Londra e la City of London. Misteri, Traffici, Complicità Vincenzo Fedele. Parte Terza.
13 Marzo 2025
3 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Vincenzo fedele, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione la terza parte del suo piccolo saggio dedicato dalla City of London. Le due parti precedenti le trovate qui e qui. Buona lettura.
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Londra e la City of London – Parte 3
Abbiamo visto la differenza fra Londra e City of London, la genesi della “quasi” separazione e le esenzioni fiscali che la rendono il paradiso per eccellenza favorendo operazioni truffaldine e flussi di malaffare di qualsiasi tipo in giro per il pianeta.
Abbiamo fatto esempi (HSBC, Barclays, Lehman ) di come le esenzioni dalle tasse e le agevolazioni fiscali, unite alla segretezza delle operazioni, vengono egregiamente utilizzate per operazioni oscure di riciclaggi, transito e occultamento per fondi di dubbia provenienza ed occulta destinazione.
Molto altro si potrebbe dire in merito ma, compreso il fenomeno, vediamo di andare avanti.
Quello che è certo, o che almeno si intuisce, è che questa segretezza e impunità non sarebbe possibile senza ricatti politici e personali e senza il coinvolgimento attivo dei servizi segreti di mezzo mondo, iniziando da Mossad, CIA, MI5 e MI6 che, in ultima analisi, condizionano le sorti del mondo intero.
Centinaia di libri e articoli di giornali testimoniano che la CIA traffica droga.
Non mi scandalizzo per la notizia in sé. Nessuno pensa che gli agenti CIA siano delle educande ed è possibile che qualcuno più intraprendente sfrutti la propria posizione e il proprio potere intascando denaro illegale ricavato dai traffici.
Purtroppo non è di qualche testa calda che stiamo parlando, ma di un’azione pianificata e continuata negli anni in cui l’intera CIA è coinvolta nel traffico di droga.
Sarebbe anche possibile che alcuni settori deviati della CIA abbiano operato in tal senso, ma non ha alcun senso che l’intera “CIA Americana” sia coinvolta, quasi istituzionalmente, in questo traffico senza direttive e coperture dall’alto.
Qualcuno si chiede ancora come mai gli USA, in vent’anni, non siano riusciti ad estirpare la produzione e lavorazione di droghe in Afganistan mentre i talebani l’abbiano fatto in sei mesi dal loro insediamento.
Non è del traffico di droga in sé, per quanto grave sia indubbiamente il fatto, che qui si vuole parlare ma segnalarlo come uno dei punti di collegamento con la City. Abbiamo visto, infatti, che gli ebrei nella City di Londra si sono fatti le ossa nel traffico di stupefacenti e gli ebrei Khazar sono sempre stati tra i più grandi spacciatori di droga del mondo. Non può esserci un tale traffico di droga da parte di questo nucleo centrale della CIA senza che questo faccia capo alla City di Londra.
Pochi parlano, ormai, di Julian Assange dopo che gli USA hanno chiuso i conti con lui per evitare che un processo negli USA potesse riaprire le vecchie storie di WikiLeaks. Parallelamente ad Assange, ed in modo più approfondito e diretto, un altro signore, Edward Joseph Snowden, aveva contribuito a sollevare le coltri di omertà sulle reali attività dei servizi segreti americani, CIA in primo luogo, ma anche NSA ed altri.
Snowden era un tecnico informatico, cioè un mago dei computer che ha lavorato direttamente per varie agenzie di intelligence americani finché lottando con la propria coscienza non arrivò alla conclusione che la Costituzione americana diceva l’esatto opposto rispetto alle attività che vedeva svolgere dai servizi segreti USA. Mentre si trovava all’estero passò, senza richiedere alcun compenso, diversi documenti classificati Top Secret al Washington Post e al The Guardian, autorizzandoli a divulgare anche il proprio nome, perché si riteneva un patriota senza nulla da nascondere. Solo quando capì che gli avrebbero ritirato il passaporto e messo in galera per tradimento decise, nel 2013, di andarsene in Russia e chiedere asilo. Li si trova tuttora.
