Ricordare Vienna 1683, nei giorni dell’invasione organizzata. Osservatore Marziano.
17 Settembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici nemici di Stilum Curiae, Osservatore Marziano ci ha mandato ieri questo messaggio, segno evidente che su Marte, a differenza che da noi, certe date fondamentali per la storia, la cultura, la vita se le ricordano. Buona lettura, e condivisione.
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OM a Tosatti.
Mi scusi dottor Tosatti, scrivo con ben 4 giorni di ritardo. Non mi pare di aver letto, a parte sul Blog del prof. Giorgio Nicolini – TeleMaria, che martedì scorso 12 Settembre ricorreva la Festa della Vittoria della Battaglia di Vienna e del SS Nome di Maria.
Capisco che non è politicamente corretto, trattandosi di una vittoria dei Cristiani sui popoli fratelli, uniti dallo stesso comune Dio, ma mi permette di ricordarla brevemente senza alcuna polemica?
Nonostante il “segno dei tempi” che oltre al dialogo vede l’invasione di migranti benedetta e supportata da amici del vescovo di Roma, quale Casarini e la sua flotta? Una volta (a Lepanto) la flotta degli amici e alleati del papa difendeva le terre cristiane, ora?
Ma questa è un’altra storia, molto divisiva, perbacco! …. Segno dei tempi…Torniamo a Vienna.
340anni fa, il 12 settembre 1683 Il Gran Visir Kara Mustafà (con Maometto IV) riprova ancora una volta ad aggredire l’Europa, assediando Vienna, per trasformarla (come scriveva la Fallaci) nella Grande Turchia Europea e musulmana, con capitale Vienna. Vienna era capitale dell’Impero asburgico,” presieduto” da Leopoldo d’Asburgo, che era Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Ungheria. Il suo maggior nemico ed antagonista era Luigi IV di Borbone, il Re Sole (che regnò più di 72 anni, andando al trono a 5 anni suonati… anche se cominciò a regnare veramente solo a 23 anni, dopo la morte del card. Mazzarino, nel 1661), che come è noto (da buon Borbone) odiava gli Asburgo e faceva loro ogni dispetto possibile, tra cui appunto “benedire “ l’assedio di Vienna…
Cari lettori di Stilum Curiae, anche secoli fa il mondo cattolico non era esempio di unione fraterna …non solo oggi.
Papa era Innocenzo XI (fino al 1689) che non era mica tanto convinto che Luigi XIV fosse un Re Sole molto luminoso, e corse in soccorso degli Asburgo al fine di frenare l’invasione turca dell’Europa che passava, appunto, da Vienna. Chiese l’intervento di un frate Cappuccino che stava a Padova e Venezia, tal Carlo Cristofori (il beato Marco d’Aviano) incaricandolo di organizzare una santa coalizione fra le potenze cristiane europee. Come sappiamo aderirono, sotta la guida del Re di Polonia Giovanni Sobieski e del duca di Lorena per conto degli Asburgo, i principi di Sassonia, di Baviera, di Turingia e un giovane principe italiano di appena 20anni Eugenio di Savoia. Si rifiutò invece di partecipare il famoso, da tutti appellato, “Re cristianissimo “, il nostro cosiddetto Re Sole Luigi XIV di Borbone.
Il 12 settembre, dopo aver partecipato alla santa messa celebrata da Marco d’ Aviano, dopo aver pregato e ricevuto la benedizione solenne, i nostri 65mila guerrieri cristiani, invece di dialogare e contestualizzare l’aggressione, sconfiggono l’esercito assalitore di 200mila guerrieri ottomani. Dopo la vittoria Sobieski manda al Papa il famoso messaggio “VENI, VIDI, DEUS VICIT” parafrasando la famosa frase di Giulio Cesare dopo la vittoria contro il Re del Ponto nel 47aC (“veni, vidi, vici”).
Il Papa dedicò la vittoria al SS Nome di Maria per ringraziamento.
Il 13 settembre 1983 il Santo Padre Giovanni Paolo II durante una visita apostolica in Austria, senza tanto rispetto “umano”, senza porsi problemi di esser considerato “divisivo e non dialogante”, rievocò pubblicamente la vittoria della Battaglia di Vienna e la fece pubblicare dal Dicastero della Comunicazione del Vaticano.
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Categoria: Generale
Per comprendere quanto la Gerarchia mal digerisca la vittoria di Vienna, basta osservare che il cappuccino Marco d’Aviano è solo insignito del titolo beato, sebbene la cronaca del tempo ci tramandi come già in vita operasse per far accadere miracoli.
