Il Papa al Gemelli. I Fatti (e le Narrazioni) della Malattia. Korazym.org.
24 Febbraio 2025
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Korazym.org, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.
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I fatti (e le narrazioni) della malattia
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 24.02.2025 – Andrea Gagliarducci] – La comunicazione relativa al ricovero di Papa Francesco è stata un po’ disomogenea negli ultimi giorni. All’inizio si è parlato di un caso medico molto complesso, che riguardava un paziente che non rispondeva alle cure o alle nuove terapie. Poi la Sala Stampa della Santa Sede ha parlato ufficialmente di polmonite bilaterale, che comunque si è aggiunta a un quadro clinico complesso [*].
Forse non siamo alle battute finali del pontificato, ma dopo la comunicazione del 18 febbraio, quella che annunciava una polmonite bilaterale causata da infezioni multiple, il tono dei bollettini medici riguardanti Papa Francesco è cambiato all’improvviso per alcuni giorni. Il 21 febbraio, tuttavia, l’équipe medica che si sta prendendo cura di Papa Francesco ha tenuto una conferenza stampa [QUI]. I medici hanno detto chiaramente che Papa Francesco non era fuori pericolo, hanno osservato che l’équipe medica non nasconderà nulla e che la parte cronica della sua malattia rimarrà. Dopo la conferenza stampa, la comunicazione sul Papa è tornata alla normalità della sua malattia. Il 22 febbraio è stata segnalata una crisi respiratoria e il 23 febbraio è stato osservato un inizio di insufficienza renale.
Prima di allora, però, abbiamo sentito dire che il Papa legge persino i giornali, si siede in poltrona, trascorre una notte serena e mostra segni di miglioramento. Qualcuno è arrivato persino a parlare della piena guarigione del Santo Padre. Ed è noto che il Papa, anche dall’ospedale, continua a chiamare la parrocchia di Gaza ogni giorno, come ha fatto fin dall’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza.
Qual è stata la ragione del cambiamento di tono? Perché la rappresentazione improvvisamente allegra, anche se non proprio rosea, dei progressi di Papa Francesco?
Da tre anni, Papa Francesco ha spesso episodi di difficoltà respiratoria, che la comunicazione ufficiale ha definito “raffreddore”. A causa di un “raffreddore”, Papa Francesco non ha potuto recarsi a Dubai per la COP 28, un viaggio a cui teneva molto. Ma c’è stato anche un ricovero al Gemelli dal 29 marzo al 3 aprile 2023, per quella che è stata descritta come una “infezione respiratoria”. Nessuno lo ha detto ufficialmente, ma il Papa sembra essere vittima di una broncopneumopatia cronica ostruttiva. Non può migliorare, ma solo degenerare. E tuttavia, è una malattia che può essere curata con un buon mix di farmaci uniti a un’attenzione particolare alla dieta e a una gestione attenta del tempo e delle attività durante la giornata.
Papa Francesco, tuttavia, non si è mai risparmiato. Non ha un medico personale e il Direttore dei Servizi sanitari vaticani non ha il Papa tra i suoi pazienti. Mentre il Papa era ricoverato, hanno iniziato a trapelare le solite voci vaticane secondo cui il Papa non è un paziente disciplinato, che in questi anni non ha mai ascoltato i consigli dei medici e che non si è risparmiato.
Non è stato solo un modo per spostare le responsabilità in caso di morte improvvisa. È stato anche un riposizionamento della narrazione sul pontefice. Alcuni giornali hanno iniziato a descriverlo come irritabile o particolarmente nervoso e hanno abbandonato la retorica del Papa del popolo che li aveva sempre caratterizzati.
Questi fatti non sorprendono l’osservatore vaticano, che ha sempre conosciuto le storie sul carattere del Papa e sul suo modo di gestire i rapporti personali. Il fatto, però, che queste storie vengano ora pubblicate, o almeno accennate, rappresenta un importante cambio di prospettiva.
Verso la fine del pontificato, tutti iniziano a riposizionarsi. Allora, perché il cambiamento di narrazione ha riguardato anche le condizioni del Papa? La risposta più logica è che Papa Francesco lo ha voluto finché ha potuto. Poi, i medici hanno convinto il Papa che era meglio fornire uno scenario realistico.
