Stanotte Discorso Storico di Trump. Mettete la Sveglia alle 03.00. Von Der Leyen? Le Mancano i Baffetti, ma il Resto…

4 Marzo 2025 Pubblicato da 11 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Mario Adinolfi, che ringraziamo di cuore, su Trump, l’Ucraina e il primo discorso che il Presidente USA terrà sullo Stato dell’Unione, questa notte. 

 

BASTA ARMI A KIEV, STASERA DISCORSO STORICO
di Mario Adinolfi
Trump ha ordinato al capo del Pentagono di sospendere tutti gli aiuti militari all’Ucraina. Lo riportano fonti concordi, dall’agenzia Bloomberg al Washington Post, in attesa del discorso presidenziale sullo Stato dell’Unione che sarà tenuto stasera alle Camere riunite e si annuncia come un altro momento storico in cui sarà disegnato il complesso dell’azione politica del nuovo inquilino della Casa Bianca.
Tradizionalmente il discorso sullo Stato dell’Unione è incentrato sui temi di politica interna, ma inevitabilmente oggi sarà affrontato il tema dei rapporti con l’Unione europea proprio sulla questione della guerra alla Russia: “L’America non andrà in guerra, per me non deve esserci nessuna guerra e se l’Europa ha un problema con questo, allora lascia che sia la Russia a sconfiggerla da sola, senza il coinvolgimento americano. Perché non voglio che la Ue partecipi ai negoziati? Perché i loro rappresentanti hanno bisogno di un conflitto a lungo termine per nascondere la loro incompetenza. Non negozierò con chiunque voglia prolungare il conflitto. Non negozierò con chiunque mandi più armi. Non negozierò con chiunque sia in cerca di più munizioni. Ripristinerò la pace che è ovviamente una parola altamente censurata nella Ue”, ha detto Trump alla Cnn. Intanto si lavora ad allentare le sanzioni economiche contro Mosca e sono stati invece portati al 25% i dazi doganali sui beni importati da Messico e Canada, al 20% quelli sulla Cina.
In sei settimane dall’insediamento Trump ha materialmente applicato gran parte degli impegni assunti in campagna elettorale davanti agli americani che lo hanno eletto proprio per concentrare risorse e sforzi nel progetto Make America Great Again, che è politicamente di natura isolazionista e protezionista, restio al coinvolgimento costoso in scenari di guerra e concentrato sulla valorizzazione del mercato interno e delle produzioni a stelle e strisce. Trump probabilmente tornerà a promettere una nuova “età dell’oro”, con frontiere chiuse all’immigrazione clandestina e spese “per la macchina burocratica federale di Washington” fortemente tagliate così come le spese per gli aiuti di ogni forma agli Stati esteri. Solo di spese della burocrazia l’obiettivo affidato da Trump a Elon Musk è il taglio di 2.000 miliardi di dollari, per capirci pari a due terzi dell’intero debito pubblico italiano. Sono già stati licenziati 20mila dipendenti dell’amministrazione federale la cui attività è stata ritenuta “superflua”.
La decisione di Trump di tagliare ogni aiuto militare all’Ucraina va inserita in questo quadro complessivo, in un progetto di una nuova America che pensa a se stessa e asciuga le spese che ritiene inutili per concentrare l’esborso di dollari solo per il proprio sviluppo. Può piacere o non piacere, ma il disegno è stato proposto in campagna elettorale e ha ottenuto il consenso della vasta maggioranza degli americani, oggi sarà ribadito in un discorso sullo Stato dell’Unione a camere riunite che ha già il sapore del momento storico.
Esprimo qui una mia valutazione: se il governo italiano sapesse applicare la “dottrina Trump” al nostro Paese farebbe conoscere anche all’Italia una nuova “età dell’oro” prosciugando gli sprechi della nostra macchina burocratica e della pubblica amministrazione (gli Stati Uniti hanno 2 milioni di dipendenti pubblici federali, 200mila saranno alla fine i licenziati, l’Italia ha 3.683.507 dipendenti pubblici e di fatto neanche uno è licenziabile), tagliando i conferimenti esteri (al di là della straordinarietà nel Pnnr, l’Italia dà all’Ue molto più di ciò che riceve, è un “contributore netto” per oltre due miliardi di euro all’anno), chiudendo infine la stagione della guerra alla Russia che tra sanzioni di fatto pagate dalle nostre imprese, aiuti diretti all’Ucraina, inflazione del 17% nel triennio, interventi pubblici per calmierare bollette e costi dell’energia, crescita della spesa per armamenti, ratei di mutui e prestiti triplicati per i tassi di interesse accresciuti dalle banche centrali ci è costata un impatto in negativo di oltre 200 miliardi di euro sulla nostra fragile economia. Un governo trumpiano in Italia libererebbe risorse che permetterebbero finalmente l’avvio di un ciclo espansivo della nostra economia basato su un vero taglio della pressione fiscale che modificherebbe immediatamente in meglio la vita di famiglie e imprese, facendo di nuovo grande il nostro Paese.
Faremo invece tutto il contrario. Giornali e telegiornali ci diranno che Trump è brutto e cattivo perché non vuole più spendere centinaia di miliardi di dollari per la guerra in Ucraina, Musk ancora più brutto e più cattivo perché vuole licenziare i dipendenti pubblici che costano e non servono, non parliamo poi di Vance che a Monaco spiega ai leader europei che non sono questo gran modello di democrazia vista la fine che è stata fatta fare persino alla libertà d’espressione nei nostri Paesi Ue, che vogliono dare più armi e più munizioni per fare la guerra alla Russia inasprendo nel frattempo anche le sanzioni, quelle che secondo Draghi in due anni avrebbero fatto collassare l’economia di Mosca. Risultato: Putin è più forte che mai e il Pil russo è cresciuto nel 2024 sei volte più del nostro (4.1% contro 0.7%).
Trump indica una via: basta guerra, basta armi, basta sanzioni stupide, basta spese inutili. Ha promesso questo in campagna elettorale e con la decisione di oggi di sospendere ogni supporto militare a Zelensky completa sei settimane alla Casa Bianca caratterizzate da oltre cento decreti esecutivi che stanno cambiando il mondo. L’Ue risponde con un “sempre al fianco di Zelensky” caratterizzato da altre armi, altre munizioni, altre sanzioni contro la Russia, con Macron e Starmer che vogliono mandare sul campo soldati europei. Ma davvero ci saranno italiani che il 15 marzo andranno in piazza per questa Europa, affinché sia continuata questa guerra, contro la decisione di Trump di arrivare a tappe forzate alla pace? Davvero Tafazzi è il geniale emblema della sinistra italiana. Nessuno ha fatto notare che le due “piazzette di prova” europeiste convocate da Calenda a Roma e Milano sono state un flop, meno di mille presenze. Forse gli italiani si stanno svegliando e hanno capito che più la propaganda martella univocamente dicendo che Trump è brutto e cattivo, più bisogna approfondire e provare a capire perché ci vogliono per forza convincere che sia così.
Stanotte puntate la sveglia alle ore tre, ascoltate il suo discorso sullo Stato dell’Unione e poi giudicate da voi, fatevi un vostro pensiero, non fatevi indottrinare dai media unidirezionali italiani e pensate se non vorreste anche voi un governo che in sei settimane aggredisce la spesa pubblica improduttiva, combatte l’immigrazione clandestina, ferma una guerra che insensatamente insanguina l’Europa con costi colossali in termini di vite umane e non solo, costruisce le condizioni di una pace che libererà risorse per tutti i popoli coinvolti, protegge le imprese e i prodotti nazionali dal dumping cinese oltre che dalle sleali forme di concorrenza dei paesi esteri.
Io per un governo così voterei di corsa.
E voi?