Ah ah ah! Colui che legge i miei messaggi in questo sito sa chi sono…..ma non per paura ma per evitare e- mail a cui non per superbia non rispondo non dico qui il mio indirizzo(magari lo feci in passato…..).Vi narrò un episodietto:anni fa ,dopo una messa a cui suonai l’organo,notai che nel quasi attiguo salone parrocchiale stavano allestendo una festicciuola”islamica”di compleanno per un picciol ismailita.Ormai da tempo et contravvenendo alli comandi della Chiesa,per piu’volte accadea,et ne avevi sommo sdegno io!!!!!Bene,cio’lo vidi precisamente pria dello inizio della celebrazione e allora appena essa finita fu,andai a dire quattro rosari con la corona ben in vista:e perche’non potrua io farlo?Perche’farmi separare in spazio cristiano,nella mia terra ,nel mio paese battezzato a Cristo dalla scelta dei miei avi della Sua presenza secoli fa,perche’non potria li quel giorno il rosario separato dal grande crocefisso la’ appeso?E perche’li vigliacchi codardi traditori da decenni vendono centimetri della nostra terra cristiana alli primi nemici di Cristo?
MARCO DI AVIANO.
Attenzione Adriana Gaetano Cag
Su richiesta dell’utente – Nippo – che ha difficoltà tecniche, posto qui alcune risposte:
Per CAG/41
Quindi se non si convincono con le buone …
Per GAETANO2
Si, ma non è che siccome non li ha convinti è tornato con la mazza ferrata.
Per ADRIANA1
Ho usato “colloquiare” per contrasto con “menare le mani e spaccare teste”.
Il Superiore dei Templari doveva essere un mio antenato, Matto pure lui.
Ieri sera ho visto il finale del film “Le Crociate”. Saladino entra in una chiesa di Gerusalemme (dopo aver permesso ai cristiani di lasciarla vivi e vegeti!) e raccoglie un Crocifisso per terra per rimetterlo in piedi sull’altare.
Ci siamo capiti?
Nippo,
mi compiaccio per “il fantastico” film…però le cose andarono altrimenti. Se Saladino risparmiò i 16.000 abitanti di Gerusalemme, ( ma non i guerrieri reggitori ) lo si dovette a Ibelin che contrattò con lui una resa onorevole. Poi…fece demolire gli edifici dei Templari costruiti accanto alla Cupola della roccia ( da dove Maometto ascese al cielo ) e ordinò lo smantellamento delle croci che coronavano la moschea di Al-Aqsa, le fece trascinare per le strade e calpestare dai Musulmani. Sul luogo fece spargere acqua di rose damascene per purificarlo. Dopo 88 anni il luogo tornò al culto di Allah.
In parentesi: ammiro di più Baldovino IV, il re lebbroso, di questo abile diplomatico e stratega curdo.
Ma di chi è questa frase? Che significa?
Duemilaventitre… alla battaglia di Vienna in mongolopattino mascherina e caschetto arcobaleno!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Poche storie ed elucubrazioni, si torni alla militanza. La Chiesa cattolica è in primis militante, poi pellegrina. Il benessere ci ha fatto perdere di vista molte cose…
Notiziario WebTv TELE MARIA n.26/2023 (12 settembre 2023) — LA DECISIVA BATTAGLIA DI VIENNA DEL 1683 – LA VERGINE LAURETANA SALVEZZA DELLA CRISTIANITA’ — https://d9i1c.mailupclient.com/frontend/nl_preview_window.aspx?idNL=551 — Il Beato MARCO D’AVIANO e il Beato INNOCENZO XI Custodi e Salvatori dell’Europa Cristiana – Ancor oggi, per decisione del Papa Beato Innocenzo XI il 12 settembre è dedicato al SS.mo Nome di Maria, come venerato ed invocato nella Santa Casa di Loreto in ricordo e in ringraziamento della vittoria di Vienna del 1683 – — — PER COLLEGARSI alle trasmissioni quotidiane IN ONDA in “Tele Maria” cliccare sull’indirizzo Internet seguente: https://platform.wim.tv/#/webtv/TeleMaria/cast/783a1bbf-3f7e-4778-8e14-0c63cea97ecc
Oh, mamma, perfino tu ti metti ad usare il linguaggio pol-cor.. . Invece di “colloquiare”, è più esatto usare il “convertire”, insomma fare proseliti, a cominciare dal capo. La realtà sociologica di quel paese aveva registrato una convivenza abbastanza pacifica e caratterizzata da mutuo rispetto tra islamici e cristiani, finchè non intervennero alcuni incidenti che fecero scattare le ostilità tra le due parti. Questo non lo dico io, lo scrive Amin Maaluf ( scrittore e giornalista islamico ) piuttosto equilibrato nei suoi giudizi. Molti dimenticano che Francesco era stato fin da ragazzo un uomo di guerra, la guerra (-prima della malattia e della conversione avvenute in carcere-) gli piaceva, amava l’avventura e da sempre sognava di andar a combattere oltremare contro gli infedeli. Convertitosi, confidò, alquanto utopisticamente, in una vittoria ottenibile con l’arma dell’oratoria o , come seconda possibilità degna di un cavaliere, nella eroica gloria del martirio. Non ce la fece a convertire nessuno e, poichè permanevano ancora i residui dei civili costumi precedenti, non venne toccato. I rapporti tra i guerrieri cristiani e gli islamici ( arabi ) erano infatti alquanto complessi. Un aneddoto per tutti: quando un anziano sufi volle pregare prostrato verso la Mecca nella moschea della roccia, ecco che un irruente soldato Templare lo prese per la collottola, imponendogli di pregare inginocchiato, come ogni buon cristiano, il “vero Dio”. Intervenne immediatamente il Superiore dei Templari che lo rimproverò aspramente, scusandosi con l’islamico per l’ignorante e incivile comportamento dell’altro e rassicurandolo sul fatto che non tutti loro erano così “barbari”. I Templari assimilarono molte caratteristiche di quelli che erano venuti a combattere: usi, costumi, lingua. Spesso combattevano per un “amico” islamico contro un di lui nemico…ecc.,ecc…Bisogna tener conto dell’epoca, evitando le iconografie manichee e dolciastre attuali. Ma tu questo lo sai già…
“….finchè non intervennero alcuni incidenti che fecero scattare le ostilità tra le due parti.”
