La Salute del Papa, e Quella della Chiesa. Aurelio Porfiri.

28 Febbraio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione queste riflessioni del maestro  Aurelio Porfiri. Pubblicate sul suo canale  Traditio. Buona lettura e meditazione.

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Buongiorno. In questi giorni la salute del Papa ci fa molto preoccupare e molte voci si rincorrono riguardo il futuro della Chiesa. Sappiamo che si vive un momento difficile ed un emblema di questo è la situazione è la situazione della liturgia, che purtroppo non ha quella dignità che i padri del Vaticano II sicuramente prefiguravano. Cosa ne pensa? (Un fedele preoccupato).

Caro fedele preoccupato, dico senza tentennamenti che bisogna pregare per la guarigione del Papa e per un pronto recupero da questa seria malattia. Ricordiamoci che essere cattolici vuol dire avere a cuore il Santo Padre, chiunque egli sia, simpatico o antipatico, bello o brutto. Noi non ci possiamo scegliere una Chiesa che ci piace, come Gesù non si è scelto la croce ma si è preso quella che altri gli avevano destinato. Questa è la Chiesa e in questa dobbiamo agire. Questo non vuol dire che non dobbiamo esercitare un sano diritto di critica quando vediamo che le cose non funzionano, e ai nostri tempi di cose che non funzionano ce ne sono parecchie.

Tu mi parli della liturgia e sai benissimo che io ho scritto tanto su questo. La crisi della liturgia è conseguenza della crisi della Chiesa o forse è il contrario? Io penso che la Chiesa si è qaggravata quando la liturgia ha perso quella dignità necessaria e quando una creatività selvaggia si è trasformata nel permesso (che nessuno ha mai ufficialmente dato) nel fare quello che si vuole. È vero, molti Pastori non danno un buon esempio. Si rimprovera, credo ingiustamente, alla Messa tradizionale di essere troppo rigida e quasi immutabile, ma in realtà questa rigidità mi sembra molto presente nella Messa di Paolo VI, una rigidità ideologica per cui si continua da decenni con i soliti abusi, le solite chiacchiere fuori posto, i soliti canti oramai divenuti stantii e che, al contrario della musica della grande tradizione della Chiesa (antica e moderna, sia ben chiaro) oramai mostrano i segni dell’età come quelle persone di una certa età che cercano di mostrarsi giovani ma ottenendo soltanto il risultato di enfatizzare ancora di più la loro vecchiaia.

Purtroppo, come spesso accade, molto liturgisti hanno paura di guardare al di fuori delle ideologie imposte nei seminari e nelle università e spesso sfuggono il confronto con altri che pur son figli della Chiesa e che in essa cercano di rimanere. Questa sorta di “superiorità morale” è tipica di un certo mondo sinistroide in cui molti esponenti della Chiesa sembrano trovarsi molto a proprio agio.

Detto tutto questo, dobbiamo avere cura non del Papa in quanto persona singola, ma come continuatore del Papato perché non dobbiamo dimenticare che le eresie e gli scismi sono sempre dietro l’angolo, a volte anche davanti. Ma non dimentichiamo che Pietro, come diceva Joseph de Maistre è il “mistico monte” a cui rivolgersi, anche quando tutto questo lo viviamo nel mysterium iniquitatis del tempo presente, anzi proprio per questo dobbiamo pregare con ancora più forza perché Pietro, malgrado la sua fragilità umana, confermi nella fede i suoi fratelli.

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12 commenti

  • Rolando ha detto:

    Io ritengo, al di là di ogni pia interpretazione e/o spiegazione allegorica delle seguenti parole che l’evangelista o chi per lui ha messo in bocca a Gesù: “Se qualcuno vuol essere mio discepolo, prenda ogni giorno la sua croce e, rinnegato se stesso, venga dietro a me e mi segua”, siano più concretamente e realmente da spiegare con la realtà della situazione storica della Giudea e Galilea durante la vita di Gesù.
    Quante volte Gesù uomo pio ebreo consacrato alla Fedeltà della verità del Patto, avrà certamente visto fratelli ebrei fedeli inchiodati alle croci ai lati delle strade dagli occupanti invasori Romani a causa della loro personale Fedeltà [emunah] ad YHWH!
    Questo rischio sfidava Gesù per amore di YHWH sovrano del suo popolo! E questo rischio indicava, senza edulcurazioni spiritualistiche, ed invitava a sfidare chi decideva di volerlo seguire!
    Pertanto le parole dell’articolista “come Gesù non si è scelto la croce ma si è preso quella che altri gli avevano destinato” inducono esplicitamente, anche se forse inconsapevolmente, a questa precisa e reale circostanza storica. Gesù sfida sicuro del soccorso di EL YHWH secondo il salmo 78,35!
    Altro che elucubrazioni teologiche per dottrine altre!
    Talvolta si para là dove non si pensa! Proprio come insegna anche Gesù a Simone nel vangelo di Gv!

