Riflessioni di Veronica Cireneo Siamo consapevoli che nella Sua infinita Misericordia, al momento opportuno il buon Dio invia a noi i Suoi messaggeri. Cosi oggi, siamo qui a ringraziarLo per aver suscitato padre Giorgio Maria Fare’ a sgombrare il campo da ogni dubbio sulla validità dei Sacramenti e di tutte le Sante Messe, vetus e novus ordo, quindi antiche e riformate.Dubbi generati da anni e da più frange, che tante anime hanno confuso e allontanato da Gesù Cristo Sacramentato e dalla partecipazione al Santo Sacrificio Siamo purtroppo a conoscenza del fatto che, molti fedeli si sono addirittura spinti fino al punto di impedire Confessione e Viatico ai parenti morenti, per non avere a disposizione un sacerdote “non una cum”, come erroneamente era stato loro indicato di fare e pensare. Una vera e propria tragedia spirituale che speriamo dopo questa parabola – così dolorosa per il coraggioso padre Giorgio, che ringraziamo di cuore per averci riconfermato nella fede e che ha preso tante ingiuste legnate da tutte le parti – volga al termine fino a concludersi definitivamente. E ci scusiamo con il reverendo padre, da parte del branco che indossa abitualmente l’indecente costume del “tutti contro uno” che hanno presentato l’alto conto rappresentandoci nettamente il pregio della sua Missione.Per il resto possiamo dire che chi ha avuto fede certa non ha mai violato il terzo Comandamento, che obbliga i fedeli e sacerdoti a santificare le feste.Riconosciamo pure, come in questo sconquasso sia stata una vera e propria Grazia il non essersi persi d’animo, né la retta via. La fede è il più grande dei doni.Collaboriamo come possibile, quindi, per mantenerla integra e viva e per essere un po’ meno indegni di unirci in Comunione con Chi ci ha creato e dolorosamente salvato: Il Nostro Signore Gesù Cristo.I Comandamenti non conoscono deroghe. Per non violarli, in caso di dubbio, sarebbe bastato e basterà ricordare anche le sole parole di San Giovanni Bosco, il quale ebbe a dire: “Considerate gran nemico dell’anima vostra chi vi tiene lontano dai Comandamenti e dai Sacramenti della nostra santa religione”. Se Dio ha ritenuto opportuno inviare oggi tal messaggero sacramentario pensate voi a quale grado di confusione eravamo arrivati.
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Concordo con Anna, l’unica che crede nella VERITÀ infallibile sull’ Eucaristia invalida, ribadita dai sommi pontefici BXVI e S GPII, ai quali oggi, nessuno più obbedisce.
Ma perché Don Farè nega tale VERITÀ INFALLIBILE?
Ed esorta i fedeli ad accostarsi all’ Eucaristia una cum un antipapa, nonostante ammette sia ilecita? Da quando accostarsi illecitamente alla S Eucaristia non è più un “SACRILEGIO” ?
E comunque, che l’Eucaristia sia “illecita” una cum l’antipapa “ERETICO” JMB, lo ribadisce anche papa Pio IX in QUARTUS SUPRA il 06/01/1873″:
“… I NOMI di coloro i quali sono SEPARATI dalla COMUNIONE con la Chiesa Cattolica, (scismatici) vale a dire, di coloro i quali “NON” concordano su tutte le materie con la sede apostolica, ◾”NON” sono da essere letti durante i Sacri Misteri.” (❗)
“DIVIETO” ribadito con fermezza anche da Papa Benedetto XIV nell’enciclica “EX QUO PRIMUM”:
23 […] “All’inizio del Messale si ponga la rubrica nella quale viene istruito e “ammonito” il Sacerdote, riguardo alle cose che deve osservare nella celebrazione della Messa; fra queste una rubrica speciale sulla menzione del “ROMANO PONTEFICE”, nonché del Patriarca e del Vescovo, “SOLO” se sono UNITI alla Chiesa di Roma; Altrimenti si “ometta” la loro citazione;..
◾Infatti gli ERETICI e gli SCISMATICI (come Bergoglio) sono soggetti alla censura di una speciale “SCOMUNICA” per la legge Can. De Liguribus (23, quest. 5), e del Can. Nulli (5, dist. 19).
