Atti 0m0sessu@li: l’Approvazione del “Mondo” e la Condanna di Dio. E Papa Francesco…Un Libro di don Tullio Rotondo.
10 Febbraio 2025
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione la presentazione del nuovo libro di don Tullio Rotondo. Buona lettura e diffusione.
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Atti omosessuali: l’approvazione del “mondo” e la condanna di Dio.
Fare chiarezza durante il pontificato di Papa Francesco.
di Tullio Rotondo
La questione del giudizio morale degli atti omosessuali è un problema che attraversa, in certo modo, tutta la storia umana. Fin dall’antichità si hanno significative indicazioni dell’attuazione di pratiche omosessuali e le grandi religioni hanno fondamentalmente condannato tali atti a livello morale. In questo testo viene presentata appunto anzitutto una storia dell’omosessualità e del giudizio morale riguardo ad essa anche nelle grandi religioni del mondo con una storia del pensiero filosofico antico e moderno in relazione alla sessualità e in particolare all’omosessualità, specie in occidente, e con una storia scientifica e politica riguardante la legittimazione dell’omosessualità, in occidente.
Pur trattando soprattutto del pensiero occidentale il testo presenta anche il pensiero orientale e più generalmente mondiale su questa tematica. Il testo si concentra poi sulla dottrina biblica e tradizionale della Chiesa Cattolica riguardo agli atti omosessuali. Attraverso un ampio studio teologico ed esegetico emerge la netta e assoluta condanna di Dio e della Chiesa riguardo all’attività omosessuale.
La condanna degli atti omosessuali e delle benedizioni alle coppie omosessuali, in particolare, è assoluta e insuperabile.
Nel III capitolo vengono evidenziate le significative “aperture” dottrinali, durante questo Pontificato, riguardo all’ attività omosessuale. Papa Francesco, cioè, sta operando in modo particolare per la legittimazione degli atti omosessuali, delle benedizioni alle coppie omosessuali e per l’attuazione di leggi civili per il riconoscimento di tali coppie. L’attuale Pontefice sta anche attuando significative aperture riguardo al fenomeno dei cosiddetti “transgender”.
Vari teologi ed esegeti sostengono il Papa in questi errori.
Nel cap. 4 viene realizzata un’ ampia confutazione esegetica e teologica delle affermazioni del documento della Pontificia Commissione Biblica intitolato “Che cosa è l’uomo?” pubblicato alla fine del 2019, che sottilmente ma nettamente apre la porta alla legittimazione degli atti omosessuali. Probabilmente questa è l’unica confutazione ampia e ben ponderata di tale documento realizzata da un autore cattolico che si possa trovare in circolazione. Nel capitolo successivo vengono confutate affermazioni di moralisti cattolici che sostengono la liceità dell’attività omosessuale.
L’assoluta e irreformabile condanna degli atti omosessuali fissata dalla dottrina cattolica rende praticamente ereticali le affermazioni di questi autori e l’azione del Papa a sostegno di essi. Ricordo che la dottrina cattolica insegna che il Papa può sbagliare e anche cadere in eresia.
Contrariamente alle sue affermazioni con cui dice di attuare un’evoluzione della dottrina cattolica, Papa Francesco sta in realtà attuando un vero tradimento e una vera sovversione della sana dottrina in una materia in cui i pronunciamenti della Bibbia e della Tradizione sono infallibili.
Le deviazioni dottrinali che Papa Francesco diffonde hanno importanti ripercussioni anche riguardo al contrasto degli abusi, infatti il cap. 6 evidenzia che circa l’ 80% dei casi di abusi di sacerdoti riguardano ragazzi maschi e adolescenti, sono cioè atti omosessuali, ma nonostante ciò non si è parlato di atti omosessuali al summit sugli abusi del febbraio 2019, per il Papa questi abusi sono infatti causati, incredibilmente, dal clericalismo.
Anche su altri aspetti del contrasto degli abusi l’atteggiamento del Papa appare indegno o addirittura gravemente scandaloso. Dio intervenga e liberi la Chiesa dalle perversioni dottrinali e dagli altri grandi danni che Papa Francesco con i suoi collaboratori sta producendo.
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Tag: bergoglio, francesco, omosessuali, rotondo
Categoria: Generale
Il problema del male nel mondo è risolto in Genesi. La caduta.