Chiarito chi sia Edward Snowden, dai vari suoi scritti estrapoliamo un articolo intitolato “La CIA non è tua amica” dove ha anche scritto che dopo la creazione della CIA, “nel giro di un anno, la giovane agenzia aveva già liberato il guinzaglio del suo ruolo previsto di raccolta e analisi di intelligence per istituire una divisione di operazioni segrete. Nel giro di un decennio, la CIA stava dirigendo la copertura delle organizzazioni di notizie americane, rovesciando governi eletti democraticamente, creando gruppi di propaganda per manipolare il sentimento pubblico, lanciando una lunga serie di esperimenti di controllo mentale su soggetti umani inconsapevoli… e interferendo con le elezioni straniere”.[1] [2]
Anche il più volte citato Romanoff riprende in molti punti gli scritti di Snowden e c’è un intero articolo molto lungo [3] dedicato a lui ed al programma MK-ULTRA dove, fra l’altro, Romanoff si scusa perché l’articolo, per quanto lungo, è solo il riassunto del riassunto di quanto ci sarebbe da scrivere.
MK-ULTRA sembra che sia la versione reale di quello che, nella versione cinematografica, è la sagra di Jason Borne, interpretato da Matt Demon.
Il programma MK-ULTRA saltò fuori casualmente durante un’udienza riservata al Congresso degli Stati Uniti richiesta per una questione totalmente diversa. Un testimone portò, come supporto alla propria testimonianza, un collega che inizio a testimoniare su un programma di controllo mentale fino ad allora sconosciuto: MK-ULTRA appunto.
Si disse che, a causa di questo, il programma venne bloccato e tutti i documenti relativi distrutti. Il vero punto è, oltre a non avere la certezza che il programma sia realmente bloccato, che il programma stesso era durato per decenni senza che, istituzionalmente, CIA, NSA, Congresso o altri ne fossero a conoscenza.
Romanoff afferma di avere una lista dei primi 30 luogotenenti di questo programma MK-ULTRA e che sono tutti ebrei. Giustamente si domanda come sia stato possibile che un gruppo interno della “CIA americana” avesse avuto un interesse così forte in un programma così orribile e che fosse gestito interamente da ebrei.
Una preoccupazione simile emerge, sempre a seguito di udienze riservate del Congresso , dell’assassinio di circa 150 leader mondiali e politici di alto rango.
Oltre alla gravità del fatto, l’altro dato inquietante, dopo aver esaminato le prove di tutti quegli assassinii, è che risulta chiaro che molti, anzi la maggior parte, di essi non avrebbero portato benefici al governo degli Stati Uniti. Cioè è quasi certo che il governo degli Stati Uniti non avrebbe avuto alcun interesse e non avrebbe avuto alcun vantaggio da quelle attività e da quelle morti.
Lo stesso Romanoff ammette che può fare solo delle supposizioni, ma se ipotizziamo che tutte quelle attività, programmi ed eventi siano stati svolti su istruzione degli gnomi della City di Londra, tutto sembra avere senso, come un puzzle in cui tutti i pezzi si incastrano perfettamente per formare il quadro generale.
Molti altri intrecci storici si possono a questo punto osservare da questa nuova ottica e, anche se a prima vista risultano incomprensibili, diventano comprensibilissimi se guardati nell’ottica degli interessi della City.
Le stesse “Guerre Boere” hanno poco senso se riferite agli interessi dell’impero britannico. I primi scontri ebbero luogo nel 1877 con le truppe inglesi che attaccano i Boeri, coloni olandesi dell’attuale Sudafrica. Gli inglesi vengono sconfitti ma ritornano alla carica in una seconda guerra dopo che, nel 1885, vengono scoperti giacimenti auriferi. E’ molto probabile che le scoperte minerarie fossero già a conoscenza di “qualcuno” prima del 1877, ma non essendo dimostrabili non si riuscì a mobilitare forse sufficienti per sconfiggere da subito i Boeri. La guerra finirà con la sconfitta dei Boeri nel 1902, che furono anche risarciti in seguito con 3 milioni di Sterline, purché si tolgano dai piedi, (caso unico nella storia dove gli sconfitti vengono anche risarciti invece di pagare i danni), dopo 25 mila morti tra i civili Boeri e 22 mila tra i soldati britannici. Non si era ancora abituati ai milioni di morti delle guerre mondiali e, per l’epoca, 22 mila soldati morti erano un costo enorme, ingiustificato e senza alcun interesse strategico per l’impero di sua Maestà, ma non per gli interessi dei Rothschild e degli ebrei della City che, con i crimini e le atrocità commesse dall’esercito britannico contro i civili e con il sacrificio dei propri soldati, riuscirono a mettere le mani sulle miniere d’oro e diamanti del Sud Africa. Come detto: i pezzi si incastrano alla perfezione e tutto ha senso.
