I Sacerdoti Sofferenti, il Calvario della Chiesa, i Segni di Speranza. Bernardino Montejano.
8 Agosto 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Bernardino Montejano, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sullo stato dei sacerdoti nel nostro tempo. Buona lettura e diffusione.
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I SACERDOTI SOFFERENTI
Oggi ho avuto un altro dono dal cielo: la Messa di p. Santiago Martín, nel giorno in cui la Chiesa ricorda sant’Ignazio di Loyola, e poi assistere alla relazione della signora Antonia Salzado, madre del nuovo santo Carlo Acutis, che commenterò in un altro articolo se Paco Pepe avrà pazienza.
Nella sua omelia, ortodossa come sempre, ha affrontato il tema dell’obbedienza e ha invocato l’autorità di San Francesco d’Assisi, che ci ha insegnato: Se il tuo superiore ti ordina qualcosa contro la tua coscienza, non obbedire, ma non allontanarti da lui. Se cessa di essere legittimo, cessa il dovere di obbedire”.
Nell’omelia ha commentato il Vangelo che paragona il Regno dei Cieli a un tesoro, un tesoro più grande, che Cristo ci offre quando ci viene incontro, quando ci cerca tutti, contrariamente all’inno eretico: “Non hai cercato i sapienti e i ricchi”. Dio ha cercato saggi come Agostino d’Ippona, Ildegarda di Bingen, Tommaso d’Aquino, e ricchi come Giuseppe d’Arimatea, Lazzaro e le sorelle Marta e Maria e tanti altri. E anche ai preti rozzi che cantano eresie, come persino alcuni francescani di Maria. Cristo è colui che dà senso alla nostra vita.
Ho conosciuto due grandi sacerdoti argentini che hanno sofferto molto ma non hanno mai staccato i piedi dal piatto, non hanno mai lasciato la Chiesa.
Uno era don Leonardo Castellani, che ho curato durante la lunga e dolorosa malattia del suo grande amico e mio padrino Enrique von Grolman. Castellani non poteva celebrare la Messa, ma in lui, sempre in tonaca e cintura, brillava il sacerdote che pregava con l’amico sofferente e soffriva con lui.
Un altro è stato il mio caro padre Jules Meinvielle, quando i suoi inetti superiori, incapaci di comprendere la grandezza del suo pensiero, gli vietarono di scrivere e dovette usare uno pseudonimo.
Si trattava di casi isolati che riguardavano due archetipi sacerdotali nostrani che non meritavano di essere annoverati tra i “Grandi Cattolici del XX secolo” a causa della deplorevole miopia naturale dei selezionatori della Corporazione dei Giuristi Cattolici.
Ma oggi la situazione è molto diversa, perché decine di migliaia di sacerdoti, vescovi e cardinali stanno soffrendo a causa dell’anarchia che regna nella Chiesa, promossa e tollerata da un pontefice che è l’unico in venti secoli ad aver proposto e incoraggiato il “fare casino”.
Il peggior Papa dei tempi moderni, che perseguita e punisce i vescovi ortodossi, fedeli alla tradizione, che hanno seminari fiorenti, mentre premia e promuove i peggiori quando conosce le corde, e fa buone nomine quando le ignora. Confonde le cose e travisa la verità quando parla di una “Chiesa in uscita”, mentre la realtà è una “Chiesa in liquidazione”.
Questo papa promuove i suoi scagnozzi come “Trucho” Fernandez, che in poco tempo ha distrutto quanto costruito dal suo predecessore Aguer nell’arcidiocesi di La Plata, soprattutto il grande seminario; come Zancheta, che dal suo rifugio vaticano è passato alla prigione, come Sánchez Sorondo, responsabile di aver dato la comunione sacrilega al nostro ex presidente Fernández, principale responsabile della legge sull’aborto, e alla sua ormai ex compagna Fabiola, l’impresentabile Roche, il nemico della messa di San Pio V, che ha reso la vita impossibile al grande cardinale Sarah, e così via.
