Una Modesta Proposta. Sì alla Guerra, M0rte al Papato, ma almeno Abolite il Giubileo. Mastro Titta.
10 Marzo 2025
4 CommentiMarco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, Mastro Titta, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni ironiche sulla rewaltà che stiamo vivendo. Buona lettura e diffusione.
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MASTRO TITTA: UNA MODESTA PROPOSTA. SI’ ALLA GUERRA, MORTE AL PAPATO, MA ALMENO ABOLITE IL GIUBILEO
Mentre l’abolitore del papato migliora, peggiora ma sopratutto lavora in ospedale, i vescovi d’Europa plaudono al riarmo europeo, ringraziando per gli aiuti “finanziari e militari” forniti all’ottavo nano, Cocainolo, e non, come scrivono i porporati, all’Ucraina, il va sans dire contro “l’inaccettabile aggressione russa”. Stranamente il succulento pezzullo del 4 marzo non è tradotto in italiano. Il giorno seguente esce la versione ripulita in lingua italiana, con l’immancabile appello alla “pace giusta”. C’è tutta la paccottiglia lisergica da apparecchiare al popolo sedato.
Tirando le somme abbiamo da una parte un tizio, Francis, che si sfiata chiedendo pace, pace, pace al punto da finire intubato, e dall’altra i suoi luogotenenti che si spellano le mani dall’entusiasmo perché Von der Leyen e l’indimenticato Draghi spendono 800 miliardi di soldi europei per armarsi fino ai denti contro la Russia. Ho elaborato un’ipotesi complottista riguardo questi appelli melensi alla pace e alla fratellanza: è il sorso di limonata ghiacciata mentre bruci vivo. Chiedono agli uomini (di rado a Dio, la cui esistenza è opinabile) la pace per far deglutire agli uomini la guerra.
Quando la Chiesa era cattolica aveva una dottrina molto precisa riguardo la guerra, e ce l’aveva perché la guerra si faceva, e la faceva anche la Chiesa. Bergoglio fece la veglia di preghiera per la Siria dove oggi il terrorista moderato Al Jolani fa sterminare cristiani, musulmani sciti e alawiti. Non l’ha fatta per l’Ucraina o per i disgraziati palestinesi. Il non detto e il non fatto nelle azioni di chiunque – le famose parole, opere e omissioni – forniscono sempre indicazioni formidabili sulle reali intenzioni dell’autore del peccato. Ma anche i risultati di cotanto investimento spirituale non scherzano.
Il fatto è che il Padreterno, sia che uno vegli pregando o non lo faccia, sembra infischiarsene. Ci sono tre possibili cause: una fede fioca o del tutto assente nell’orante, una richiesta cannata di brutto, il fatto che l’Onnipotente abbia altri progetti. La terza cosa è sempre vera, le prime due quasi sempre. Non potendo intervenire sui progetti del Dio degli eserciti – si tratterà senz’altro di una metafora parossistica: l’autore biblico intendeva il Dio dei Gay Pride arcobaleno – persino un incapiente mentale lavorerebbe sui primi due aspetti. Ma quando mai.
In nessuno degli appelli e dei comunicati per questo o quel conflitto ritrovo ad esempio un concetto antico: pregare e adoperarsi perché i combattenti ricevano assistenza spirituale in articulo mortis. Nella Chiesa fu cattolica, questo sarebbe stato un aspetto prioritario. L’ottimo Francis ha invece un’idea tutta sua del male del mondo, che non è più responsabilità del singolo. La singola persona è del tutto irrilevante, un povero idiota da prendere in giro con chiacchiere infantili.
La prova? Francis ci ha scodellato un piccolo saggio di cosa intenda per “male” mentre agonizzava. In una rampogna del 3 marzo, fra un rantolo e l’altro, Bergoglio ha deplorato la “progressiva irrilevanza degli organismi internazionali” preoccupati di “tutelare l’interesse particolare e nazionale”, il fatto che il Covid sia stato “un’occasione sprecata” per un “cambiamento sociale e di coscienza”, piagnucolando che “nell’ascolto delle conoscenze scientifiche, ci rendiamo conto di quanto i nostri parametri riguardo all’antropologia e alle culture esigano una profonda revisione”. In conclusione ha chiesto “organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale” (cedete sovranità, servi sciocchi). Insomma: ci vuole più Europa, più globalismo liberal. Se rinascesse trans (pardon: intersex) e venisse eletto papa come preconizzato nel film Conclave potrebbe chiamarsi Emmo, come la Bonina.
