Il Papa Bellico e lo Strano Anniversario. Mastro Titta.

16 Agosto 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta esamina le doti profetiche di Bergoglio…buona lettura e diffusione.

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MASTRO TITTA: IL PAPA BELLICO. LO STRANO ANNIVERSARIO

 

Quando Bergoglio ha parlato di “terza guerra mondiale a pezzi”, ha azzeccato l’ambo sulla ruota di Cagliari o era informato? L’aveva sulla punta del cervello ed è volata via o ha letto il gobbo?

Il 18 agosto 2014 – dieci anni giusti – pronunciò la frase di ritorno dalla Corea. Un’espressione fortunata quasi quanto il “chi sono io per giudicare” la frociaggine, o la sua attenzione ai poveri e agli scartati che sono ancora tutti lì, anzi aumentati con la carezza del papa.

I casi sono tre: o Bergoglio ha un bucio de quello spaventoso, roba da dare i numeri al lotto come maga Pinuccia su TeleNicchia, o è davvero un profeta, oppure faceva il papazzo ventriloquo. Non sia mai che non ce lo dicano: i fanatici globalisti mandano a dire apertamente dei loro deliri omicidi, sono persone corrette.

Un conto è constatare che nel mondo ci sono un tot di guerre in corso – come ci sono sempre – un altro è parlare di “terza guerra mondiale”, una definizione tecnica.

Che Sud Sudan e Nord Sudan si prendano a mazzate o che gli israeliani stiano sterminando i palestinesi sono cose enormi ma non sono una guerra mondiale, come non lo è il conflitto russo-ucraino. Posso avere mille conflitti in contemporanea con un numero di morti spaventoso, senza che questo diventi una “guerra mondiale”.

Sfido chiunque a sostenere che nel 2014 ci fossero anche le premesse più esili per lo scoppio della terza guerra mondiale: ad esempio la pulizia etnica ucraina in Donbas era appena cominciata nel silenzio generale.

Forse esisteva un disegno di medio-lungo termine (oggi lo constatiamo) gelosamente custodito: nulla che autorizzasse a teorizzare un terzo conflitto mondiale. C’è un altro elemento: la fortuna mediatica. Sappiamo che i padroni del discorso quando riprendono una frase o me censurano in altra non lo fanno mai a capocchia.

Magari valutano male le conclusioni ma sulle premesse – i loro interessi – non sbagliano un colpo. Prendiamo atto che fosse necessario che l’uscita sulla “guerra mondiale a pezzi” dovesse diventare il martellante ritornello di un tormentone come accaduto per “vaccinarsi è un atto d’amore”, il frocerrimo “chi sono io per giudicare” (come se il giudizio del papa frenasse le pulsioni sessuali di chiunque, omo o etero che sia), la “cultura dello scarto”, questo Padreterno-Oblomov che tutto perdona a tutti per invincibile pigrizia e persino le innumerevoli afasie che affliggono Bergoglio.

 

Tenderei ad escludere le doti profetiche di Bergoglio, specie in geopolitica dove non ne azzecca una nemmeno per sbaglio, facendo quasi peggio del genocidio dottrinale che sta consumando sotto gli occhi dei fedeli rimbesuiti: come Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Corregio, Bergoglio sfonda la testa alla dottrina e la fa a pezzi, preparando coi resti biscottini al sanguinaccio da servire alle prossime vittime della sua furia ecclesioclasta.

 

Visto che il cattolicesimo interessa poco, restiamo alla teoria dei conflitti. Per non fare ombra a se stesso, il Napoleone delle Villas Miserias ha segato l’intero corpo diplomatico vaticano affidando al solo Zuppi la gestione della crisi ucraina, e a Parolin altre bagatelle come pregare il neo presidente iraniano di non reagire alle nefandezze sioniste. Riferiscono al signore ciò che al signore piace ascoltare. Dopo di che il signore si affaccia al balcone, borbotta qualche lamentela lapalissiana sulla pace perduta e sulla sofferenza degli sfigati sotto le bombe, buon pranzo e buonasera.

L’atroce dubbio è questo: come Bergoglio parla di “Chiesa ospedale da campo” e spaccia Misericordina, dopo di che a Natale si fece apostolo del Santissimo Vaccino “luce di speranza”.

Come Bergoglio predica misericordia e pratica esecuzioni sommarie – dopo qualche tratto di corda nelle segrete stanze – dei nemici del nuovo che avanza alle spalle, cioè li inimici sui.

Come Bergoglio parla contro la frociaggine e si tiene stretto e rimpolpa il circolino di checche fucsia (a proposito: l’ottimo Blondet traduce un articolo di LifeSiteNews in cui si diagnostica a Francesco frocillosi rettale, papale papale).

 

Così, per l’avvertimento del contrario pirandelliano, il pontifex ridens dalla vis comica esuberante parla di pace propiziando la guerra. È un pensiero sguaiato da scacciare con vivo e vibrante sdegno. Pur tuttavia se come insegnava padre Spadaro – a proposito: dov’è finito?– 2+2 può fare 5, rimane vero che qualche volta fa sempre 4.

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nessun commento

  • Davide Scarano ha detto:

    Probabilmente l’attuale papa ha letto il terzo segreto di Fatima in versione completa ovvero le numerose profezie sugli “ultimi tempi” che, per obbedienza dovuta al vicario di Cristo, ciascun vescovo è tenuto ad inviargli. Per rimanere a quelli a me più noti, dai messaggi diretti di Suor Lucia di Fatima a quelli della famiglia Gregori a Civitavecchia chissà come è ricco e variegato il vaso di pandora che ci attende..