Bergoglio: I Preti Legati a Liturgia Tradizionale Hanno “Squilibri Mentali, Deviazioni Emotive”. Parla Uno…

15 Gennaio 2025 Pubblicato da 43 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione il breve commento che l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha dedicato all’ultima assurdità esternata – nel suo ultimo libro – da Jorge Mario Bergoglio. Che di suo, a quanto affermano testimoni credibili, persone che lo hanno frequentato e lo frequentano, presenta tutti i sintomi di un bipolarismo accentuato, e disturbi comportamentali: turpiloquio, accessi d’ira, stati di depressione. E che prende – da quanto ci è stato confidato molti anni fa, all’inizio del suo pontificato – medicine indirizzate a correggere questi squilibri. Quindi, ben a ragione, si può dire: da che pulpito viene la predica.. Tu sei mio aiuto e mio liberatore:mio Dio, non tardare…

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I sacerdoti legati alla Liturgia tradizionale presentano “squilibri mentali, deviazioni emotive, difficoltà comportamentali”, ha detto Jorge Bergoglio sj nel suo libro di memorie Hope.

Nella foto: don Marco Luca Bertani, sacerdote della Diocesi di Bergamo, attivista LGBTQ+ e omosessuale dichiarato.

No comment.

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43 commenti

  • FRANCO ha detto:

    Animosità…E il Diavolo scodinzola.

  • unaopinione ha detto:

    @ENRICOG (che ringrazio per il link) e a chi eventualmente interessa.
    «Un cardinale statunitense mi ha raccontato che un giorno si sono presentati da lui due sacerdoti appena ordinati, per chiedere l’autorizzazione a celebrare la Messa in latino. “Voi conoscete il latino?” ha chiesto quel cardinale. “No, ma lo studieremo” han risposto i due giovani preti. «Allora fate così» ha detto il cardinale. «Prima di imparare il latino, osservate la vostra diocesi e guardate quanti migranti vietnamiti ci sono: studiate il vietnamita, allora, in primo luogo. Ma quando avrete imparato il vietnamita, considerate anche la moltitudine di parrocchiani di lingua ispanica e capirete che imparare lo spagnolo vi sarà molto utile per il vostro servizio. Dopo il vietnamita e lo spagnolo tornate pure da me, e parleremo del latino…”».
    Dunque … io vivo all´estero e vado costantemente alla messa in latino (perché ho questa possibilitá, altrimenti andrei senza problemi a quella novus ordo). Per superare questo problema della lingua, l´istituto religioso che celebra la messa in latino per ogni occasione particolare (es. :, Pasqua, Natale, Ascensione, Assunzione, festeggiamento di un apostolo, ecc.) mette ogni volta a disposizione di ogni partecipante un opuscolo (che poi viene conservato dallo stesso istituto per l´anno successivo) dove sono riportati, accanto a quanto viene recitato in latino durante quella messa, la traduzione nella lingua locale (e cioé di dove vivo). Cosí il problema viene superato e nessuno puó dire di non capire quello che sta dicendo in latino: basta che legga a lato.
    Naturalmente, laddove ci siano delle forti presenze di persone che parlano altre lingue ma non quella del paese ospitante (magari perché appena arrivate), questo problema sarebbe facilmente superabile mettendo a disposizione anche opuscoli con traduzione in queste altre lingue (es.: spagnolo nel sud della California).
    Quindi a mio avviso quella del “cardinale statunitense” é una giustificazione che tiene fin quando viene data a dei sottoposti da cui il vescovo di turno si aspetta che obbediscano e basta, altrimenti … (che é secondo me nello stile di papa Francesco). Ma credo che alla prova dei fatti e delle possibilitá, questa giustificazione non tiene affatto.
    Questo non vale per le messe ordinarie (per lo piú infrasettimanali) che sono piú corte e dove si presume, essendo tutti cattolici praticanti, che ognuno conosca le parole fondamentali della messa detta nella propria lingua, sebbene queste possano venir pronunciate in latino (es: il “Pater noster” in latino che il sacerdote recita rivolto verso l´altare e che ognuno traduce mentalmente nel “Padre nostro” della propria lingua).
    Nota: se i due giovani sacerdoti avessero risposto che il latino giá lo conoscevano (o magari dopo avere imparato entrambi le due lingue fossero andati dal “cardinale statunitense”), ben mi sarei aspettato, visto il vento che tira, che il “cardinale statunitense” avrebbe risposto: “Sí, ci ho pensato e ho concluso che nessuno conosce il latino e nessuno é interessato, vietnamita o spagnolo che sia, ad impararlo. Se giá lo conoscete o lo avete imparato, per me sono affari vostri … ma la diocesi non ne ha bisogno. E se lo dico io che sono il vostro vescovo …”.
    Cosí va la chiesa bergogliana oggi … credo.