Nessuno ha visto Papa Francesco durante questo ricovero. Per motivi di sicurezza, ci sono quattro o sei gendarmi vaticani attorno al Papa, insieme a infermieri e medici. Nemmeno il Sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede, che gestisce le questioni quotidiane e incontra regolarmente il Papa, avrebbe fatto visita a Papa Francesco in questi giorni.
Sappiamo che Papa Francesco vuole che si sappia che sta bene, che sta effettivamente guarendo e che è ancora al centro di tutto. Il Papa è abituato a controllare la narrazione su se stesso.
Negli ultimi anni ha scritto tre libri autobiografici ed è stato intervistato per dare la sua versione del suo rapporto con Benedetto XVI. Il pontificato di Francesco è attento all’eredità mediatica che lascerà.
Tuttavia, questo pontificato attirerà sempre l’attenzione dei media. Più Papa Francesco si isola in Vaticano attraverso le sue azioni, più si moltiplicheranno interviste, dichiarazioni spontanee e posizioni improvvise prese a margine delle Udienze. Da quando si è ammalato, nessuna di quelle manipolazioni mediatiche e di quella gestione della narrazione è stata possibile per Papa Francesco. Non è stato lui a leggere i discorsi; quindi, non ha potuto integrarli, modificarli o tagliarli a seconda dei suoi sentimenti. Alla fine, ha cercato di avere un incontro diretto e personale con coloro che sono andati all’Udienza con lui. Era, tuttavia, sempre più stanco.
Più il Papa si allontana dalla gente, più perde forza nell’immaginario collettivo. Più il Papa perde presenza mediatica, più si notano le contraddizioni del pontificato. C’è un pontificato mediatico e un pontificato reale. Mai come in questi giorni i due hanno iniziato a coincidere.
Questo perché, quando si pensa al passaggio di consegne, la sincerità brutale è l’unico modo per capire in quale direzione si vuole andare in futuro. Papa Francesco lo sa. Già dopo la sua prima operazione, nel 2021, è arrivato a dire con amarezza ai Gesuiti in Slovacchia che lo volevano morto. Questa consapevolezza lo ha portato ad accelerare le sue decisioni, che sono diventate esponenziali dopo la morte di Papa Benedetto XVI.
In questi giorni, i continui segnali di miglioramento sono sorprendenti e insoliti in un paziente di 88 anni che contrae una polmonite bilaterale. Ma colpisce anche la totale assenza di immagini del Papa. Ogni comunicazione sul Papa resta ufficiale, con qualche voce discordante, e tutto da capire.
Mentre si dice che Papa Francesco riesca a malapena a parlare. Si vocifera di un’attività febbrile del Papa in ospedale. Nulla è confermato. Il Papa, si diceva, ha convocato il Cardinale Gianfranco Ghirlanda, uomo di fiducia di Papa Francesco per le riforme. La Sala Stampa della Santa Sede ha smentito questa visita.
La voce potrebbe derivare da un fatto. Una delle ultime riforme che Papa Francesco vorrebbe firmare potrebbe essere quella del Conclave, anche se oggettivamente, in questo momento, non ce ne sarebbe motivo: il Conclave ha un numero record di cardinali, più di due terzi creati da Papa Francesco, e qualsiasi decisione di cambiamento andrebbe a sconvolgere l’equilibrio.
Anche il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, è stato annunciato al capezzale del Papa al suo ritorno dall’Africa. Il Cardinal Parolin non ha cambiato di una virgola il suo programma in Burkina Faso, dimostrando che c’è una Chiesa che va oltre la persona del Papa. Il Segretario di Stato non ha ancora visitato il Papa.
Il Cardinal Parolin gestirà il Conclave nella Cappella Sistina quando arriverà, ma l’intero pré-conclave sarà gestito dal Cardinale Giovan Battista Re, Decano del Collegio cardinalizio, per cinque anni e prorogato da Papa Francesco. Come stabilito da Papa Francesco, i cardinali avrebbero dovuto votare per il successore del Cardinal Re e il Cardinal Parolin sarebbe stato eletto il nuovo Decano. Papa Francesco non lo ha permesso.
