Mattarella, Putin come Hitler? Mario Adinolfi: “Miope e molto Grave”. L’Ucraina non è più una Democrazia.
7 Febbraio 2025
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione qualche riflessione di Mario Adinolfi, che ringraziamo di cuore, sulla situazione dell’Europa Orientale, la guerra in Ucraina, e i possibili sviluppi legati all’incontro di febbraio fra Putin e Trump. C’è da chiedersi a quali forze e interessi risponda il Quirinale quando il suo inquilino azzarda paragoni evidentemente irreali. Non dimentichiamo che nell’incontro con Gorbacev l’allora Segretario di Stato Baker promise al leader del Cremlino che la NATO non sarebbe avanzata di un pollice verso Est. Da allora la NATO è arrivata ai confini della Russia. Se qualcuno ha fatto dell’appeasement, questa è stata Mosca nei confronti di una entità continuamente aggressiva.
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i.
Trump vedrà Putin già a febbraio e punta a un cessate il fuoco entro Pasqua. Mattarella mercoledì a Marsiglia ha detto che una politica di appeasement con la Russia sarebbe sbagliata come quella della conferenza di Monaco del 1938. Al Quirinale sarà chiaro che se si considera errata la politica di appeasement e si esplicita un parallelo tra la Russia attuale e la Germania nazista, l’unica alternativa è la guerra alla Russia. Mattarella, paragonando Putin a Hitler, ha sostanzialmente detto che dobbiamo avviare contro di lui la terza guerra mondiale, perché ha esplicitamente qualificato come erronea la politica di appeasement della conferenza di Monaco. Ecco una delle ragioni per cui io preferisco nettamente la pragmaticità di Trump che all’appeasement con la Russia ci punta, rispetto alla pericolosa russofobia di chi scrive i discorsi al Quirinale.
Leggo testualmente dal discorso di Marsiglia di Mattarella: “La strategia dell’appeasement non funzionò nel 1938. La fermezza avrebbe, con alta probabilità, evitato la guerra. Avendo a mente gli attuali conflitti, può funzionare oggi? Quando riflettiamo sulle prospettive di pace in Ucraina dobbiamo averne consapevolezza”. A Mattarella devo ricordare che contro Hitler “funzionò” solo la guerra che mirò a distruggere la Germania nazista e a ucciderlo. Proporre questa strada per risolvere “gli attuali conflitti” anziché la via dell’appeasement con Putin mi pare molto miope e molto grave.
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La richiesta russa di trattare solo con il vincitore delle elezioni in Ucraina, visto che il mandato di Zelensky è scaduto da un anno, mi pare ragionevole.
Putin ha affrontato le elezioni ed è stato rieletto dai suoi cittadini, è legittimato a rappresentarli.
Zelensky non credo goda più del sostegno della maggioranza dei cittadini ucraini dopo questi tre anni di guerra e perciò, da autocrate qual è, ha impedito che si tenessero le elezioni del 2024. A me pare giusto che Kiev abbia al tavolo del negoziato un leader rappresentativo della nazione.
Alcuni mi contestano la frase in cui ho detto che Zelensky è un autocrate, non il campione della democrazia che ci hanno raccontato, ma un persecutore delle opposizioni che mai sarebbe rieletto se si tenessero le elezioni in Ucraina.
Per questo sono state cancellate, rinviate sine die.
Tra i critici, un giornalista dell’Espresso compagno dalla vicepresidente del Parlamento europeo ha scritto che lui fa “inchieste rigorose” mentre io riporterei “veline del Cremlino”.
Bene. I fatti.
Alle elezioni 2019 il principale partito di opposizione a Zelensky è Per la Vita, ottiene il 13% e 43 deputati.
Il suo leader è Victor Medvedchuk che viene fatto arrestare nel maggio 2021 e poi sparisce nel nulla.
L’attività del partito viene dichiarata illegale e sospesa nel marzo 2022 insieme a quella degli altri dieci partiti di opposizione a Zelensky, dalla destra del Blocco di Opposizione fino alla sinistra estrema del Partito Comunista d’Ucraina.
Con lo stesso provvedimento sono stati chiusi anche tutti i canali televisivi privati, la tv in Ucraina è solo quella pubblica sotto il diretto controllo di Zelensky. Fonte di queste info non sono le “veline del Cremlino” ma molti organi di stampa tra cui l’Espresso.
Resta la domanda: se Zelensky fa arrestare il leader dell’opposizione, chiude tutti i partiti sgraditi e concentra l’informazione solo nelle sue mani censurando le altre voci, in più sospende le elezioni, voi davvero vorreste credere che è il campione della democrazia che vi hanno raccontato?
Usate il cervello per pensare, perché se pensate nel modo imposto dalla martellante propaganda dei veri velinari, il vostro pensiero è superfluo.
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Tag: ADINOLFI, hitler, mattarella, putin, trump, ucraina, zelensky
Categoria: Generale
Forse il sig. Presidente Mattarella non conosceva il famoso incontro Gorbaciov-Baker, però può sapere quanto i popoli dell’EU siano scontenti per questa politica (dittatura?) che ha perso di vista la verità verso la libertà