Mattarella, Russia, il Terzo Reich. Luciano Canfora: il Paragone è solo Propaganda. Fantasie di Qualcuno.

17 Febbraio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre da Mosca Maria Zakharova avverte che l’improvvido paragone fra Russia e Terzo reoich fatto dall’infausto e speriamo presto dimissionario inquilino del Quirinale avrà delle conseguenze, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato da Francesco Agnoli, che ringraziamo, su Facebook. Buona lettura e diffusione.

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Monaco 1938 e Mattarella
Qui Luciano Canfora, che non amo particolarmente, perche da buon comunista vede anche lui la storia con una certa parzialità, fa una lezione di storia a Mattarella su Monaco 1938. Paragonare la pace di oggi ai fatti di allora sa di grottesco non solo per quello che Canfora spiega qui sotto ma anche perché Hitler aveva già sottomesso uno stato libero, l’ Austria ed era noto a tutti che voleva lo ” spazio vitale” ad est.
Allora Francia e Inghilterra cedettero perché la colpa della situazione dei Sudeti tedeschi era anche loro e anche per un altro motivo : sapevano bene che la vittoria elettorale di Hitler era stata frutto delle loro sciagurate sanzioni di Versailles e di quelle successive. Hitler fu in buona parte favorito dal diktat di Versailles e dai debiti di guerra.
L’ idea che strozzare un paese grande e forte sia vincente non funziona mai.
L’ idea di Biden, Draghi e Ursula di piegare la Russia con sanzioni e armi, si è rivelata ancora una volta stupida e fallimentare, per l’ Ucraina, per l’ Europa e anche per gli Usa ( Biden non ha mai fatto gli interessi degli americani, ma quelli di alcune lobby).
Sino ad ora, e sono 25 anni che governa, Putin non ha mai aggredito un paese Nato: la netta impressione di quanto è avvenuto in questi anni è che la Nato abbia fatto tutto il possibile per fare crescere il nazionalismo russo, spingendo la Russia ad atti inconsulti, per poter poi scatenare la guerra. Non si è mai creduto che Putin fosse Hitler, ma si è cercato di spingerlo a divenire un Hitler. Il che è totalmente diverso.
Che oggi la pace faccia tanta paura, nonostante l’ evidenza (Ucraina destinata al fallimento senza che Biden e Ursula la abbiano portata nella Nato), dimostra la follia a cui sono arrivate le nostre classi dirigenti.
Un’ ultima considerazione sul presidente: era ministro della difesa quando il comunista D’ Alema bombardò la Serbia del comunista Milosevic per dichiarare ufficialmente che il PCI italiano, poi PD, era passato da essere il servetto di Mosca ad esserlo di Washington. Allora Giulio Andreotti, interprete della politica estera DC, avvisò più volte Mattarella di quanto fosse pericoloso mettere all’ angolo la seconda potenza militare mondiale e sciocco giocare ai Cow Boys con le atomiche in magazzino.
Ma Andreotti era da tempo un uomo sotto scacco : i processi per mafia, fasulli, erano serviti a liberarsi di lui.
Senza DC, senza Andreotti e Craxi, l’ Italia smise di essere un paese libero, con una sua politica estera, per quanto vincolata, ma non totalmente, dalla Nato.
***
Luciano Canfora
“Paragonare Monaco 1938 e l’oggi? È solo propaganda”
L’intervista – Contro l’equazione “sommaria” di Mattarella e altri: “L’élite britannica era favorevole al Führer, l’avversario era l’Urss e il Terzo Reich l’argine al comunismo”
Di Daniela Ranieri
Visto che impazzano i paragoni, da parte della stampa dominante, tra gli eventi prodromici del nazismo e la situazione attuale, in particolare tra la Conferenza di Monaco che aprì la strada a Hitler e la telefonata tra Trump e Putin per porre fine alla guerra in Ucraina, abbiamo interpellato sul tema il professor Luciano Canfora, storico, grecista e filologo.
