Verità Trascurate e Represse nella Chiesa. La Falsa Dottrina delle Relativizzazioni. Marian Eleganti.

4 Febbraio 2025 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. Marian Eleganti, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni su alcune tendenze pericolose nella Chiesa cattolica. Buona lettura e diffusione.

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Verità trascurate e represse

La relativizzazione della mediazione salvifica di GESÙ CRISTO è un fenomeno diffuso e preoccupante anche all’interno della Chiesa cattolica.

L’idea dell’“extra ecclesia nulla salus” (nessuna salvezza senza la Chiesa) è stata molto relativizzata nel nostro tempo.

È vero che DIO può condurre alla salvezza persone innocenti che sbagliano attraverso sentieri noti solo a Lui.

Questo è vero perché DIO offre la salvezza a ogni persona e vuole che tutti siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.

Le persone che non hanno mai sentito parlare di CRISTO o che per qualsiasi motivo non Lo conoscono veramente non formano semplicemente una «massa damnata» (una massa di persone che non raggiungerà mai la salvezza eterna).

Dobbiamo pensare anche agli innumerevoli bambini innocenti che vengono uccisi nel grembo delle loro madri.

Tutte le differenziazioni necessarie a questo riguardo non relativizzano la necessità assoluta per la salvezza della mediazione di GESÙ CRISTO e del Suo strumento di salvezza per eccellenza: la Chiesa!

Poiché non vi è alcun altro nome dato agli uomini, mediante il quale essi erediteranno la salvezza, se non il nome di Gesù, al quale si piegherà ogni ginocchio (nei cieli, sulla terra e sotto terra). E la Chiesa è il Suo fondamento e il Suo mezzo nel tempo per raggiungere il popolo e attraversare la storia.

La volontà universale e inclusiva di DIO di salvare ogni essere umano e di condurlo alla conoscenza della verità è dunque connessa anche con l’ indispensabile mandato missionario della Chiesa.

La Chiesa non deve andare a scuola con le altre religioni, ma insegnare ciò che ha ricevuto da CRISTO.

In altre parole, secondo il comando missionario del Risorto, lei deve andare a fare e battezzare tutte le nazioni come suoi discepoli. Questa è la Parola di DIO! La Chiesa è “Mater et Magistra” / “Madre e Maestra” dei popoli. Conserva la rivelazione data da Dio nel tempo e la trasmette inalterata a tutti gli uomini. I suoi sacramenti sono l’elisir di vita soprannaturale attraverso il quale ogni persona dovrebbe essere guarita, perché CRISTO dona Se stesso nei sacramenti. Nella Santa Eucaristia l’amore di CRISTO ci colpisce direttamente.

Cosa c’è di più grande dell’unione eucaristica con LUI? «O sublime umiltà, o umile sublimità, con cui DIO e il FIGLIO di DIO si donano a noi sotto la forma poco appariscente dell’Ostia (cfr Francesco d’Assisi)!

Le forme alternative di culto non possono in alcun modo sostituire la Santa Eucaristia (“fonte e culmine della vita della Chiesa”). Guai a loro se provassero, soprattutto, a non sottolineare l’importanza dei laici nella Chiesa.

In realtà, ciò clericalizzerebbe il laico e desacralizzerebbe il sacerdote.

Questo processo di sostituzione del sacerdote con i laici può essere osservato ovunque, fino ai vertici della gerarchia. La persona che originariamente avrebbe dovuto aiutare il sacerdote (l’assistente pastorale è stata una conquista postconciliare degli anni Settanta) non aiuta più il sacerdote, ma lo sostituisce. Anche i vescovi sono posti al suo fianco, e non viceversa. Questa è davvero una perversione della realtà sacramentale della Chiesa. Tuttavia resta vero: senza sacerdote non ci sarà chiesa. Laddove scompare o viene emarginata, la Chiesa è allo stremo. Ciò è legato alla centralità della Santa Eucaristia, che non esiste senza il sacerdote.