Nella loro incoscienza, questo papa e il “Trucho”, stabilendo una confusa benedizione delle coppie extraconiugali e omosessuali, hanno posto fine ad anni di relazioni ecumeniche con i copti, eroici ortodossi egiziani, che hanno interrotto i loro rapporti con la Chiesa cattolica e hanno provocato la reazione di interi episcopati in tutta l’Africa, tranne che nel Nord Africa, che conta circa 50.000 fedeli governati da vescovi europei, senza alcun radicamento o influenza nelle loro diocesi. Il ripudio era diffuso anche nei Paesi dell’Europa orientale, in alcuni Paesi asiatici e americani e molto forte nella Chiesa ortodossa.
Il “Trucho”, che ha studiato l’arte del bacio, si è recato in Egitto per risolvere la questione con i copti, ma è tornato a mani vuote, dopo aver subito il disprezzo di una minoranza esemplare, precedente alle invasioni musulmane, che sostiene che bisogna avere sette figli se i maomettani ne hanno cinque, che si tatua la croce per non nasconderla e che ha martiri attuali come gli operai assassinati in Libia, sgozzati perché cristiani.
Ora che i Paesi Bassi sono stati recuperati grazie al duro lavoro del cardinale Ejck, arcivescovo di Utrecht, e dei suoi collaboratori, a Francesco e ai suoi seguaci non restano che la Germania, il Belgio, il Lussemburgo e pochi altri Paesi europei a sostenerli, mentre cresce la resistenza in Francia e in Spagna, che si manifesta con i pellegrinaggi e nel primo caso con l’aumento della vita monastica, e persino in Italia e in Portogallo. D’altra parte, anche il cattolicesimo in Inghilterra, Scozia e Galles sta rinascendo, con sacerdoti e vescovi anglicani che si uniscono all’Ordinariato, un grande istituto dovuto a Benedetto XVI.
Gli Stati Uniti hanno uno dei migliori episcopati del mondo, immune dalle pessime nomine di Francesco, contrastate dalla stragrande maggioranza in base ai risultati delle elezioni per la scelta delle commissioni.
Anche in Australia c’è una rinascita del cattolicesimo grazie al grande esempio virile e coraggioso, eroico nella sua ingiusta detenzione, del grande cardinale Pell.
Perché la Chiesa è viva, anche se ha la sua talpa Francisco, come l’Argentina ha la sua talpa Javier Milei, che non sembra capire che non bisogna distruggere ma rendere lo Stato una brava persona, come diceva quel grande statista del XX secolo, Oliveira Salazar.
Estancia San Joaquín, San Serapio de Azul, 2 agosto 2024.
Bernardino Montejano.
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Categoria: Generale
mi chiama in causa F1 (Francisco el primeiro strano) e mi da’ dell’indietrista ! Ma chi sono questi indietristi ? Sono loro sono ! Ci stanno riportando indietro,dentro il burrone da cui veniamo!
Chi più rigidi e indietristi di Bergoglio e soci ? Sono tornati al paganesimo, perseguitano i veti cattolici come facevano gli ebrei e i romani,adorano gli idoli ( Pachamama), soni bugiardi come Giuda e il serpente dell’ Eden, rifiutano tutto del Cristianesimo e della Chiesa preconciliari, dicendo che erano dogmi, rigidi, e vorrebbero imporre il parto delle loro menti malate o perfide cone dogma indiscutibile, guai a chi osa solo dissentire. Ma per chi ci avete presi ? Come dicono a Napoli ” iatavenne!”
…decine di migliaia di sacerdoti, vescovi e cardinali stanno soffrendo a causa dell’anarchia che regna nella Chiesa”.
Dovrebbero soffrire la fame, altro che l’anarchia, paracuxi!
…non ci indurre in tentazione ma liberaci da bergoglio, Amen
manco un’omelia, con qualche minimo accenno a guerre sterminii, leggi contro Dio….su gaza, ucraina, aborto, eutanasia etc etc…zitti e mosca…soffrono in silenzio? Il SILENZIO SPESSO é ASSORDANTE.