Professore, cosa successe a Monaco il 29 settembre del 1938?
Venne concluso l’accordo tra quattro potenze, Francia, Inghilterra, Reich tedesco e Italia. Queste potenze su iniziativa tedesca decisero e comunicarono al rappresentante del governo cecoslovacco, che non partecipava alla Conferenza, di cedere territori abitati da minoranze: 3 milioni di tedeschi, un numero consistente dentro la neonata Repubblica cecoslovacca se si pensa che il numero di slovacchi era di 1 milione e 900 mila e i cechi erano 6 milioni e 800 mila. Nell’area dei Sudeti confinante con la Germania meridionale c’erano anche 740 mila ungheresi, 460 mila ruteni e 100 mila polacchi. L’atto di forza della Conferenza fu di imporre alla Cecoslovacchia di obbedire a questa sollecitazione di autonomia per le minoranze etniche, ed è vero che i tedeschi occuparono i Sudeti e prepararono il terreno dando vita a movimenti nazionalistici filo-tedeschi, ma la Polonia, che era governata dalla destra e da ammiratori del Terzo Reich, si prese un pezzetto di Cecoslovacchia, e l’Ungheria un altro bel pezzo. Quando si dice che la Conferenza portò allo smembramento della Cecoslovacchia in favore della Germania si dice una cosa solo parzialmente esatta.
Hanno senso i paragoni con la situazione geopolitica attuale?
In comune non c’è assolutamente nulla, se non per la fantasia di qualcuno.
C’è anche, da parte riformista e neoliberista, chi fa il paragone tra gli accordi tra Putin e Trump e il patto Molotov-Ribbentrop. È giusto?
Ma no… Il punto particolarmente grave è che nel ’38 l’élite britannica era favorevolissima al Führer. Si legga il libro Gli amici di Hitler. Lord Londonderry, la Gran Bretagna verso la via della guerra dello storico inglese Ian Kershaw. L’avversario era l’Unione Sovietica, il Terzo Reich era “l’argine contro il comunismo”. Alla vigilia della guerra, quando ci sono trattative intense, il Führer convoca Carl Burkhardt, commissario della Società delle Nazioni, a Danzica, città libera a statuto speciale e filo-nazista, e gli dice una frase significativa che Burkhardt ha trascritto nel suo libro del 1960 La mia missione a Danzica: “Tutto ciò che io intraprendo”, dice Hitler “è rivolto contro la Russia. Se in Occidente sono troppo stupidi o troppo ciechi per capirlo, sarò costretto a raggiungere un’intesa con la Russia per battere poi l’Occidente, per poi lanciare tutta la mia forza contro l’Unione Sovietica”.
Nella Conferenza di Monaco c’è l’esclusione di un soggetto fondamentale, l’Unione Sovietica; la Francia non è confinante con la Polonia, o con la Cecoslovacchia, però viene convocata per decidere i destini della Cecoslovacchia.
Anche il presidente Mattarella all’Università di Marsiglia ha detto che a Monaco nel ’38 “a prevalere fu il criterio della dominazione” e delle “guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”. Ha protestato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha parlato di “invenzioni blasfeme”. L’affermazione di Mattarella è storicamente corretta?
Quello che ho appena detto smonta questa idea sommaria. Se vogliamo parlare seriamente di quella vicenda, non c’è nulla in comune col quadro attuale. L’idea che serpeggia nella nostra stampa è molto superficiale e analogica. Capisco la propaganda, il guaio è poi quando uno ci crede veramente, che è il dramma dei nostri giornalisti.
Ha ravvisato della propaganda bellica in Italia negli ultimi tre anni?
