UsAid, Scoperchiata la Fabbrica della Colonizzazione Ideologica. E delle Ingerenze, Quelle Vere…Luca Volontè.

9 Febbraio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre i grandi giornali ignorano quello che sta accadendo con USAid, cioè la più colossale fabbrica di ingerenze esterne nella vita di Paesi indipendenti, compresi gli alleati, da parte degli Stati Uniti a guida dem, e in attesa di conoscere i nomi dei giornali e dei colleghi che hanno beneficiato dei dollari USA, ci sembra opportuno offrire alla vostra attenzione questo articolo di Luca Volontè, pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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Luca Volontè

Luca Volontè

UsAid, scoperchiata la fabbrica della colonizzazione ideologica

Alla prima revisione dei fondi di UsAid, l’agenzia Usa per la cooperazione internazionale, sta spuntando di tutto: fondi per programmi ecologisti ed Lgbt, aiuti alle opposizioni di sinistra di governi conservatori democraticamente eletti, una pioggia di soldi a giornali e giornalisti amici della sinistra americana. Sarà fatta pulizia? Così promette Trump.

– E Trump bacchetta subito il Sudafrica di Anna Bono

Esteri 07_02_2025
Aiuti umanitari Usaid per l'America Latina (La Presse)L’amministrazione Trump sta scoperchiando una buona parte delle malefatte degli apparati dello Stato che hanno agito indisturbati, promuovendo anche all’estero, con i soldi dei contribuenti americani, ideologie perverse e omicide, influenzando cultura e opinione pubblica e sostenendo proteste e rivoluzioni nei confronti di governi conservatori in tutto il mondo. Programmi di colonizzazione ideologica, soldi per sovvertire le decisioni democratiche dei popoli, prebende a giornali e mass media trasformati in megafoni del pensiero unico, ciò che emerge e le verità che si scopriranno in queste settimane, imporrà a tutti un bagno di realismo e molti ‘mea culpa’.Martedì 4 febbraio, il presidente Donald Trump ha messo in congedo forzato migliaia di dipendenti dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (UsAid) in tutto il mondo.  Secondo Politico , si tratta di circa 1.400 persone, oltre ai 600 dipendenti che erano già stati messi in congedo a partire da domenica scorsa. Le misure sono la logica conseguenza della decisione dell’amministrazione Trump di sospendere, sotto la responsabilità del Segretario di Stato Marco Rubio, per 90 giorni, tutti gli aiuti esteri, come abbiamo descritto nei giorni scorsi su queste pagine. Trump, Marco Rubio ed Elon Musk, che dirige il neonato Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge), hanno criticato duramente l’UsAid per aver sprecato milioni di dollari dei contribuenti in progetti inutili, dannosi e contrari agli interessi americani in tutto il mondo.

Proprio lunedì, in un’intervista rilasciata alla Fox News, Rubio aveva spiegato qual è il problema con l’UsAid: «Si sono evoluti in un’agenzia che credono di non essere nemmeno un’agenzia del governo degli Stati Uniti, ma di essere… un ente di beneficenza globale, prendono i soldi dei contribuenti e li spendono indipendentemente dal fatto che sia nell’interesse nazionale o meno», ha detto Rubio. Lo stesso Segretario di Stato ha poi lamentato come da parte del personale ci sia una «insubordinazione di massimo grado». A fronte della decisione di portare pulizia, trasparenza e risparmio, i Democratici e le varie organizzazioni liberal e della sinistra americana hanno inscenato manifestazioni non solo nella capitale ma anche in diverse città del paese, una sceneggiata per mantenere privilegi e potere nonostante la sconfitta elettorale.

L’UsAid è un prodotto della Guerra Fredda in cui gli Usa erano impegnati in una battaglia globale contro le forze del marxismo internazionale, ma dal periodo post-Guerra Fredda gli obiettivi dell’Agenzia divennero spesso una nebulosa promozione umanitaria della “democrazia” e dei “diritti delle minoranze”.

Ciò che è diventato negli ultimi anni si sta svelando, con prove concrete, oggigiorno. Ad esempio, il giornale Washington Free Beacon ha riferito che nel 2023, sotto la presidenza di Joe Biden, l’UsAid ha speso 1 milione di dollari per un «progetto per aiutare le persone disabili nel paese dell’Asia centrale del Tagikistan a diventare ‘leader del clima’». L’amministrazione Biden ha potenziato gli sforzi dell’Usaid e del Dipartimento di Stato per promuovere obiettivi sociali delle ideologie abortiste e dell’estrema sinistra (Gender). Ad esempio, secondo il Wall Street Journal , il Dipartimento di Stato stava finanziando «iniziative culturali» per promuovere spettacoli di drag queen in Ecuador e, tra i milioni di dollari spesi per promuovere «diversità, equità e inclusione» (Dei), ha speso 1,5 milioni nei luoghi di lavoro e nelle comunità imprenditoriali della Serbia, 2,5 milioni di dollari per i veicoli elettrici in Vietnam, 2 milioni di dollari per i cambiamenti di sesso e «l’attivismo Lgbt» in Guatemala, 32 mila euro per libri Lgbt per scuole elementari in Perù, poi 6 milioni di dollari per finanziare il turismo in Egitto e diverse centinaia per promuovere l’aborto in Africa.

