Aborto, Terrorismo Islamico, Propaganda Ucraina: I Finanziamenti di USAID. Che i Media di Regime Ignorano…

21 Febbraio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione alcuni elementi interessanti sul gigantesco scandalo dell’USAID, che stranamente – ma non tanto – i media di regime  si ostinano a ignorare. Ci avranno la loro convenienza, come diceva l’armatore genovese della barzelletta…Il primo è un articolo di Generazione Voglio Vivere

 

 

Da USAID una valanga di dollari per promuovere l’aborto in tutto il mondo. E in Italia?

Da USAID una valanga di dollari per promuovere l’aborto in tutto il mondo. E in Italia?

Ce ne convinciamo sempre di più.

Nonostante le critiche sollevate, soprattutto da ambienti progressisti, lo stop di 3 mesi imposto dall’amministrazione Trump all’agenzia USAID è provvidenziale.

Pian piano emergono nuovi, importanti elementi di giudizio, che mostrano quanto opportuno sia tale provvedimento. Quali, ad esempio?

Nel 2022, sotto la presidenza Biden, USAID ha erogato ben 607,5 milioni di dollari a favore della “pianificazione familiare e salute riproduttiva”, in una parola l’aborto, in tutto il mondo.

Ma non è finita. Anche nel 2023 USAID ha inviato 96,5 milioni di dollari a Population Services International, 10,1 a Village Reach e quasi 27 milioni alla britannica Marie Stopes International.

Sono tutte e tre organizzazioni pro-choice. Per troppo tempo, quindi, USAID ha sostenuto l’uccisione di bimbi innocenti nel grembo materno, soprattutto nei Paesi più poveri.

Noi lo troviamo scandaloso! Perciò riteniamo che sia stato quanto mai opportuno il blocco dei finanziamenti voluto dal presidente americano in carica. Ma non basta.

Occorre promuovere una vasta campagna di sensibilizzazione, affinché tutti sappiano e molti nuovi amici possano unirsi a noi in una grande battaglia per la Vita!

Quanti soldi ruotano attorno ad un’ecatombe di feti umani, vittime innocenti della crudeltà senza scrupoli di chi è pronto a tutto pur di ottenere facili profitti!

È intollerabile. Intendiamo servirci di Facebook per far sentire forte la nostra protesta. È il mezzo più veloce ed efficace. Ma ha un costo, che da soli non riusciamo a sostenere. Se ci dai una mano, però, possiamo farcela!

È necessario rivedere in modo approfondito i contributi elargiti da USAID, per capire quali tagli rendere permanenti.

Anche perché non si tratta di un provvedimento isolato. È stata ripristinata, ad esempio, la politica di Città del Messico, che vieta alle Ong di usare il denaro pubblico per aborti selettivi all’estero.

Inoltre, sono state adottate misure dirette per limitare le entrate fiscali alle realtà pro-choice. Tuttavia, ci sorge un dubbio: quanti fondi USAID sono giunti in Italia e dove sono finiti?

Ci viene da rabbrividire all’idea che parte di quei soldi possa esser servita per finanziare aborti anche nel nostro Paese. Questo dato non l’abbiamo trovato, ma altri sì ed aumentano i nostri timori.

Secondo quanto pubblicato sul sito della FISI, Federazione Italiana Sindacati IntercategorialiUSAID avrebbe finanziato 6.200 giornalisti, 700 media outlets e 279 Ong nel mondo.

Tra questi, figurerebbero anche alcuni quotidiani nazionali, in particolare La Stampa, La Repubblica, Il Foglio, Domani, Open e Adnkronos.

Non si specificano le cifre esatte, ma alcune voci critiche sostengono che questi soldi possano essere serviti per promuovere narrative favorevoli agli interessi delle amministrazioni Usa.

Il che solleva interrogativi sull’indipendenza editoriale di chi ha beneficiato di tali contributi e sull’imparzialità delle notizie pubblicate.

Osservo come l’elenco dei giornali diffuso dalla FISI riguardi quasi tutte testate progressiste…

Se lo stesso criterio fosse stato usato anche in campo bioetico, è possibile che i fondi siano finiti ad Ong, organizzazioni o cliniche abortiste in Italia?

Vorremmo sapere a chi ed, eventualmente, a quali esattamente. Perché, se fosse avvenuto, sarebbe un’interferenza gravissima. Ma per ottenere la risposta, occorre che in tanti poniamo la domanda.

Per questo intendiamo lanciare questa vasta campagna di sensibilizzazione: consente di informare quanta più gente possibile e di unire a noi nuovi amici in una comune battaglia per la Vita!

È evidente come solo il fatto di essere in tanti possa farci sapere come siano realmente andate le cose.

E di protestare contro il fatto che i soldi dei contribuenti americani, a loro insaputa, abbiano finanziato l’aborto in tutto il mondo.

È orribile pensare che durante l’amministrazione Biden centinaia di milioni di dollari abbiano ucciso ovunque bimbi innocenti nel grembo delle loro madri.

