Vescovi Norvegesi (e 30 Comunità Cristiane): «Esistono solo Due Sessi». Dichiarazione Ecumenica.
18 Ottobre 2024
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Il Timone, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.
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Insieme a circa 30 altre comunità cristiane in Norvegia, i vescovi cattolici hanno firmato una dichiarazione ecumenica sulle questioni della teoria del genere e della sessualità, per dare «un contributo costruttivo»; il documento intitolato “Dichiarazione ecumenica sulla diversità di genere e sessuale” è stato pubblicato ieri e «nasce in preghiera, dal nostro impegno per la nostra nazione e dal desiderio di costruirla», afferma il presidente della Conferenza episcopale nordica, Erik Varden.
In un’intervista con Cna Deutsch, il vescovo ha spiegato: «Il progetto ha come sottofondo una dichiarazione ecumenica del 2016 sul matrimonio, di cui anche i vescovi cattolici sono stati cofirmatari. Un seminario tenutosi questa primavera ha stimolato l’idea che sarebbe potuto essere costruttivo prendere in considerazione una dichiarazione simile sulla questione della “diversità” sessuale e di genere, un argomento attualmente molto discusso e che incide profondamente sulla vita di molte persone».
In una società che non riconosce, anzi rifiuta, la realtà oggettiva delle cose, è ancor più importante dimostrare che la visione antropologica cristiana «è in linea con i dati empirici. Una comprensione cristiana della vita è eminentemente concreta», spiega ancora con Trondheim. È da qui che prende le mosse la dichiarazione ecumenica, che si prefigge di riconoscere la «realtà biologica […] nel rispetto dei diritti dei bambini». «Dio è il Creatore dell’universo e lo sostiene nell’esistenza. Ha creato l’essere umano come uomo e donna. Tutti gli esseri umani sono creati a immagine di Dio. Tutti sono profondamente amati da Lui e possiedono lo stesso inalienabile valore e la stessa inviolabile dignità. Il matrimonio, secondo l’ordine della creazione e del diritto naturale, è l’unione tra un uomo e una donna. Il matrimonio è stato istituito da Dio, confermato da Cristo e dagli Apostoli, e riconosciuto dalla Chiesa cristiana in tutti i secoli (cfr. Genesi 1,26-28 e Matteo 19,4-6). Il matrimonio tra un uomo e una donna costituisce il quadro biblico per le relazioni sessuali. Altre forme di relazioni sessuali sono varianti di una “diversità sessuale” che contraddice la teologia della creazione biblica e l’etica di Gesù, anche se tali relazioni fossero caratterizzate da fedeltà duratura», così inizia la dichiarazione.
Poiché è necessario oramai spiegare l’ovvio, nel testo si ribadisce la realtà biologica dell’uomo e della donna: «Esistono solo due sessi biologici: maschile e femminile. Il sesso dell’essere umano è deciso nel momento del concepimento. Il nostro sesso è determinato dalla grandezza e dalla funzione delle cellule germinali»; per poi spiegare che «l’idea che esista un sesso soggettivo e una “identità di genere” che si possa scegliere liberamente e che si basi sui sentimenti è il risultato di un’ideologia e non ha fondamento nella biologia o nella scienza naturale».
Chiarendo che la Chiesa cattolica non è «un corpo lontano, cinico e burocratico», bensì «Mater e Magistra» – afferma ancora nell’intervista il presidente della Conferenza episcopale nordica -, l’impegno dei sacerdoti sarà sempre accompagnare tutti, in quanto «ogni essere è amato da Dio». Tuttavia, si chiarisce che «come pastori […] siamo ordinati a proclamare e insegnare non idee di nostra creazione, ma il Vangelo di Cristo come insegnato ed esposto dal Magistero della Chiesa cattolica». Da “Madre e Maestra”, la Chiesa ha una profonda conoscenza ed esperienza nel campo dell’animo umano e della persona, per questo «cerca di farci crescere oltre le nostre categorie e aspettative troppo ristrette, verso quella pienezza dell’essere che la tradizione cristiana chiama santità, una partecipazione alla vita di Dio stesso», senza fare «concessioni a scapito delle verità bibliche, anche se tali verità sono in conflitto con linee guida politiche o tendenze sociali attuali».
