No alla pratica della Comunione sulla Mano. Sia obbligatoria la Comunione sulla Lingua.

11 Dicembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da InFormazione Cattolica. Buona lettura e diffusione. 

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No alla pratica della Comunione sulla Mano. Sia obbligatoria la Comunione sulla Lingua

Lanciata
9 dicembre 2024

Perché questa petizione è importante

La Santa Comunione Eucaristica rappresenta il sacramento fondamentale della Chiesa Cattolica. Purtroppo la pratica della Comunione ricevuta sulla mano è diventata comune, rispetto alla tradizione storica di riceverla sulla lingua. Questo cambio, sebbene possa sembrare insignificante per alcuni, ha profonde implicazioni teologiche e spirituali. Attraverso questa petizione chiediamo l’obbligatorietà della pratica di ricevere la Santa Comunione sulla lingua, preservando la sacralità e il rispetto per l’Eucaristia (e prevenendo i furti sacrileghi compiuti dai satanisti).

Firma questa petizione per sostenere il cambio verso una pratica più rispettosa e significativa.

A seguire una riflessione sull’importanza della ricezione della Santa Comunione sulla lingua.

La più antica prassi di distribuzione della Comunione è stata, con tutta probabilità, quella di dare la Comunione ai fedeli sul palmo della mano. La storia della liturgia evidenzia, tuttavia, anche il processo, iniziato abbastanza presto, di trasformazione di tale prassi. Sin dall’epoca dei Padri, nasce e si consolida una tendenza a restringere sempre più la distribuzione della Comunione sulla mano e a favorire quella sulla lingua. Il motivo di questa preferenza è duplice: da una parte, evitare al massimo la dispersione dei frammenti eucaristici; dall’altra, favorire la crescita della devozione dei fedeli verso la presenza reale di Cristo nel sacramento.

All’uso di ricevere la Comunione solo sulla lingua fa riferimento anche san Tommaso d’Aquino, il quale afferma che la distribuzione del Corpo del Signore appartiene al solo sacerdote ordinato. Ciò per diversi motivi, tra i quali l’Angelico cita anche il rispetto verso il sacramento, che «non viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote, per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di caso di necessità: se per esempio stesse per cadere per terra, o in altre contingenze simili» (Summa Theologiae, III, 82, 3).

Lungo i secoli, la Chiesa ha sempre cercato di caratterizzare il momento della Comunione con sacralità e somma dignità, sforzandosi costantemente di sviluppare nel modo migliore gesti esterni che favorissero la comprensione del grande mistero sacramentale. Nel suo premuroso amore pastorale, la Chiesa contribuisce a che i fedeli possano ricevere l’Eucaristia con le dovute disposizioni, tra le quali figura il comprendere e considerare interiormente la presenza reale di Colui che si va a ricevere (cf. Catechismo di san Pio X, nn. 628 e 636). Tra i segni di devozione propri ai comunicandi, la Chiesa d’Occidente ha stabilito anche lo stare in ginocchio. Una celebre espressione di sant’Agostino, ripresa al n. 66 della Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI, insegna: «Nessuno mangi quella carne [il Corpo eucaristico], se prima non l’ha adorata. Peccheremmo se non l’adorassimo» (Enarrationes in Psalmos, 98,9). Stare in ginocchio indica e favorisce questa necessaria adorazione previa alla ricezione di Cristo eucaristico.

In questa prospettiva, l’allora cardinale Ratzinger aveva assicurato che «la Comunione raggiunge la sua profondità solo quando è sostenuta e compresa dall’adorazione» (Introduzione allo spirito della liturgia, Cinisello Balsamo, San Paolo 2001, p. 86). Per questo, egli riteneva che «la pratica di inginocchiarsi per la santa Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate» (cit. nella Lettera This Congregation della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 1° luglio 2002: EV 21, n. 666).

Giovanni Paolo II nella sua ultima enciclica, Ecclesia de Eucharistia, ha scritto al n. 61: «Dando all’Eucaristia tutto il rilievo che essa merita, e badando con ogni premura a non attenuarne alcuna dimensione o esigenza, ci dimostriamo veramente consapevoli della grandezza di questo dono. Ci invita a questo una tradizione ininterrotta, che fin dai primi secoli ha visto la comunità cristiana vigile nella custodia di questo “tesoro”. […] Non c’è pericolo di esagerare nella cura di questo Mistero, perché “in questo Sacramento si riassume tutto il mistero della nostra salvezza”».

In continuità con l’insegnamento del suo Predecessore, a partire dalla solennità del Corpus Domini del 2008, il Santo Padre Benedetto XVI aveva iniziato a distribuire ai fedeli il Corpo del Signore, direttamente sulla lingua e stando inginocchiati.

Questo è il collegamento per firmare la petizione

 

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13 commenti

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Mi correggo: Redemptionis…è Redemptionis Sacramentum

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Tanta attenzione alla forma – pur essenziale e importantissima – troppo spesso svia dall’atto fondamentale: ricevere la Santa Comunione IN GRAZIA di Dio!!!

    La Remptionis Sacramentum al punto 90 è molto chiara:

    “I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza dei Vescovi, e come confermato da parte della Sede Apostolica. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza…” (Missale Romanum, Institutio Generalis, n. 160).

    La Redemptionis Sacramentum è tuttora norma vigente!!!