  • nuccioviglietti ha detto:

    Pessime ambedue!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Enrico Nippo ha detto:

    Varie dottrine il libertà.

  • Rolando ha detto:

    Noto che queste parole dell’articolista contengono una grave eresia:

    “Noi non ci possiamo scegliere una Chiesa che ci piace, come Gesù non si è scelto la croce ma si è preso quella che altri gli avevano destinato. Questa è la Chiesa e in questa dobbiamo agire.”

    Gesù, se è Dio, morì con la morte di croce “QUIA IPSE VOLUIT”. E così professa la Chiesa di sempre.
    Quanto a noi uomini cristiani, se non potessimo scegliere la chiesa che ci piace, la chiesa non conoscerebbe divisioni.

  • R.S. ha detto:

    Quanto a Bergoglio continuatore del papato, al maestro Porfiri dev’essere sfuggito più di un dettaglio. Peccato per chi ha sensibilità musicale non sentire il contrappunto.

  • R.S. ha detto:

    Quanto a Bergoglio continuatore del papato, al maestro Porfirio dev’essere sfuggito più di un dettaglio. Peccato per chi ha sensibilità musicale non sentire il contrappunto.

  • Gianfranco ha detto:

    Di questi “equilibristi” che continuano a vaniloquiare di Bergoglio papa, proprio non se ne può più.

    • Rolando ha detto:

      Caro GIANFRANCO,
      memento: In patientia vestra possidebitis animas vostra.

    • Rolando ha detto:

      Dulce GIANFRANCO,
      memento: In patientia vestra possidebitis animas vestras.

  • Gianfranco ha detto:

    Il “fedele preoccupato” dovrebbe esser preoccupato solo della evenienza che Bergoglio muoia senza convertirsi!

  • E.A. ha detto:

    Caro fedele preoccupato della salute del papa, che legittimo Papa non è, e non è mai stato, neanche per un giorno, a norma delle Leggi della Chiesa Cattolica (pregasi di consultare e studiare il Diritto Canonico, previa lettura, comprensione, studio e confronto con la Declaratio pronunciata l’11/02/2013 dal Sommo Pontefice BXVI!!!), la informo, umilmente, che la preghiera, fatta con cuore sincero, non può prescindere, esulare e finanche contraddire la Verità… perciò anche in questo tempo, in cui ogni cattolico e’ chiamato a vivere, la preghiera, onesta e sincera, non può che, nella Verità, invocare la conversione di ogni peccatore, accompagnata da un suo concreto e sentito atto di pentimento, che nel caso specifico dovrebbe pubblicamente esternare il male compiuto e l’inganno perpetrato a danno della Chiesa e dell’intera umanità, con gravissima e grandissima Offesa arrecata a NSGC!!!
    Non sono i fedeli a scegliersi il legittimo Pontefice, e tantomeno non possono essere le manovre e i giochi di potere ad imporne uno falso (!!!), ma è la Santa Successione Apostolica, di natura e di volontà divina, che tramite il corretto e giusto uso ed applicazione delle Leggi Canoniche/Ecclesiastiche, da sempre ha assicurato alla Santa Chiesa il legittimo successore di Pietro, roccia infallibile e garanzia eterna (non alterna) di Fede e di Unità!!!
    Allora caro fedele, che a forza di giravolte, estenuanti voli pindarici, tripli salti mortali… sei finito su Marte, per continuare ad infliggere da lì, ai terrestri, “false e finte croci”, anziché abbracciare l’Unica Vera Croce di Salvezza, un invito a tornare sul pianeta Terra, o quantomeno a non lanciare più inutili ed incomprensibili “segnali”, che ormai soltanto un altro extraterrestre potrebbe avere la pazienza, o la voglia di intercettare, non avendo proprio niente di meglio, o di più sensato da fare!!!

    • Rolando ha detto:

      Carissimo E.A.,
      cosa dici mai?

      “…che tramite il corretto e giusto uso ed applicazione delle Leggi Canoniche/Ecclesiastiche, da sempre ha assicurato alla Santa Chiesa il legittimo successore di Pietro, roccia infallibile e garanzia eterna (non alterna) di Fede e di Unità!!!”

      “da sempre”!

      Nihil tam absurde dici potes, quae quotidie non dicatur ab aliquo philosophorum.