Da Big Pharma a Big Arma, la Transizione dell’UERSS. Democrazia, Costituzione, Parlamento? Kaputt.

7 Marzo 2025 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione due elementi di valutazione su quanto sta accadendo in Europa, sopra le nostre teste, ma nelle nostre tasche e nelle nostre vite. Cioè la grande bufala dell’invasione russa prossima ventura, cosacchi a San Pietro e compagni cantante che permette al corrotto vertice europeo di lucrare con Big Arma dopo averlo fatto con Big Pharma. Il primo è un post pubblicato su Facebook da Alessandro Rico:

 

Tocca condividere per filo e per segno quanto scritto oggi da Travaglio. La sintesi è la seguente.
La Commissione Ue, nominata a suon di Eurocencelli, lancia un piano da 800 miliardi per il riarmo (dagli Eurobond agli Eurobomb); l’Europarlamento, unico organo eletto dai cittadini, non tocca palla; se ne discute in Consiglio, con i capi di Stato e di governo, ma i parlamenti nazionali, che rappresentano la volontà popolare, per ora restano a guardare. Intanto, Macron, in minoranza nel suo Paese e pure lui senza passare dall’Assemblea legislativa, blatera di ombrello nucleare e truppe in Ucraina; e in Germania, dove si è appena votato il nuovo Bundestag, la Cdu vuole convocare il vecchio perché se no non avrebbe la maggioranza per votare l’aumento delle spese militari (che ovviamente servono al riarmo della nazione, come vuole la logica, mica dell’Europa, come chiede il Pd). In Romania si annullano le elezioni perché le ha vinte un “putiniano”, che poi viene anche arrestato, così finalmente si possono fare le elezioni col candidato unico europeista. In tutto ciò, si straparla di Difesa comune ma non si capisce chi comanderebbe queste forze armate: la Commissione? Il Consiglio? E all’unanimità oppure con la maggioranza qualificata, ossia se si accordano Parigi e Berlino?
Nel mentre, sui giornali si legge che a scivolare nell’autocrazia sarebbero gli Stati Uniti, che hanno votato consapevolmente un presidente il quale sta facendo esattamente quello che aveva promesso. Mannaggia, lì si sono dimenticati di annullare le elezioni.
Il secondo è il commento di Marco Travaglio:

Lo famo strano

Se non l’avessimo sperimentata per 14 anni a suon di governi tecnici e trame quirinalizie, oggi dovremmo piangere per la post-democrazia che dilaga in Europa.

Ma continua a raccontarsi e a raccontarci la fiaba della democrazia che combatte l’autocrazia dei Putin e dei Trump.

Un bel mattino la baronessa Von der Leyen si sveglia e annuncia un piano da 800 miliardi per riarmare non l’Europa (che non è uno Stato e non ha un esercito: solo una Commissione senza poteri in politica estera), ma i 27 Stati membri, esonerandoli dai vincoli che impediscono di spendere in welfare, sanità e scuola, ma non in armi per fare la guerra a non si sa bene chi.

Il tutto all’insaputa dei 27 Stati, che non le hanno mai chiesto il piano.

Decenza vorrebbe che ne discutessero i 27 Parlamenti, ma non si può.

Il nostro, per dire, non ha la più pallida idea di cosa pensi il governo: legge sui giornali che la Meloni ha telefonato a tizio e caio e litiga col vicepremier Salvini e il ministro Giorgetti, i quali litigano col vicepremier Tajani.

Per evitare brutte sorprese, la Von der Bomben taglia fuori anche il Parlamento europeo, presieduto da una simpatica signora maltese, tale Metsola, che non fiata per non disturbare.

Però il piano Eurobomb piace parecchio a una tizia estone, una certa Kallas, “alta rappresentante della politica estera” di un’Europa senza politica estera, perché la madre, la nonna e la bisnonna furono deportate in Urss 84 anni fa e lei se l’è legata al dito.
A quel punto salta su Macron, che non riesce a governare la Francia e sforna governi bimestrali nati morti, ma s’è fissato di dirigere l’Europa: le annuncia che verrà presto invasa da Putin non si sa bene perché; le offre prêt-à-porter il suo “ombrello atomico” (290 testate contro le 7 mila russe) che però la Costituzione riserva alla sola Francia; e vaneggia di truppe europee da spedire in Ucraina per fare il peacekeeping in un Paese tuttora in guerra, anche perché lui è in prima fila a sabotare i negoziati; ma si guarda bene dall’interessarne il Parlamento, dove lo odiano sia la destra sia la sinistra.

Completa il quadro l’aspirante cancelliere tedesco Merz, uscito primo dalle elezioni, che vuol cambiare la Costituzione per aumentare il debito e finanziare il riarmo, ma il Parlamento uscito dalle elezioni non gli garantisce i due terzi, quindi riconvoca quello vecchio.

Tanto vale tutto.