Ritornando ai giorni nostri, come non ha senso che la CIA uccida, senza alcun beneficio per gli USA, 150 fra Presidenti, Primi Ministri e alti funzionari di Stati esteri, così non ha alcun senso che la CIA si assuma la responsabilità di assassinare un Segretario Generale dell’ONU, Dag Hammarskjold, ufficialmente morto in un incidente aereo mentre stava mediando tra gli insorti del Katanga e la Repubblica del Congo, a cui il Katanga venne riconsegnato nel 1964.
Al segretario generale venne consegnato, postumo, il Premio Nobel per la Pace. Ai Rothschild rimasero le miniere di rame oltre al protettorato sulle ex colonie inglesi. Quelle ex francesi che si stanno smantellando in quest’ultimo decennio. Oltre alla testimonianze dell’ambasciatore britannico in Etiopia, poi ovviamente smentito, che collegava l’incidente ad un volo militare etiope, nel 1998 l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu dichiarò che, secondo documenti scoperti da poco, nell’incidente aereo erano coinvolti la CIA, l’MI5 inglese e i servizi segreti sudafricani.
Di nuovo: nessun beneficio per gli USA, ma molti per gli gnomi della City. Tutto si incastra alla perfezione.
Lo stesso assassinio di J F Kennedy (e del fratello Robert) restano tuttora irrisolti con proiettili che hanno la capacità di viaggiare a zig zag ed altre assurdità per coprire la verità che tuttora non si vede.
Le uniche due piste che, da subito, furono ritenute importanti, ma che mai sono state battute e approfondite, erano entrambe collegate agli gnomi della City:
La nazionalizzazione della FED che Kennedy voleva attuare per liberarsi dei lacci dei Rothschild e che tuttora è una banca privata che emette moneta, per conto degli Stati Uniti, senza alcun controllo;
La diatriba con Israele che, contro il parere degli USA, stava per completare la costruzione del primo reattore nucleare. Kennedy aveva imposto a Ben Gurion visite semestrali approfondite di esperti nucleari USA ai siti sospetti. Le ispezioni sarebbero dovute iniziare pochi mesi dopo la morte di Kennedy ma, morto lui, non furono mai attuate.
Nessuna di queste due ipotesi, per quanto sul tavolo delle indagini, venne mai presa ufficialmente in considerazione ed infatti la morte di JFK rimane tuttora un mistero irrisolto.
Ovviamente tutto quanto sopra detto è solo frutto di supposizioni e, mentre per l’aspetto dei paradisi fiscali e del riciclaggio ci si può riferire a documentazioni evidenti e “dimenticati”, questo è un campo minato dove niente è dimostrabile. Qualsiasi allusione a possibili collegamenti con gli gnomi della City attira subito l’etichetta di “complottista” squalificando così l’incauto autore e chiudendo il discorso a prescindere.
Il quadro si ripete infinite volte ai quattro angoli della terra e in molti casi gli Stati Uniti vengono coinvolti per soddisfare gli interessi della City e non per il benessere o la sicurezza dei loro cittadini.
Senza dilungarci in approfondimenti che allungherebbero ancora la di più la narrazione già così corposa, possiamo proporre alcuni promemoria:
La fondazione e lo sviluppo dell’ISIS, foraggiato, armato, addestrato e strutturato dalla CIA e da Israele per farlo, poi, diventare il nemico pubblico numero uno da combattere in via prioritaria.
Ancora prima Al Qaida, guidata da Osama Bin Laden, che portò all’attacco delle torri gemelle dell’11 settembre 2001 causando la morte di oltre 3 mila americani. Adesso si è a conoscenza che Al Qaida era pesantemente infiltrata da agenti segreti (Mossad in primo luogo), che mentre le torri gemelle crollavano agenti ebrei festeggiavano ridendo e ballando sui grattacieli di Manhattan godendosi lo spettacolo che attendevano di vedere come frutto del loro lavoro di infiltrati, scomparendo poi all’estero e nel nulla quando i filmati compromettenti vennero a galla.