◾ I Sacri Canoni della Chiesa “VIETANO” DI PREGARE PUBBLICAMENTE PER GLI “SCOMUNICATI” , come si legge nel A Nobis (cap. 4, n. 2) e nel cap. Sacris, De Sententia Excomunicationis. Quantunque niente vieti che si possa pregare per la loro conversione,
◾tuttavia “NON” SI DEVE PERMETTERE CHE I LORO NOMI SIANO PRONUNCIATI NELLA PREGHIERA SOLENNE DEL SACRIFICIO. (‼️)
https://www.vatican.va/content/benedictus-xiv/it/documents/enciclica–i-ex-quo-primum–i—1-marzo-1756–il-pontefice-invit.html
E che Bergoglio sia già “scomunicato” LATAE SENTENTIAE per decreto di papa Leone X perché eretico seguace di Lutero, oltre che per la legge n. 78-81 di UDG per elezioni programmate in anticipo con i cardinali della mafia S Gallo e perché iscritto alla setta filo-massonica Rotary Club fin dal 1999, è una realtà oggettiva e documentata.
Ma allora, perché Don Farè afferma che prima di giudicare JMB “eretico” e “scomunicato” serve prima una sentenza del tribunale ecclesiastico?
Forse non sa che la SCOMUNICA “LATAE SENTENTIAE” (ipso-facto) di cui è oggetto l’antipapa JMB “NON” NECESSITA CHE VENGA ESPLICITAMENTE “COMMINATA” DA UN ENTE ECCLESIASTICO…?
Come avviene invece per le SCOMUNICHE “FERENDAE SENTENTIAE” che non sono automatiche, ma devono essere “inflitte” da un organismo ecclesiale?
Il dottor. Cionci ha creato divisioni tra i fedeli? Buon segno, anche Cristo è venuto a portare la spada e dividere. Se la sua indagine va criticata (come andrebbe fatto) si cerchino altri argomenti; e, possibilmente, non ci si sottragga a un sereno confronto. Per il bene di tutti, ovviamente.
Eh, no…non esageriamo con i paragoni amico
E cerchiamo di essere precisi con le parole.
Il dottor Cionci suggerendo ai cattolici di stare lontani dalle Messe non li ha separati, li ha confusi e ingannati, più o meno consapevolmente.
È diverso
Pur interessandomi molto marginalmente alla questione, noto che si è rotta un’amicizia: quella fra il giornalista Cionci e don Minutella, tenuta insieme dal famigerato “Codice” ma andata in fumo grazie al Cionci che si è dato a seguire padre Farè (vedi l’impiccio del “piccolo resto”).
Anche in questa tornata del blog non sembra vi sia una sufficiente uniformità di vedute.
R.S. afferma che il Cristianesimo non è una religione perché “La religione prevede pratiche in forza di credenze: l’uomo tende ad ingraziarsi la divinità agendo di conseguenza …. Dio riversa la Grazia che permette all’uomo di oltrepassare la sua natura, in attesa della parusia”.
Ora, il Cristianesimo si presenta con i Novissimi: morte, giudizio, inferno, paradiso, ragion per cui anche il Cristiano, “tende ad ingraziarsi la divinità agendo di conseguenza”, ovvero per evitare l’inferno e andare in paradiso. Anche il Cristiano, infatti, pratica “in forza di credenze”, anzi di una marea di credenze, compresa ovviamente “l’attesa della parusia”.
Riguardo a GIOIA, mi sembra la faccia un po’ troppo facile con “la relazione d’Amore con il Dio vivente”. Dice che “il Cristianesimo non è una serie norme”, ma allora i Comandamenti, il Catechismo e il Diritto canonico che cosa sono? Il pandemonio scatenato sul papa sì e papa no non è forse dovuto alle molteplici e conflittuali interpretazioni delle norme?
E questo onorevole blog la dice lunga in merito.
Enrico, non far finta di non capire.
La Grazia viene da Dio, solo da Dio, sempre.
L’uomo di fede non fa quel che fa per tornaconto, ma per amore!
Questo ha rivelato Cristo, vero Dio e vero uomo.
Senza gesù non possiamo fare nulla.
In questo senso il cristiano è servo inutile.
Ma nulla è impossibile a Dio.
Pregasi trovare un’altra religione con l’Incarnazione.
O con i Sacramenti.
Quindi con la genialità di Dio di farsi realmente presente in ogni tabernacolo in una particola, come cibo.
La fede è dono di Dio, non un’idea dell’uomo.
Vangelo odierno: …erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Come toccarlo oggi: nell’Eucaristia!
Cari R.S. La gente purtroppo ha ormai messo da parte l’idea e l’azione di responsabilità. Insieme al riconoscimento della sovranità di Dio.