I massoni, gli gnostici di cui sono eredi, non credono in Dio onnipotente e bene infinito.
Credono in un eterno dualismo tra bene e male. La conseguenza è che la redenzione non è frutto della iniziativa divina ma della conoscenza acquisita da anime elette che si distaccano dalla materia. Pertanto la Conversione non è operata dallo Spirito Santo e cooperata dall’ uomo.
Che nell’ uomo vi sia la tendenza all’omosessualità non è una conseguenza del peccato originale che ha introdotto sofferenza e morte nella Creazione e colpisca la creatura più importante, molto buona, che la conclude, essa è un’ espressione della sessualità che bisogna riconoscere sia indipendente dal dato biologico.
La religione gnostica di Bergoglio non ha risposte da dare alla sofferenza, alle perversioni, ai peccati. Mi chiedevo se uno gnostico possa essere fatto vescovo (e poi Papa) o se come nel caso del matrimonio si abbia la radicale nullità del sacramento. Per prudenza lo chiamo Bergoglio e basta fino a smentita dell’ Anagrafe argentina…
Non vedo la necessità di pubblicare un libro su di un argomento su cui non ci sono dubbi e, anche se ce ne fossero, la questione si risolverebbe in dieci righe: citazione di San Paolo più articolo del catechismo.
Scrivere un libro per sbugiardare Bergoglio, che fa egregiamente il suo lavoro di impostore, di fatto lo legittima…
Meglio una breve confutazione, che oltretutto c’è già stata ad opera anche di numerose conferenze episcopali, e poi il silenzio.
Quando il Papà è infallibile? Quando opera Per il bene della Chiesa, non quando dà i numeri del SuperEnalotto. Quando opera nel suo compito di confermare nella fede i suoi fratelli , una fede che è Grazia ricevuta ma anche Scrittura e Tradizione assieme. ovvero di riportare e difendere quello ha ricevuto , ne di più ne di meno. Si è insegnato SEMPRE il credo e le varie formule, ma anche la morale e la pietà ossia la pratica della devozione, i sacramenti e la liturgia. Ora cambiare una dottrina su cosa sia buono o cattivo nell omosessualità di fronte a tanta tradizione ( la tradizione naturalmente non conta…) a tanta scrittura ( naturalmente la scrittura viene mal capita da 2000 anni e solo dal 1965 finalmente si comincia a capirla… Non si dice così?) a tanta filosofia che ha ragionato ( la filosofia greca distorce la vera fede… Ma anon si capisce perché se il logos greco è merda la filosofia indu o cinese o anche quella moderna occidentale siano dei toccasana.. o no?) è un impresa titanica e non vedo titani dintorno ma solo nani enormemente pieni del proprio ego. Nessuno avanza la proposta di una promessa di castità, eppure quello di una amicizia affettuosa e solidale e non intima mi pareva di leggere tra le righe di certe parole dei papi passati riguardo l argomento. E poi mi fa specie che nessuno ricordi quella frase sul regno di Dio che appartiene ai violenti? Paura di farsi male? Eppure è parola di Dio anche quella. A questa gente così problematica è chiesto tanto ,tantissimo oggi più che ieri,rispetto a quanto è il sentire comune.Ma e pure promesso molto di più di quelli come me detti “normali”. Passa il papato di francesco e la Chiesa assomiglia sempre di più a gaza ed alla ukraina: macerie sempre più macerie ovunque attorno a noi. La Chiesa come ospedale da campo perché non ha più mura ma macerie e sono gli ex suoi che sono allo sbando , feriti e moribondi (spiritualmente parlando o forse no..) e gli altri vanno per la loro strada dopo averti sbertucciato e pensano di aver “fregato” Gesù Cristo .
Questo ( omosessualità ) è un tema importante ma Bergoglio distrugge tanto altri pilastri anche il numero 1 . Dubai djakarta Singapore progressione impressionante e soprattutto adesione personale al blasfemo che pronuncia.
Passerà il Papa se ne farà un altro e fin d ora dobbiamo pensare a ricostruire con cuore fermo e fiducioso , come dice il salmo, perché la città la costruisce il Signore prima che noi .