Secondo le testimonianze raccolte dal DailySignal, organo della Heritage Foundation, le organizzazioni non governative finanziate dall’UsAid avrebbero «promosso in modo aggressivo cause sociali progressiste, in particolare i diritti Lgbt» e cause sociali di estrema sinistra in Georgia incompatibili con i valori della società locale. Inoltre, come dichiarato dallo speaker del Congresso Mike Johnson lo scorso 5 febbraio, gli americani non dovrebbero pagare cento milioni di dollari per un programma di UsAid che promuove iniziative «per l’espansione dell’ateismo in Nepal». Questa istituzione pubblica è diventata non solo un enorme fondo cassa per ogni causa di sinistra nel mondo ma, come hanno testimoniato pubblicamente il Presidente salvadoregno Nayib Bukele e il Premier ungherese Viktor Orban, UsAid è stata usata anche per colpire governi democraticamente eletti, sobillare strumentalmente le popolazioni nelle proteste, sostenere partiti politici e movimenti di sinistra contro coalizioni e governi conservatori.

Non solo, ieri l’ultima scoperta, centinaia di giornali in tutto il mondo, incluse testate rinomatissime di riferimento dell’opinione pubblica e dei mass media occidentali, hanno ricevuto in questi anni cospicui fondi (decine e decine di milioni di dollari) da UsAid per sostenere ideologie libertarie e omicide, diffamare avversari politici e oppositori del politically correct, esaltare iniziative e proposte politiche e sociali liberalsocialiste. Tra questi specchiati campioni dell’indipendenza giornalistica, sempre pronto a chiedere censure verso i dissidenti di tutto il mondo, troviamo decine di milioni di dollari a Politico, al New York Times e ad altre centinaia di testate giornalistiche anche on line ora rimaste senza fondi, dopo il taglio di 268 milioni di dollari ai mass media di oltre 30 Paesi, secondo quanto riportato da Reporter senza frontiere.

Secondo la Columbia Journalism Review UsAid sosteneva 6.200 giornalisti, 707 testate giornalistiche e 279 organizzazioni della società civile operanti nel settore dei media in tutto il mondo, megafoni del verbo unico dell’omologazione globalista e dell’immoralità anticristiana e omicida. Non stupiscano né spaventino le proteste di piazza o le reprimende giornalistiche, colpire l’UsAid, o quantomeno costringerla a concentrarsi sulla sua missione principale originale, porterà a grandi benefici per gli Usa e l’intero pianeta e, allo stesso tempo, sarà un duro colpo per la sinistra globalista e per i suoi sostenitori filantropi e politici.

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9 commenti

  • E.A. ha detto:

    A suon di denari con la “politica” dello svuota ospedali…svuota carceri… svuota parlamenti… svuota tasche ( altrui)…svuota cultura…svuota famiglie…svuota “grembi materni”(!!!)…svuota chiese…svuota anime… svuota cervelli…si è arrivati all’obiettivo finale di “svuotare” persino la Sede Apostolica di San Pietro, rimasta oggi “deserta”, come giustamente ricordato da R.S. (occupata solo apparentemente ed abusivamente!).
    Una tale “barbarie” riuscirà forse nell’intento di “svuotare” l’intero pianeta Terra, ma provocare un super affollamento nei piani bassi, molto bassi, del sottoterra!

  • Virro ha detto:

    Finalmente e ringrazio personalmente Volontè che ci fa sapere cos’è UsAiD
    Gli ideatori di questo progetto infernale, sono i veri IPOCRITI ed ASSASSINI per aver operato tante guerre, morte e fame, aver ucciso la fiducia di milioni di cittadini che hanno quasi creduto ad evoluzioni naturali
    Tranquilli essi sono veri discepoli di satana, ingannatori e ladri
    Da CHI siamo governati?
    Da CHI siamo stati sottomessi?
    Da CHI quotidianamente veniamo “educati”?
    E i governanti si permettono di educare i governati secondo un volere a loro ordinato?

  • federico ha detto:

    di sicuro questo sterco del demonio avrà ingrassato le iniziative anche dei radical chic locali, autentiche teste d’ariete del nemico sul suolo nazionale.