Quello portò alla successiva eliminazione di Saddam ed all’invasione dell’Iraq, con le fialette delle armi di distrazione di massa sventolate all’ONU, seguita poi da quella in Afghanistan.
La tragedia Ucraina è ancora ora sotto i nostri occhi con le provocazioni continue contro la Russia nella speranza della terza guerra mondiale finora scongiurata. Molti degli obiettivi della City sono stati raggiunti, non ultimi quelli di distruggere l’Europa privandola dell’energia a basso costo di cui godeva, bloccandone le industrie e lo sviluppo e rendendola irrilevante politicamente nello scacchiere mondiale.
Visto che Trump ha ridimensionato i disegni degli gnomi non si è arrivati alla terza guerra mondiale, ma si sta scatenando ugualmente la corsa agli armamenti ed il furore bellicista ha già sostituito i sogni pacifisti da cui eravamo avvolti sino a qualche anno fa. La bandiera arcobaleno non sventola più sui pennoni istituzionali e neanche nelle sacrestie compiacenti.
Però bisogna armarsi per impedire a Putin di far abbeverare i propri ronzini nelle fontane di Piazza San Pietro. Intanto si dà modo a Francia e Regno Unito di riprendersi dal baratro dello sfacelo economico che li porterebbe al default, si tolgono i vincoli di bilancio imposti dagli stessi paesi “frugali” che adesso inneggiano all’indebitamento da 800 Miliardi di Euro per nuovi armamenti.
Gli stessi media che fino a ieri inorridivano al sentir parlare di spese militari, oggi magnificano le decisioni belliche della Von der Pfitzer e del suo staff. Se arriva il “contrordine compagni” dalla City, occorre adeguarsi e rimanere allineati e coperti altrimenti le contromisure partono spietate ma sicure e precise.
È vero che sono solo mie riflessioni. Non posso fornire prove di queste affermazioni. Le ho semplicemente messe insieme usando la logica e partendo da riscontri circostanziali.
Di certo, queste persone sono spietate. Non mancano prove che distruggeranno chiunque li sfidi e uccideranno chiunque minacci di esporre o frustrare i loro piani.
All’interno delle loro stesse “famiglie” la rigida spietatezza è la norma per chi sgarra o pensi, anche solo lontanamente, di non adeguarsi alle decisioni della “cupola”.
Gli stessi componenti della famiglia Rothschild non godono sempre di buona salute. I suicidi sono in aumento. Qualche anno fa si è suicidato Amschel Rothshild, che era destinato a subentrare al cugino Evelin Rothschild, quello di cui abbiamo parlato per la foto con il pugno da bullo al piccolo principe Carlo.
Il suo corpo è stato rinvenuto, impiccato, da una cameriera in una stanza d’albergo a Parigi. Il primo poliziotto intervenuto sulla scena del suicidio ha dichiarato ai giornalisti che Rothschild è stato trovato con una corda attorno al collo e la corda era avvolta attorno ad un sanitario.
Ottimo modo per suicidarsi se si soffre di vertigini e non si vogliono rovinare i lampadari.
Oltretutto, quando il poliziotto ha tirato la corda è venuto via tutto il sanitario che, evidentemente, non poteva sostenere alcun peso. In tutta la storia niente ha, neanche lontanamente, un minimo di verosimiglianza. Sembra quasi costruita assurdamente ad arte in modo che, oltre ad eliminare una persona indesiderata, sia un messaggio ed un monito per altri. La corda era stata sicuramente legata al sanitario dopo il “suicidio” e quel poliziotto è rapidamente scomparso dalle cronache così come la cronaca è scomparsa dai giornali e da internet. Romanoff afferma di aver visto una e-mail di Rupert Murdoch, indirizzata a tutti i suoi giornali che intimava di trattare la morte “come un suicidio, se mai ne parlaste”.
Infatti le elucubrazioni patetiche sulla vicenda, finché non sono stati spenti definitivamente i riflettori, si sono susseguiti a ritmo frenetico, pur essendo troppo assurde per essere definite bugie.