Dimenticano che l’Amore ha le sue regole che sono spontaneamente e felicemernte condivise dalla creatura proprio perché chi ha fede in Dio sa che quello che detta Lui non può essere che giusto e utile .
Chi non accetta le leggi del Sovrano dell’universo crede di essere libero, e pian, pianino diventa schiavo di ogni dittatura mondana, carnale e luciferina
Mi perdonerai se insisto.
Tu affermi:
“L’uomo di fede non fa quel che fa per tornaconto, ma per amore!”.
Ciò può (potrebbe) essere corretto in via di principio.
Ma (anche) nel Cristianesimo incombono la la promessa del premio (paradiso) e la minaccia del castigo (inferno),
e questo non può non avere influenza, anche inconscia, sul fedele.
E’ un argomento assai delicato che non si può risolvere in quattro e quattr’otto: si ama perché si ama, o si ama perché se ne ha un beneficio?
Ognuno sa di sé.
Dopo un po’ di lustri di matrimonio so di aver ricevuto tanti benefici da mia moglie, però so che mi ama e che la amo.
E so che fu una Grazia, indipendente da noi, l’averla incontrata. L’innamorato i conti non li fa, anche se poi scopre che i conti tornano sempre fidandosi dell’Amore.
L’ EUCARESTIA ” UNA CUM” L’ ANTIPAPA J.M.BERGOGLIO È INVALIDA.
S.Giovanni Paolo II
in ECCLESIAE DE EUCARESTIA n. 39 c. 81-82.
81) Poiché “il Romano Pontefice, quale successore di Pietro, è il PERPETUO e visibile principio e fondamento dell’ unità sua dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli”
82) La comunione con lui è un’ esigenza intrinseca della celebrazione del sacrificio eucaristico. Di qui la “grande verità “Ogni celebrazione dell’ Eucarestia è fatta in unione non solo con il proprio Vescovo ma anche con il Papa, con l’ Ordine episcopale, con tutto il clero e con l’ intero popolo. Ogni VALIDA celebrazione dell’ Eucarestia esprime questa universale comunione con Pietro e con l’ intera Chiesa.
Verità liturgica ribadita anche dal legittimo Papa Benedetto XVI, allora card. Ratzinger.
La SS Eucarestia può essere accostata “solo” nell’ unità con la sua autorità ” e con tutta la Chiesa. La comunione col Papa è la comunione con il tutto, senza la quale non vi è comunione con Cristo , quindi, dato che J.M. Bergoglio non può essere Papa, in quanto già scomunicato ” LATAE SENTENTIAE e da Papa Giovanni Paolo II, perché invalidamente eletto previo accordi stabiliti prima del conclave in quel di St. Gallen, Svizzera (U.D.G.)
e da Papa Leone X perché ERETICO seguace di LUTERO…….
E pertanto, se il sacerdote celebra in comunione con un ” ERETICO SCOMUNICATO” separato dalla chiesa, la celebrazione Eucaristica non solo è INVALIDA, ma anche ILLECITA, per decreto ribadito con fermezza da Papa Benedetto XIV nell’ ENCICLICA ” Ex Quo Primum
Eccone un’altra…
Questo far copia-incolla del solito disco rotto, senza sapere chi l’ha prodotto, porta necessariamente a dare per scontate interpretazioni personali, non necessariamente corrette.
Anziché chiedere ad esperti : sacerdoti e canonisti interpretano decontestualizzando…un po’ alla maniera protestante
Di questo bel e doveroso articolo mi soffermo e mi associo alle scuse a pFarè “sull’indecente costume del tutti contro uno”. Una protervia assoluta di tantissimi giustizieri non tanto della notte ma delle tenebre, che con sicumera inaudita lanciano pietre da uno scranno autoproclamatosi definitivo. Soprattutto da una certa frangia pseudonostalgica, gli strali peggiori. Ebbene, anche queste isteriche prese di posizione sono incredibilmente provvidenziali. La totale mancanza di carità cristiana di precisi gruppi, questi sì oggettivamente settari, è rivelativa della vera natura cupa e inquietante di chi si erge a salvatore e maestro. Attraverso esortazioni da vicolo cieco – obbedienza a Francesco sì, ma anche no – costringono il resto del gregge a mangiare l’erba calpestata e a bere l’acqua intorpidita dalle loro zampe (cfr. Ez 34).
Schermaglie stucchevoli… Lasciate a noi lettori la libertà di giudicare quale posizione sia più giusta, o più ragionevole, senza inutili polemiche divisive che assolutizzano posizioni e opinioni personali, dall’una e dall’altra parte, scambiate per dogmi di fede. E anche senza peana per questo o quel personaggio mediatico, più o meno simpatico, più o meno convincente, dotato di più o meno sex-appeal (si fa per dire).