Hanno creduto alle cose che dicevano e adesso davanti alla novità che si sta producendo, ora che è saltato il tavolo, sono in imbarazzo, perché avevano preso sul serio ciò che dicevano e che era palesemente di una superficialità estrema.
Putin è il nuovo Hitler?
Il nuovo Hitler fu già il presidente Gamal Abd al-Nasser, quando nazionalizzò il Canale di Suez. Poi Saddam Hussein era il nuovo Hitler. Poi Putin… In realtà per Putin ci sono due trattamenti diversi: una corrente un po’ colta ma passatista dice che è il nuovo Hitler; un’altra, più fricchettona, dice “lo zar”, che è comico. Mi viene in mente l’isteria di Mussolini quando scriveva sul Corriere della Sera nella Repubblica sociale firmandosi “Giramondo” e chiamava il re Vittorio Emanuele III “il signor Savoia”, così si sfogava verbalmente contro colui che lo aveva portato al potere e poi aveva fatto il colpo di Stato. Ma sfogarsi verbalmente è un segno di impotenza.
Mattarella ha parlato anche di “settant’anni di pace” in Europa.
Tranne in Jugoslavia. Forse appartiene all’Africa.
In Baviera si chiude oggi la 61ª Conferenza di Monaco sulla Sicurezza. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha chiesto agli Stati membri di aumentare le spese per la Difesa e di adottare “una mentalità da urgenza permanente”. Con lo sfilarsi degli Usa dalla guerra in Ucraina, Putin conquisterà i Paesi baltici e arriverà a Lisbona?
Certamente, sta cercando di sbarcare in Ispagna. Forse anche in Marocco. Soltanto gli stupidi o quelli in malafede dicono questo. Perché tutti sanno, e Putin prima di tutti, che l’art. 5 del Trattato sul Patto atlantico prevede che un attacco a un singolo Stato appartenente alla Nato comporta una reazione militare dell’intera Alleanza. Ce l’hanno raccontato in maniera ossessiva, ogni volta che un aereo russo sorvolava un angolo della Polonia, Mentana ci ricordava che c’è l’art. 5. Solo le persone in malafede come Zelensky possono dire che l’anno prossimo la Russia attaccherà i Baltici.
La Von der Leyen ha detto che le spese militari saranno considerate fuori dal Patto di stabilità.
Ho ascoltato anch’io nel TeleKiev, il telegiornale di La7, che le spese militari saranno detratte dai calcoli sul debito pubblico per il Patto di Stabilità, che stranamente in quel Tg viene chiamato “il controverso Patto di Stabilità”, che prima era un feticcio da adorare. Questa decisione mica l’ha votata il Parlamento europeo, organismo fantasma. Von der Leyen, con l’élite dirigente, decide che si cambiano le regole.
L’Unione europea è una effigie simbolica?
Notoriamente, è una non-democrazia.
Per aver previsto come sarebbe andata a finire, lei fu inserito nella lista dei “putiniani” (come noi, modestamente). Vuole dire qualcosa agli autori di quelle accuse, alla luce dei fatti?
Non mi ero accorto di essere stato messo in lista. Jeffrey Sachs, consulente del Papa sul terreno economico, intervistato dal Corriere nel giorno 1° maggio 2022, poco dopo che Boris Johnson si era precipitato a far saltare gli accordi tra Russia e Ucraina, disse: “È chiaro che la Nato è la responsabile del conflitto, perché voleva mettere in crisi la Repubblica Federativa Russa, però combatteranno fino all’ultimo ucraino”, come quando nel ’44 nella campagna d’Italia si diceva (gli Alleati, ndr) “combatteranno fino all’ultimo soldato di colore”.
Era una guerra per procura?
Quelli che armavano fino ai denti gli ucraini alla fine si ritirano indietro. Come quando fu sfasciata nel ’99 la Repubblica Federativa Jugoslava, l’idea era di sfasciare la Repubblica Federativa Russa: è composita, ci si può insinuare, stappare movimenti arancioni o qualche primavera, e questo piano è fallito.

