente nel senso sperato!
    “invertire questa tendenza”: è possibile?
    Per andare dove? Ritornare all’ovile?
    “… il funesto errore di coloro i quali sognano…una società alimentata e formata di carità cui, non senza disprezzo, oppongono l’altra che chiamano giuridica. Ma erroneamente suggeriscono una tale distinzione poiché costoro non avvertono che il Divino Redentore volle che il ceto da lui fondato fosse anche una società perfetta nel suo genere e fornita di tutti gli elementi giuridici e sociali, per perpetuare in terra l’opera salutare della Redenzione; e perciò la volle arricchita dallo Spirito Santo di celesti doni e grazie”(Pio XII. Mystici corporis).
    In parole povere solo l’uomo “purificato” ed “illuminato” è portatore di una morale sociale superiore!
    Come mai, quindi, nonostante 2025 anni, compresi i giubilari, di tanta Purificazione ed illuminazione, proprio in casa cristiana e cattolica romana si lamenta quasi assenza di pulizia e di sufficiente illuminazione per attuarla?
    Ma siamo proprio sicuri che ciò che purificava ed illuminava non avesse avuto bisogno di essere passato al vaglio di una purificazione ed illuminazione più, diciamo, estesa, universale? Più umilmente umana?
    Le tre monolatrie derivano da una fonte comune. Fonte di divisione, odio e crudeltà vicendevole. Già questo dovrebbe far dubitare di… superiorità purificata ed illuminata! Presunta, ovviamente! Forse a causa di ciò si può scrivere che “non siamo neanche una civiltà.”

    • Enrico Nippo ha detto:

      Osservazioni piccantissime!

      E l’io santo e innocente, insomma farisaico: “Io non c’entro niente!”