Tamponi e Mascherine: il Tar del Lazio Demolisce l’Ordinanza di Schillaci.

10 Febbraio 2024 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum curiae, offriamo alla vostra attenzione questo Video di ByoBlu, che ringraziamo per la cortesia, e di cui riportiamo una trascrizione qui sotto. Riguarda un provvedimento preso dal Ministro della Sanità dell’ennesimo governo truffaldino subito dal nostro sciagurato Paese, il ministro Schillanza-Speràci, in tema di mascherine e tamponi. A dispetto di ogni evidenza scientifica sull’utilità delle stesse, confermata da una mole imponente di studi. Buona visione, lettura e condivisione.

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Questo è il collegamento al video

 

29 aprile 2024:  Il testo del provvedimento impone l’obbligo di mascherine agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili anziani o immunodepressi specialmente se ad alta intensità di cura identificati dalle direzioni sanitarie delle strutture sanitarie stesse.

Ll’ordinanza prevede dunque un ampio margine di discrezionalità sia per le regioni sia per le singole strutture arrivando anche a concedere la possibilità di eseguire il tampone per l’accesso al pronto soccorso.

A questo proposito si ricorderà la notizia della morte di una religiosa la suora novantenne Raffaella Buffardi che lo scorso 18 luglio fu lasciata in ambulanza fuori dall’ospedale di Nocera Inferiore in attesa del tampone e dopo due ore di attesa sotto il sole morì.

L’associazione Avvocati Liberi ha impugnato l’ordinanza presso il TAR del Lazio. Angelo di Lorenzo il presidente: “Noi abbiamo contestato il potere del ministro di potere imporre l’utilizzo delle mascherine nei luoghi in cui lui stesso ne ha imposto.  Ma noi contestiamo anche il potere del ministro di sub delegare una delega ossia di delegare un potere che gli viene conferito in delega da una legge e quindi secondo il nodo non può delegare Chi riceve un incarico una delega non può a sua volta trasferire questa fiducia, questo potere che gli viene attribuito a terzi ancorché e soprattutto che siano privati. Quindi immaginiamo che un direttore di una RSA decida che io mi devo sottoporre a un trattamento sanitario obbligatorio, quale può essere il tampone o quale può essere anche la mascherina. Questo sostanzialmente è il contenuto di quell’ordinanza che noi ovviamente appena letta abbiamo oltre esser saltati dalle nostre scrivanie e abbiamo immediatamente impugnato e lo abbiamo fatto con un procedimento di urgenza”.

Proprio nelle scorse ore il Tribunale Amministrativo del Lazio si è dunque pronunciato dando ragione ai, ricorrenti riconoscendo cioè che l’ordinanza del Ministero della Salute non è suffragata da un istruttoria.  Al momento purtroppo la decisione del TAR non ha l’effetto di annullare l’ordine. Secondo Angelo di Lorenzo ciò sarà inevitabile ma solo nel momento in cui si andrai in udienza. Tuttavia questa pronuncia ha una grossa rilevanza sentiamo ancora di Lorenzo: “Andrà da un punto proprio di vista processuale annullata l’ordinanza che è una conclusione inevitabile. Però l’importanza di quella di oggi ha un’importanza enorme da un punto di vista di consapevolezza delle persone perché quando ci troveremo chiunque si dovesse trovare a dover fare accesso per una visita o un pronto soccorso ad un RSA ad un Hospice deve sapere che chiunque gli chieda di  indossare la mascherina o di farsi un tampone è una richiesta che non esiste, e nessuno ha titolo per farla. è una violenza privata che subiamo; ovviamente chi la subisce se non vuole può rifiutare se è invece la indossa e o si vuol fare il tampone comunque è una scelta ma deve rimanere al livello di scelta individuale Non può essere imposta”.

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