Il che , con i mezzi che hanno i demoni che hanno invaso la terra, domani sara’ uno schiocco dita far “intervenire alcuni incidenti”, magari falsi ma, ovviamente, “veri”.
👍
@IL MATTO. “San Francesco, dico san Francesco, mica uno qualunque,” da par suo ha rispettato i ruoli: Lui utilizzò i mezzi della Fede per cercare di portare i sultano alla Fede cristiana, mentre i Crociati usavano i loro strumenti perchè combattevano per difendere la parte “materiale” della Cristianità! Forse sono tanti a non aver capito San Francesco, come è stato anche in altre situazioni (vedi l’aberrazione di un San Francesco ecologista!).
“…a colloquiare”
forse mi sbaglio, ma mi sembrava che era andato ad annunciare, e pure in modo chiaro senza incertezze
??
Oggi , caro O.M., lo spirito che animò quella battaglia, che, giustamente, lei commemora, è evaporato, fino a sembrare, agli occhi di tanti, anacronistico ed un tantino esagerato! Il solo pronunciare “battaglia “ fa drizzare le orecchie e gridare al lupo al lupo, eppure senza quella vittoria ci saremmo risvegliati tutti islamizzati e convertiti! Oggi quello stesso spirito dovrebbe invece rianimare tanti di noi cattolici per ricristianizzare la nostra Europa, a partire dall’Italia, ma è venuta meno anche quella forza spirituale indispensabile per iniziare, almeno, a cacciare dal Tempio coloro che l’hanno occupato e di questa “scristianizzazione” ne sono diventati i principali fautori. Che dire, forse per ritrovare quello spirito ci toccherà davvero risvegliarci una mattina dentro le moschee…
Il 22-23 settembre p.v. il Capo di Tutti i Cattolici del Globo andrà a Marsiglia per chiedere perdono per quel “proselitismo” (Marsiglia conta circa 200.000 musulmani, un quarto dell’intera popolazione).
Vi andrà non in aereo ma in un “barcone” per non inquinare l’atmosfera e per lanciare un messaggio di solidarietà agli sbarcatoti di Lampedusa.
Gli accoglitori intoneranno la “Marsigliesa” per onorare la comprovata visione illuministica (Libertè, egalitè, fraternitè”) del Capo di Tutti i Cattolici del Globo.
Infatti non a caso, fu scelto l’11 settembre…
Diceva bene il compianto cardinal Biffi:
***Io penso che l’Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la ‘cultura del niente’, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa ‘cultura del niente’ (sorretta dall’edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’islam che non mancherà: solo la riscoperta dell’avvenimento cristiano come unica salvezza per l’uomo – e quindi solo una decisa risurrezione dell’antica anima dell’Europa – potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto***.
(Giacomo Biffi, Sulla immigrazione. Intervento al Seminario della Fondazione Migrantes, 30 settembre 2000)
Ma, in precedenza, Paolo VI Montini aveva provvisto a “restituire” alla Turchia alcuni trofei conquistati dai Cristiani a Lepanto. E’ il “sistema romano”: un colpo al cerchio e uno alla botte…
Cara Adriana 1, del resto Leo parla di un papà che ha venduto il sacro copricapo del Triregno…affinché fosse esposto a Washington in una chiesa (e fatto indossare chissà a chi e chissà durante quali cerimonie), profanandolo irrimediabilmente. Ha perfettamente ragione.
