Un Pornostar a Scuola per Parlare di Educazione Sessuale. Cancellato l’Incontro, grazie a Pro Vita & Famiglia.

11 Marzo 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, abbiamo ricevuto, e lo offriamo alla vostra attenzione, questo messaggio dagli amici di pro Vita & Famiglia. Prossimo incontro previsto, Dracula per parlare di donazione di sangue…:-))). Buona lettura e condivisione.

§§§

Ciao Marco,
e se non ci fossimo stati noi?

Stento ancora a crederci: una scuola lombarda ha invitato un attore porno a parlare di sessualità agli alunni.

Siamo all’impazzimento generale.

La pornografia è la negazione di una sessualità sana e matura. Una piaga che sta distruggendo intere generazioni.

Che una scuola inviti a parlare di sessualità una persona che l’ha trasformata in merce da vendere per profitto personale è paradossale e ripugnante.

L’evento col pornoattore è stato annullato all’ultimo dall’Ufficio Scolastico Regionale grazie alla protesta pubblica di Pro Vita & Famiglia.

Ma è solo l’inizio: per una scuola che abbiamo salvato, altre centinaia sono in grave pericolo.

L’attore porno che abbiamo bloccato ha infatti annunciato di voler organizzare un tour in tutte le scuole che lo inviteranno.

Sarebbe devastante.

Migliaia di minori rischiano di vedersi proposto come “modello” un mercante di sesso promiscuo ed estremo.

Molti alunni, dopo averlo incontrato a scuola, potrebbero essere indotti a seguire i suoi profili social e cadere nel buco nero della dipendenza da pornografia.

Dobbiamo assolutamente impedirlo.

E possiamo farlo solo noi: io e te.

Marco abbiamo impedito a una scuola di dare voce all’industria del porno ma dobbiamo mettere al sicuro TUTTE le scuole .

 

Marco ti segnalo tre dati importanti:

  1. Questo caso conferma l’importanza della campagna “Mio Figlio No” per una Legge a tutela della Libertà Educativa della Famiglia, tramite la richiesta del consenso informato preventivo dei genitori da parte della scuola
  2. Quella di Pro Vita & Famiglia è stata l’unica voce a protestare pubblicamente contro questa follia. Non fosse stato per noi, l’evento si sarebbe svolto nell’indifferenza generale…
  3. Il nostro Comunicato Stampa ha avuto l’effetto di far annullare l’evento: le nostre azioni di denuncia e pressione sono sempre più efficaci e questa è un’ottima notizia.

Ma adesso dobbiamo alzare la voce.

Innanzitutto, dobbiamo dare l’allarme, denunciando il tentativo dell’attore porno di organizzare un “tour” in tutte le scuole d’Italia che lo inviteranno.

Dobbiamo allertare con urgenza:

  1. Il Ministero dell’Istruzione
  2. Gli Uffici Scolastici Regionali (USR)
  3. Presidi e insegnanti
  4. Genitori

Per quanto riguarda il Ministero e gli USR, invieremo comunicazioni formali e dettagliate sulla gravità di quanto sta accadendo, affinché siano prese le più opportune contromisure.

L’attore porno in questione, infatti, si presenta alle scuole col nome anagrafico e non con quello “professionale” con cui è noto ai media.

Alcune scuole potrebbero essere tratte in inganno e non sapere chi stanno davvero facendo entrare in classe.

Per informare Presidi, docenti e soprattutto i genitori dobbiamo massimizzare la potenza dei nostri social network.

Diffondendo articoli, comunicati stampa, immagini e video su Facebook, Instagram, YouTube, Telegram, X e WhatsApp possiamo raggiungere centinaia di migliaia di persone.

FUORI LA PORNOGRAFIA DALLE SCUOLE: aiutaci a impedire che l’industria pornografica metta piede nelle scuole italiane donando 35 euro o 50 euro per fare pressione sulle istituzioni e allertare migliaia di genitori!

 

La diffusione smisurata di pornografia, facilitata dagli smartphone, sta distruggendo intere generazioni di giovani:

  • Crea dipendenza: il cervello diventa schiavo di stimoli sempre più estremi
  • Rovina le relazioni: sempre più giovani soffrono di disfunzioni sessuali e isolamento
  • Promuove violenza e sfruttamento: dietro il porno c’è un’industria che calpesta la dignità umana

Che siano addirittura le scuole a promuovere l’industria del porno, anche solo indirettamente, mi mette ribrezzo.

Ma il ribrezzo non salverà i nostri giovani.

Solo azioni concrete di denuncia, protesta, informazione e mobilitazione dei genitori lo farà.

Noi possiamo generare queste azioni, Marco.

Ma solo con l’aiuto di tutti.

E mi raccomando: se hai notizie di scuole che rischiano di promuovere in qualsiasi modo la pornografia o l’iper-sessualizzazione dei minori, ti prego di segnalarcelo prontamente.

In alto i cuori,

§§§

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