In Romania, frattanto, a furia di annullare elezioni e arrestare Georgescu per evitare che vinca, il candidato anti-Nato e anti-Ue è balzato nei sondaggi al 45%.

Quindi bisognerà annullare anche le prossime elezioni, o arrestarlo di nuovo, o votare a oltranza finché perde, o varare una legge elettorale che fa vincere chi arriva ultimo.

Che s’ha da fare per salvare la democrazia dall’autocrazia.

§§§

 

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4 commenti

  • unaopinione ha detto:

    “Però il piano Eurobomb piace parecchio a una tizia estone, una certa Kallas, “alta rappresentante della politica estera” di un’Europa senza politica estera, perché la madre, la nonna e la bisnonna furono deportate in Urss 84 anni fa e lei se l’è legata al dito.”
    Per quanto riguarda la commissaria europea Kallas ho trovato di interesse questo articolo:
    https://anti-spiegel.ru/2025/wer-ist-eigentlich-die-radikal-anti-russische-kaja-kallas/ (in tedesco).
    Questo articolo richiama la carriera del padre quale persona che ha fatto carriera nel partito komunista e che é poi diventato parte della cd. nomenklatura comunista estone quando ancora esisteva l´Unione Sovietica. Acccortosi che il vento stava cambiando direzione, si é riorientato per cogliere le opportunitá politiche del “capitalismo” fino a diventare un politico europeo di vertice. Dal testo si capisce che i membri della famiglia Kallas non sono stati mai perseguitati dal “comunismo” o da qualsiasi organo dell´Unione Sovietica , men che mai la madre (visto che era sposata ad un marito che ha fatto carriera attraverso l´Urss).
    Poi segue la storia della figlia Kaja, che, sempre secondo l´articolo, é cresciuta approfittando di ogni occasione che l´ambiente (comunista, naturalmente) in cui viveva le ha offerto.
    Di particolare interesse é il fatto che mentre la UE imponeva “sanzioni” alla Russia (che la Kallas sicuramente approvava quale Presidente dei ministri dell´Estonia), la Kallas abbia fatto un prestito al marito titolare di una ditta di logistica che aveva il principale campo di affari proprio con la Russia (quindi al fine di fare nuovi affari con la Russia mentre lei stessa era impegnata in una retorica anti-russa). Il marito della Kallas si é giustificato dicendo che non aveva detto alla moglie a cosa servisse il denaro: un poco come i Biden con l´Ucraina, osserva l´articolo. Bisogna crederci oppure qui vale il famoso detto: “Io sono io e voi non siete un ca**o”?
    Nella storia non si coglie un singolo evento per cui la sig. Kaja, orginante in una famiglia della nomeklatura comunista, dovesse diventare anti-comunista (salvo la storia, credo falsa visto che il padre faceva parte della nomeklatura komunista, della bisnonna, nonna e madre di cui riferisce il giornalista Travaglio – da dove l´avrá presa?).
    Alla fine dell´articolo si trova una teoria della cospirazione: che la Kaja sia in realtá un agente russo (prima del KGB e poi del FSB) che ha ricevuto il compito di sfiancare finanziariamente e militarmente l´Europa a forza di dare armi e aiuti varii all´Ucraina. E in effetti questi risultati stanno portando le sanzioni alla Russia: rafforzare la Russia ed indebolire l´Europa.
    Mentre l´autore di questo articolo ritiene che questa storia della teoria della cospirazione non sia plausibile, io la ritengo totalmente plausibile in quanto fra gli “errori della Russia” vi é anche quello di voler portare il comunismo nel mondo intero (e quindi corrisponde esattamente a quanto affermato padre Kramer nel libro “Il mistero dell´iniquitá”).

  • laura cadenasso ha detto:

    vediamo se mi censurano// Manca solo che venga fucilato in diretta//

  • laura cadenasso ha detto:

    resta solo la fucilazione in diretta

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Memento. Per i piccoli greci sacrificati alle Banche, all’Austerità, allo Straccio Blu e allo Stipendio.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/03/fubini-confessa-di-aver-nascosto-la-notizia-dei-bimbi-morti-in-grecia-la-verita-viene-a-galla/5151269/
    Tu non chiamarlo, se sei veramente irrecuperabile, Moloch.

    Per 3800 anni di diritto messi nel cesso insieme alla massa rincoglionita e riportata al Codice di Hammurabi.
    https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/03/07/roccella-il-femminicidio-diventa-reato-e-una-novita-dirompente_bd966cc3-72ce-483f-94ad-e9eb7b246eed.html
    D’ora in poi è di nuovo ufficiale che ci può essere qualcun* (indovina chi) più uguale degli altri.

    Per la definitiva perdita dell’ingenuità.
    Se rileggo cosa scrivevo 6 anni e un crimine contro l’umanità fa, non so se farmi più tenerezza o rabbia per come evitavo di trarre le conclusioni da ciò che avevo davanti agli occhi, tenendomi anch’io finché ho potuto Stipendio e prosciutto.

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