La Chiesa Sinodale vista dal card. Grech. Mastro Titta: dal Padre al Padrino…

9 Settembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta offre alla vostra attenzione queste riflessioni sull’imminente Sinodo sulla Sinodalità. Buona lettura e condivisione

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MASTRO TITTA: GRECH SULLA CHIESA SINODALE

 

Prego il lettore di scandagliare un brano in particolare della prefazione del cardinal Grech al libro di madre Angelini, “La memoria genera futuro”: “In questo passo della Regula Benedicti emergono i tratti di uno stile sinodale veramente ecclesiale e in un’ottica di fede: occorre ascoltare tutti, perfino l’ultimo arrivato, ciò che riguarda tutti deve essere discusso da tutti, l’ultima parola spetta all’abate come padre e guida della comunità”.

 

In sostanza si tratta, secondo Grech, di passare da una Chiesa teologica ad una Chiesa antropologica, dove il Padre non è più Dio che parla all’uomo, ma un uomo padre cui spetta “l’ultima parola”. Tutto ciò soprassedendo sulla clamorosa operazione di maquillage fatta ai danni di San Benedetto, la nota marca di acqua minerale, succhi di frutta, tisane al rafano mugo e altri bibitoni: la tradizione fa comodo eccome a questi signori finché la piegano, la strappano e la torcono secondo i propri comodi suini. San Benedetto profeta di Bergoglio come Isaia lo fu di Cristo.

 

Non conta la parola del Padre quanto quella del padrino. Come nelle cosche mafiose (se i nazisti ucraini sono lettori di Kant, i mafiosi avranno letto qualche riga di Verga). Nella Chiesa Sinodale – sarebbe più onesto chiamarla Sinodo Ecclesiale, ma non siamo in presenza di gente onesta, come ho appena ventilato – il boss ascolta i picciotti: se parlano male li mette a morte a loro insaputa, dopo averli pubblicamente elogiati per l’iniziativa e le “proposte originali e costruttive”. Si badi che il paradigma dell’ascolto e del Gran Maestro che tira le fila si trova paro paro nei regolamenti vigente nella massoneria.

 

Se la Chiesa stia diventando un mandamento, una n’drina o una loggia – i massoni italiani sono in ambasce per le infiltrazioni di n’drangheta che si stanno mangiando vive le logge – lo lascio stabilire ad altri. Il punto è che la Chiesa non deve nulla al Creatore e tutto al potere. All’osso, il punto è questo.

 

Francis il papa parlante sta veramente preparando il terreno all’avvento di un Mammasantissima globale: “l’ultima parola” è la pietra tombale su tutte le altre. E lo mettono nero su bianco, che non si dica che lavorano col favore delle tenebre. L’invito alla parresia che Bergoglio rivolse a tutti era un modo di stanare le blatte da sotto il frigorifero, esattamente come i social media sembravano l’epifania della libertà di espressione, ovvero nel campionato mondiale di rutti e scorregge, ed invece erano una prima scrematura di chi ha diritto di parola e chi invece deve tacere per sempre, finendo in carcere e poi chissà.

 

Del resto Bergoglio se mangia ancora qualche maritozzo alla panna si trasformerà davvero in Giovanni XXIII redivivo, non a caso il papa in forte odore di grembiulino fresco di bucato. Il papa iniziatore del Concilio Vaticano II, cioè l’assise “pastorale” par excellence – la pastorizia, ma soprattutto il pecorume sono un obiettivo conclamato – il papa che se davvero Siri fu eletto e convinto ad abdicare era antipapa quanto potrebbe esserlo Francis, il papa che ha rivoluzionato la Chiesa: i lumini funebri con l’effige di Roncalli sono ancora un best-seller fuori dai cimiteri.

 

Rassegnatevi, critici d’ogni sponda. Questi, porporati o candidati che siano, sono interessati ad una cosa e una soltanto: il potere nella sua forma più brutale. Provate ad accennare loro di Cristo Gesù in udienza privata: vi sorridono in faccia, poveri imbecilli ignoranti che non siamo altro. Il loro orizzonte sono gli sproloqui di Bergoglio, robaccia da XVI Concorso Internazionale di Poesia per Diabetici di Monculi Terme. Peccato che dietro i sepolcri imbiancati brulichino cose molto cattive.

 

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9 commenti

  • Cristina ha detto:

    Grazie per aver detto che è tutta una questione di potere. È vero! Il contrario dell’amore è il potere.I potenti non sono interessati all’amore e lo hanno fatto scomparire dal dibattito pubblico.Figurarsi se sono interessati alla fede, cioè all’amore per DIO.O DIO o il potere.O DIO o satana,questo è il dilemma!

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Insomma indietro non si torna . Si passa nel fuoco.

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Insomma indietro non si torna . Si passa nel fuoco.