  • Riccardo ha detto:

    Qui in Italia è da un pezzo che la Caritas è un racket che campa con l’immigrazione clandestina, ma gli americani non sono pecore come gli italiani:

    https://spectator.org/the-us-bishops-hypocrisy-on-human-trafficking/

    Del resto se a lorsignori non importa nulla della fede, figurati se importa di qualcos’altro – tanto non saranno loro a pagarla e a finire in galera (o linciati).

  • R.S. ha detto:

    Il tempo nella vita umana gioca un ruolo prezioso.
    Nella vita cristiana tuttavia esso viene come dilatato in una dimensione ulteriore, eterna.
    Il principio da cui tutto trae origine non è un prima che dopo avrà compimento, ma è l’eterna istantaneità di Dio, che crea adesso nel suo farci esistere.

    La rivelazione cristiana in un certo senso proietta il divino nella carne umana, ma spinge la storia, che è il tempo della carne, nell’eternità divina senza tempo.
    Per chi è sospeso tra la vita e la morte ogni istante è attesa ed incertezza, progetto ambizioso e paura incombente, fuga e stordimento ubriaco di vita.

    Cristo ci rivela che la vita eterna non è una infinita sequenza di istanti, nei quali si dovrebbe cercare di superare la noia e la paura di ciò che non può avere fine. Sono parole liberamente tratte da Benedetto XVI.
    La vita eterna è quella qualità nuova dell’esistenza in cui tutto confluisce nel qui e ora dell’amore, nella nuova qualità dell’essere, che è liberata dalla frammentazione dell’esistenza nello scorrere via degli istanti.

    La vita eterna è visione di Dio nel suo essere carità e perciò eternizzare il tempo consiste nell’esperienza del modo di essere di Dio, partecipato all’uomo per grazia.

    In questa nostra esistenza temporale ogni istante è, da un lato, troppo breve, perché con esso sembra scorrere via l’esistenza stessa prima ancora che riusciamo ad afferrarla; insieme però ogni istante è per noi troppo lungo, perché i molti istanti, che sembrano sempre uguali a se stessi, diventano per noi faticosi da vivere.
    Con ciò diventa anche evidente che la vita eterna non è semplicemente ciò che viene dopo e di cui noi adesso non riusciamo a farci nessuna idea.

    Poiché si tratta di una qualità dell’esistenza, visitata da Dio che è nostro creatore, essa può già essere presente nel mezzo della vita terrena e della sua fuggevole temporalità, come il nuovo, l’altro e il di più, sia pure anche solo in forma frammentaria e incompleta a causa dei nostri limiti, di una natura redenta, ma decaduta.

    Il limite tra la vita eterna e quella temporale non è affatto semplicemente di natura cronologica: gli anni prima della morte sarebbero perciò la vita temporale mentre il tempo infinito dopo di essa la vita eterna.
    In generale la si pensa così. Poiché, però, l’eternità non è semplicemente tempo senza fine, ma un altro piano dell’esistenza, proprio per questo una simile distinzione puramente cronologica non può essere vera.

    Chi “rinasce dall’alto” non fa ripartire le lancette in un altro meccanismo che scorre in modo differente dal precedente. La vita eterna è presente al centro del tempo, nella pienezza di grazia del tempo, là dove ci riesce di stare faccia a faccia con Dio; nella contemplazione del Dio vivo essa può diventare il solido fondamento della nostra anima.

    Come un grande amore, essa non ci può essere tolta da alcuna circostanza o situazione, ma è un centro inossidabile, indistruttibile, da cui provengono il coraggio e la gioia per andare avanti, anche se le cose che ci stanno attorno sono dolorose e difficili…

    La croce è nel tempo, ma seguire il Signore che la porta ci fa andare come Lui, alla velocità della luce, dove il tempo rallenta e la materia diventa capace di attraversare i corpi imprimendo la traccia del transustanziare per parlarci di Cielo, dircelo e darcelo.

    Madre Teresa di Calcutta amava definirsi la matita di Dio. Un mozzicone periodicamente temperato per scrivere le parole di Dio per il tempo in cui le è stato dato di farlo. Ma la sua sete, la stessa sete di Gesù in croce, è spenta da una bevanda che disseta eternamente l’arsura: il sangue versato per molti nella nuova ed eterna alleanza tra chi è nel tempo è l’Eternità.

  • giovanni ha detto:

    Un vero vaso di pandora, i programmi attuati e finanziati sono la quintessenza del male. Un nido di arrabbiatissime vipere del Gabon mascherato da aiuti umanitari. Il solito giochetto buonista: mascherare la verita’ con la menzogna con una semplice inversione. L’ispiratore metafisico e’ noto, pertanto i suoi dannati adepti mentiranno fino alla morte adducendo le solite scuse. Cascano dal pero, poverini…..

