Cercare di Fare la Pace? Grave Rischio che Può Portare alla Guerra. Ce lo dice Il Giornale. Paolo Deotto.

15 Febbraio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Paolo DEotto, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo commento su un articolo de Il Giornale. Buona lettura e diffusione.

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Non lo sapevamo, ma cercare di fare la pace è un grave rischio che può portare alla guerra. Ce lo dice Il Giornale

 

Non c’è niente da fare: in tanti ancora non si sono rassegnati al fatto che l’aria sta cambiando e che il loro mondo dorato, fatto di sussiegose certezze dispensate benevolmente al popolaccio si sta sfaldando, anche perché si reggeva sul niente.

L’elezione di Trump è stato uno choc per questi nuovi orfanelli del progressismo salottiero, quello dell’armiamoci e partite, quello delle loro posizioni di indiscutibili dispensatori di verità.

Un primo campanello di allarme c’era già stato in Italia, quando il Generale Vannacci, reo di aver scritto le cose che pensano tutte le persone di buonsenso – e quindi additato come grave pericolo per la democazzia (pardon, volevo scrivere “democrazia”) – è andato al Parlamento Europeo con una valanga di voti.

Ma poi è arrivato il “Ciclone” Trump e ha vinto le elezioni con una tale valanga di voti che i difensori della democazzia (e dai con l’errore, volevo scrivere “democrazia”) non hanno avuto il coraggio di taroccare i risultati. È arrivato il Ciclone e si è messo a fare ciò per cui era stato eletto.

Ma cosa sta facendo di così straordinario Trump? Certo, mette gli interessi degli USA davanti al resto e non si vede cosa ci sia di strano, visto che è Presidente degli USA. E soprattutto sta cercando di ristabilire il dominio del buon senso. Ma questo può essere davvero devastante per chi per anni ha costruito una Società allucinata.

Così, per la guerra in Ucraina, Trump è partito dal fatto che si tratta, in verità, di una guerra tra USA e Russia, combattuta sulla pelle degli Ucraini, guidati da una patetica marionetta con fama consolidata di tossicomane, e ha preso contatti direttamente con Putin. L’Europa è tagliata fuori? Certamente. Ma cos’è questa “Europa”, se non un’entità burocratica e di potere (di pochi) che finora ha saputo solo alimentare la guerra, tanto a morire sono “gli altri”?

Cosa doveva fare Trump? Iniziare un valzer di consultazioni con i Paesi europei? Ma per favore, siamo seri. È andato dritto all’obiettivo: la Russia.

E così oggi sul Giornale (clicca qui), ormai divenuto disciplinato riproduttore di veline, leggiamo un articolo di Roberto Fabbri che, se non altro, ha il pregio di valorizzare la posizione di chi, come il sottoscritto, giudica profondamente sbagliata la Legge Basaglia.

Dunque, dovete sapere che la svolta di Trump “ci lascia seminudi (e questa è colpa nostra), davanti a un nemico imperialista e brutale”.  Il nemico imperialista e brutale è ovviamente Putin, sbrigativamente liquidato come “criminale di guerra e di pace”, con il quale Trump tratta “con il rispetto che non merita”. Insomma, nella visione del Giornale, Trump avrebbe dovuto sputare in mezzo agli occhi a Putin…

Il quale Putin definì i Paesi europei come “cagnolini al guinzaglio” degli USA. E dire la verità è sempre pericoloso. Puoi diventare un criminale di guerra e di pace.

Ovviamente, ci informa Il Giornale, accordandosi adesso con Putin, il sanguinario capo del Cremlino si sentirà autorizzato a scatenare altre guerre, nello specifico con i Paesi baltici e poi con la Polonia. Non è ben chiaro perché dovrebbe farlo, ma lo farà: ce lo dice Il Giornale, che ormai (povero Montanelli…) è un qualificato organo di regime e quindi bisogna dare ascolto a ciò che dice.

Ovviamente, il passato recente è tutto sparito: gli accordi di Minsk (che la signora Merkel disse candidamente che servivano a “prendere tempo”, per dar modo all’Ucraina di armarsi) non sono mai esistiti, né è mai esistita la persecuzione contro le popolazioni russofone dell’Ucraina, trattate a cannonate dal loro stesso governo. No, Putin, sanguinario imperialista, un bel mattino ha deciso di prendersi l’Ucraina.

E, sempre ovviamente, Il Giornale si scorda che pochi giorni dopo l’invasione russa, le due parti erano già al tavolo delle trattative, bruscamente vietate da quel gentiluomo di Boris Johnson, che si precipitò a Kiev per bloccare tutto. Bisogna combattere! Con quali speranze di vittoria? Zero, come si è visto. Tanto, a morire sono sempre “gli altri”.