La Verità sui fatti che stanno accadendo in questo periodo forse sarà chiara fra qualche centinaio di anni, col senno di poi ma ancora più con un giudizio definitivo della Chiesa, illuminato dallo Spirito Santo.
Padre Farè si rivela un altro che non crede che il dott. Cionci cianci, ma che abbia invece colto la vera essenza del pensiero del Papa Benedetto XVI espressa nella “Declaratio”.
P.S.
Con buona pace di quelli che denigrano vergognosamente il vero ultimo Papa (es. gen. Laporta).
Il P Farè ha detto che è illecita. Poi se le cose illecite si possono fare, va bene…
Lei Dr Cionci ha individuato un problema reale.
Poi ci ha ricamato sopra, attribuendo al Papa, umile lavoratore della vigna, un codice machiavellico.
Nella Chiesa agisce la Grazia, non la furbizia.
Lei ci tiene a non confessarsi cattolico o meno.
Ultimamente pare starle a cuore la divisione tra i fedeli.
Un bravo pastore di anime, che le cura, non è come lei.
Un conto è aver descritto il problema della declaratio.
Altro il suggerire divisioni nemmeno stando del gregge.
Chi non distingue, confonde.
Non esiste alcun codice, ma ciò non toglie che nel Vangelo ci sia scritto anche “siate semplici come colombe e astuti come serpenti” (cito a memoria). In alcune situazioni utilizzare l’astuzia è doveroso e non c’è proprio nulla di male.
D’accordo con lei
Caro dottor Cionci, come ben sa ho
sempre apprezzato la bellezza, genialità e profondità della Sua indagine e credo pure che abbia davvero ragione. Mi astengo ovviamente da affermazioni definitive, perché non sono competente, nonostante abbia ascoltato diversi studiosi che sanno quello che dicono, come lei nel suo campo giornalistico d’inchiesta.
Ma, ripeto ma, se si fosse fermato a quello, senza sconfinare nel dettame e nel dettato teologico e dottrinale , il suo lavoro avrebbe avuto molta più presa e avrebbe fatto meno danni alle anime, per le quali spero abbiano seguito in minima parte i suoi temerari ed errati consigli.
Certo che avendo affiancato un sacerdote che un bel giorno si spinse al punto scioccante di dire che con l’una cum (concetto fasullo inventato di sana pianta) nell’Ostia si incarna satana, credo che lei stesso, da non esperto sia rimasto impressionato fino a vedere alla persuasione, affezionato al fatto che il don per primo aveva riconosciuto per primo, come sacerdote ( io l’avevo percepita ancora prima di lui, l'”incongruenza bergogliana”
Ma in quel contesto la sottoscritta e non solo se la diedero a gambe, anche perché satana, angelo ribelle, puro spirito, privo di corpo non può incarnarsi in nessun modo. Peraltro neanche lo vorrebbe, perché egli si ritiene superiore all’umana natura. Anzi fu proprio il fatto che Cristo volle incarnarsi a farlo ribellare al progetto divino fino al NON SERVIAM. Perché nella sua superbia non voleva adorare in nessun modo la forma materiale umana, tanto più se si fosse abbassato a quel punto proprio il suo Creatore.
Sennò perché è definito superbo e ribelle?
Mi scuso per laungaggine. Vado concludendo.
Il reverendo p. Giorgio ha ben definito gli elementi che fanno la transustanziazione, rendendo valida la messa (come le ho sempre detto da anni). Tutte le messe: antiche e nuove senza monopolio di nessuno sull’uno o sull’altro rito. Ma se Bergoglio è antipapa, o per l’eresia pertinace o perché invalidamente eletto, o per tutte e due le cose insieme ( forse è buona la terza) il nominarlo rende la Messa sempre valida, ma illegittima. Ma l’illegittimità è eventualmente solo del sacerdote, cosa che appunto il padre Fare’ non vuole più fare da che ha sposato la certezza dell’illegittimita di Bergoglio.
Ma se i fedeli non hanno di meglio, andando a Messa non commettono nessuno illecito, come accade appunto quando non avendo altri, un cattolico si recasse dagli ortodossi.
Smettetela dunque di tenere lontani i fedeli dai Sacramenti dicendo che commettono peccato ad andare alla Messa.Smettetela! I sacramenti sono validi! Altrimenti al momento del conto, la legna per bruciare in eterno sara’ meglio che ve la portiate da casa….