***

E anche questo post pubblicato da Giuseppe Guarino, a cui va il nostro grazie, su Facebook:

Le mancano i baffetti.
Ci stiamo cadendo di nuovo: i tedeschi ci vogliono riportare in guerra con la Russia. Le mancano i baffetti, per il resto i modi sono più gentili ma gli scopi molto simili.
Ci armiamo per portare la pace?
Come no!? E allora perché non liberializziamo le armi per rendere le nostre strade più sicure?
Sono le armi che uccidono. O altrimenti che senso avrebbero tutti gli sforzi al disarmo degli anni post guerra fredda?
Lo scopo di certi politici è quello di riportarci in guerra. Una guerra controllata, circoscritta che dia entroiti ai signori della guerra, e tenga a bada il popolo con quel poco di paura necessaria mentre li si spreme per nuove spese militari che in questo momento l’economia europea non può sostenere. (vedi 1984 di Orwell)
E il problema sono i dazi di Trump? Non i costi del danaro imposti dalla BCE e gli aumenti del prezzo dell’energia per una guerra inutile?
Ci siamo tuffati noi in questa crisi. Perché è in circostanze come queste che chi sa come muoversi guadagna, soldi e potere.
“…vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo. Popolo italiano! Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!”
Queste le parole di Mussolini in piazza Venezia mentre alleato con i tedeschi si vedeva costretto a far guerra al mondo.
I nostri soldati sarebbero stati inviati al macello incontro all’inverno russo con stivali di cartone, mentre Mussolini se ne stava lì a petto in fuori a parlare di orgoglio, pace e libertà.
Speriamo che i nostri governanti siano più intelligenti. Che l’Italia smetta di essere succube dei guerrafondai succhiasangue francesi, degli egoisti ed egocentrici tedeschi e mostri il vero cuore degli italiani che al contrario di francesi e tedeschi è veramente votato alla pace. E ci si apra all’unica vera alternativa: la diplomazia.
Ma è possibile che non ci rendiamo conto sull’orlo di quale baratro ci sta portando la propaganda europea e la nostra vergognosa sudditanza agli stessi alleati?
Spesso paragono la nostra alleanza con i tedeschi a un marito che sposa per la terza volta la stessa donna che l’ha lasciato sul lastrico e spogliato con il suo cieco dispotismo già due volte.
Mah.
Mi perplimo…
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11 commenti