A questo punto il lettore si domanderà cosa c’entri il titolo con il contenuto dell’articolo. Lo servo subito. Il Giubileo è un momento della vita della Chiesa storicamente controverso, inaugurato guarda caso da quel Bonifacio VIII inviso all’Alighieri. È diventato una specie di Olimpiade della Chiesa, le malelingue dicono per inguattare denari. Quello del 1525 è alla radice della rivoluzione protestante. Ma è negli ultimi anni che ha dato il meglio di sé, proprio grazie al lavoro instancabile del pontefice che se ne è assicurati ben due a distanza ravvicinata.
Non solo Bergoglio ha giubilato come se non ci fosse un domani. Ha anche chiarito, fra una spruzzata di misericordia e una folata di cancellazione del peccato, che non ci sono debiti da sanare né col Padreterno, né fra gli uomini. Il Giubileo è diventato una pagliacciata che manda in sollucchero qualche affittacamere di Ostia e spalmatore di maionese nei tramezzini romano, e nemmeno tanto visto che gli afflussi di masse penitenti sono in rapida dispersione. Perché andare a Roma se posso scaricare Hallow e pregare dal bagno di casa, o addirittura confessarmi con Gesù AI in Svizzera? Il pellegrino cattolico poi è notoriamente pidocchioso: se può, dorme in autobus o in treno e si porta da casa una batteria di michette mozzarella e pomodoro bollite nello zaino.
Alla luce dell’anti dottrina bergogliesca, la distinzione ripetuta a pappagallo dai vescovi UE fra aggredito ed aggressore è priva di senso, perché l’aggressore non ha commesso alcun peccato, eccezion fatta interferire coi piani del liberalismo woke e inclusivo, che però Bergoglio non ha fatto in tempo a decretare peccato. L’insussistenza di detto peccato desunto e presunto viene riconosciuta anche nell’appello degli eurovescovi nel riferimento ai “diritti delle comunità” in Ucraina, “incluse quelle russofone”. Allusione ectoplasmica al fatto che anche l’aggredito è stato aggressore a sua volta, ma senza metterlo nero su bianco ore rotundo perché rovina il nocciolo del discorso. Che poi: davvero Bergoglio ignorava questa alzata d’ingegno dei suoi manutengoli fra i quali spicca il vicepresidente dell’assise, il suo frocesco protetto cardinal Hollerich?
Ancora sul Giubileo. Se Dio ci ha già perdonati tutti, un festival della misericordia divina è quanto di più inutile esista. Così come non serve versare lacrime di coccodrillo su nessuna delle ingiustizie presenti, passate e future, a parte quel lack of globalism che sta trascinando Bergoglio nei Campi Elisi della Pampa celeste.
In senso laico e materiale il Giubileo è coinciso storicamente con la cancellazione di tutti i debiti nei regni ad ogni cambio di sovrano. Anche in questo campo, il ponzatore dell’”economia dello scarto” ha chiesto sì la cancellazione dei debiti dei paesi poveri – che hanno un debito pubblico molto basso o inesistente e un debito estero elevato – ben sapendo di ricevere in cambio una silenziosa pernacchia, come del resto si è ben guardato dal chiedere la cancellazione del debito universale, perché questo avrebbe minato gli interessi del Consiglio del Capitalismo Inclusivo, vale a dire i padroni del mondo presso i quali Francis generosamente presta servizio come sagrestano (cappellano no: non celebra).
Le stesse insopportabile ipocrisia e greve irrilevanza che sottostanno gli appelli alla pace e il plauso alla guerra si ritrovano pari pari nel Giubileo, un atto di riconciliazione monco e sciatto utile come una birra in una cassa da morto. Via, sciò: non c’è nulla da riconciliare, nessun debito da ripagare, soprattutto nessun creditore incline all’indulgenza. Si ponga allora fine a questo teatrino, come si sta cercando di porre fine al papato e alla Chiesa Cattolica. Sì alla guerra, cloro al clero, impiccate il papa con una corda d’oro come voleva fare il lanzichenecco Von Frundsberg, ma almeno fateci la grazia di abolire il Giubileo.
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Tag: giubileo, guerra, papa, titta
Categoria: Generale
Che dire? Un ottimo distillato di verità, insieme amare e profonde, che proprio per questo, non troviamo altrove. PS Domenica scorsa ero “fuori sede”, pertanto ho dovuto partecipare alla messa “novus Ordo”. Nel corso dell’omelia ho dovuto ascoltare per l’ennesima volta la critica a coloro che “ostentano rosari” il cui profilo politico era abbastanza chiaro, anche perchè accompagnato alla storia “dei muri brutti e dei ponti belli”. A distanza di giorni posso solo sperare che durante quell’omelia qualcun’altro, oltre allo scrivente, si sia ricordato che ogni città o borgo era protetto da muri, che, con tutta evidenza, non costituiscono un’arma offensiva. Proteggersi dal nemico e dall’ignoto è istinto fondamentale del genere umano, pertanto non ritengo giusto criminalizzare le paure che evidentemente sono fondate su evidenze empiriche. Piuttosto la Chiesa dovrebbe educare non solo e non tanto alla pace in se, fornendo così l’ennesimo esercizio di retorica, ipocrisia e strabismo, bensì annunciando il Vangelo per intero, anche a costo di togliere il sonno a chi si pretende padrone della creazione e degli equilibri geopolitici mondiali.