È molto istruttivo, e ve lo consiglio caldamente, rivedere un servizio di RAI 2 del 2016, su quanto accadeva in Donbass, dove la popolazione filorussa, che aspirava all’indipendenza da Kiev, veniva presa a cannonate dal governo ucraino. Trovate il video su https://www.youtube.com/watch?v=ljrEKyFA-ZU&t=63s . Guardatelo, ne vale la pena.

Insomma, la Storia la si riscrive e si cancella il passato, a seconda delle menzogne che si devono sostenere.

E Il Giornale lamenta il fatto che Trump, in sostanza, si è disimpegnato verso l’Europa e quindi noi ora siamo orfanelli. È lo stesso Trump che crudelmente sta disimpegnando gli USA da carrozzoni inutili e mangiasoldi come la famigerata OMS. Eccetera.

A Trump non importa nulla dell’Occidente e men che meno della Nato, che ha già detto di considerare scioglibile”. Così si lamenta Il Giornale.

Ma, cari signori, anche questo fa parte di quella “rivoluzione del buon senso” che vi terrorizza, perché sradica tutte le vostre certezze, costruite con obbedienza cieca, pronta e assoluta nei confronti di chi vi dice cosa scrivere. E ripetiamo: povero Montanelli!

Però non disperate: con la morale elastica che vi trovate ad avere, non farete fatica a cambiare repentinamente opinione, quando avrete capito bene come tira il vento.

Magari sarete anche pronti a non andare più in estasi davanti alla politica così umanitaria di Israele che, in fondo, cosa ha fatto di male? Solo qualche decina di migliaia di vittime innocenti.

E anche in Ucraina, in fondo cosa succede? Semplicemente che un Paese è devastato, che ogni giorno si muore… e chiaramente, se chi riuscirà a fermare questo assurdo massacro sarà Trump… e no! Meglio continuare il massacro.

E questo è lo stato deprimente della cosiddetta “informazione” nel nostro libero e gioioso Paese.

Dulcis in fundo: Il Giornale è anche, non lo sapevamo, portavoce del PD. Infatti, leggiamo che tale signora Alessia Morani, deputato del PD (o si deve dire deputata? O deputatessa?) è, poverina, spaventata e sgomenta per gli stessi motivi che turbano il sig. Roberto Fabbri, del Giornale. Cliccate qui. E la signora Morani ci spiega che “L’Unione europea deve trovare la forza per diventare un gigante militare e politico”. Capito bene? Un “gigante…”. C’è da ridere o da piangere?

Penso che smetterò di seguire i cosiddetti organi di informazione e mi dedicherò, su YouTube, alla ricerca dei film con Franchi e Ingrassia. Almeno finalmente si potrà sentire qualcosa di decente.

Dio salvi l’Italia.

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4 commenti

  • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

    L’Amnesia è tanta.

    Tutti si dimenticano gli orrori compiuti dal criminale UCRAINO (!) contro le popolazioni russofone prima che scoppiasse la guerra.
    E in quel caso, per mesi e mesi, la EU??? SILENZIO TOMBALE.

    Tutti a correre dietro ad un burattino comico. E noi sappiamo bene che cosa fanno i comici. Un grillo (rigorosamente tutto minuscolo: le maiuscole si riservano alle persone che valgono) che fa il politico e contribuisce a rovinare ulteriormente l’ITALIA.
    Oggi un altro comico di nome benigli (anche questo rigorosamente tutto minuscolo) vuol mostrarsi un intellettuale (ma di che?) e si sente nel diritto-dovere di indottrinare dalla TV i poveri scemi italiani che non aspettano altro.

    Ma andiamo tutti a fare la guerra.
    Anche questa miserabile ITALIETTA che abiura la guerra, ma che zitta zitta, incanta iil suo popolo, si schiera lateralmente alle trincee per far credere che non è in prima fila, ma manda vagonate di armi e di messaggi di solidarietà al comico e di disprezzo per il GRANDE DITTATORE (Ma in UE siamo veramente in regime di libertà e di democrazia?)

    Poi il grande capo fa l’apologia della democrazia e della libertà.
    E si scorda di dire che ci sono stati 3 anni di guerra senza che nessun pezzo da novanta in UE abbia cercato di evitarla. Portando al suicidio questa maledetta EUROPA

  • FRANCO ha detto:

    Bravissimo Deotto, sempre puntuale!

  • giovanni ha detto:

    Scusi Deotto, ma dopo decenni di bubbole, si ascolta da un giornale la verita’ sulla ricerca della guerra da parte delle elites europoidi, sedotte ed abbandonate dai dem, dal deep state e con Trump che ” amoreggia ” con Putin, ebbene ci lamentiamo ? Certo una piccola ” omissione ” c’e’ stata, sa’ l’abitudine e’ dura a sparire, non hanno precisato che la guerra la dovevano fare i popoli Europei, non certo loro. Ma che vuole, son particolari ” irrilevanti ” che e’ meglio non pubblicizzare.

  • creazionista ha detto:

    Chissà perché la pescivendola continua a finanziare a nostre spese questi pennivendoli