Caro dottor Cionci, abbia pietà dell’Uomo-Dio che il papa amava tanto.
La prima coerenza del suo lavoro sia spirituale.
Veronica Cireneo
Cionci non ha ancora capito nulla della Messa.
Anche dopo che ha rotto i ponti con Minutella proprio sulla messa di padre Fare’.
A cui non ha partecipato perché dice che non vuole fare sapere se è cattolico o no.
Ma vi ha preso per scemi?
Come potrebbe un cattolico come lui che non va a messa una cum , saltare una Messa non una cum?
Della Messa non gliene frega niente al signor Cionci
E ancora c’è chi gli dà retta…
Roba da matti
Illecita ma VALIDA…..quindi se mi permette, i sacramenti sono BUONI, SEMPRE. Sono doni di Cristo alla sua Chiesa
Si ricorda del famoso matrimonio a sorpresa di Renzo e Lucia? Illecito, ma valido; Renzo e Agnese volevano ricorrervi in quanto costretti dalle circostanze.
In ogni caso, la consacrazione è valida, cioè la transustanziazione avviene. Un anziano sacerdote decenni fa spiegava che un prete ha un potere tremendo: se avesse voluto, avrebbe potuto consacrare il pane presente in un intero panificio pronunciando la formula consacratoria, nel caso avesse avuto l’intenzione di fare ciò che avviene nella S. Messa.
Grazie a Veronica per lo scritto, al Dr. Tosatti per lo spazio e a Padre Giorgio Maria per il coraggio.
Sono tra quanti hanno ricevuto la Grazia di accrescere la devozione eucaristica accostandosi all’attività pastorale di Padre Giorgio, che ha dispensato sapienza e consigli anche forti per stare dove si deve davanti a Dio: al nostro posto.
Anch’io devo un rinnovato rispetto per Terzo Comandamento alla radicalità predicata da Padre Faré.
Chi vuole dividere il gregge nell’ovile santo è al servizio di un Principe malevolo.
Il memoriale che fa memoria dell’essere Ad-Esso, Ad-Ipsum, in Cristo, figli di quella unica ed eterna opera di salvezza, al cui servizio conserviamo la fede ricevuta per Grazia, ci chiede di non consegnare il Leone.
Il futuro lo pensiamo adesso, dal presente che dura un istante nell’istantanea eternità di Dio. Tutta la nostra esperienza è nel memoriale, da conservare.
Non dobbiamo assecondare chi cerca scuse per invalidare la Messa, ma dobbiamo entrare sempre di più in comunione con l’Assoluto di Dio, presente.
Nessuna fuga in avanti, nessuna discontinuità indietro: nell’istante presente c’è Dio e tanto basta, in Verità.
Il CVII fu decine d’anni fa. Francesco c’è da una dozzina.
Restiamo alla domanda: la declaratio che cosa declara?
Se Benedetto XVI non si è dimesso, è rimasto Papa fino al 31/12/2022. Quindi adesso non c’è un Papa.
Francesco lo è illegittimamente, anche se fosse santo.
La Chiesa c’è sempre. La Santa Messa è valida.
Chi ne ha la facoltà si pronunci. Tutti adoriamo Cristo!
Le religioni non sono tutte uguali e il cristianesimo non è semplicemente una religione.
RS. caro,
vorrei si spiegasse meglio: se non è una religione, cos’è?
Il Cristianesimo non è una serie di norme, ma uno stile di vita tutto impostato su una relazione d’Amore con il Dio Vivente
Assioma più generico non si può trovare… inoltre, perdoni, quale Dio deve, vuole, può amare senza ricambio?
La religione prevede pratiche in forza di credenze: l’uomo tende ad ingraziarsi la divinità agendo di conseguenza. Dio resta là, l’uomo resta qua e la religione li lega nell’al di qua. Al di là si vedrà…
Nel cristianesimo è Dio a rivelarsi e addirittura incarnarsi: la legge e l’alleanza che c’era e nella quale era stata preparata la pienezza dei tempi (la prima venuta di Cristo) è portata a compimento, superandola. Dio riversa la Grazia che permette all’uomo di oltrepassare la sua natura, in attesa della parusia.
Se c’è chi pensa i sacramenti solo un agire umano il cristianesimo non c’entra più e resta solo una religione per l’al di qua. Allora sì, una tra le tante.
Io ho sempre sostenuto che i sacramenti sono validi anche in presenza di un antipapa basta che siano impartiti da un ministro validamente consacrato… mi sembrava evidente.