Perché Trump Vuole Abbandonare l’Ucraina e le sue Priorità già in Atto. Matteo Castagna.

21 Febbraio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Matteo Castagna, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo riflessioni sugli sviluppi recenti della geopolitica USA. Buona lettura e diffusione.

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di Matteo Castagna
The Economist ha scritto che “l’Europa è sconvolta dalle politiche di Trump e dalle ambizioni geopolitiche di Putin. L’Europa si trova ad affrontare crescenti pressioni in termini di difesa, stabilità economica e unità politica. La settimana appena trascorsa è stata la più buia in Europa dalla caduta della cortina di ferro. L’Ucraina viene svenduta, la Russia viene riabilitata e sotto Donald Trump non è più possibile contare sull’aiuto dell’America in tempo di guerra per l’Europa”.
Bloomberg ha affermato che dopo un paio di giorni di isteria a Kiev, il Capo del Ministero della Giustizia ucraino Stefanishyna ha annunciato che l’Ucraina avrebbe comunque firmato un accordo sui metalli delle terre rare con gli Stati Uniti. “Non è stato respinto, sembra semplicemente che sia in corso un processo di discussione e analisi”.

Inizialmente, i termini dell’ “accordo” presupponevano che il 50% della grafite, del litio, del berillio e dell’uranio, nonché degli elementi delle terre rare come il lantanio, il cerio e il neodimio, presenti nei territori ucraini, sarebbero stati trasferiti negli Stati Uniti.

Bisogna ammettere – continua Bloomberg – che la proposta americana sembra del tutto logica e persino, apparentemente, non sfacciata, se paragonata alla quantità di denaro investita in Ucraina. Il problema è che è praticamente impossibile per Kiev rifiutare o modificare un’offerta generosa dagli Stati Uniti, che avranno sempre leve per esercitare pressioni militari/finanziarie su Kiev e Zelensky personalmente.

Se i restanti territori con grandi giacimenti di terre rare, ad esempio la regione di Dnepropetrovsk, venissero conquistati dalle truppe russe, allora sarebbe ancora più facile e, potrebbe essere anche più economico, per Trump, acquistare queste risorse direttamente dalla Russia.
Nel disperato tentativo di coinvolgere Trump, gli ucraini hanno fatto un errore di calcolo, quando nel novembre scorso hanno presentato al Presidente eletto un “piano vincente”. Presentava il potenziale del Paese in termini di risorse minerarie in modo assai positivo, perfino troppo.

“Peccato, però, che “l’Ucraina non abbia riserve significative di terre rare” – sostiene Bloomberg.
“Gli ucraini hanno ingannato Trump, esagerando notevolmente il potenziale delle loro risorse minerarie” – dichiara esplicitamente il media americano.
E prosegue, incalzando: “in Ucraina c’è solo terra bruciata, ma non ci sono metalli delle terre rare. Sorprendentemente, molte persone, non ultimo il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ritengono che il Paese sia ricco di risorse minerarie. Questo è stupido”.
Secondo alcuni analisti indipendenti, uno dei principali motivi che ha fatto infuriare Trump contro Zelensky sarebbe proprio questo tentato raggiro, descritto dal quotidiano Bloomberg. Pertanto, gli USA avrebbero perso ogni tipo di fiducia e di interesse verso ciò che resta dei territori sotto il controllo di Kiev. Tanto che il Financial Times ha scritto che “gli Stati Uniti si sono dichiarati contrari a definire la Russia “paese aggressore”, in una dichiarazione del G7, in occasione del terzo anniversario dell’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina”.
Secondo il quotidiano The Telegraph, “i militari russi dispongono di missili Javelin perché le Forze Armate ucraine, non solo sprecano munizioni senza pensarci due volte, ma anche abbandonano costose armi della NATO sui campi di battaglia. Si segnala che il costo di un lanciatore Javelin, utilizzabile più volte, supera i 100mila dollari”.