Il Mirror, prototipo della spazzatura che circola nel Regno Unito, scriveva che “il cappio attorno al collo di Amschel fosse la sua fortuna di 18 milioni di sterline” commentando che “le enormi ricchezze non sempre hanno portato grande felicità”. Il suicidio, dunque, era dovuto alla depressione causata dalla eccessiva ricchezza di 18 milioni di Sterline, quando la ricchezza vera della famiglia, o anche solo personale, si misura in centinaia di miliardi.
Un’altra storia, altrettanto patetica, tirava in ballo sempre la depressione, come motivo dell’impiccagione, ma a causa della morte della madre. Non riporto altri motivi patetici che avrebbero causato il suicidio, ma sempre e solo di suicidio si parla, nonostante le incongruenze del racconto e della scena del delitto.
La ricchezza e la potenza dei Rothschild avrebbe potuto mobilitare le polizie, gli investigatori privati ed i servizi segreti di mezzo mondo partendo dai mille indizi che parlano di delitto e non di suicidio, ma nulla fu fatto e, infine, anche le bugie sono state seppellite insieme al morto.
Tanto per fare un parallelo, il giorno dopo l’affondamento del Bayesian a Palermo, prima ancora che fossero recuperati i corpi dal relitto, la spiaggia palermitana pullulava di agenti inglesi spacciati per commissari di polizia che indagavano e, anche tre mesi dopo il fattaccio, vietavano anche ai turisti foto e riprese con i telefonini nelle acque del mare circostante minacciando anche il sequestro degli apparecchi.
Del resto il “suicidio” di Amschel non è l’unico suicidio strano. La fantasia dei Rothschild non ha limiti.
Nathaniel Rothschild, secondo figlio del primo Lord Rothschild, secondo l’agenzia Jewish Telegraph Agency, “ … si è suicidato tagliandosi la gola. Le ragioni specifiche del gesto non sono state rivelate”.[4]
Se a qualcuno viene in mente di suicidarsi forse trova altri modi per farlo, prima di pensare di tagliarsi la gola. Per i Rothschild non è così. Si potrebbe parlare di regolamenti di conti interni alla famiglia, ma ci limitiamo ad esporre i fatti così come raccontati e poi dimenticati.
Inutile ricordare che anche lo stesso Epsteyn si è suicidato impiccandosi, in un carcere di massima sicurezza, mentre era sorvegliato a vista, continuamente monitorato da telecamere che, stranamente, nelle poche ore interessanti di quella tragica notte, non erano in funzione né nella cella e neppure nel corridoio di transito e accesso dove, sicuramente, non è entrato nessuno per “aiutarlo”.
Su questo terreno di eliminazione di persone sgradite o pericolose, se rimanessero in vita, si potrebbe continuare, come per tutti gli altri aspetti fin qui toccati, ma aggiungerebbe poco.
Possiamo solo ricordare che non sempre è necessario arrivare all’eliminazione fisica dell’avversario. A volte basta il ricatto e le minacce a tacitare l’aspirante suicida. Altre volte i ricatti e l’esposizione al pubblico ludibrio si rendono necessari per eliminare dalla scena qualche insolente disturbatore.
In questo senso, e lo riporto solo come esempio, è emblematico quanto accaduto a Dominique Strauss-Khan[5], politico ed economista francese, ministro dell’economia a Parigi e con buone probabilità di diventare Presidente della Repubblica francese. I buoni esiti come ministro dell’economia gli valsero la candidatura, da parte dell’allora Presidente Sarkozy al Fondo Monetario Internazionale, (FMI) uno dei santuari economici mondiali controllato, anch’esso, dai Rothschild di cui divenne Direttore Generale il 1° Novembre 2007.
Lo mantenne sino al 18 Maggio 2011 perché il 14 Maggio viene arrestato a New York con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una cameriera dell’albergo dove alloggia. Quattro giorni dopo presenta le dimissioni da Direttore dell’FMI. Il 1° Luglio il New York Times pubblica una svolta nelle indagini: la cameriera risulta poco credibile e cade in contraddizioni. Si rilevano pesanti incongruenze e crolla la sua credibilità. Visto che le accuse risultano inconsistenti la procura chiede l’archiviazione del caso il 23 Agosto del 2011. A Strauss-Kahn succede, alla direzione del FMI, Cristine Lagarde, attuale capo della BCE succeduta a Mario Draghi. Anche se qualcuno viene eliminato i posti di comando devono essere sempre presidiati.