Nella sua tradizione, la Chiesa ha conservato e trasmesso il patrimonio della fede nella sua forma autentica. Lo fa ancora oggi. Il punto di riferimento resta il Catechismo della Chiesa Cattolica, redatto dai vescovi della Chiesa universale con un sorprendente lavoro di revisione e con l’autorizzazione del Papa.

La Chiesa non ha bisogno di interpreti che vogliano riscrivere le Sacre Scritture facendo appello alle “nuove” scoperte delle scienze umane, scoperte che saranno nuovamente riviste domani. Perché in questo consiste la scienza, non la rivelazione. Quando perfino le opinioni e il comportamento di Gesù vengono dichiarati temporanei e bisognosi di correzione, la soglia del dolore è stata sicuramente raggiunta.

Il battesimo e la fede della Chiesa sono necessari per la salvezza. Attraverso di loro abbiamo il potere di essere figli di DIO. Ciò significa anche che non siamo fatti così per natura, indipendentemente da come viviamo o da ciò in cui crediamo. Come possono avere il PADRE coloro che espressamente rifiutano e combattono la mediazione di GESÙ? Come possono essere “figli di DIO” nel pieno senso della parola? Secondo le parole di GESÙ, solo chi ha il FIGLIO ha il PADRE e viceversa.

Quindi non c’è modo di arrivare a DIO senza passare attraverso GESÙ. In LUI, con LUI e per mezzo di LUI siamo figli di DIO e ci rivolgiamo al PADRE. In questo caso le relativizzazioni non sono appropriate e paralizzano lo zelo missionario della Chiesa.

Sono una falsa dottrina. Missionari come San Francesco Saverio fecero incredibili sacrifici personali per salvare le persone dalla vita eterna attraverso la fede e il battesimo. Non erano sulla strada sbagliata, ma lo siamo noi quando pensiamo di poter scendere a compromessi e farne a meno, perché si suppone che ognuno sia salvato tramite la propria religione. Piuttosto, lo farà nonostante gli errori nella sua fede. Perché DIO si è fatto uomo? Perché LUI ha rivelato Se stesso nel Suo FIGLIO e ci ha rivelato in LUI la piena verità su Se stesso? Perché LUI fondò una chiesa? In modo che i non cristiani rimangano fedeli alla loro tradizionale socializzazione religiosa? GESÙ non è forse una singolarità assoluta, cioè il FIGLIO DI DIO fatto uomo, che esiste una volta sola e che riguarda tutti gli uomini? Non porta forse una conoscenza di DIO maggiore di quella degli altri, qualunque sia il loro nome? «Filippo, chi ha visto ME ha visto il PADRE!

Sì, DIO è misericordioso. Ma Egli non viola mai la verità e la giustizia nella Sua opera di salvezza delle persone. Ma GESÙ ne parla in molte delle sue parabole. Non c’è modo di aggirare la verità e la giustizia. Non c’è paradiso senza passare attraverso queste porte. Chiunque non superi il test, come quello dei metal detector in aeroporto, verrà respinto. Deve rimuovere o sbarazzarsi degli ostacoli che gli impediscono di procedere. Un termine per questa realtà nella predicazione della Chiesa è il cosiddetto “purgatorio”, un “luogo” di misericordia divina. E poi, secondo la testimonianza della Sacra Scrittura, ci sono anche coloro che si rifiutano categoricamente di passare attraverso la porta, che è GESÙ CRISTO stesso. In ogni caso, il Signore parla di un duplice esito del giudizio e chiama i suoi discepoli: «Sforzatevi con tutte le vostre forze di entrare!» Questo sforzo include l’impegno della Chiesa nell’annunciare il Vangelo della salvezza a tutti gli uomini e nel portare i sacramenti della salvezza! La sua priorità non è altro che la questione sociale, anche se ha sempre privilegiato quest’ultima. Il peccato è reale e le sue conseguenze per la nostra vita in DIO sono ostacolanti e mortali. Se non ci si pente, si perde la grazia e la salvezza eterna. Dovremmo imparare di nuovo ad aborrire il peccato. In nessun caso dovremmo prenderli alla leggera, anche se la misericordia di DIO è in ogni caso più grande del peccato. Il peccatore deve riconoscerlo e pentirsi per ricevere la misericordia di DIO con tutti i suoi effetti curativi. Questo è anche ciò che Gesù intende con la “rinascita” dall’alto dallo SPIRITO e dalla verità.

