Trevignano. Il “Soprannaturale”, la Credulità e i Soldi. Marasciulo.

31 Maggio 2023 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum curiae, il Direttore del Il Borgo, di Monopoli, Vitantonio Marasciulo, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste sagge e ponderate riflessioni sul fenomeno della “veggente” di Trevignano. Buona lettura e diffusione.

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Soprannaturale fasullo. Quando ci sono i soldi di mezzo la fede non c’entra più nulla

Per commentare i fatti della presunta veggente di Trevignano Romano, Gisella Cardia o Maria Giuseppe Scarpulla, 53 anni, ex imprenditrice, siciliana d’origine. Colei che ha le stimmate, che moltiplica gli gnocchi e il coniglio; che ha bilocazioni; che parla con la Madonna e con Cristo, che ha le apparizioni e i messaggi dalla Vergine che sanguina lacrime; colei che è salita agli onori della cronaca da oltre 3 mesi, da cui monta un fenomeno di ambiguità che dura dal 2016, che oggi continua al campo delle rose di Trevignano Romano.

Ebbene, non vi sono parole più adatte del passo di Matteo che prego i lettori di leggere attentamente: “Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo la’, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete”.

In questa faccenda emerge con tutta evidenza un problema di fede, scaduto a livello di caricatura; emerge che la Chiesa locale se si pronunciasse quanto prima, non si farebbe ulteriormente complice del male. Certo, le apparizioni, i falsi cristi e i falsi profeti esistono da tempo, ma questa volta con Gisella si è raggiunto un livello più alto di confusione e di disordine a danno delle verità cristiane e della stessa fede. Gisella fa parte di quegli angeli neri di quella lunga catena come lo era stata “mamma Ebe” e ancora prima di lei, altri santoni/e profetizzanti che a loro volta hanno istituito sette e comunità. A significare che siamo giunti quasi al capolinea, dopo il quale si volta pagina… O ci si sveglia o si soccombe!!!

L’unica cosa che i falsi Cristi, i falsi veggenti, sanno fare come Gisella è far leva sui “miracoli” del sotterraneo. E già. Perché anche il diabolico sa compiere cose straordinarie, ma per ingannare le persone e allontanarle dalla fede e dunque confonderle. Così come Gisella, in nome del sotterraneo camuffato da Madonna e da Cristo, non può affatto pronunciare verità per risolvere il problema dell’uomo e dunque risolvere il peccato; né può salvare l’umanità dalla corruzione.

Secondo le profezie della Bibbia, quando si è negli ultimi tempi (da non confondersi con la fine del mondo), inevitabilmente ci sono falsi cristi e bugiardi che appaiono allo stesso tempo, disturbando l’opera di Dio. Questo a significare che Dio è già tornato segretamente. È solo che non lo sappiamo.

Questa umanità, fragile, vulnerabile, bisognosa più che mai di certezze, affamata di soprannaturale, alla fine diventa preda di presunti veggenti, come Gisella, che approfitta della credulità popolare, attirando nell’inganno finanche gli ecclesiastici.

La Chiesa gerarchica, in questo caso il vescovo della Diocesi di Civita Castellana che ha in mano il fascicolo delle apparizioni e dei messaggi della Madonna di Trevignano, non dovrebbe perdere tempo. Deve subito istruire il caso e inviare il carteggio al Vaticano al fine di non fare ulteriori danni alla fede e alla Chiesa.

Con Gisella il diabolico si sta superando nel prendere in giro la fede; sta facendo caccia grossa.

Per entrare teologicamente nei fatti, vi sono diverse considerazioni da avanzare.

Quando una persona è toccata dalla Grazia, non ha bisogno di mettersi in evidenza, di fare commercio di oggetti sacri, di approfittare della buona fede dei fedeli, che donano all’associazione messa su da Gisella e dal marito, soldi, immobili, beni mobili, da compromettere finanche i bilanci familiari, come Luigi Avella, il quale ha donato diverse ricchezze, ed ora che ha aperto gli occhi, ha portato Gisella in giudizio con una dura denuncia.

Ebbene, se Gisella conosce le verità di Cristo, deve sapere che quando ci sono i soldi di mezzo la fede non c’entra più nulla. A proposito delle accuse che le rivolgono d’aver incassato centinaia di migliaia di euro, non può affermare: “Sono donazioni per l’associazione che giriamo per le opere di bene. Mi dicono anche d’aver intascato cinque milioni, “magari ad averceli…”. Il solo fatto che strizza l’occhio al denaro è già un piccolo grande indizio di quanto sia più sensibile ai soldi…che alla Grazia.

Gisella sa benissimo che la Madonna non si è mai fatta pubblicità, non si è mai posta in evidenza, ma è rimasta per tutta la vita ancella del Figlio, sempre umile e semplice e nel nascondimento. Lei invece si è posta in evidenza come una star del sacro.

Gisella non può dichiarare: “Vi benedico nel mio nome…”; è una bestemmia con il Dio trinitario che va a farsi benedire.

E poi ancora, Gisella sa che la Madonna non condanna e non minaccia nessuno, perché allora minaccia il mondo, minaccia la Chiesa, minaccia querele, minaccia i giornalisti, minaccia catastrofi.