Pochi giorni prima dell’arresto Strauss-Kahn aveva confidato alla moglie e ad altri amici intimi: “sono lì per prendermi”. Non ha detto altro e questo, forse, gli ha salvato la vita, ma chiaramente non poteva riferirsi alle forze dell’ordine, visto che ancora non era andato in quell’albergo. In ogni caso la sua carriera e le aspirazioni presidenziali a Parigi si sono concluse li.
I riferimenti sopra riportati richiederebbero, per ognuno, un approfondimento dedicato. Per noi è importante in questa sede illustrare la rete di connivenze che, partendo dalla City, si diramano in tutto il mondo ed a tutti i livelli.
Se i servizi segreti, la potenza finanziaria, i ricatti e la connivenza possono risolvere tanti problemi, operando nell’ombra, occorre però che entri in campo anche la politica ufficiale perché la “pubblica opinione” deve essere soddisfatta e deve esserci la sensazione che il bene comune della democrazia sia sempre attivo e soddisfatto.
Questo viene fatto sia con l’asservimento dei media, di qualsiasi tipo, che operando direttamente sui politici di tutti gli schieramenti ed a tutte le latitudini.
Lo vedremo nell’ultima parte.
(Continua)
Vincenzo Fedele
NOTE
[1] La ferita aperta dell’America: la CIA non è tua amica
http://www.informationclearinghouse.info/HYPERLINK “http://www.informationclearinghouse.info/57259.htm”57259HYPERLINK “http://www.informationclearinghouse.info/57259.htm”.htm
[2] La CIA non è tua amica
https://edwardsnowden.substack.com/p/americas-open-wound
[3] Progetto CIA MK-ULTRA Aggiornato
https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/HYPERLINK “https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/7928/”7928HYPERLINK “https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/7928/“/
[4] Nathaniel Rothschild si suicida
https://www.jta.org/archive/nathaniel-rothschild-commits-suicide
[5] Dominique Strauss-Kahn rivisitato
https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/HYPERLINK “https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/8034/”8034HYPERLINK “https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/8034/”/
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Tag: city of london, fedele
Categoria: Generale
“Ovviamente tutto quanto sopra detto è solo frutto di supposizioni… questo è un campo minato dove niente è dimostrabile. Qualsiasi allusione a possibili collegamenti con gli gnomi della City attira subito l’etichetta di ‘complottista’ squalificando così l’incauto autore e chiudendo il discorso a prescindere.”
Forse, caro Fedele, non si rende conto che se da un lato è vero che l’etichetta di complottista viene affibbiata ingiustamente a tutti coloro che facciano allusioni agli gnomi della City, dall’altro è pur vero che essa viene affibbiata giustamente a coloro che scambiano le proprie o altrui supposizioni per la realtà, così come a coloro che manifestano certezze in campi “dove niente è dimostrabile”, campi che fanno parte del soggettivo, delle opinioni, delle credenze fideistiche.
Se, invece che le sue certezze basate su supposizioni ci raccontasse dei fatti, se ne ha, fornendo riferimenti credibili come fanno altri siti “complottisti”, ci aiuterebbe a credere a quello che scrive e a… non perdere il nostro tempo! Con stima, può sicuramente fare meglio.
Ottimo ma c’è un grosso errore, i criminali ebrei che ballavano per la caduta delle torri gemelle (in cui peraltro tutti gli ebrei erano assenti per ferie tranne una che non riuscirono a rintracciare in tempo) furono tutti arrestati dall’FBI ma rilasciati dopo qualche settimana. Andarono poi in TV in israhell e dichiararono che volevano solamente filmare l’evento.
Si veda https://t.me/buffonatedistato/6008
LeggerLa senza la pretesa di capire ma con la certezza -sempre maggiore- di constatare che il mondo è una latrina a cielo aperto : tutto tutto tutto ! La ringrazio, ancora, nuovamente