  • laura cadenasso ha detto:

    Poichè “Chi non comincia non finisce” -alleluia- “Chi ben comincia è alla META’ dell’ opera” ? Lo spero. Ci sarà da piangere ? Oppure da gioire ? A mio parere, resta Importante ricordare una certa IRA….qualcuno ricorda ? Un tantino mi intriga, in merito a VERITA’ e GIUSTIZIA //di tutto di più…//

  • R.S. ha detto:

    Nel vangelo è scritto che Gesù ebbe compassione vedendo la folla, perchè erano come pecore senza pastore.
    Gesù risponde a quel bisogno offrendo l’insegnamento di molte cose.

    Da 12 anni mi sento una pecora priva del pastore.
    Ho capito quello che hanno fatto al legittimo insegnante che guidava il mio peregrinare nella folla di pecore.
    Disprezzato lui mi sono sentito solo anche in questa consapevolezza, specialmente dentro la Chiesa.
    Però quel pastore fu molto premuroso, spiegando l’hilasterion, il coperchio dell’arca, lo strumento di espiazione.
    Il greco hilasterion è kaporett in ebraico e per assonanza evoca la Caporetto della Chiesa cattolica.

    In questi giorni alla santa Messa ascoltiamo brani tratti dalla lettera agli Ebrei:
    “Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome. Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi. Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. Parola di Dio”.

    Il Pastore grande delle pecore resuscita dai morti in virtù del sangue della nuova ed eterna alleanza, versato per molti.
    Dobbiamo compiere la Sua volontà!

    La sventura che deriva da questo tempo di prova non è taciuta.
    Viene accennata da Gesù in modo misterioso e tuttavia inequivocabile, con una parola che riprende l’antica tradizione profetica.
    Geremia, di fronte al cattivo comportamento nel tempio, proclamò un oracolo di Dio: “Ho abbandonato la mia casa, ho ripudiato la mia eredità” (12,7).
    Proprio la stessa cosa annuncia Gesù: “La vostra casa vi sarà lasciata deserta” (Mt 23, 38).

    Dio se ne va di lì. Il tempio di Gerusalemme non è più il luogo dove Egli ha posto il suo nome. Sarà vuoto; ora è soltanto -per gli uomini- la “vostra casa”.
    Rimane così finché i tempi dei pagani siano compiuti…

    Non solo a Gerusalemme. Roma ricevette la sede petrina, ma anche lì c’è il vuoto.

    Caporetto. Lo “strumento di espiazione”, in greco hilasterion, il coperchio dell’arca dell’alleanza è il luogo sul quale, in una nube, appare YHWH.
    Nel giorno dell’Espiazione questo luogo sacro viene asperso con il sangue del giovenco immolato come vittima di espiazione, la cui vita viene così offerta a Dio al posto di quella degli uomini peccatori meritevoli di morte, il sangue del sacrificio, nel quale sono stati assorbiti tutti i peccati degli uomini, toccando la divinità stessa viene purificato e così, mediante il contatto con Dio, anche gli uomini rappresentati da questo sangue vengono resi mondi: un pensiero, questo, che nella sua grandezza e, insieme, nella sua insufficienza è commovente… ma non è l’ultima parola della storia delle religioni, né l’ultima parola nella storia della fede di Israele.

    L’hilasterion è Gesù, il coperchio dell’arca dell’alleanza e la presenza del Dio vivente. L’intera teologia veterotestamentaria del culto (e con essa le teologie del culto di tutta la storia delle religioni) viene “abolita” ed insieme innalzata ad un’elevatezza totalmente nuova.

    Gesù stesso è la presenza del Dio vivente. In Lui Dio e uomo, Dio e il mondo, sono in contatto, eternamente.
    In Lui si realizza ciò che il rito del giorno dell’Espiazione intendeva esprimere: nella donazione di sé sulla croce, Gesù depone, per così dire, tutto il peccato del mondo nell’amore di Dio e lo scioglie in esso. Accostarsi alla croce, entrare in comunione con Cristo significa entrare nell’ambito della trasformazione e dell’espiazione.

    Siamo dopo Caporetto, pecore senza pastore. Senza sconfitta definitiva, anzi, foriera di uno schierarsi eroico a difesa del solco, che attende il giorno della vittoria.
    Ci sostiene quell’insegnamento del pastore.
    Nel segno della croce.
    Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.

  • andreottiano ha detto:

    Tra gli ingeriti, ingozzati di dollari, anche influenti pesci grossi e medi vaticani. Ahi ahi ahi… altro che Becciu! Sta per emergere quel che si è voluto negare, mettendo tutto sotto il manto bianco dell’unico pulito, perciò odiato, BXVI.
    Il male divora se stesso, la verità rende liberi. Rispetto a Dio il diavolo è uno stupido presuntuoso: gli manca il coperchio.
    Che figuraccia per chi l’ha servito, lucidandogli le pentole!