Siero Anti-Flu: Nessuna Prova che Calino Mortalità e/o Ospedalizzazione. Uno Studio, Pro-Memoria.
19 Febbraio 2025
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Pro Memoria, che ringraziamo per la cortesia, basato su questo studio condotto in Gran Bretagna. Buona lettura e diffusione.
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Anziani, vaccinazione influenza: NESSUNA PROVA riduzione ricoveri o mortalità
… rimangono dubbi sull’efficacia di questa politica
… determinare l’efficacia del vaccino antinfluenzale nel ridurre i ricoveri e la mortalità tra le persone anziane
… Luogo: Inghilterra e Galles
… età compresa tra 55 e 75 anni residenti nell’area di studio nel periodo 2000-2014
… Misurazioni: tassi di ospedalizzazione e mortalità per mese di età
… i dati includevano 170 milioni di episodi di cura e 7,6 milioni di decessi
… nessuna prova ha indicato che la vaccinazione abbia ridotto i ricoveri ospedalieri o la mortalità tra le persone anziane
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L’effetto della vaccinazione antinfluenzale per gli anziani sull’ospedalizzazione e sulla mortalità: uno studio osservazionale con un disegno di discontinuità di regressione
Studio osservazionale
Pdf by:
https://www.pro-memoria.info
Contesto: studi osservazionali che utilizzano progetti di ricerca tradizionali suggeriscono che la vaccinazione antinfluenzale riduce i
ricoveri e la mortalità tra le persone anziane. Di conseguenza, le autorità sanitarie di alcuni paesi danno la priorità alla vaccinazione di questa popolazione. Tuttavia, rimangono domande sull’efficacia di questa politica dato il potenziale di pregiudizio e di confondimento nei dati osservazionali.
Obiettivo: determinare l’efficacia del vaccino antinfluenzale nel ridurre i ricoveri e la mortalità tra le persone anziane utilizzando un progetto di ricerca osservazionale che riduca la possibilità di pregiudizi e confondi.
Progettazione: un disegno di discontinuità di regressione è stato applicato al forte cambiamento del tasso di vaccinazione all’età di 65 anni
che è il risultato di una politica di vaccinazione basata sull’età nel Regno Unito. In questo progetto, i confronti erano limitati agli individui che erano vicini alla soglia di età 65 anni ed erano quindi plausibilmente simili lungo la maggior parte delle dimensioni tranne il tasso di vaccinazione.
Ambientazione: Inghilterra e Galles.
Partecipanti: adulti di età compresa tra 55 e 75 anni residenti nell’area di
studio tra il 2000 e il 2014.
Intervento: vaccino contro l’influenza stagionale.
Misure: tassi di ospedalizzazione e mortalità per mese di età.
Risultati: i dati includevano 170 milioni di episodi di cura e 7,6 milioni di decessi. Il compimento dei 65 anni è stato associato a un aumento
statisticamente e clinicamente significativo del tasso di vaccinazione contro l’influenza stagionale. Tuttavia, nessuna prova ha indicato che la vaccinazione ha ridotto i ricoveri o la mortalità tra le persone anziane. Le stime erano abbastanza precise da escludere i risultati di molti studi precedenti.
Limitazione: lo studio si è basato su dati osservazionali e il suo obiettivo è stato limitato agli individui di età vicina ai 65 anni.
Conclusione: le attuali strategie di vaccinazione che danno la priorità alle persone anziane possono essere meno efficaci di quanto si creda nel
ridurre la grave morbilità e mortalità in questa popolazione, il che suggerisce che potrebbero essere necessarie strategie supplementari.
Fonte di finanziamento primaria: Istituto Nazionale sull’Aggimento
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Tag: influenza, pro memoria, vaccino
Categoria: Generale
Nel piccolo abbiamo preso dimestichezza con il prefisso nano (10 alla meno nove). Alle nanotecnologie bastano volumi infinitesimi e quantità impercettibili (un milione di volte più piccole del milligrammo).
Proviamo a ragionare con altri prefissi ormai gestibili: tera sta per 10 alla dodicesima: mille miliardi). Per esempio una certa tecnologia molto utile per l’Intelligenza Artificiale ha trovato come memorizzare terabyte di informazione (mille volte più dei giga) in spazi poco più che atomici. Per intenderci in un giga byte possono starci un migliaio di libri.
