Una Stampa Complice Protegge Gualtieri, Peggior Sindaco del Secolo a Roma. Mario Adinolfi.
20 Dicembre 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, portiamo alla vostra attenzione questo commento, pubblicato da Mario Adinolfi, a cui va il nostro grazie, su Facebook. Buona lettura e diffusione.
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Il concerto di Capodanno di Tony Effe al Palaeur è già tutto esaurito, 150mila euro di incasso che sono un monumento al pressappochismo di Roberto Gualtieri, il peggiore sindaco di Roma del secolo, roba che se questo caos fosse stato combinato da Alemanno o dalla Raggi se li sarebbero mangiati vivi.
Ma Gualtieri è protetto da una stampa amica che non scrive una riga sul casino in cui versa Roma a quattro giorni dall’inizio del Giubileo, figuriamoci se fa notare che il Palaeur è in mano a una società partecipata dal Comune di Roma.
Quindi Gualtieri è riuscito nel capolavoro di non sapere chi mettere sul palco del Circo Massimo, perché nel frattempo la mafietta delle case discografiche costringe tutti gli “artisti” a essere solidali con Tony Effe, consentendogli però di massimizzare incasso e hype di immagine da martire censurato grazie ad una struttura del Comune di Roma come il Palaeur.
Gualtieri potrebbe rivolgersi a due censurati veri come Morgan e Povia, ma i paraocchi del Pd che indossa gli impediscono una mossa coraggiosa.
La sua sindacatura sarà ricordata dai romani così, per il ridicolo misto all’assenza di coraggio e allo spreco di risorse pubbliche.
In settimana Gualtieri ha inaugurato con tanto di video di propaganda su Tik Tok una “pista ciclabile” di 750 metri realizzata in 13 mesi, meno di 2 metri al giorno, per 600mila euro di spesa.
La Roma di Gualtieri è tutta così: video trionfalistici imbarazzanti, caos pressappochista e sprechi e lentezze nella realtà, continui disastri protetti dalla stampa amica che prova a silenziarli tutti e infatti su Repubblica, Corriere della Sera e Messaggero non troverete mai un titolo contro il sindaco.
Il Corsera oggi pubblica un’intervista molto critica sulla gestione del caso Tony Effe a Simone Cristicchi ma viene usata l’espressione “superficialità delle istituzioni”, la parola Gualtieri non c’è mai né nella titolazione né nel testo.
Sulla ridicolaggine della pista ciclabile neanche una riga.
Solo una testata on line ha avuto il coraggio di raccontarla. Ma attenti ai prossimi giorni: con l’avvio del Giubileo qualche bilancio sarà inevitabile e i romani sanno che è tragicamente negativo, la città è nel caos e il caso Tony Effe spiega a tutti il perché: Gualtieri è un superficiale che non sa quel che fa, protetto da una stampa complice e e dal suo apparato di propaganda. I nodi però stanno per venire al pettine.
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Tag: ADINOLFI, concerto, giubileo, gualtieri, tonyeffe
Categoria: Generale
Forse la dico grossa ma a mio parere -ad oggi- tutto il mondo è ROMA : suddetto sindaco e diavolo scritto in fronte inclusi ed inclusivi. Spero di essermi spiegata. Grazie per l’ ascolto
Ma scusi Adinolfi, chi ha votato Gualtieri? I milanesi? I viterbesi? I baresi? No, ovviamente, lo hanno votato i romani, ma ormai preferirei dire “romanesi”… E sono decenni che votano un sindaco peggiore dell’altro, di solito di sinistra. E allora? Che se lo tengano e se lo godano, anzi, gli auguro un sindaco ancora peggiore che se li mangi vivi a colazione, così forse impareranno. Chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Esatto. E’ chiaro che Roma e’ piena di comitati d’affari che convogliano i voti verso quell’immondo partito di criminali. E non solo a Roma,ma in altre ben conosciute parti d’Italia
Non è che Alemanno abbia brillato. Gualtieri è un disastro, però Roma è di fatto ingovernabile. Anni fa avevo letto che il suo territorio è pari a quello di Milano, Genova, Napoli e Catania messi insieme Bisognerebbe che un sindaco ci stesse vent’anni come un dittatore, per combinare qualcosa.
almeno i pidioti si ritroveranno a patire gli svantaggi reali di essere amministrati da un sindaco imbarazzante.
Magari fosse così! Sono talmente p-idioti che nonostante tutto continuano a votarli, come in Emilia Romagna. Certa gente voterebbe PD anche se fosse composto dai diavoli dell’inferno con tanto di scritta in fronte: “Demonio”!
Le dirò, Roma è sempre stata divisa tra una buona fetta di sinistra e un’altrettanta fetta di destra. Rutelli vinse per poco contro Fini, quando questi era ancora MSI.