A partire da questi assunti, nella dichiarazione si passa a mettere in guardia rispetto ai danni che producono l’ideologia gender e la grande menzogna che una persona possa essere nata nel corpo sbagliato – la storia di Luka Hein ne manifesta tutte le ferite (qui per leggere la nostra intervista) -: «È estremamente problematico far confrontare i bambini e gli adolescenti con l’idea […] che esistano “ragazzi, ragazze e altri generi” e insegnare loro che esiste un “genere interiore”». La dichiarazione invita a guardare ai danni già fatti: «Le conseguenze della vicenda della clinica Tavistock in Inghilterra [qui per leggere l’intervista alla giornalista della Bbc che ha condotto un’inchiesta sul caso] sono un esempio ben noto di come sono state affrontate queste ferite, ma non è certo l’unico», aggiunge nell’intervista von Trondheim.
I vescovi affrontano poi il tema dei diritti, oggi innominabili, che ha il bambino: «Privare consapevolmente e intenzionalmente un bambino della possibilità di conoscere la madre o il padre o le famiglie dei genitori biologici – ad esempio attraverso la fecondazione artificiale o la maternità surrogata – è una violazione della volontà creativa di Dio e dei diritti del bambino». Sebbene infatti «tutti i bambini sono ugualmente preziosi e amati da Dio, indipendentemente dal modo in cui sono stati concepiti», è necessario ribadire che «il benessere del bambino deve sempre avere la priorità rispetto alle richieste e ai desideri degli adulti», senza peraltro contrastare la stessa Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia nell’articolo 7 citata dai vescovi: «È un diritto umano del bambino conoscere i propri genitori e, per quanto possibile, essere accudito da loro».
In ultimo, la dichiarazione afferma: «La libertà di opinione e di coscienza e la libertà religiosa sono per noi valori centrali ed essenziali»; ed è proprio all’interno di questa libertà che «crediamo che anche la nostra voce meriti di essere ascoltata», prosegue l’intervista. Senza far mistero che «le autorità governative e le istituzioni pubbliche abusino del loro mandato e del loro potere quando cercano di costringere cittadini e organizzazioni ad adattarsi alla “teoria queer” riguardo al genere, alla sessualità e al matrimonio» è ancor più urgente il ruolo della Chiesa nell’«affermare la preziosità della vita la preziosità della vita di ogni persona in cui vogliamo riconoscere una sorella, un fratello, un potenziale amico, vedendola, per quanto possibile, come la vede Dio, cioè con immensa speranza», conclude il vescovo Varden.
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Categoria: Generale
Cara la mia Nobil-donnina,
Villaggio/Fantozzi deve essersi ispirato alla sua sicumera e al suo lexicon plebeiorum, quando ha “creato” la Contessa Serbelloni-Mazzanti vien dal Mare…”Balle sumere”: si informi, e poi parli. Mi sono permessa di osservare che gli Ermafroditi esistono ( da secoli e millenni ) e che- pur costituendo una minoranza- non sono da ascrivere alla categoria dei malati e sono stati tolti da tempo dalla categoria delle “filìe” nel DSM. Vorrei capire, inoltre, che tipo di religione è la sua, visto che ritiene l’intersessualità (o ermafroditismo) una “malattia”, NON voluta dal Dio Misericordioso , ma dal Diavolo…ossia- dice lei- dai peccati che gli uomini compiono stimolati da Lucifero. Gli uomini- in prima o seconda istanza- sono quindi- per lei-talmente “forti” o “potenti” da condizionare malattie e morte, tanto da imporre la loro volontà a quella del Dio Buono, “creatore del cielo e della terra” e, in più, Onnipotente e Onnisciente?
Si informi- a questo proposito- sulle modalità della legislazione laica europea ed extraeuropea. Il fenomeno degli intersessuali era conosciuto e accettato in ambito cristiano fin dal 1200, quando gli “esemplari” che mostravano un maggiore aspetto fenotipico maschile rispetto a quello femminile, potevano ereditare, come pure diventare abati. Come vede, i Cristiani -pre-Concilio di Trento- avevano più buon senso, misericordia e spirito di giudizio di quelli venuti dopo.