Mi tocca commentare per affetto a MT che lo ringrazio per le tante … Risate sapide che mi ha dato. Anche stavolta.
Stamattina mi sono svegliato, non ho trovato linvasor russo o tedesco ma nello specchio ho scoperto di essere un babbuino. Poi mi sono guardato intorno e ho visto pieno di babbuini e non c era più nessuno uomo, solo babbuini. Babbuini per le strade negli autobus al bar in TV, al governo in parlamento , maggioranza ed opposizione di babbuini e… Così via, anche oltre per intendersi tra i militari i giudici i delinquenti e l alta dirigenza privata e pubblica e su su su. … Capite bene voi di chi parlo un babbuino anche li. C era il babbuino Americano quello russo inglese tedesco e francese. Anche quelli cinese . C erra il babbuino indù , c’erano i babbuini islamici ed anche quelli cattolici. I babbuini omo trans Lesbo travestiti o poliamorosi , e quelli transumani. Vi dico che è molto facile essere un babbuino transumanista😁😁😁😁. Il babbuino pacifista e quello guerrafondaio, sempre babbuini sono. Il babbuino malato non dico dove , vecchio con tanti peli bianchi , anche dovrebbe essere ormai glabbro ma si vede che fece il trapianto , di pelo, in tempi non sospetti, naturalmente con prelievo dallo stomaco dove , tutti i babbuini , hanno parecchio pelo gratis. Il babbuino malato e vecchio , Babbobu per i suoi fedeli , guari improvvisamente per tornare a casa a punire i babbuini traditori , i suoi ex amici-babbu ,che volevano prenderne il posto. Il babbu zuppa il babbu parulino , il babbu tangolino quello hollwticchio, si fidava solo del babbu tuchino ,
Pare pure, che nonostante l’allettamento forzato per cure , al successo delle quali preghiamo anche perché dal cucuzzaro dietro le mura non si sa’ chi potrebbe uscire, abbia dato istruzioni o le hanno intestate a lui, pubblicare un documento a titolo ” il vescovo di Roma “. Per chi ha potuto dare un’occhiata veloce sembrerebbe porre fine alla struttura piramidale del Papato in favore d’una ” sinodalita ” che potrebbe essere definita più propriamente democrazia o demonocrazia. . Fate Voi.
Nonostante il pesssimismo più profondo e l’humor più nero, caro Titta sei sempre il benvenuto fra noi!
Ma questa volta per sorridere un po’ son dovuto arrivare alla fine dell’articolo col bellissimo ‘cloro al clero’. Quanto al resto, il tuo testo è maledettamente veritiero e concreto per quello che ci aspetta in futuro: la guerra verrà, Bergoglio morirà sogghignando, senza impiccagione purtroppo, ma il giubileo della disperazione, anche per i fessi che ci credono, rimarrà inefficace e falso come falso è chi lo ha indetto: senza benefici spirituali.
Penso a Zuppi, che sbava con la dentiera malmessa un’acquolina morbosa per il trono presto libero, che in questa Quaresima si fa vedere arzillo con le sue penose catechesi e ritorno al ‘cloro’ al clero. Il clero che ‘inzuppa’ il pane a tradimento nella ignoranza dei fedeli (come sempre hanno fatto gli uomini di chiesa) con il tacere oggi sulla illegittimità del loro falso papa e su tutte le sue malefatte. Come forse pure Bergoglio, ma non credo, costoro hanno un’anima recuperabile, teoricamente naturalmente e perchè possano divenire destinatari di un minimo di Salvezza, è opportuno che soffrano la guerra e le malattie, provino in vita sofferenze e disgrazie, magari la fame sotto i bombardamenti e pure l’iprite come quella usata contro i russi dal pianista superdotato che piace alla mellona, visto che non si sono convertiti e hanno continuato a far finta di nulla negli anni in cui il vero papa Benedetto era impedito e assassinato dalla prigionia.
Se è vero che la sofferenza forma e salva, è bene che questi signori presto soffrano intensamente e muoiano atrocemente invocando il perdono e salvando, se non la dignità, però l’anima. Gioisco per questo come succede in Cielo per ogni peccatore pentito. Titta dimmi se sei d’accordo!