  • Adriana 1 ha detto:

    Tenez vous calmes: les foux sont partout…specialmente nelle organizzazioni monosessuali caratterizzate da una disciplina (+ o-) gerarchico-militare.

  • Paoletta ha detto:

    il disturbo bipolare si puo’ curare efficacemente, se e’ questo che affligge il nostro eroe…mi chiedo pero’ chi lo curi, e se Bergoglio stesso si attenga alle cure.

  • luce caponero ha detto:

    Mi permetto un’osservazione marginale. Se si vuole dimostrare che il Papa ha torto nell’accusare i tradizionalisti di essere svitati, primo occorrerebbe evitare di farlo pubblicando foto e dati anagrafici di un prete che, per quanto probabilmente non esemplare, non c’entra nulla con la polemica (errore di Viganò); secondo occorrerebbe evitare che alla domanda “si rende conto o no di essere il papa” si òlasciassero pubblicare messaggi di svalvolati-scismatici che affermano non essere il Papa (errore della moderazione di Stilum Curiae). Così si finisce col dar ragione al Papa e alle sue accuse.

  • Federico ha detto:

    Queste problematiche andrebbero approfondite seriamente e senza remore; a parte il fatto che i segnali in questione sono sin troppo evidenti e reiterati per essere una semplice casualità (!), c’è da rilevare che squilibri di questo genere precludono ab origine e in modo radicale ed insuperabile l’elezione al soglio pontificio o ne causano, secondo il diritto canonico, la decadenza immediata.

  • mario satta ha detto:

    in realtà, nell’ultimo libro, il Papa accusa “alcuni” di questi preti di avere questi problemi, e chiunque conosca quel mondo (e io lo conosco molto bene, facendone parte) sa anche che è vero.
    In ogni caso, “alcuni” non significa “tutti” e nemmeno “molti”, quindi il rev. mons. Viganò ha riportato il pensiero del papa manipolandolo, spero inconsapevolmente.
    Ciò detto, credo che non si possa negare che se uno si professa cattolico e poi rifiuta in radice ciò che la chiesa cattolica gli dice di fare (magari accusandola di essere una neochiesa e quindi contraddicendo un dogma consacrato nel credo niceno), qualche rotella fuori posto deve pur averla.

  • Annibale ha detto:

    Buondì Dottor Tosatti, mettere alla gogna una persona non è mai bello. Detto questo: capelli lunghi e occhiali verdi non dimostrano l’esistenza di squilibri mentali.
    La maggior parte dei pazzi hanno un aspetto del tutto ordinario.
    Cordiali saluti.
    A.d.V.

    • Federico ha detto:

      Beh, se per questo, neppure avere le treccine, o i capelli tinti di rosa o portare i pantaloni strappati denota di per sé squilibri mentali. Comunque se io andassi al lavoro combinato così, di sicuro avrei seri problemi. Da un prete è giusto aspettarsi un contegno ed un abbigliamento decoroso. Non sono io a dirlo ma già San Paolo e San Pietro chiarivano in tal senso i doveri dei cristiani.

  • Giovanni ha detto:

    Dov’è il fondo, accidenti ? In questo buio pesto si continua a cadere.

  • Mario ha detto:

    😂🤦

    IL PIÙ CONOSCE IL MENO, dice il poeta

  • Nicola ha detto:

    Per mia esperienza personale le Sante Messe Tradizionali ( a Roma e Milano) sono bellissime , partecipatissime con giovani e bambini . Lunghe file al Confessionale, Omelie centrate e Sacerdoti come si deve secondo il Vangelo. Le altre Messe del novus ordo hanno pochissimi fedeli e quasi tutti anziani. Niente altro da aggiungere.