( Google e Wiki sono a sua totale disposizione, basta cercare)!
Mi ero limitata a dire che anche la attuale Chiesa, con tutti i suoi ipocriti “permessi” per le unioni omosessuali, ha lasciato che “gli stracci andassero al vento” (cit. G. Verga-Libertà-). Gli “stracci”, in questo caso, sono gli intersessuali. Mi pare giusto che oggi gli intersessuali rifiutino di subire operazioni tese a “demolire” la loro Natura, come si permise di fare- con esiti tragici- il dott. Money (nomen est omen), SIA PER “CURIOSITA'” scientifica, sia per,-ipocritamente- sottomettere le sue “cavie” AL PERBENISMO CORRENTE,
anch’esso, ahimè, di stretta derivazione da una diffusa interpretazione sociale biblica.
Concludo: la Chiesa che attualmente si preoccupa tanto dei “diversi mentali” e della supremazia del pensiero e della “sensazione” sulla realtà, dovrebbe- in prima istanza- occuparsi di quelli “naturali”, che sono senza colpa alcuna e che non ambiscono di venir imprigionati nel “diritto positivo”, neppure in quello ecclesiastico, bensì aspirano a far parte del “diritto naturale” di cui la Chiesa non si fa più portavoce. P.S. Lasci perdere di bistrattare i serpenti ( oggetto di timore, ma anche di venerazione perfino nell’ A.Testamento )… perchè, con questo atteggiamento, lei mi appare come la “cavernicola” di B.C. (di Johnny Hart), chiaramente legata ad uno stretto rapporto di odio-amore con il suo personale SER-PENTE!
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Non sempre Adriana la si sente dimostrare quello che pensa! Anzi lei critica ciò che conoscono gli altri. Penso che la sua cultura, sicuro vasta sui Sumeri che lei interpola nella Bibbia, sia una conoscenza applicata solo in superficie” alle cose di Dio, poiche se dispone di un testo lo interpreta per ciò che sembra dire.
Circa un “terzo sesso” di cui lei si fa promotrice, la Chiesa se ne frega della forma alterata del DNA rispetto a quella tipo umana come nel caso dell’ermafroditismo, la Genesi dice forse che Dio creò l’ermafrodita? E il fatto che tali persone siano una realta perchè dovrebbero assurgere all’orgoglio di terzo sesso? Dove sta scritto che è un sesso nuovo, chi lo dice?
La mutazione genetica è una realtà. (Oltre ai vax) anche le radiaz. ionizzanti e UV-Ray possono fare disastri genetici a uomini, animali e piante. Alla Chiesa importano le anime, qualsiasi corpo abbiano. Poi c’è una bella differenza con i gay rispetto alla deriva genetica. In loro l’aberrazione può essere psichica o peggio morale! Ma i gay sono maschi e femmine: anche la “disforia di genere” è stata tolta dalle patologie dell’OMS ma per i medici seri è un dolo evidente.
Lei si fa prendere dalla rabbia quando confuta la Chiesa nel riproporre idee opinabili o sono dommi? Bisogna dirle brava? Si tranquillizzi e accetti che non tutti vogliono “deviare” per accontentarla in una discussione.
Ecco cosa lei usa fare sul Blog: ieri ha citato due volte, con superficiale interpretazione, l’età di Adamo.
Dalla Genesi:”non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. Dove sta scritto che Adamo e Eva dovevano schiattare subito? E come sarebbe nata lei, Adry se prima quelli non avessero avuto la possibilità di “conoscersi”? La morte (anche quella spirituale) è il discrimine fra l’Eden e la terra. La morte prese infine quei due o rimasero immortali? Il tempo che porta alla morte, agli occhi del Signore non è forse un battito delle Sue ciglia?
Salmo 89: “Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Li annienti: li sommergi nel sonno;
sono come l’erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia,
alla sera è falciata e dissecca.”