Sarà per questo che, da allora, i papi sono andati sempre a cercarsi copricapi “esotici”, da sombreri, a penne, a corna.
“…papa difendeva le terre cristiane, ora?”
ora, i sedicenti cattolici, alto clero avanti a tutti, tremanti e impauriti non hanno nemmeno il coraggio di voler riconoscere
che un accoglione adepto di divinità sataniche e i suoi accoglini non sono nemmeno cristiani.
Meglio lascire perdere, si rischia che vengano organizzati incontri, con cardinali, vescovi, presbiteri e “intellettuali” “cattolici”, che piagnocolando, decidono di chiedere scusa a tutti.
Grazie al Cielo che pochi preti (rigorosamente scomunicati dai satanisti) stanno salvaguardando la Chiesa
Comprendo bene lo spirito, ma vorrei riportarlo alla realtà.
Ai tempi di Vienna gli islamici avanzavano in armi e con le armi furono fermati.
Oggi io mi trovo davanti persone disarmate, ma che fanno il ramadan e pregano, in un contesto di miei connazionali, tutti battezzati, che non sanno nemmeno farsi il segno della croce, bestemmiamo, ritengono sciocco pregare etc etc.
Le armi le dovrei imbracciare contro chi fa il ramadan?
E mi armo mentre tutti gli altri prendono lo spritz, vanno a tatuarsi o a tingersi le unghie e discettano di VAR?
Eh no: Vienna oggi resta importantissima, ma non per combattere con quelle armi e in quel modo. Combattere sì, ma non così. E allora come?
Sapendo che il Nemico (quello delle potenze dell’aria e non l’immigrato sospinto qui dalle ONG, pagate dai Soros e permesse dai burattini di qua e di là del Tevere) può vincermi anche facendomi imbestialire inutilmente.
Perciò è necessario essere divisivi. Non per malmenare chi non ricalca affatto l’essere fratelli tutti, ma per restare -anche soli- presso la croce dalla quale sono fuggiti anche gli apostoli, tranne Giovanni, il più giovane.
Restare con Gesù con le donne e chi ha la purezza dei bambini: questo fa paura al Nemico.
L’immigrato islamico che vede pregare seriamente davanti alla croce e che vede le ginocchia piegate davanti all’Eucaristia capisce che c’è Dio.
Lui lo prega credendo cose diverse, non vere, ma sa che Dio c’è. Anche lui è vittima di chi lo usa, come i nostri battezzati che non mettono piede in chiesa o, quando lo mettono, si atteggiano come farebbero in un bar.
Le potenze dell’aria sono potenza di inganno.
Combatterle necessita di saldezza nel vero che libera.
E’ solo la Verità a fare liberi.
“Sapendo che il Nemico (quello delle potenze dell’aria e non l’immigrato sospinto qui dalle ONG, pagate dai Soros e permesse dai burattini di qua e di là del Tevere) può vincermi anche facendomi imbestialire inutilmente”.
Qui lei, con quel “facendomi imbestialire inutilmente” riprende l’argomento del mio articolo “Lo stato interiore di non belligeranza”.
Mi permetta un’osservazione circa: “L’immigrato islamico che vede pregare seriamente davanti alla croce e che vede le ginocchia piegate davanti all’Eucaristia capisce che c’è Dio. Lui lo prega credendo cose diverse, non vere, ma sa che Dio c’è”.
Non necessariamente le cose “diverse” sono “non vere”. È la separazione netta e implacabile tra fedi diverse, da qualunque parte venga esercitata, che crea il “nemico”.
D’altra parte, chi “sa che c’è Dio” e “lo prega” di che altro ha bisogno?
Altrimenti si deve ammettere che credendo “cose non vere” anche il Dio saputo e pregato è non vero.
Buona domenica.
E’ del tutto inutile tentare di spiegare quel che non vuol essere capito. Molto meglio il silenzio (da tastiera).
Ciò che non è vero, non è vero anche se creduto vero.
Ciò che è vero è vero, anche se creduto non vero.
A rivelare ciò che è vero è la Verità, non l’uomo.
…disarmati…per ora.
…e gia’.
👍
È QUESTO lo spirito che dobbiamo recuperare. La battaglia di Vienna è stato il chiaro segno che il Cristianesimo a costo zero non esiste. E non esisterà mai. Prima interiorizziamo questo concetto, prima ci avviciniamo alla vittoria di una battaglia epocale. “A noi la battaglia, a Dio la vittoria” (Santa Giovanna D’Arco).
La frase completa è:
“A noi la battaglia e le uccisioni, a Dio la vittoria”.
Evidentemente cercavano di verificare il Salmo 136, che elenca le manifestazioni dell'”amore divino”…D’altra parte, in battaglia con che ci vai? Con i jo-jo? 🧐.