Elena Basile Scrive a Liliana Segre: Condivide il Linciaggio Basato su Menzogne contro di Me? La Fionda.
6 Luglio 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da La Fionda, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.
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Gent.ma Senatrice Segre
Vorrei rivolgermi a lei per la terza volta in quello che oramai più che un dialogo somiglia a un penoso monologo.
Accetto tuttavia di buon grado l’umiliazione delle sue mancate risposte perché è importante dare un contributo per fare luce in questo strano marasma che si è creato nel dibattito pubblico in Italia.
Lo faccio naturalmente per coloro, e sono in tanti, che apprezzano i miei interventi.
Del resto chi sarei io per potermi rivolgere alla Senatrice Segre? Soltanto una ex Ambasciatrice con lettere credenziali del Presidente Napolitano e del Presidente Mattarella, considerata dai media e dal sindacato corporativo dei diplomatici usurpatrice di titoli e traditrice dei valori della Repubblica.
Cara Senatrice, condivide il linciaggio basato su menzogne da me subito senza che una sola femminista abbia levato la voce per difendermi?
La stimo e voglio illudermi che anche per lei queste rozze manifestazioni di intolleranza siano culturalmente vicine alla violenza fascista.
Ho ascoltato inorridita le rivelazioni degli slogan razzisti e antisemiti dei giovani di Fratelli d’Italia. Non sono tuttavia d’accordo per alcuni aspetti con i suoi interventi. Riportare il problema dell’antisemitismo al primo dopoguerra è a mio avviso anacronistico. Mistificare la realtà crea le tenebre.
La Presidente del Consiglio Meloni dovrebbe con maggiore incidenza e determinazione affermare come è scritto nella nostra mirabile Costituzione che l’apologia del fascismo è reato e con essa ovviamente l’ideologia nazista e razzista, fosse anche riassumibile in gesti cabarettistici e nel richiamo nostalgico di simboli di un’altra epoca.
Dovrebbe farlo evitando di trincerarsi dietro alibi senza fondamenti relativi all’esistenza di un antisemitismo a sinistra.
La voluta strumentalizzazione politica delle manifestazioni di indignazione spontanea dei giovani pro-Palestina che criticano l’azione criminale di Netanyahu è indecente. Il biasimo di Israele non ha nulla a che vedere con l’antisemitismo. Si stigmatizza uno Stato che non rispetta le risoluzioni dell’ONU, il diritto umanitario e internazionale. Si denuncia una potenza occupante che affama una popolazione, distrugge ospedali, scuole, chiese e moschee, che non fa pervenire gli aiuti umanitari e che in pochi mesi ha lanciato sulla striscia di Gaza maggiori tonnellate di esplosivo rispetto ai bombardamenti di Dresda. Si denuncia l’assassinio di più di diecimila bambini e le forme di apartheid in Cisgiordania stigmatizzate dalle organizzazioni umanitarie ebraiche oltre che dalle Nazioni Unite.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con il diritto di Israele di difendersi dai terroristi di Hamas.
La Presidente Meloni non può equiparare la critica al Governo di Netanyahu all’antisemitismo, coprendo ben altra ideologia e cultura che esiste ancora nella destra radicale.
Credo tuttavia che i giovani di Fratelli d’Italia poco sappiano del fascismo. Come afferma Cardini, un intellettuale anticonformista e profondo come pochi, i ragazzi sono attratti dalla cultura fascista di cui poco conoscono perché cultura antisistema. Gli slogan anti ebraici sono soprattutto orribili e deprecabili forme di violenza contro chi viene oggi identificato con il potere.
Non è con la repressione che il fenomeno sarà estirpato. Non è con le mistificazioni che l’ignoranza sarà combattuta.
Per questo, cara Senatrice, credo sia meglio evitare alcune forme di autocommiserazione che non corrispondono a mio avviso alla situazione attuale.
Crede veramente che le comunità ebraiche somiglino ancora alla diaspora ghettizzata, perseguitata, martoriata, oggetto di pogrom in tutta l’Europa per secoli fino alle atrocità inconcepibili della Shoa?
Oggi, cara Senatrice, lei è protetta fortunatamente da tutto l’arco costituzionale. Gli ebrei sono una comunità influente e rispettata. La lobby di Israele condiziona la stampa internazionale e la politica statunitense.
La verità, cara Senatrice, non è mai antisemita. La stimo molto anche per il suo lavoro nelle scuole con l’intento di insegnare come nasce l’antisemitismo, come nascono i crimini razzisti. Come scriveva Primo Levi, un lager nasce quando c’è un’ingiustizia e si volta la testa dall’altra parte.
Spero che queste parole che le rivolgo non siano nuovamente considerate uno scandalo. Senatrice crede veramente che io possa essere antisemita? Eppure mi ha querelato penalmente per istigazione all’odio e ne sono ancora esterrefatta
Vede, cara Senatrice, se la parola antisemita diviene uno strumento per colpire il ragionamento o la denuncia dei crimini israeliani, essa perde significato e rischia di fomentare la rabbia (ingiustificata e deprecabile) contro gli ebrei.
Vorrei tanto che lei, una così alta espressione della comunità ebraica, facesse chiarezza e denunciasse le ingiustizie odierne, l’odio verso gli islamici che a mio avviso cresce nelle società occidentali in modo inquietante, le discriminazioni verso i migranti torturati e ricacciati nei loro campi di detenzione dai Governi di destra come da quelli del centro-sinistra, il dolore dei Rom da sempre esistito e ancora dimenticato.