Siamo in un tempo in cui le nanotecnologie sfuggono agli abituali sistemi di controllo (che ricercano impurezze dell’ordine dei microgrammi, mille volte più grandi dei nanogrammi), ma possono essere usate per trasportare informazione genetica (RNA e DNA) con la possibilità di modificarla (es la metilpseudouridina nel mRNA) o di “dimenticarsene” un po’ come impurezza (il dsDNA residuale trovato nei vaccini mRNA).
Il tutto fatto circolare nel corpo umano cavia, con nanolipidi cationici e qualche volta un altro nanocomponente come il grafene che ha la capacità di riconfigurarsi se opportunamente indotto a farlo.
Quindi nell’infinitamente piccolo posso caricare quantità di istruzione infinitamente grande, attraverso esperimenti che prevedono in biotecnologia il “guadagno di funzione” ovvero una qualche prerogativa non presente in natura, putacaso istruita su un virus…
Vi stanno un po’ fischiando le orecchie?
Tra i materiali più adatti per accumulare tera byte di informazione in nanostrutture ci sono le terre rare (i lantanidi o lantanoidi). Ne abbiamo sentito parlare a proposito di giacimenti presenti in Ucraina, luogo nel quale pullulavano anche i laboratori del tipo Wuhan.
Aumenta l’acufene?
Allora in un cristallo di terra rara adatto perchè difettoso per la mancanza di un atomo si può caricare molta memoria fino a comprimere tera byte di dati in un cubo di materiale di appena un millimetro di lato (articolo pubblicato sulla rivista Nanophotonics).
La ricerca ha preso le mosse dai dosimetri che misurano le radiazioni (ad esempio l’esposizione alle radiazioni del personale ospedaliero) scoprendone l’utilizzo nel campo della memoria microelettronica.
I lantanoidi (le terre rare) sono tutte sostanze con radioattività o spiccati campi magnetici. Il più diffuso è il Cerio. Il neodimio è quello delle calamite. Le terre rare hanno anche proprietà ottiche molto peculiari di speciale interesse per chi sa ricamarci sopra.
Ovviamente lo spingere la memorizzazione di dati in strutture mille e mille volte più piccole di quelle microscopiche serve all’Intelligenza Artificiale che è foriera di sviluppi transumani almeno quanto la manipolazione del codice genetico e l’introduzione di strutture configurabili dall’esterno nel corpo umano, facendole arrivare anche oltre la barriera emato encefalica.
Ora che le orecchie fischiano come uno stadio inviperito
La differenza con i già noti dosimetri (attivati dai raggi X o gamma delle radioterapie o della diagnostica) la memoria archiviata nei lantanidi può essere attivata con energie molto inferiori (basta un laser UV, l’ultravioletto). Si arriva a rendere obsoleto tutto il computing classico.
Sono dei benefattori? O ci vogliono del male?
Chi lo sa?
Del mRNA ci hanno detto che sono atti di amore.
Finchè non si sa chi controlla che cosa e come, dubitarne è lecito. Troppi servi pagati permettono a poche menti bacate dal delirio di onnipotenza di fare danni irreparabili a moltissimi.
La ringrazio del suo contributo. Sapevo dell’esistenza delle terre rare ma ancora non conoscevo queste peculiarietà tecnico – scientifiche. Ripensavo proprio oggi ad una celebre frase che ricorre nei promessi sposi, cioè: “omnia munda mundis”. Ma oggi chi è puro? Di chi fidarsi? Le risposte a tali quesiti sono fin troppo scontate. Inoltre non possiamo dimenticare ciò che è presente nella parola di Dio, nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nelle apparizioni mariane circa la venuta del “tempo della prova”, che dobbiamo saper riconoscere osservando i “segni dei tempi” che a mio parere abbondano. Pertanto non rimane che abbandonarci alla preghiera.
La mortalità è cresciuta fin dalla prima ondata vaccinale del 2015 a seguito del famoso comunicato 387 del settembre 2014.
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/241024/Comunicato_AIFA_N.387.pdf/9d2923ca-6dbd-9132-7604-a7de092e1317
Chiunque può accorgersene guardandosi intorno: il tasso di mortalità della popolazione è salito da circa 1% a 1,35%.
Nascono molto meno bambini (l’mRNa e i suoi veicolanti si accumulano anche negli organi riproduttivi) e di quelli che nascono molti soffrono problemi (l’autismo è almeno decuplicato), con qualche leggerissimo sospetto visto il bombardamento vaccinale coatto.
Anche tra i giovani i casi di malattia grave sono cresciuti.
In generale si assiste ad un aumento delle diagnosi di tumore (circa 400000 l’anno dopo l’mRNa a fronte dei 350000 che si contavano sette o otto anni fa).