  • Sereno Graffiante ha detto:

    L’intervento di Paolo Deotto mi dà lo spunto per rimarcare come non ci si ponga la domanda sul perché la Russia abbia come leader uno scaltro politico e statista, mentre l’Ucraina abbia un ex comico. Allo stesso modo si potrebbe osservare che la Russia ha da anni come ministro degli Esteri Lavrov, ottimo politico e fine diplomatico, mentre l’Italia solo pochi anni fa aveva un ministro degli esteri su cui è meglio stendere un velo pietoso. La politica è cosa troppo seria per lasciarla nelle mani di dilettanti allo sbaraglio.
    O forse politici di basso e mediocre profilo sono richiesti dallo “spirito del tempo” in Europa, onde lasciar meglio manovrare lorsignori.

  • giovanni ha detto:

    Questa perfida europa, voluta contro i popoli Europei, e’ alla merce’ di marionette simili alla matrioska con una variante moltiplicativa. Da ognuna di loro ne esce una piu’ piccola che, prima di aprirsi, si moltiplica. Questo processo di moltiplicazione della successiva ed apertura arriva fino alla base della societa’. Il moltiplicatore d’ ogni apertura e’ il mainstream. Esso veicola il pensiero delle elite’, proposto dalle marionette, come una fotocopiatrice. E sono ancora in tanti che lo accettano facendolo proprio. Il nocciolo duro del problema e’ tutto li’. Viceversa, senza condivisione, le marionette non potrebbero occupare il posto che occupano.

  • Carlo ha detto:

    Scenario probabile: Trump ucciso, guerra civile in Usa, poi guerra mondiale, vittoria dell’alleanza Xi/ Black Rock, impero con sede amministrativa a Pechino e sede governativa vicina al Mediterraneo.

  • Dino Brighenti ha detto:

    ursula e bergoglio liberandoci di questi poi ….,

  • Sereno Graffiante ha detto:

    La Commissione Europea sta predisponendo il nuovo vocabolario in perfetto stile woke per le proprie istituzioni, e non solo (a cascata su tutto le periferie europee). Quindi niente più parole come marito e moglie o nome di battesimo, in particolare tutto ciò che richiama l’identità cristiana va, secondo “l’elite neobarbara europea”, cancellato.
    Fermiamoli subito!
    Firmiamo il manifesto Pro Vita e Famiglia.

  • paolo deotto ha detto:

    Un solo commento sul post di Guarino: Hitler, nella sua diabolica frenesia, fu comunque un grande. Certo, un grande nella malvagità, ma tutt’altro che un mediocre. Adesso siamo afflitti e oppressi da piccole marionette, come la signora Ursula. E non parliamo di Macron, che si crede un De Gaulle e di tanti altri personaggi di questo squallore targato UE. Omarini e donnette che verranno spazzati via dal vento della Storia.

  • Adriana 1 ha detto:

    Le fa le uova…quelle del basilisco quando si accoppia col gallo nero, come nei bestiari medievali.

  • andreottiano ha detto:

    Tecnicamente la Von der Leyen è processabile e incriminabile. Se la cava solo perchè è lei e perchè la magistratura con lei non può (ancora).
    Quindi è la cosiddetta anatra zoppa senza riferimenti volgari all’intelligenza, ma solo al tecnicismo.
    E’ nel suo ruolo votata da partiti politicamente perdenti e teoricamente non affini, ma che qualcuno (affine ai magistrati) ha cooptato (per ora) sul suo nome.
    Tutta l’apparente leadership è appesa a un filo (o a qualche documento made in USA). E’ sulla graticola. Perciò il proclama stile alea iacta est la rende ridicola.

  • Boetius ha detto:

    Adinolfi , mi tolga una curiosità : perché il Quotidiano
    Il Giornale dei Berlusconi , ce l’ha così tanto con Trump? Non perde occasione per criticarlo , persino più di Repubblica. Perché?

  • Ursulo de Lago ha detto:

    Ma quale baffetti … piuttosto mettetela in un pollaio, vediamo se fa le uova . Almeno serve …

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