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Da sempre il potere ha le sue regole ed i suoi modi che paiono universali. Lo shift , lo spostamento che osserva mastro Titta lo trovo interessante. Non andiamo alla chiesa progressista e di sinistra e come tale senza Dio. Ma alla Chiesa del potere per se stesso deposto ai piedi di altri poteri. Perché se togli NSGC o anche soltanto LO togli dalla Croce , come fanno gli eretici luterani, che potere vuoi che abbia in sé la Chiesa? Ma se la grammatica del potere è universale ( o la sintassi… Io da ignorante Lu confondo sempre…. ) potrebbe andare essere cheil cinese mao-mao-francesco facesse ,in prospettiva, o chi per lui, il gioco dei mille fiori di Mao che mi raccontano era cosi”let Blow One thousand flowers” ovvero lasciate che fioriscano
    Mille fiori: quindi tazebao, guardie rosse adolescenti e processi popolari farsa e condanne alla rieducazione al gulag cinese o direttamente giù dalla finestra al 4o piano per tutti gli imborghesiti . Poi il grande timonieresi sveglia un giorno e contrordine compagni : (anche Mao aveva letto Guareschi😄) siete rivoluzionari deviati che non rispettate i corretti processi di sviluppo del materialismo storico. Anche voi al processo ed al gulag. Naturalmente gli altri , quelli di prima, non sono usciti se non rieducati…. Comunque. Come diceva la pubblicità di una grappa nei anni 70, ” via la testa… Via la coda .. solo il cuore” appunto solo il potere.
    Se il cuore è quello allora la grammatica è quella .
    Su un sito di teologi imbecilli ed atei che comincia per s e finisce per s ( per Tosatti : puoi togliere imbecilli ma non atei perché lo sono veramente) dove il nome Gesù Cristo non compare mai( ma sentire lo spirito c è sempre) parlavano del prossimo conclave edun commento diceva che Francis preparava dopo di lui Francis II la vendett del pap che parl (si Alla pugliese con lino banf come spall ). Ma Francis è un distr_attore tanguero portegno ovvero “non cont un caz”. Aspettate Francis 2? Aspettate Giovanni 29? Paollo pollo 90 (la paura?) No non sarà un altro come quelli. Potrà essere GP formula3, o Benedetto XXX, persino PioPio99 ma solo per fare fuori i cupich i tucho i casarino e mandate le zuppe a zappare in Mozambico ( la di terra ce n’è tanta e ci sono anche tanti cinesini carini carini). E metteteci tutti quelli volete nel minestrone ,a piacere.
    Ma non facciamoci illusioni Gesù Cristo l hanno sbattuto fuori dalla chiesa tanto tempo fa e nessuno , per primo chi comanda, c’è lo vuole fare tornare. Ed finisco e in stile francescano vi auguro fratelli “Pace e bene”.
    Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

  • Rana bollita? ha detto:

    Il metodo è quello della “Fake truth”, cioè della “falsa verità”. Tutto ciò che viene detto il più delle volte è/sembra vero, ma ad uno sguardo più attento è possibile scorgere che mancano quelle paroline che sostanziano la differenza tra la “libertà dei figli di Dio” e la libertà “tout court”. PS Alla fine, inondando il popolo di parole, che impercettibilmente ma inesorabilmente cambiano di senso, è possibile trasformare il bianco in giallo o in rosso, come insegna ex multis la teoria della rana bollita. Ecco, forse è tardi per scappare dal pentolone e/o per fuggire da coloro che lo sorvegliano, però non è mai troppo tardi per salvare la propria anima, almeno fino all’ultimo respiro.

  • Massimo trevia ha detto:

    Esperienza personale recente che sintetizzo.ho detto in pubblico al Vescovo di qui che Bergoglio e” un antipapa citando la mafia di s. Gallo ecc. E che quindi mi scomunicasse pure….c’erano parecchi testimoni e lo ho fatto nella sacrestia della Parrocchia di S.Ambrogio ad Alassio.Risposta:”ma no….per cosi’ poco”…..

    • Fritz ha detto:

      Bel racconto caro Massimo che fa sorridere e mi convince sempre di più che dal primo all’ultimo dei preti e dei vescovi, tranne quattro gatti matti o fuori del mondo, tutti hanno capito tutto e sanno tutto!

      Penso due cose. La prima è che una scomunica ad un laico sconosciuto al mondo sia più una rogna per il Vescovo che per te, e ti porterebbe ad una ribalta che a lui non conviene sia illuminata, assolutamente. Avremo differenti conseguenze mediatiche per i due personaggi in gioco. La scomunica per la sua eccezionalità verrebbe considerato un rischio pubblicitario, limitato per l’abulia e ignoranza della gente, ma che non conviene mai ai Vescovi.
      La seconda è la speranza che il tuo esempio sia imitato da più persone nelle occasioni pubbliche in cui appaiono i vescovi. Ma forse non porterebbe a grandi risultati o a una maggiore attenzione della gente che sarebbe messa di fronte ad un ambiente quasi estraneo. Ribadisco il ‘forse’ perchè le persone non è che non amino la Chiesa, solo che pian piano nei decenni è divenuta una estranea: non la conoscono, come non conoscono il Cristo.
      Pochi infatti sanno della questione di un Papa eretico o addirittura non legittimo. Non amano nè odiano il Papa e quindi è indifferente quello che fa o dice. A malapena sanno che sta a Roma. Persino i media non sono che un mezzo per distogliere gli ultimi che hanno ancora qualche interesse di fede. Per i più l’anima è un sentimento e la religione per la massa è mettere un abito scollato o una minigonna per una Cresima, in una chiesa mai visitata. Un Papa oggi vale l’altro, è uno come tanti del Gossip che la stampa e la Tv rende simpatici.

  • Carlo Massone ha detto:

    Caro mastro Titta, Lei mi piace perché mette alla berlina quello che accade nella falsa Chiesa di Bergoglio.
    Ormai anche i ciechi sanno che il misericordioso ( guai a capitare sotto le sue grinfie, chi lo fa se ne esce a brandelli nel nome dell’inclusione che vuole todos todos todos) non è il papà ma colui che vuole mandare a morte la Chiesa. Dopo averla messa in croce.