Mia cara Donnina,
quindi lei sostiene che il testo- sumero o biblico che sia- non deve esser preso alla lettera. Torniamo sempre lì… Bisogna accettare le stranezze, le incongruenze e le efferatezze dell’A.T. solamente se interpretate, filtrate e censurate dai maestri della cosiddetta Tradizione. Qualsiasi altra ricerca,
-filologica, storica, archeologica, antropologica, culturale-
è per lei “superficiale”, mentre il compito dell’uomo sarebbe esclusivamente quello di conoscere “come le proprie tasche” il pensiero di Dio. Beata lei che possiede tasche ampie e senza buchi! Devono esser tasche foderate di tungsteno.
Come poi si sia ficcata nelle tasche suddette la convinzione che io sia paladina del terzo sesso mi rimane un mistero. Mi sono limitata a provare comprensione umana per quella porzione ridotta di umanità che è ermafrodita -realmente e scientificamente- e di cui neppure la Chiesa pare voglia sentir parlare, forse perchè costoro non costituiscono un partito importante, fortemente politicizzato e che gode della sponsorizzazione globalista, come gli aderenti alla famosa sigla LBGTecc…di cui molti esponenti sono stati ricevuti con onore tra le sacre mura e alle cui “coppie” si concede una sbrigativa e seminascosta benedizione. Questo non è il seguire S.Agostino laddove scrive: “La vera misura dell’amore è l’amare senza misura”: è, piuttosto, un passo di valzer in attesa dell’applauso mondialista.
La “personcina, donnina” come lei con tatto mi definisce è stata mai contro la libertà di parola? Meglio tacere se si è contro Dio ma potrei negare la dignità di essere persone pensanti? I miei figli saranno mai liberi se non li lascio scegliere e decidere? Amare il prossimo è dar libertà pur di errare, ma siamo liberi di avvisarlo.
Da certe “mamme” mi guardi Iddio, che alla mia mente
ci penso io. 😉
Questi vescovi da una parte, gli altri vescovi dall’altra
– totalmente intenti a battagliarsi in nome o contro l’associazione politica LGBTQIA+- si sono però scordati dell’esistenza
-vera e naturale- degli Ermafroditi.
Andando alla genetica:
alcuni individui presentano un sesso genetico maschile XY, ma sviluppano genitali esterni femminili (pseudoermafroditismo maschile ). Altri sono di sesso genetico femminile (XX), ma presentano genitali esterni in forma maschile (pseudoermafroditismo femminile).
Gli Ermafroditi veri hanno sia le cellule XX, sia cellule XY.
Vengono chiamati: “chimere genetiche”.
N.B.: gli pseudoermafroditi sono quelli che hanno un unico sesso genetico che non corrisponde però al sesso fenotipico.
Tutti gli appartenenti alle suddette categorie sono reali, anche se, per molti versi, sfortunati: però esistono.
Ritengo che tirare in ballo la teologia biblica e il Genesi sia poco opportuno, anche perchè in una delle due versioni del medesimo sta scritto: “Maschio e femmina Dio li creò”, che è- secondo i biblisti- la versione più antica e che dà adito ad una interpretazione diversa, che può essere comprensiva di un originario Ermafroditismo, o, per lo meno, di una compresenza dell’Ermafroditismo con i due sessi separati, quale si ritrova nel poema accadico-babilonese “Enuma Elish” (“Quando in alto”), a sua volta derivante da antichissime versioni sumere, e del quale il popolo ebraico deve aver avuto contezza, così come del Diluvio e del suo protagonista: Utnapisthin-Ziusudra-Noè, durante la “cattività babilonese”, ( avvenuta tra il VII e il VI secolo ).
Perfino il nome del capo che guidò il ritorno in patria del popolo giudaico sta a testimoniare della influenza della cultura babilonese su quella ebraica: infatti si chiamava Zorobabele, ossia Seme di Babele.( Bab-illu: i cancelli, o le aperture del cielo ).
Adamo, Eva e Adriana.
da Romani 5: “a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.”
Lei contraddice la Parola di Dio ventilando “balle sumere”, intaccando la interpretazione che la Chiesa ci da e per confutare l’essenza: “uomo e donna li fece”.