Un papa può sbagliare e slittare nell’ eresia, ma non il papato. Esso è stato istituito da Cristo stesso a garanzia della sua Chiesa, la quale, sull’essenziale, non può sbagliarsi. Questo vale anche per il problema trattato. Ciò però non vuol dire che il suo approccio debba rimanere tale e quale a quello che ha animato il libro del Levitico, per citarne uno, o di tanta storia ecclesiastica al riguardo. Vittorio Messori, certamente non un “progressista”, ha detto parole in proposito sulle quali riflettere: “credo che l’omosessualità non sia una malattia, ma una realtà. In tutte le culture, in tutte le civiltà, c’è sempre stata una certa percentuale di persone che ha mostrato questo tipo di orientamento sessuale. Dobbiamo forse ritenere che si tratti di “scarti di lavorazione” del buon Dio?”. E conclude con un auspicio: “la teologia cattolica dovrebbe riflettere più in profondità su questo enigma.”
Caro Sig. Giampiero, mi vien da dire “e allora”? Accanto alla realtà dell’omosessualità vi sono mille altre realtà di peccato, sotto le forme della violenza, dell’inganno e dell’egoismo. I media sono pieni di eventi che cristianamente possiamo definire peccati eppure “peccati sono e peccati rimangono”. Perchè dovrebbe essere diverso con l’omosessualità? Lei cita il il libro del Levitico, che da quel poco che so, riguarda le regole che il popolo ebraico doveva seguire nel culto divino, sembra quindi che abbia natura procedurale più che sostanziale. Perchè non ricordare invece l’episodio di Sodoma e Gomorra presente nel libro della Genesi? Perchè non ricordare la lettera di S. Paolo ai Romani? E infine perchè non ricordare che Cristo ha detto io non sono venuto a cambiare la legge ma a perfezionarla? Ecco: per parte mia ritengo che quando il dato letterale è chiaro, cercare di capirne ancor di più rischi di portare in confusione.
Solo per un piccolo supporto “tecnico” alla discussione:
https://lanuovabq.it/it/lomosessualita-non-e-genetica-la-conferma-nei-dati-inglesi
Anche il male esiste dalla fondazione del mondo e quindi in tutte le civilta’. Che si fa’ ? Visto che esiste, lo si trasforma in bene ?
1) Potrebbe gentilmente indicarmi il riferimento bibliografico preciso di questa citazione di Messori? La porterò come esempio emblematico, ai miei studenti, di un sofisma molto rozzo (e denotante, nel migliore dei casi, grande ignoranza), ma, purtroppo alquanto diffuso.
2) La dimostrazione del fatto che si tratti di un volgare sofisma, è la seguente (e la svolgo per via di analogia). Se qualcuno usasse carta vetrata o una lima per il ferro come spazzolino da denti, risulterebbe immediatamente evidente, per la natura stessa dello strumento utilizzato, che chi lo utilizza a tale scopo: 1) ne ha frainteso o volutamente distorto il corretto utilizzo; 2) che c’è un’evidente contraddizione tra lo strumento e l’idea (la ragione, la motivazione, l’intenzione e dunque la ragione come facoltà) della persona che utilizzi la lima per quello scopo.
Ora, se Dio (inteso propriamente come la filosofia lo intende, cioè come Atto Puro, e ancor più come la religione lo intende, cioè come Santissima Trinità e Amore Infinito) non esistesse e tutto provenisse dal caso (cioè da un’associazione casuale di atomi), il fatto di trovarsi in contraddizione rispetto a come le cose sono fatte e alle leggi essenziali che governano il corretto utilizzo degli enti esistenti, non costituirebbe un problema dal punto di vista etico; proprio perché dal caso avrebbero potuto scaturire, senza alcuna ragione razionale, anche leggi ontologiche completamente diverse e persino contraddittorie alle attuali (e se non c’è razionalità, ma pura casualità, in ciò che avviene, manca anche qualsiasi obbligo morale di rispettare le leggi derivate dal caso, cioè dalla mancanza di razionalità). Il che, in altre parole, significa che, se Dio non esiste, non sarebbe possibile fondare razionalmente (cioè giustificare fino in fondo) alcun principio etico = non ci sarebbe differenza tra bene e male morale = non esisterebbe alcuna etica, di cui poter dimostrare la validità in modo razionale.