Poiché non esiste un vice-Papa, tutti aspettano notizie sulla salute del Papa.
Tuttavia, le notizie dipingono un quadro forse troppo ottimistico rispetto alla patologia di Papa Francesco. È il segno di un pontificato che, attraverso i media, ha nascosto i suoi limiti e i problemi sollevati da molte decisioni. Il fatto che il Papa controlli la narrazione la dice lunga sulla giusta direzione del pontificato di Papa Francesco. Come sappiamo, il Papa ha letto i giornali ogni giorno finché ha potuto, e ha ricevuto l’Eucaristia. Ma, durante i giorni in ospedale, non è mai stato riferito che il Papa abbia presieduto una Messa celebrata nella sua stanza, forse dal cappellano dell’ospedale. Il Papa, si è detto domenica 16 febbraio scorso, ha seguito la Messa in TV. La partecipazione a una Messa è saltata fuori nella comunicazione del 23 febbraio. Questa decisione di non mostrarsi Cattolico fino in fondo è impressionante, proprio quando il mondo intero guarda al Papa con speranza.
Non è possibile sapere se Papa Francesco abbia imposto il cambiamento narrativo. Ma c’è stato un cambiamento, almeno per un po’, che poteva essere deciso solo ai massimi livelli.
Questo articolo nella nostra traduzione italiana è stato pubblicato dall’autore in inglese sul suo blog Monday Vatican [QUI].
[*] La cronistoria
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 14 febbraio 2025: «Questa mattina, al termine delle udienze, Papa Francesco si ricovera al Policlinico Agostino Gemelli per alcuni necessari accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tutt’ora in corso». «Il Santo Padre a seguito dell’acuirsi della bronchite di questi giorni ha effettuato gli accertamenti specialistici ed ha iniziato la terapia farmacologica ospedaliera. I primi esami effettuati dimostrano una infezione delle vie respiratorie. Le condizioni cliniche sono discrete; presenta lieve alterazione febbrile».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 15 febbraio 2025: «Il Papa ha passato una notte serena, ha dormito bene. Stamattina ha fatto colazione e ha letto alcuni quotidiani. Continuano gli accertamenti e le terapie». «Papa Francesco ha riposato tutta la notte. Non ha presentato episodi febbrili. Gli accertamenti eseguiti nel corso della giornata confermano l’infezione delle vie respiratorie. La terapia è stata leggermente modificata in base agli ulteriori riscontri microbiologici. Gli esami di laboratorio odierni riscontrano il miglioramento di alcuni valori. Nel corso della mattina ha ricevuto la Santa Eucarestia, quindi ha alternato il riposo alla preghiera ed alla lettura. Per facilitare la ripresa, lo staff medico ha prescritto riposo assoluto; pertanto nella giornata di domani, domenica 16 febbraio, il Santo Padre non guiderà la preghiera dell’Angelus, ciononostante ha inteso inviare il testo per la relativa pubblicazione».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 16 febbraio 2025: «Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Le condizioni cliniche sono stazionarie e prosegue l’iter diagnostico terapeutico prescritto dallo staff medico. Questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia ed ha seguito la Santa Messa in televisione. Il pomeriggio ha alternato la lettura al riposo».