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8 commenti

  • Frank ha detto:

    se Mattarella avesse un po’ di dignità si dovrebbe dimettere.

  • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

    È da sperare che Mattarella paragonando la Russia alla Germania volesse riferirsi all’invasione dell’Ucraina-uguale-Polonia.
    C’è qualcosa che però viene trascurato: Zelenski oltre che un grande curatore dei suoi interessi ha manifestato una lunga serie di atrocità (prima della guerra) non certo compatibili con i principi della UE. Con il totale silenzio della UE stessa.
    La Polonia di allora no.

    Inoltre vorrei che si risvegliasse la memoria di tanti per ricordare che prima dell’invasione della Polonia c’erano state strane responsabilità, specialmente della nostra amica Francia e della finanza USA.

  • nuccioviglietti ha detto:

    Finché no sarà chiaro come seconda guerra mondiale sia stato confronto tra due nazismi… quello “classico” tedesco e quello surrettizio angloamericano a trazione askenazita… tanto che yankee portarono in salvo migliaia di importanti esponenti nazi… sia in USA sia in Canada… molti dei quali guarda caso provenienti da area ucraina e dintorni… anche se questo curiosamente no appare su nostri libri storia!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Vittorio ha detto:

    dell’Unione sovietica inutile parlare, oggi. Del signor PUTIN no. Ha attaccato un paese sovrano. Ognuno fa’ ciò che vuole ma l’Ucraina ha scelto di difendersi son dai primi giorni (usavano le molotov , le donne).
    Non mi scandalizzò di Putin di cui ho un idea non positiva, ovviamente.
    Mi scandalizzò degli italiani che difendono un criminale probabilmente solo per soldi, cioè perché se l ucraina si fosse arresa, avremmo più gas.
    Trovo -se e’ cosi- più scandaloso questo tradimento che jà paranoia di un dittatore instabile.

    7:20
    Zelensky respinge offerta Usa per evacuare, voglio munizioni
    “La battaglia è qui. Mi servono munizioni, non un passaggio”. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato l’offerta americana di evacuare Kiev. Lo riporta l’Associated Press citando fonti dell’intelligence americana.

  • Matteo ha detto:

    Bell’articolo, però l’affermazione circa il fatto che i processi per mafia di Andreotti fossero fasulli è totalmente falsa. Andreotti fu assolto in primo grado, condannato in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, infine in Cassazione fu affermato che avesse concretamente collaborato con esponenti di spicco di Cosa Nostra, ma che non era più perseguibile per avvenuta prescrizione del reato, perciò venne disposto il non luogo a procedere.

  • Matteo ha detto:

    Bell’articolo, però l’affermazione circa il fatto che i processi per mafia di Andreotti fossero fasulli è totalmente falsa. Andreotti fu assolto in primo grado, condannato in secondo grado per concorso esterno in collaborazione mafiosa, infine in Cassazione fu affermato che avesse concretamente collaborato con esponenti di spicco di Cosa Nostra, ma che non era più perseguibile per avvenuta prescrizione del reato, perciò venne disposto il non luogo a procedere.

  • ESR ha detto:

    NON MI SENTO RAPPRESENTATO DAL PRESiDENTE ITALIANO: e siccome parla per gli italiani (e non a titolo personale) dovrebbe astenersi non solo dal dire cose errate ma anche dal dire cose non condivisibili da tutti gli italiani.
    Senza considerare l’inutilità di affermazioni che possono avere solo uno scopo di provocare o esacerbare l’ostilità della Russia verso l’Italia.

  • Ugo ha detto:

    Le parole del Prof.Canfora meritano l’elogio della chiarezza. Mi sembra che a parte la nostra Presidente del Consiglio, in Europa vi sia una classe dirigente imbelle, priva di capacità analitica. Mi sarei aspettato dal Presidente Mattarella moderazione nel linguaggio paragonando la Russia al Iii Reich. Ricordiamoci che la 2^ Guerra Mondiale è stata vinta dall’URSS e che questa Nazione ha avuto 28 milioni di morti. Ma forse ce ne siamo dimenticati!