C’è una verità. A volte viene chiamata la “dura verità” perché non tiene conto del nostro umore, del nostro consenso o del nostro stato emotivo. Si applica in ogni caso. E rimane immutabile come verità, indipendentemente dal susseguirsi delle generazioni e dalle loro false opinioni a riguardo. Il nostro tempo ha perso il senso dell’obiettività. Ognuno crea il proprio mondo, la propria “verità”, che è vera solo per lui ma non è riconosciuta da DIO. Se qualcosa è vero, per definizione resta vero per tutti, altrimenti non è una verità. Questa verità rivelata include il fatto che DIO ha creato l’uomo maschio e femmina e che i nostri corpi ci definiscono come tali.

Quanto più il Vangelo e la fede della Chiesa ci sfidano a trascendere la nostra mentalità, tanto meglio.

La fede della Chiesa non riguarda le opinioni personali che esprimiamo in qualsiasi occasione, ma ciò che la Chiesa ha insegnato fin dall’inizio e ha preservato per tutte le generazioni. La verità o le parole di GESÙ sono inconfutabili e, secondo la sua stessa testimonianza, rimangono per sempre. La durezza della verità non proviene da coloro che sostengono e insegnano la verità della fede. La durezza deriva dalla chiusura del cuore in cui la verità colpisce.

Lo stesso vale per la separazione degli spiriti in nome della verità. In questo contesto, Gesù parlò di una spada che, per amor Suo, avrebbe diviso anche le famiglie nelle loro opinioni su di LUI.

Questo aspetto non deve mancare nella proclamazione. Il Signore non è un “debole”. È gentile e umile di cuore. Ma LUI rimane la verità esigente e situazionalmente scomoda, senza compromessi.

GESÙ CRISTO è la VIA, la VERITÀ e la VITA.

Egli è lo stesso ieri, oggi e domani. In questo senso, nella Chiesa che conosce lo Sposo, non può esserci alcun cambiamento di paradigma, nessun nuovo insegnamento, nessuna illuminazione che superi o oscuri ogni conoscenza precedente.

Non ci sono scoperte rivoluzionarie in questo senso ancora in sospeso o recenti. C’è anche una chiesa nuova e diversa nel senso che: “Le cose di prima sono passate; È emerso qualcosa di nuovo.» Oggi non conosciamo GESÙ meglio dei credenti che ci hanno preceduto.

Oggi non abbiamo una comprensione più approfondita della verità soprannaturale rispetto ai santi dei tempi antichi o alla Chiesa degli Apostoli.

Chiunque legga le lettere degli apostoli può rendersene subito conto.

Il progresso tecnologico non ci ha elevato a un livello morale più elevato.

Filosoficamente e moralmente parlando, potremmo addirittura essere inferiori e ignoranti rispetto alle generazioni precedenti.

In ogni caso, la fede della Chiesa, che essi ci hanno trasmesso, non ha bisogno di essere rivista.

Noi lo siamo.

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4 commenti

  • franco Bresciani ha detto:

    Noi uomini abbiamo offeso il nostro Creatore. Questo è il PROBELEMA! Che lo risolve è la VERA religione, Gesù Cristo lo risolve con la sua morte in Croce.
    La PROVA è la sua RISURREAZIONE!

    GRAZIE di tutto.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    extra Ecclesiam .

  • laura cadenasso ha detto:

    MI PIACE MOLTO

  • Mario ha detto:

    La relativizzazione della mediazione salvifica di GESÙ CRISTO è cominciata con l’abolizione del Limbo dalla dottrina cattolica. Tolto quello, che è dogma di fede dato che Gesù Cristo scese in esso dopo la sua morte per trarvi i giusti, confermato dalla sacra scrittura, c’è stato un “tana libera tutti”… E vvvai con Assisi n. 1 e Assisi n. 2 !!! Eccetera eccetera, Pachamame bergoglione comprese.

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