Trump Mette in Crisi i Vertici della Chiesa. Don Samuele Cecotti, Martina Pastorelli. Osservatorio Van Thuan.

4 Febbraio 2025 Pubblicato da 3 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici  e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questa intervista pubblicata da l’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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Intervista di Martina Pastorelli a don Samuele Cecotti, vicepresidente dell’Osservatorio Card. Van Thuan: «Il progetto di restaurare l’ordine e la natura delle cose si scontra col pensiero debole del “nuovo” cattolicesimo».

[Pubblichiamo l’intervista apparsa sul quotidiano “La Verità” del 3 febbraio scorso, p. 9]

Oscurato dai moralismi progressisti sui rimpatri di clandestini e delinquenti stranieri, tra i provvedimenti di Donald Trump ce n’è uno che merita attenzione per le sue implicazioni etiche fondanti e universali: l’impegno a tutela della vita nascente, concretizzatosi da un lato con un ordine esecutivo che taglia i fondi federali destinati a finanziare gli aborti selettivi e toglie sostegno alle organizzazioni che promuovono l’aborto all’estero, nonché con la grazia concessa agli attivisti pro-vita condannati per aver bloccato l’accesso a cliniche abortive; dall’altro con il supporto alla Marcia per la Vita di Washington. Al corteo Trump ha mandato un video messaggio promettendo che difenderà “con orgoglio le famiglie e i diritti dei nascituri”, mentre il vice Vance ha tenuto un appassionato discorso sulla ricchezza della nazione, che risiede “non nel suo PIL ma nella capacità di formare e crescere famiglie prospere e felici.”

Oltre al tema della vita umana è tornato sulla scena anche quello della complementarità sessuale e quello del gender, con la revisione della politica del Pentagono sulle truppe transgender, il ritiro di fondi pubblici alle scuole che insegnano gender e teoria critica della razza, e con leggi contro la transizione di genere per i minori.

Nonostante questo impegno pro-life, anti-gender e a difesa della famiglia, l’Osservatorio Cardinale Van Thuân sulla Dottrina Sociale della Chiesa – di cui lei, don Samuele Cecotti, è vicepresidente – ha scritto che le scelte politiche del tycoon metteranno in difficoltà i vertici della Chiesa cattolica. Perché?
Proprio perché pro-life, anti-gender e a difesa della famiglia. Sembra un paradosso ma non lo è se si conoscono le dinamiche interne alla Chiesa odierna e il processo di radicale trasformazione teologica-ideologica in atto. Oggi la Chiesa, almeno nei suoi vertici, vive di pensiero debole, teologia narrativa a-dogmatica, fluidità e una grande sintonia con il mondo liberal. Il progetto di Trump di restaurare l’ordine a partire dalla natura delle cose, di ritornare al buon senso e di imprimere una svolta identitaria alla politica USA non può che scontrarsi con il paradigma del “nuovo” cattolicesimo.

Sulla grande sintonia di parte del mondo cattolico con Biden, che aveva rafforzato il “diritto all’aborto”, influiva forse la generosità della sua amministrazione che, come riporta il sito LifeSite, in quattro anni ha fatto avere quasi tre miliardi di dollari alle organizzazioni cattoliche per servizi collegati all’immigrazione?
A pensar male… Purtroppo si è data una saldatura tra “nuovo” cattolicesimo e liberal-progressismo: ciò ha ribaltato le priorità morali e ha dato vita a una nuova morale neo-cattolica, molto simile all’umanitarismo liberal. Così si comprendono anche gli elogi a Pannella e alla Bonino e la simpatia per Biden.

Si sente obiettare che le politiche anti-immigrazione americane smentiscono questo impegno a favore della vita: è così?
Vedremo come saranno concretamente attuate. Certamente rientra nei compiti legittimi di un Governo garantire la sicurezza e il rispetto della legge, dunque anche individuare, fermare e rimpatriare coloro che si trovano clandestinamente nel Paese. Il tutto però deve essere sempre fatto nel rispetto della dignità delle persone.

Quale insegnamento trarre da questa svolta?
Al problema delle migrazioni l’Osservatorio Van Thuân dedicò nel 2016 il Rapporto “Il caos delle migrazioni – le migrazioni nel caos”. Già allora in molti ambienti di Chiesa si proponeva una visione dell’immigrazione come diritto, da cui la condanna di respingimenti e rimpatri. Questa però non è mai stata la risposta della Dottrina sociale della Chiesa, né simile pretesa trova radici nella grande tradizione morale cattolica. La DSC, per prima cosa afferma il diritto di ciascun essere umano a non emigrare, ovvero a vivere in patria. Vi è poi il diritto a emigrare per cercare fortuna, ma non vi è un diritto a immigrare, ovvero a entrare nel Paese altrui. Anzi è dovere dell’autorità politica vigilare sui confini e regolare l’ingresso degli stranieri. Spetta all’autorità politica di ogni Paese decidere se e chi far entrare.