Se invece Dio esiste, e mi pare che per Messori questo sia il caso, allora è addirittura una bestemmia sostenere che avrebbe voluto creare chi, in un qualsiasi modo, si trovi in conflitto con se stesso, cioè chi per propria natura (e non per un difetto di una natura in sé e originariamente priva di difetti!) sia, appunto, inclinato a intendere come bene il lavarsi i denti con una lima, quando quest’azione pone, appunto, il soggetto che la compie in evidente contrasto con se stesso (con la propria natura). In altre parole: essere in conflitto con se stessi non può che essere un male e se Dio creasse persone in questo stato per natura, sarebbe direttamente e originariamente autore di un male (e anche di non poco conto)! Se ne deduce come conclusione la totale falsità del ragionamento da lei proposto attraverso la citazione di Messori (ammesso che sia una citazione letterale e aspetto il riferimento preciso).
Messori non è Dio
Bergoglio non crede che un ecclesiastico possa finire all’inferno. E lo dice tranquillamente, è proprio convinto.
Ha chiamato Benigni perché lo dicesse ai bambini, i quali rispondono alla nonna che sbaglia, perché l’ha detto il Papa che esiste solo il Paradiso.
Contento lui, non manca molto
A che serve mettere in luce che Bergoglio è l’anatema anticristo che da 12 anni insegna una dottrina contraria a quella di Cristo per condurre le anime all’inferno, epperò riconoscerlo pubblicamente PAPA?
Ma ricordo a don Tullio e a tutti i sacerdoti scismatici come lui che se non tornano a Cristo e alla Sua vera Chiesa, dovranno rispondere a Dio, non solo di questa BESTEMMIA quotidiana proferita nel momento più solenne del s Sacrificio, ma sopratutto per essere stati COMPLICI delle sue opere inique, ABORTO EUTANASIA e OMOSESSUALITÀ IN PRIMIS, oltre che di reato di SCISMA.
La dottrina cattolica NON insegna affatto che il Papa possa cadere in eresia. Don Tullio è molto creativo a quanto pare, ma se gli chiedete evidenza di questa affermazione non avrà alcun documento magisteriale da esibire
il Papa non può cadere in eresia e quant’altro…palese ed ennesima conferma questa che NON È il legittimo Papa!!!
ERGO don Tullio non dice la verità tutta intera, mentre lei, caro don Z, o chi per lei, continua a nasconderla e a sovvertirla del tutto!!!
Poderoso articolo grondante verita’ assolute , non modificabili. Chapeau Don Tullio, Chapeau.
Papa Francesco non ha fatto alcuna apertura agli atti omosessuali. Benedire una coppia di omosessuali non significa benedirne le pratiche omosessuali, così come benedire una coppia eterosessuale non significa benederirne gli atti di lussuria.
C’è qualcuno un po’ troppo interessato a far credere che Papa Francesco voglia sdoganare la sodomia. Chissà perchè…..
FORSE.
Il fatto che ci si dichiari omosessuali -che piaccia o no – significa la volontà di due individui dello stesso sesso, che scelgono di vivere la propria sessualità in comunione carnale.
Se scegliessero di vivere in castità, non sarebbero più una coppia omosessuale, ma semplicemente una coppia di amici che vivono sotto lo stesso tetto.
Basta questo per non effettuare la benedizione del peccato.
La Lussuria è ugualmente peccato. Ma non credo che Cicciolina e Siffredi abbiano mai desiderato ricevere la benedizione in Chiesa o da qualche cardinale
Anche i farisei giocavano sulle ” sottigliezze ” e il perché lo sappiamo……..
Potrebbe essere come dice lei se, prima di dare la benedizione, il prete di turno facesse presente che essa è sub condicione, ovvero che la sua validità dipende dalla rinuncia agli atti omosessuali.
Ma non sembra che la normativa preveda questo.
Sulla base del fatto che l’omosessualità è un male in sé (evidenza pacifica sia sul piano della riflessione antropologica ed etica in filosofia e poi, ovviamente, anche su quello scritturistico e teologico-dottrinale), risulta evidente il motivo per cui l’analogia con una benedizione di una coppia uomo-donna non abbia il minimo senso (per chi usi un minimo di logica corretta e non scada in affermazioni puramente ideologiche).