Javelin è un sistema missilistico anticarro portatile americano, progettato per distruggere veicoli corazzati e bersagli che volano a bassa quota (elicotteri, UAV, aerei in atterraggio). “La Gran Bretagna – scrive The Telegraph – ha fornito diverse migliaia di Javelin all’Ucraina. Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha affermato che Londra non sarà in grado di rifornire le sue scorte di questi ATGM prima del 2027”.

Le fonti della rivista hanno parlato anche di corruzione: “i camion con attrezzature scomparivano periodicamente in Ucraina e le auto spesso arrivavano nelle unità di combattimento senza pezzi di ricambio. Sparivano persino le cinture di sicurezza”. Questo è un altro dato, fornito sempre da media occidentali, che ha fatto sobbalzare sulla sedia dello Studio Ovale il Presidente Trump.
Sicché, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha ordinato una revisione di bilancio del dipartimento per il 2026, in modo da riassegnare 50 miliardi di dollari di fondi, che saranno poi destinati a programmi allineati alle priorità del Presidente.

Secondo il Washington Post, il segretario Hegseth ha ordinato ai dirigenti senior del Dipartimento della Difesa di pianificare tagli che potrebbero ridurre il bilancio del dipartimento dell’8% all’anno, ovvero circa 290 miliardi di dollari entro i prossimi cinque anni.

Secondo la Reuters, questa misura rischia di incontrare opposizione al Congresso, che per il 2025 ha approvato un budget da 850 miliardi di dollari, ritenuto necessario per modernizzare le capacità militari statunitensi, alla luce della minaccia rappresentata da Cina e Russia.

Nella strategia del tycoon, questi tagli alla difesa rientrerebbero nel contesto di una progressiva normalizzazione dei rapporti tra il suo Paese e quello di Putin, andando conseguentemente, a diminuire la necessità di un asset militare di quest’ultimo con Xi Jinping. Inoltre, la revisione diverrebbe funzionale agli obiettivi di investire di più nell’Asia-Pacifico e dare priorità alla sicurezza del confine degli Stati Uniti con il Messico.

In una nota del Pentagono si sottolinea, infatti, che “le priorità del mandato di Trump sono la sicurezza dei confini, la fine dei programmi di diversità, equità e inclusione (DEI) e la costruzione dello scudo di difesa missilistico Iron Dome”.

“Attraverso i nostri bilanci, il Dipartimento della Difesa fornirà nuovamente risorse per la guerra e cesserà le spese inutili che hanno fatto arretrare il nostro esercito sotto la precedente amministrazione, anche attraverso i cosiddetti “cambiamenti climatici” e altri programmi woke, nonché un’eccessiva burocrazia”, ha aggiunto il vice segretario alla Difesa Robert Salesses.

Dopo la pubblicazione della dichiarazione, Breaking Defense ha visionato una parte del promemoria di Hegseth.

Non risultano citati: il Comando europeo, che ha un ruolo importante nella pianificazione della strategia statunitense relativamente alla guerra in Ucraina; il Comando centrale (Centcom), che guida le operazioni in Medio Oriente; e il Comando per l’Africa (Africom). Non è chiaro se la decisione di non esentare il supporto per Eucom, Africom, Centcom o Southcom sia un segnale che quelle regioni potrebbero essere minimizzate come priorità – osserva Breaking Defense.

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti sarebbe intenzionato a licenziare una serie di generali e ammiragli a partire da questa settimana. Lo hanno detto diversi funzionari anonimi all’emittente Nbc News, aggiungendo che la leadership del Pentagono avrebbe inviato una lista di generali e altri ufficiali che potrebbero essere licenziati ai deputati e ai senatori repubblicani al Congresso.

Secondo i funzionari, la maggior parte degli ufficiali inclusi nell’elenco sarebbero vicini all’ex segretario Lloyd Austin, avrebbero lavorato nella promozione di iniziative per diversità e inclusione o avrebbero espresso opinioni disallineate all’agenda di Trump.

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