    • don alessio ha detto:

      Per le “altre messe” a mio parere dovresti immaginare di concentrare tutti i fedeli nelle due-tre chiese utilizzate per le messe tradizionali e in un’unica giornata alla settimana: vedrai che i fedeli novus ordo sono esponenzialmente superiori ai vetus 😉

      • Catholicus ha detto:

        La quantità non fa la qualità, caro don Alessio, tant’è vero che NSGC partì con solo 12 seguaci, poi ridotti a 11. Personalmente preferisco i piccoli numeri della messa VO alle adunate oceaniche delle messe NO (?ma è poi così) ? . I giovani, speranza del futuro dell’ umanità, preferiscono la messa VO, nonostante l’ odio viscerale vomitato contro di essa della gerarchia (ex) cattolica, cioè modernista, e lo dico da quasi ottantenne, mio caro Don Alessio; ormai con i preti modernisti parlo solo del tempo e del traffico, nulla più. Pace e bene

      • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

        La sua osservazione è pertinente.
        Manca però di fare una doverosa considerazione.

        La maggior parte dei cattolici non risponde a qualche tormento interiore circa la fede: semplicemente non lo ha e in modo passivo accetta la realtà della messa in parrocchia.
        Forse proverà a contestare anche questo mio post.
        Ma mi dica quanti fedeli sono favorevoli all’aborto e senza farsene una colpa vanno a ricevere l’Eucarestia? Quanti ce ne sono che fanno la Comunione pensando che il divorsio sia una cosa giusta? Quanti cattolici credono che in fondo per l’eutanasia non c’è niente di male?
        Magari dicono io non lo farò ma voglio lasciare agli altri la possibilità di farlo.
        Io non voglio sparare al papa ma passo la pistola all’ Ali Agca di turno.
        Non so se lei sia veramente un prete, ma ha mai pensato di interrogare – magari in confessionale – i suoi parrocchiani chiedendo: “Ma tu credi che l’Eucarestia è il vero Corpo di Gesù?”
        E lei crede che la stragrande maggioranza di parrocchiani lo creda?
        Ha provato a chiedere se pensano magari che sia solo un simbolo? Perchè se credessero veramente, riceverebbero l’Eucarestia in ginocchio e senza toccarla con le mani.
        Sa: mia madre era una donna anziana e negli ultimi anni aveva solo pochissmi denti, forse 4 o 5.
        Ebbene, mia madre non riceveva l’Eucarestia se non si lavava prima i denti. PER RISPETTO.
        Quindi, caro prete, porti rispetto anche lei, per quanto io stesso non condivida pienamente tutte le risposte.

        Se avesse un po’ di tempo legga i dati relativi all’Esperimento di Salomon Asch. Capirà tante cose.
        Le auguro tutto il bene del mondo

  • GIUSEPPE ha detto:

    PRETE OMOSESSUALE?

    🤬🤬🤬🤬

  • Prov ha detto:

    Al di là di ogni altra considerazione e giusto per stemperare gli animi: il botta e risposta è un gustoso aneddoto da manuale…

  • Vincenzo ha detto:

    Ho già commentato una volta fa, ma le mie rflessioni è probabile che si siano dimostrate altamente critiche, da evitarne la diffusione. Quindi, voi, come ho capito, cercate esclusivamente chi scialbamente commenta, e non la durezza di un giudizio pensato, sentito e voluto. Il tempo per giocare è finito. E se indugiamo nel linguaggio del comportamentismo, saremo sempre agnelli e mai cuordileoni.
    PS: due mesi fa scrissi a Viganò. Non una riga mi ritornò. Ecco, non sai su chi contare. Non che io faccia affidamento sui preti, ma un pò di educazione la pretendo. Specie in questo anni di buio assoluto. Nevvero?

  • Luca ha detto:

    No, lui non se ne rende conto di essere papa cattolicamente inteso (oltre ad esserci dei dubbi che lo sia), altrimenti non sarebbe stato in cura per 12 anni, e altro.
    È un grande castigo. Il peggiore.