Quando, infatti, venisse benedetta una coppia uomo-donna (regolarmente sposata in chiesa!) si amministrerebbe da parte del sacerdote il principale dei “sacramentali”, i quali sono atti, che, pur non conferendo “la grazia dello Spirito Santo alla maniera dei sacramenti; però mediante la preghiera della Chiesa preparano a ricevere la grazia e dispongono a cooperare con essa” (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1670: https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c4a1_it.htm). Scopo dei sacramentali, infatti, è quello della “santificazione di alcuni ministeri ecclesiastici, di alcuni stati di vita, di circostanze molto varie della vita cristiana, così come dell’uso di cose utili all’uomo” (Ibidem).
Ne deriva logicamente che non si può benedire ciò che è intrinsecamente sbagliato e che costituisce un male morale in sé, cioè sul piano oggettivo e indipendentemente dalla considerazione delle intenzioni soggettive, poiché si cadrebbe in due errori gravissimi.
1) In primo luogo, si cadrebbe nell’assurdo di credere e pretendere che l’efficacia del sacramentale possa consistere nel “predisporre” alla grazia di Dio ciò che è intrinsecamente contro-predisposto (in quanto male “in atto” non ancora emendato mediante confessione sacramentale). Il sacramento della confessione risulterebbe dunque del tutto inutile, perché basterebbe una semplice benedizione sacramentale per risanare dal peccato (che per di più, in questo specifico caso, sarebbe un peccato particolarmente grave, essendo uno dei quattro che gridano vendetta al cospetto di Dio), rendendo così possibile l’innesto della grazia portata dall’eucarestia. E ciò contro il principio di non contraddizione, poiché ciò che non è sacramento (il sacramentale) avrebbe lo stesso potere del sacramento della confessione, cioè sarebbe un sacramento pur non essendolo!
2) In secondo luogo si darebbe adito ad un gravissimo peccato di scandalo, poiché benedire una coppia omosessuale in quanto tale, significa, ovviamente, “dire bene” di ciò che costituisce la causa stessa dell’unione di coppia, che, appunto, è l’omosessualità.
In altre parole e utilizzando la corretta terminilogia aristotelico-tomista, è lecito benedire ciò che “in atto” è bene (e solo “in potenza e accidentalmente” è eventualmente soggetto a scadere in male), mentre è del tutto illecito e peccaminoso (e persino sacrilego) benedire ciò che si sa essere “in atto” e intrinsecamente, cioè per essenza, un male. Dunque, benché anche una coppia uomo-donna regolarmente sposata possa cadere in un peccato direttamente legato al loro essere coppia (ad. es. la lussuria), tale eventualità e tale peccato sono tuttavia accidentali al loro essere coppia; mentre nel caso di una coppia dello stesso sesso, il male è intrinseco (cioè essenziale) all’essere coppia e per questo una coppia omosessuale, in quanto tale, non può in nessun caso essere benedetta, senza commettere un gravissimo e peccaminoso abuso (e una patente eresia sul piano dottrinale).
Ma per favore !!!!
Merito a questo sacerdote che nel silenzio codardo e complice del clero e delle gerarchie ha il coraggio di proclamare la verità è cioè che l’omosessualità è un peccato contro DIO.
Riguardo la frase ripetuta sempre, “Dio intervenga”, ma Dio non dovrebbe assistere la Chiesa e specialmente la sede romana preservandola dall’errore in materia di fede e costumi? Magari Dio si è preso una vacanza e ha messo Jim Carrey al suo posto.
Infatti il sospetto di tutti questi correttori papali è che siano massoni che vogliono solo screditare la nostra fede.
caro don z
non so se lei sia veramente prete o si millanta tale per conferirsi un certo grado di autorevolezza.
Comunque l’assicuro che io massone non sono di certo, Anzi le garantisco che la probabilità che non lo sono è enormemente più grande di quanto non lo sia lei.
In una Chiesa invasa dalla massoneria che ne ha storpiato la Dottrina bimillenaria, dare del massone a coloro che la difendono è tipico dei massoni.
Con tutto il rispetto per questo sacerdote, ma sta mostrando che il “Papa” non crede nel cattolicesimo e che vuole negare ciò che era già chiaro e definito, e per arrampicarsi sugli specchi fa una pappardella di robe che ti viene da chiedere se sta cercando di convincere sé stesso di qualcosa – tipo che Dio sia ancora nei pensieri di questa Chiesa, o viceversa.