Non c’è modo migliore di rendere omaggio all’appartenenza a una gloriosa diaspora ebraica, a un’intellighenzia a cui dobbiamo tanta parte della cultura umanistica odierna, che chiedersi chi siano gli ebrei di oggi.
Cara Senatrice lei non ha nessun bisogno di lasciare questo Paese. Lei è amata e protetta. I rom no, i migranti no, i musulmani no. Se leva la sua voce a vantaggio degli ultimi della terra renderà un grande servizio, riducendo quelle sacche di razzismo e antisemitismo che permangono.
Faccia chiarezza Senatrice! Aiuti la ragione per impedirne il sonno. I giovani che protestano per la Palestina sono coloro che hanno appreso la lezione che lei insegna nelle scuole. Non li allontaniamo.
E non mi ritenga sua nemica soltanto perchè oso parlarle apertamente.
Maria Teresa di Lascia, vincitrice con un magnifico libro “ Passaggio in Ombra” del Premio Strega quando il premio era un premio letterario, militante dell’eroico Partito di Pannella quando era il partito dei diritti civili e della protezione dei deboli, affermava che non vi era nessuno così nemico da negargli una discussione, un litigio.
Dialogare è aprirsi e rispettare il prossimo per quanto diverso da noi.
Recuperiamo l’umanesimo cristiano e ebraico quale vero margine contro le destre razziste che un po’ dappertutto si affermano con la complicità del falso liberalismo odierno.
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Categoria: Generale
Uno dei cavalli di battaglia degli eroici Pannella e Bonino era cambiare la mentalità italiana secondo le “linee guida” massoniche, iniziando dalla famiglia, e promuovendo il ” libero amore”,libera droga, il divorzio, l’eutanasia, e l’aborto. Diciamo che ci sono riusciti. Le piace il panorama lyberal, con i gay pride e pedofili annessi cara Ambasciatrice ?
“Odio tutti gli ebrei, odio tutti gli israeliani, dal primo all’ultimo, odio tutti quelli che li difendono, tutti tutti, tutti i giornalisti, tutti i politici, tutti i paraculi. Vi odio perché mi avete rovinato la vita, la fiducia, la speranza”. E ancora: “Spero di vederli tutti impiccati! Giuro che sarò la prima della fila a sputargli addosso!”. Questo quanto affermato in dei video pubblicati su Instagram – e poi scomparsi nel nulla – dalla scrittrice Cecilia Parodi […] ospite delle iniziative del PD.”
Reazione del PD: NULLA.
E vi aspettate ancora qualche reazione della commissione Segre?
Ho letto con grande interesse l’occidente e il nemico permanente che condivido totalmente. Le scrivo la storia di mio nonno partigiano cattolico che per i fascisti e i tedeschi era terrorista.Egli fu arrestato a milano il 3 febbraio 1944 a 23 anni e fu rinchiuso a San vittore.il 4 marzo 1944 fu deportato a Mauthausen dove rimase un anno prima di essere trasferito e Ebensee do rimase fino alla liberazione il 6 maggio1945.parlando della storia dei kuzari chiamati ebrei,affermava che la shoa ne aveva ucciso circa 480.000.Egli sosteneva che i Tedeschi non avrebbero mai potuto ucciderne 6000000 in 4 anni perchè treni tedeschi impegnati a portare soldati, armi e vettovagliamento sui vari fronti europei non erano in grado di portarli nei campi di concentramento. A ciò vanno aggiunti i prigionieri portati a lavorare:gli italiani furono700000.Credo che alla senatore occorra ricordare che in palestina non esiste traccia storica e archeologiva di un’etnia ebraica e che a proposito dell’anti semitismo Ismaele viene prima di Isacco.
pardon… ho sbagliato a posizionare il commento, andava sotto al mio precedente…
“eroico Partito di Pannella”…. che cosa ha a che vedere con “l’umanesimo cristiano” ?
Claudio Gazzoli
Tempo inchiostro e carta sprecati!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
cara Ambasciatrice, l’industria dell’Olocausto (si veda l’omonimo libro di Norman G. Finkelstein, ed. Rizzoli) funziona a pieni giri. La senatrice è ormai un grillo parlante a comando, le hanno pure scritto un discorso contro il premierato, pericolo per la democrazia; proprio lei, assurta al laticlavio per nomina diretta del presidente della Repubblica, secondo quelle che erano antiche prerogative regie. Aspetto da mesi che ci parli del premierato israeliano ….!
mi correggo, certo che ha a che vedere, infatti “umanesimo cristiano” è un ossimoro, sul quale si basa tutto il modernismo. Ma il “partito di Pannella” è proprio un’altra cosa…..
I circoncisi possono fare battute o libri umoristici come quello da te ricordato sui campi, noi incirconcisi no: è molto semplice; se fossi adulto dovresti capire
La Farnesina ha smentito che la signora sia mai stata ambasciatrice (sebbene senza imbarazzo si definisca tale…). Si è soltanto trovata, in un momento in cui il posto era vacante, a fare le veci.
Inoltre, la signora è stata “messa a riposo” molto prima dell’età pensionabile e varrebbe la pena domandarsi perché…