Da quello che scrive rifiutando l’unicità del maschio/femmina lei rifiuta anche la primigenia perfezione umana di Adamo e Eva (prima del Peccato)… oppure perchè Dio -vedendo che ci stava bene- non creò al loro fianco una emafrodita (chiamiamola Adriana)? Se lei nega l’unicità dei due sessi, Adry Lei nega la perfezione dei progenitori, poichè nell’Eden non si potevano avere malattie, che deviassero dall’unica realtà maschio/femmina.
INVECE in natura l’ermafroditismo è una malattia da “deviazione” genetica, come altre, e non è un terzo sesso come sembra dire lei!
Fuori dal Paradiso, Dio non ha ci ha dato malattie a gogò ma ci ha levato l’immortalità e dunque lasciato la debolezza, la caducità corporea, quando Adamo e Eva e il Serpente decisero di essere pari a Dio. Si può dire che da allora i peccati di ogni singolo uomo non fanno che accrescere le malattie, le sofferenze umane, che non furono e non sono volute da Dio, ma da dagli uomini.
Se lei Adry nega il binomio maschio/femmina ma inserisce a pari merito, non come malattie, ma altri tipi di sessualità, nega in un certo modo anche il senso del dolore umano, della sofferenza e morte, rifiutando anche i loro fondamenti filosofici, biblici, teologici ed ancora altera il senso dell’amore umano fra uomo e donna. Lei accetta (forse inconsapevolmente) la tentazione luciferina, che ognuno può essere e sentirsi fluido, avere un sesso a parte?
Intaccando la nascita maschio/femminile umana (pur soggetta a malattie genetiche) lei, oltre ai testi della Scrittura sulla visione del dolore e della morte, contraddice la fede cattolica nel dolore e morte dello stesso Gesù, il quale vinse con la Resurrezione il peccato originale e i suoi effetti.
Per farle capire come lei “sbagli” (= “vuole sbagliare per indurre altri a sbagliare”) prendiamo un esempio che un amico del Blog ci ha fatto notare: il suo comportamento tentatore. Lei sarebbe come una pseudoermafrodita, avrebbe un aspetto fenotipico umano (sembrerebbe una donna) ma esisterebbe non visibile in lei una natura genetica rettiliana, che è la componente principale che guida le sue azioni di plagio e deviazione, come tutti notano sul blog.
Secondo me in realtà lei dimostra il suo pseudo ermafroditismo non nel corpo ma nell’anima, lì sì che potrebbe esserci un Serpente.
Qui non siamo nel campo della malattia genetica, sarebbe troppo bello che questa la allontanasse dalle sue responsabilità, Adry. Lei è perfettamente sana: le sue scelte false interpretazioni della Scrittura sono volute dal suo arbitrio.
Quanto alla sua anima non possiamo giudicare ma se si potesse materializzarla in che differirebbe dal Serpente primordiale? Il dico solo nel sesso.
Quanto a Chesterton perchè criticarlo, anzi dargli del plagio, se non si conosce la sua grandezza spirituale?
Ma lei è fatta così, guasta ogni cosa bella.
Bellissimo intervento!
Una “signora” fritzzante! 😁
Caro Enrico,
mi auguro che per “l’amor sui” predicato da Gesù nei Vangeli, la Nobildonna riconosciuta da “tutti i popoli” rifiuti il bavoso lecchinismo- non richiesto- dal Disneyano Pluto “ad mentulam canis”.