– Post Facebook di Lorenzo Vitali del 17 febbraio 2025: «È emblematico come – nel giro di ventiquattro ore e anche meno – si sia alzato un muro di quasi indifferenza mediatica (ben diversa dal rispettoso silenzio) nei confronti di uno dei personaggi più “social” ed “à la page” dell’orbe terracqueo, che per anni ha imperversato tra interviste a riviste di gossip ed ospitate televisive. Ma è ancora più emblematico che – di fronte ad un Romano Pontefice che sta percorrendo gli ultimi metri del suo cammino terreno (qualche giorno, nella più ottimistica previsione, leggendo con lucidità le comunicazioni della Sala Stampa della Santa Sede, che sta mostrando tutta la sua inadeguatezza) – nessun Cardinale abbia pubblicamente invitato il popolo cristiano a pregare per l’anima del Santo Padre. E soprattutto non si ha notizia di alcun Cardinale o Vescovo che, a Roma o nel mondo, stia celebrando od inviti a celebrare “Missæ pro Pontifice infirmo”; piuttosto una pesantissima coltre di silenzio che prelude – salvo forse qualche strenuo pretoriano – ad un fuggi-fuggi generale ed ad un riposizionamento in vista dell’imminente Conclave».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 17 febbraio 2025: «I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia. Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata. Il Santo Padre continua ad essere apiretico e sta proseguendo la terapia prescritta. Le condizioni cliniche sono stazionarie».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 18 febbraio 2025: «Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso. L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso. La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall’equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica. Ciononostante Papa Francesco è di umore buono. Questa mattina ha ricevuto l’eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 19 febbraio 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 19 febbraio 2025: «Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori. Dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia. Nel pomeriggio ha ricevuto in visita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale si è trattenuto in forma privata per 20 minuti».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 20 febbraio 2025: «Il Papa ha trascorsa la notte serena, si è alzato e ha fatto colazione in poltrona». «Le condizioni cliniche del Santo Padre sono in lieve miglioramento. È apiretico ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili. Questa mattina ha ricevuto l’Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 21 febbraio 2025: «In merito alle notizie diffuse da Rai News 24 oggi pomeriggio alle ore 16.11, la Sala Stampa della Santa Sede smentisce che ci sia stato un incontro ieri tra il Santo Padre e i Cardinali Gianfranco Ghirlanda e Pietro Parolin».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 22 febbraio 2025: «Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo. Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 23 febbraio 2025: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato». «Le condizioni del Santo Padre permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata. Nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al 10° piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui».
– Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 24 febbraio 2025: «La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando» (prima della chiusura di questo articolo alle ore 10.15).

Preghiamo per il Santo Padre
Oremus pro Pontífice nostro Francisco
Dominus conservet eum,
et vivíficet eum,
et beatum faciat eum in terra,
et non tradat eum in animam inimicorum eius.
Preghiamo per il nostro Papa Francesco.
Il Signore Lo conservi,
Gli doni vita e salute,
Lo renda felice sulla terra
e Lo preservi da ogni male.
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Tag: gemelli, korazym, malato, papa
Categoria: Generale
Nel fratempo che l’antipapa JMB è costretto al silenzio in ospedale. . la CEI: la conferenza dei vescovi a lui subordinati, di fronte alle varie regioni che già hanno approvato la legge sull’EUTANASIA dichiara ipocritamente:
“QUESTA NUOVA LEGGE DEVE ESSERE GARANTITA A TUTTI in modo efficace e uniforme IN OGNI REGIONE, perche tali” CURE PAGLIATIVE” servono ad alleviare la sofferenza e assicurare una morte dignitosa.”🙈
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2025-02/cei-vescovi-italia-vita-chiesa.html
Il tutto col sostegno del ministro della “salute” del governo Meloni, dott. Orazio SCHILLACI, che sul tema “FINE VITA” dichiara:
“i tempi sono maturi per una LEGGE VALIDA PER TUTTI”‼️
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2025/02/21/schillaci-sul-fine-vita-i-tempi-sono-giusti-per-una-legge.._2a680f22-68ba-4b98-9f5a-7c68731b7f1a.html
Domando:
Ma esiste ancora un vescovo di Santa Romana Chiesa che abbia il coraggio di uscire dalla Babilonia dell’antipapa JMB e condannare pubblicamente tale suo iniquo obiettivo che grida giustizia al cospetto di Dio?
Mi limito a riportare una considerazione di Andrea Cionci, sulle notizie di fonte vaticana, sintetica quanto fedele: “Papa Francesco ha dormito, però è sveglio, ma ha avuto una crisi, ora riposa in poltrona, fra poco sarà gravissimo, ma è in recupero, presto tornerà in Vaticano anche se ha due giorni di vita e dovrà rimanere al Gemelli per un mese. Siete ridicoli. “
…se è ancora vivo….mah…
Ricoedo che al tempo di lenin e stalin un dittatore o un papa era ancora vivo dopo cinque giorni dalla morte.
Bisognava prima di annunciarlo gli eredi si mettessero d’accordo sulla sucessine