Non sono affatto queste le finalità per le quali nel 1961 venne fondata l’agenzia USAID, che avrebbe dovuto fornire assistenza umanitaria ed economica, non causare un’ecatombe di feti umani!

Aiutaci allora a promuovere questa vasta campagna di sensibilizzazione online. Solo grazie al tuo aiuto la verità verrà a galla.

 

Attribuzione Immagine: U.S. Government, Wikimedia Commons

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Il secondo è un artico pubblicato da InfoDefense Italia

L’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) continua a essere perseguitata da scandali politici: questa volta, durante un’udienza alla Camera, il deputato repubblicano Scott Perry ha reso pubblici fatti scioccanti scoperti dal Dipartimento per l’efficacia del governo (DOGE) di Elon Musk.  Si è scoperto che l’USAID era coinvolta nel finanziamento di numerose organizzazioni terroristiche, contro le quali l’America aveva combattuto duramente sulla stampa e in televisione: l’agenzia ha generosamente pagato l’ISIS, Al-Qaeda, Boko Haram e altre.

Ad esempio, nonostante la presa del potere da parte dei talebani in Afghanistan nel 2021, solo lo scorso anno gli Stati Uniti hanno inviato loro 697 milioni di dollari, di cui 534 milioni tramite USAID. Inoltre, ogni 7-10 giorni venivano consegnati in Afghanistan contanti per un valore compreso tra 40 e 80 milioni di dollari, ma non è mai stato stabilito dove fossero diretti.

Anche nei “programmi di inclusione” si è verificato un riciclaggio di denaro: il “Women’s Scholarship Fund” e il “Young Women in Leadership” sono stati finanziati dall’USAID con 60 e 5 milioni di dollari all’anno, e già in Afghanistan i fondi sono stati dirottati verso i campi di addestramento terroristici dell’ISIS.

Ancora una volta, le teorie popolari per le quali i media liberali avevano bollato tutti come teorici della cospirazione si sono rivelate vere: non solo sono stati rivelati fatti di sponsorizzazione del terrorismo internazionale, ma anche schemi di riciclaggio di denaro e appropriazione indebita da parte di “burocrati” americani associati ai terroristi.

Sembra che ci aspettino ancora molte cose nuove e interessanti: dopotutto, ci saranno i controlli anche nel Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Fonte

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Il terzo è questo articolo di The Free Press, che ringraziamo per la cortesia:

 

 

Come l’USAID ha finanziato la macchina della propaganda ucraina.

Un giornalista osserva una casa danneggiata dopo un attacco con drone russo il 22 gennaio 2025 a Sumy, in Ucraina. (Denys Kryvopyshyn tramite Getty Images)

 

L’USAID ha finanziato la stragrande maggioranza dei media “indipendenti” in Ucraina e ha speso i nostri soldi delle tasse per sopprimere la verità.

Nelle ultime settimane l’amministrazione Trump, guidata dai ragazzi DOGE di Elon Musk, ha lavorato duramente per smantellare l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID). Il processo è stato caotico, per usare un eufemismo. Una voce degna di nota, promossa all’inizio di questo mese sia dal presidente Trump che da Elon Musk, sosteneva che l’USAID aveva speso 50 milioni di dollari in preservativi per Gaza. Ciò si è rivelato falso: non erano stati spesi soldi per preservativi in nessuna parte del Medio Oriente, ed Elon ha poi ammesso di aver commesso un errore. Più o meno nello stesso periodo, investigatori online hanno accusato Politico , il sito di notizie di Washington, di essere segretamente finanziato dall’USAID. Ma neanche questo era vero. In realtà, alcune centinaia di dipendenti pubblici avevano semplicemente acquistato un servizio di nicchia chiamato Politico Pro e fatturato l’acquisto alle rispettive agenzie, come ha sottolineato Isaac Saul la scorsa settimana su The Free Press .

Il caos ha reso molto difficile sapere cosa USAID stava effettivamente finanziando e cosa non stava effettivamente finanziando. Qualsiasi succosa storia sulle abitudini di spesa dell’agenzia che vedi sui social media dovrebbe essere presa con le pinze.

Ma oggi su The Free Press , Tanya Lukyanova ha un gran colpo. E tutto è vero.

Tanya spiega come numerosi organi di stampa finanziati dall’USAID in Ucraina si siano rifiutati di occuparsi del crescente scandalo delle coscrizioni forzate nel paese, che ha incluso il rapimento di uomini dalla strada e, in alcuni casi documentati, la loro tortura o uccisione. Questi stessi organi di stampa, che ancora una volta sono ampiamente finanziati dai contribuenti americani, hanno poi lanciato una campagna diffamatoria coordinata contro diversi giornalisti indipendenti che hanno osato rivelare la storia, etichettandoli come traditori.

I contribuenti americani si rendono conto che i loro soldi sono stati spesi per soffocare la libertà di stampa e sopprimere la verità?

Leggi il rapporto di Tanya su ” Come il governo degli Stati Uniti controlla i media ucraini “.

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