Cara la mia donna,
se lei la smettesse di invocare sul capo dell’interlocutore tutte le maledizioni a sua disposizione e fosse in grado di affrontare un dialogo su basi storiche sarebbe una bella cosa. Lei semplicemente accetta l’interpretazione di Paolo/Saulo sul peccato originale e le sue conseguenze millenarie su tutta l’umanità (-vecchiaia, malattia e morte-: in pratica le stesse sciagure che mezzo millennio prima di lui afflissero con il loro spettacolo il sensibile animo del giovane Siddartha Gautama). Scelta sua. Storicamente l’ interpretazione di Paolo/Saulo, fu quella grazie alla quale si addivenne-in buona sostanza e attraverso secoli di contrasti e lotte-, al predominio, al tempo stesso politico e morale, della Chiesa di Roma,-MA non senza il fondamentale aiuto dell’imperatore Teodosio, sia con l’editto di Tessalonica sia con i successivi editti-. Che tutto ciò sia stato voluto dalla Provvidenza divina non lo discuto: è materia di credenza e di visione teologica cattolica, ma non è una materia storica. Confondere le due discipline dando l’esclusivo primato alla prima- come e peggio che ai tempi di Galilei- è una scelta sbagliata che induce semmai a porre erroneamente sul medesimo piano di trasmissione l’A.T. e il Corano, mentre così non è. Se il Corano è paragonato dagli Islamici ad una creatura vivente perchè “rivelato” direttamente da Dio, l’A.T. è ritenuto, anche dalla Tradizione cattolica, testo sì ispirato, non però dettato da Dio. Inoltre nell’episodio dell’Eden la promessa di una morte immediata per chi cogliesse i frutti dell’albero della conoscenza non si realizza affatto. Mentre sull’albero della Vita- l’unico di cui si dice trovarsi al centro dell’Eden- non esiste , fino al fattaccio, nessun divieto. Appena in seguito Yhwh sembra “svegliarsi” rivolgendosi agli Elohim: ” Ecco, l’uomo è diventato come uno di NOI, quanto alla conoscenza del bene e del male. GUARDIAMO che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre.” (Gen., 3, 22). Tra parentesi: Adamo visse 930
anni, quindi non morì immediatamente dopo aver mangiato il frutto proibito, come ,del resto, gli aveva garantito il Nahash, ossia il “contradditore” biblico.
Un Paradiso terrestre è anche l’Eden sumero, anzi, molti studiosi propongono la derivazione di Eden dal sumero Edenu (adottato anche nelle lingue semitiche) che significa steppa, deserto. Gan è luogo recintato: quindi Gan Eden significherebbe oasi nel deserto. Anche i Caldei
e gli Assiri avevano un “giardino” chiamato Dilmun. Quanto alla pianta della vita, Gilgamesh, nel poema a lui intitolato, si lascia sfuggire quella della immortalità, rapita da un “leone di terra” che solitamente viene tradotto come serpente. Si tratta di fonti tutte mesopotamiche che esercitarono sicuramente un forte influsso sui redattori del Genesi, a questo proposito bisogna tener presente altresì che nell’A.T. si narra di come Abramo provenisse proprio dalla Mesopotamia, ( oltre al resto delle tradizioni che gli Ebrei potevano aver assorbito dai poemi e dalla religione babilonese ). Lei non crede ai 930 anni di vita di Adamo? Male, per una personcina così ligia alla dottrina. Ma comunque è affar suo, perchè, come scrisse Papa Benedetto XVI, la libertà intellettuale si identifica con la dignità dell’uomo e non è lecito a nessuno l’impedirla.
Una certa “signora” continua con le sue incongruenze, divorata com’è dalla necessità di raccontarsi, di esternarsi, di fare sempre e comunque un torrentizio coming out. Così dilaga la “signora”:
“Se Chesterton non aveva la verità in tasca chi e quanti poi potrebbero averla? Chi ha Dio nel cuore ha la verità dappertutto, tasche comprese. Sbaglio? Darei me stessa, così fallace e ignorante e in cambio mi prenderei la verità di cui sapeva Chesterton”.
La “signora” si dichiara (come furbescamente fa spesso) “fallace e ignorante” subito dopo aver elevato agli onori degli altari Chesterton presumendo che avesse Dio nel cuore.
Ma … come fa a presumere una cosa del genere se si dichiara fallace e ignorante e quindi non ha Dio nel cuore?
Forse un ritiro di sei mesi in un eremo sperduto e a pane acqua le gioverebbero assai.
Caro Enrico,
ti ringrazio per avermi fatto ridere usando pacificamente della semplice logica basilare. “Bisogna sopportare le persone moleste” ( opera di misericordia spirituale ).
Esonda…sì, la Signora spesso straripa dagli argini, anche dottrinalmente, oltre che psicologicamente. Che vuoi?