    Tuttora in vigore per la ricezione della Sacra Particola è anche la Santa Confessione nel rispetto di tutte e 5 le parti che la compongono:

    1. ESAME DI COSCIENZA
    2. DOLORE DI AVER PECCATO
    3. ACCUSA DEI PROPRI PECCATI (non di quelli altrui!!!!)
    4. PROPOSITO DI NON COMMETTERLI PIU’
    5. PENITENZA (imposta dal Confessore) dopo assoluzione sacramentale

    L’assoluzione è a giudizio del Confessore/Penitenziere e girare finchè non si trova quello che ci assolve è – più spesso di quanto non si creda – una pratica assai comune.
    Ma la Sacra Particola NON E’ un diritto!!! Non la si può pretendere!!! Occorre essere in grazia di Dio e rispettare tutti e 10 i Comandamenti, non per Legge ma per lo Spirito di Dio che alberga in chi Lo ama e Lo vuole amare sopra ogni cosa. Inoltre è richiesto non solo il digiuno dal peccato ma anche da cibi e bevande almeno un’ora prima.

    Sul Catechismo Maggiore di San Pio X (632) si legge:

    “Chi si comunicasse in peccato mortale, riceverebbe Gesù Cristo, ma non la sua grazia, anzi COMMETTEREBBE SACRILEGIO e si farebbe meritevole della sentenza di dannazione”.

    E ancora, in un insegnamento a Santa Brigida di Svezia a proposito del sacrilegio della Comunione in peccato mortale, Gesù così si espresse:

    “Non esiste sulla Terra supplizio che basti a punirlo”.

  • giovanni ha detto:

    D’accordissimo, firmo.

  • Caterina ha detto:

    Siamo in minoranza purtroppo, quelli che ci accostiamo a prendere la comunione sulla lingua siamo visti come quelli che ancora siamo legati a usanze antiche,😞 A volte nostro Signore rischia di cadere per terra per quanto il sacerdote ti avvicina la particola alla bocca ma per il timore di nn contagiarsi le mani subito le vetrate, lasciandoti nel dubbio che sei tu che stai sbagliando ad accostarti a prendere Gesù nella maniera retorica. Tutti si accostano con le mani pretese ma nessuno si comunica in presenza del sacerdote si allontanano con Gesù in mano mentre il sacerdote distribuisce il sacramento ad altri, li osservo e vedo come se si partecipa ad una fila comune per prendere quello che ci si aspetta senza una genuflessione o ad una riverenza per colui che ha dato la vita per la nostra salvezza. Perdonatemi ma tutto ciò mi addolora tantissimo nel vedere i fedeli ritornare ai loro posti e nemmeno li inginocchiarsi per adorarlo ma si siedono e cominciano a conversare come se avessero ricevuto una caramella. Tutto ciò mi chiedo perché? Grazie ♥️🙏

  • Fritz ha detto:

    Nulla da ridire sul contenuto ma a chi è rivolta la richiesta? Al falso papa? Ai cardinali leccachiappe argentine e ai vescovi baciasfinteri loro compari? Oppure ai veri responsabili, ai preti senza onore nè vocazione?
    A questo punto, piuttosto farei un’altra petizione più seria e assai meno stupida visto che è diretta nel vuoto: fate quella che i fedeli si apprestino all’Eucaristia col cuore puro e l’animo netto dal peccato e il Signore certo sarà paziente anzi gioirà se sarà toccato con le mani, sia pure impolverate, ma per finire posto in un cuore a Lui gradito.
    Cerchiamo Dio, piuttosto vivendo in Grazia come lui vuole non solo adorandoLo con la bocca o con le mani, prostati nel servirLo che solo nel riceverLo.
    Ma sono parole inutili queste che non vogliamo capire:
    ‘Questo popolo mi onora con le labbra
    ma il suo cuore è lontano da me.
    Invano essi mi rendono culto,
    insegnando dottrine che sono precetti di uomini’

  • Billo Maria Teresa ha detto:

    Domenica scorsa un ministro straordinario mi
    ha chiesto di porgere la mano ed io ho rifiutato.
    E’ un vero e proprio abuso
    Sottoscrivo molto volentieri. NO comunione sulla
    mano!

  • Maja ha detto:

    Ave Maria.
    Si può avere il link della petizione?
    Grazie.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Adesso San Tommaso è andato a finire tra i Padri della Chiesa ? Da quando ?

  • Fiorenza ha detto:

    NO ALLA COMUNIONE SULLA MANO!!!!

  • Grazia ha detto:

    Noi vogliamo Adorare il Corpo di Cristo in ginocchio e riceverlo sulla nostra lingua dal Sacerdote che ha le mani consacrate e da nessun altro …grazie per ciò che fate

  • Enzo Ricciardi ha detto:

    Credo fermamente che la comunione debba essere presa sulla lingua per il rispetto dovuto a nostro Signore Gesù Cristo, e visto la sciatteria e gli oltraggi che riceve il Santissimo da parte di alcuni, è il caso di porre rimedio. Non se ne può più.

  • Annalisa Scala ha detto:

    Bravissimi, era ora che venisse fatta questa petizione.
    Sono davvero contenta che abbiate preso questa santa iniziativa: preghiamo affinché ascoltino non solo noi ma i Padri della Chiesa, vedi SanTommaso