  • Paolo Mayer ha detto:

    Curioso… vorrei chiedere al sig. Bergoglio chi è che è stato in cura da una psicanalista per ben 12 anni.

    12 anni, mica 12 giorni… è una cosa madornale!

    Ma non sarebbe meglio se stesse un po’ zitto?

  • Luca ha detto:

    Non risulta che MeKKerrik (Sic!) seguisse la liturgia tradizionale.
    L’elenco potrebbe continuare

    • Luca ha detto:

      Probabilmente l’ha dovuta seguire per buona parte della sua vita, vista l’età.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        94 meno 54 fa 40. 40 meno 22 (l’età a cui si veniva spesso ordinati preti) fa 18. Perciò, 18 anni vetus ordo, 54 novus. Di quei 18, 5 con il Messale italiano/latino. Perciò, il vetus ordo vero e proprio l’ha celebrato per 13 anni.
        Prima di aprire la bocca e di scrivere, controllare che il cervello sia inserito.

  • Lucia ha detto:

    Spett.le Tosatti,vi rendete conto che state parlando del Papa?🤔🤔🤔🫡

    O no?🤔

    • Marco Tosatti ha detto:

      Il problema è: lui si rende conto che è il papa? o no?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Il problema è: lui si rende conto che è il papa, o no?

      • Brasi ha detto:

        Lui sa di non essere il papa! Neanche se ve lo dicesse direttamente lui gli credereste.

      • R.S. ha detto:

        Il problema non è “lui’.
        Sono “loro”.
        Qualcuno però li ha sgamati.
        Peccato non riconoscerglielo.
        Infatti ancora si insiste a dirne peste e corna.
        Sarebbe meglio ammettere d’essersi sbagliati.

      • laura cadenasso ha detto:

        Condivido la pungente risposta che, in poche parole/al momento, rivolta la domanda. Inoltre -a mio parere- se essa stessa non risulterà pienamente esaustiva come minino squarcerà l’ interrogativo basilare intorno al quale la Chiesa -da molti anni- si interroga affannosamente/con angoscia ma senza scorgere una via di uscita…CHI E’ COSTUI ?

      • Davide Scarano ha detto:

        Col Vangelo di Giovanni: “la verità rende liberi”, ed ancora col Vangelo di Matteo: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa”.
        https://www.lalucedimaria.it/vangelo-oggi-dice-sale-terra/
        In questo Blog lo scrivente, e direi, tutti i partecipanti a partire dal titolare dello stesso, cercano di servire se stessi e gli altri con “carità nella verità”. Nel merito non vedo nessuna offesa al papa ma esclusivamente l’attuazione del diritto di cronaca.

      • Fritz ha detto:

        Tra il dire e il fare c’è di mezzo un imbroglio di nome Bergoglio.
        Bisognerebbe chiedere al Matto che è sicuramente piu addentro alla questione di noi: tuttavia come ci sono matti che credono di essere Napoleone, può benissimo essere che si sia un’altro psicopatico che crede di essere il papa. Bergoglio dice di esser papa ma quanto a saperlo fare, senza il Munus poi, ce ne corre!! Ma vallo a dire a preti, vescovi e cardinali quelli anche un cane si terrebbero pur di ricevere stipendi e comodità.

    • bergoglio antiPapa ha detto:

      Lei si rende conto che Bergoglio è un antipapa o no?

    • Papa?! ha detto:

      Se è papa non si sa, ma che non sta tanto bene è certissimo

    • Davide Scarano ha detto:

      Col Vangelo di Matteo: ““In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa”. Nel merito ritengo che non vi sia alcuna offesa ma solo l’esercizio del diritto di cronaca.

    • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

      Cara Signora Lucia.
      Provi a rispondere a queste domande. Lei crede che Gesù debba ubbidire a Bergoglio? Crede che oggi Gesù parlerebbe e darebbe mandato agli Apostoli di parlare come fanno nella Chiesa dìoggi?

      Se la sua risposta fosse SI, allora si dovrebbe considerare tutto il suo messaggio inutile.

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