Sarà mossa dal desiderio di emulazione dei padri domenicani Kramer e Sprenger, autori del “Malleus maleficarum” (martello delle malefiche-streghe-, 1487) che uscì con una falsa
” Approbatio”, dagli stessi autori attribuita falsamente ad una Commissione di teologi dell’Università di Colonia, ragion per cui il libro “micidiale” uscì con l’imprimatur di opera teologicamente ineccepibile. Il paradosso è che, nel medesimo testo si fa risalire il termine “foemina” alla etimologia “fe-minus” (la donna che, come tale ha una fede inferiore) e si ricorda spesso come la donna sia un “mas ocasionatus” ( un maschio approssimativo, mal riuscito ). Ma lo stile è pressapoco il medesimo.
A proposito della frase di Chesterton, è una variante di quella di Tacito negli Annali che suona: “Orribile è quel tempo in cui tocca sguainare la spada per affermare che l’erba è verde e la neve bianca.” Querelle des Anciens et de Modernes, e siamo ancora là. 🤗
Mo’ te la senti, la “signora”! 😄
Proprio perchè l’ho già “sentita” che ho citato il “Malleus maleficarum”.
Oltre alla citazione di Chesterton, che apprezzo e condivido, ricordo anche quel “maschio e femmina gli creò” presente nella Bibbia. Rimando inoltre oltre all’evidenza che dal grembo della Madre esce solo un maschio o una femmina. Rimane da capire perchè le evidenza biologiche -non solo quelle per la verità- oggi vengano ridiscusse e persino negate.
“Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.”
(G. K. Chesterton)
“Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.”
(G. K. Chesterton)
Chesterton non aveva la verità in tasca. Come non ce la ho io.
Infatti non sempre due più due fa quattro e non tutta le foglie sono verdi : ci son anche il cavolo bianco e il faggio rosso.
Ehh caro S E.: la Verità chi è se non ogni persona che ci fa ricordare Lui? Ogni uomo può essere la Verità!
Per dirla alla sua maniera: il mio fagus rimane sempre faggio anche se questa estate il gran caldo me lo ha mezzo ucciso e le sue foglie rosse sono diventate grigie(!); un pisello nero o bianco o giallo rimane sempre un pisello e non una pisella e il dicromatismo sessuale non cambia i sessi e le piante dioiche rimangono maschi o femmine e in natura non c’è dimorfismo sessuale che non sia legato ad un sesso specifico. Quanto al 2 + 2 può non far 4, perchè i numeri sono simboli e convenzioni ma, caro ingegnere, 2+2 certo non fa 2 stesso e poi di matematiche chissa quante ce ne sono. Eppure la natura, animale e vegetale è una cosa e quella umana tutt’altra!!
Animali e piante hanno la possibilità di avere due sessi distinti o separati. Esiste la partenogenesi, l’ermafroditismo, ecc., alcuni animali possono cambiare sesso… di alcune piante si è estinto un sesso ma è possibile comunque la moltiplicazione o riproduzione per talea…, alcune piante secolari possono trarre vigore da altre se sono affiancate da giovani virgulti che possono mettere in comune la linfa ( in Cina lo si fa con i Litchi; io l’ho fatto con due avocadi)…ci sono gli innesti, le chimere, due e più bionti su un unico essere vegetale ma… ma per l’uomo no!
Si vede, carissimo amico che non conosce la bellezza, la saggezza e la grande fede di Chesterton… peccato, ma si può riparare: occorrerebbe conoscerlo: Benedetto XVI lo amava. L’ultimo libro che ho letto fu “avventure di un uomo vivo” ma lei ricorderà la profonda bellezza umana di “padre Brown”.
Se Chesterton non aveva la verità in tasca chi e quanti poi potrebbero averla? Chi ha Dio nel cuore ha la verità dappertutto, tasche comprese. Sbaglio?
Darei me stessa, così fallace e ignorante e in cambio mi prenderei la verità di cui sapeva Chesterton, ma neanche questo è possibile, l’innesto è soggetto al rigetto naturale, non esiste la affinità perfetta… solo in Cristo nostro “capo” siamo membra e corpo viventi per l’eternità.
Un caro saluto!
-_-_-_-_
GRAZIE Laura per la bellezza poetica di GKC !