Ha ragione Trump che ha stoppato le politiche green chiamandole “nuova truffa” o chi – Vaticano incluso – le sostiene in nome della salvaguardia dell’ambiente?
Le politiche green con la salvaguardia dell’ambiente hanno poco a che fare essendo concentrate sulla decarbonizzazione: lo sanno anche i bambini che l’anidride carbonica non è un inquinante. L’agenda green si basa sulla teoria del riscaldamento globale per causa antropica, che è da dimostrare. La DSC insegna che vi è un preciso dovere di custodire il creato, tutelare l’ambiente ed evitare o limitare l’inquinamento, non dice che si devono impostare politiche globali fortemente impattanti sulla vita degli uomini sulla base di teorie discutibili, magari elaborate per dare forza a ideologie neomalthusiane.
Che la Santa Sede abbia sposato acriticamente la teoria sulla CO2 e l’agenda green mi spaventa non poco. Pensi al discredito in cui cadrebbe tutta la Chiesa se tra qualche anno si dimostrasse che avevano ragione Franco Prodi e Carlo Rubbia e che era tutta una truffa!

La presidenza Trump apre nuovi spazi per una presenza cattolica meno timida nella vita pubblica?
Mi piacerebbe rispondere che la Chiesa coglierà l’opportunità offerta e lavorerà per gettare le basi per una rinascita della società cristiana. Ma realisticamente temo che nei prossimi quattro anni ci sarà uno scontro tra Trump e le Gerarchie cattoliche.

Gli spazi però si aprono e chi coglierà l’opportunità sarà quel laicato cattolico militante, preparato e motivato, riconducibile al mondo pro-life pro-family e all’arcipelago della Tradizione: un mondo cattolico molto solido dottrinalmente, lontano dal neo-cattolicesimo fluido-liberal, indipendente da logiche clericali, abituato ad essere mal visto dalle Gerarchie, dunque cattolicissimo nel pensiero e laicissimo nella libertà di movimento.

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Fonte foto in evidenza: Screenshot YT

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3 commenti

  • Beatrice Bertozzi ha detto:

    Grazie, signor Presidente! Finalmente un po’ di buon senso. Continui questa lotta di verità, io la seguirò. Amen.

  • laura cadenasso ha detto:

    Sarò giudicata eccessiva ma -per me- calza a pennello : “Per quae peccat quis, per haec et torquetor” (Sapienza, XI, 17) “Ciascuno sarà punito con quegli stessi mezzi coi quali ha peccato”

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Per chi pensa che l’inferno sia vuoto e che il Sangue di Cristo sia stato versato per tutti, e, quindi, pure chi commette peccato fino all’ultimo respiro è anche egli lavato, non c’era bisogno di un puttaniere come Trump per mettere in difficoltà i nostri satanisti vestiti da preti. Comunque, anche Trump fa parte del piano divino di rimettere le cose al loro giusto posto… Chiedo spesso ai sacerdoti come mai dai pulpiti non si ricordano più i Dieci Comandamenti, e che senza la Fede non può esserci una completa Speranza e una completa Carità. Ogni tanto Sua Santità enuncia qualcosa di antico, ma preferisce calcare la mano sulla solidarietà per tutti coloro che la chiedono, anche per quei cani e quei porci, che ci dicono che l’inferno è vuoto, o che fanno arrivare gente che non fugge da guerre e carestie, che spesso sono criminali di cui vogliono liberarsi, e comunque gente con tanti soldi (che magari qualche Soros fa loro avere per metterci in confusione, sperando in una nuova razza meticcia alla Richard Kalergi) e senza gli opportuni controlli, per fare entrare in Italia un Osegale, che poi droga, violenta, accoltella una povera Pamela – destinata a quella fine a causa del suo karma – e che, dopo un’agonia, muore e viene fatta a pezzi con sistemi chirurgici per essere lasciata in bella mostra, in un posto trafficato, per “qualcuno” che sarebbe dovuto arrivare per prenderne i resti. E che, per prudenza, non è venuto…
    Quella che ci sta mettendo in confusione è la bellezza della “fede”, rivista e corretta dal Concilio Vaticano Secondo, in odore massonico… Il quale sta ammorbando l’aria dal Vaticano in giù, sui poveri fedeli, che, digiuni del minimo indispensabile in fatto di dogmi e di formule esatte di Consacrazione, elevano le palme delle loro mani per ricevere la “rugiada” dal cielo, quando già hanno nuovi cieli e nuove terre in essi, grazie alla Trinità che è dentro di loro fin dal Battesimo.
    Se un bel mattino dovessimo svegliarci e vedere un Vaticano con tre quarti di “consacrati” in meno, non facciamoci caso. Sarebbero stati “smaterializzati”. Come se non fossero mai esistiti… E quindi, da dimenticare: poiché è come se la loro vicenda non fosse mai avvenuta.
    Per intanto, atteniamoci alle regole antiche. Senza Immaginare scismi che non possiamo più permetterci, al punto in cui siamo. Poiché la battaglia è ormai, solo, all’interno della Chiesa.

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