Gisella sa benissimo che la Madonna non può essere coercizzata, ma afferma: “Vorrei chiedere alla Madonna che non apparisse più”.  Come se stesse a sua disposizione.

 

Gisella sa benissimo che quando si rendono pubblici i messaggi della Madonna, gli stessi non possono essere sottoposti a correzioni. Perché all’interno dei messaggi ci sono toni apocalittici, ma in senso negativo, vi si sostiene che la Chiesa è falsa e che la Madonna ha detto “che non c’è più nulla da fare”. Ebbene è una bestemmia.  Perché la religione cattolico prevede sempre che ci sia qualcosa da fare; perché la vera preghiera, non quella dell’ambiguità di Gisella, può cambiare il corso degli eventi e convertirli in maniera positiva.

 

Cari lettori, il punto dirimente per discernere se una apparizione è vera o falsa, se i messaggi sono veri o falsi, è capire se sono fedeli alle verità cristiane, alla Sacra Scrittura, alla Tradizione, al Magistero della Chiesa. Da quanto evidenziato sopra, non c’è tanto da indugiare, c’è la falsità del soprannaturale a campo delle rose.  E’ dunque è evidente che il fenomeno della “veggente” Gisella appartiene ai fenomeni fasulli, perché sporcati di denaro e perché sono fuori dai canoni delle fede. Bisogna dire al popolo dei fedeli che va  da Gisella: è buon senso e prudenza aspettare che si pronunci e faccia chiarezza la Chiesa.

 

L’evento delle apparizioni e dei messaggi di Trevignano Romano, in ultima analisi, ha per noi significato chiaro: sono una sfida per mettere alla prova la fede; quell’evento, può aiutare a centrarci meglio nell’ obbedienza a Cristo e alla Madonna, per crescere meglio nella fede; può aiutare ad allenare meglio il discernimento, la luce dal buio, il bene dal male. E’ un invito per noi battezzati ad abbandonarci con fiducia a Cristo, oggi che Cristo è abbandonato nell’indifferentismo.

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6 commenti

  • TERESA ha detto:

    Se davvero la signora Gisella sia stata, nei presunti messaggi ricevuti ,la portavoce del cielo, non lo so! Ma perchè ha vokuto cambiare il proprio nome? Non mi pare questo un esempio
    di onestà.

  • Luigi ha detto:

    Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. (Luca 11, 18-20)

    Sig. Luigi Avella il 3/5/23 su RAI1 a Porta a Porta: “Mentre scrivevo il giornale di Gisella, ‘Le perle di Maria’, è apparso il demonio. Io ho avuto paura e sono andato da Gisella. Lei, prima che parlassi, me lo ha descritto nello stesso modo in cui l’ho visto io” … “Poi, davanti a delle persone, esattamente sette, Gisella mi ha chiesto di poter fare un esorcismo. Mi ha fatto sedere sul divano ed è cominciata una lotta terribile col demonio”.

    “Il vero motivo per cui sono andato via da Trevignano è un’esperienza molto grave che è accaduto con il maligno … Non sono i soldi come aveva lasciato intendere … Il Sig. Luigi Avella aveva anche detto a riguardo dei soldi “Non mi hanno chiesto nulla.”

    Curioso che prima di raccontare questo, il Sig. Luigi Avella, racconta che Gisella gli dice, per un altro avvenimento, di aver visto entrare nella sua casa un serpente, che è una persona vicina a te.

  • il Matto ha detto:

    Mettere al bando i “veggenti”.
    Ognuno “vede” quel che vede o vuol vedere.
    Ognuno “ascolta” quel che ascolta o vuol ascoltare.
    Ma se lo deve tenere per sé.
    “La madonna mi ha detto” … “Ho visto la madonna” …
    Ma per favore!
    I “veggenti” sono una disgrazia.

  • Claudia ha detto:

    Ottime considerazioni. Soprattutto quando l’autore ricorda che anche gli angeli decaduti hanno la capacità di produrre fenomeni che possono sembrare soprannaturali.
    Il vero problema però consiste non nell’impresario dello spettacolo, ma negli spettatori, cioè nei cosiddetti fedeli che hanno tanto desiderio di una vita soprannaturale da accettare come fenomeni soprannaturali dei fenomeni che non lo sono.
    C’è forse qualcosa di simile nei miracoli di Gesù o nei miracoli fatti dagli apostoli e narrati nel libro degli Atti ?
    Cristo è Dio e uomo. Chiama gli uomini a diventare come Lui , cioè divinizzati. Gli uomini divinizzati ricordiamoci che siamo abituati a chiamarli santi. Ma si diventa santi spesso dopo una lunga ascesi o accettando di essere testimoni della fede davanti ai persecutori.
    E queste precondizioni spesso non le conosciamo neppure.

    • Maria ha detto:

      Il profeta non è necessariamente un santo, è solo un ambasciatore preso così com’è. Spesso non ha nessuna preparazione teologica e quando improvvisa lezioni gli capita di dire inesattezze. Gli capita pure di montarsi la testa diventando ridicolo.
      Natuzza, la mistica calabrese, accettò di essere chiusa in manicomio per essere studiata. I medici sentenziarono che era sana e savia, infatti si sposò e seguì bene la sua famiglia. Ma ebbe l’umiltà e la forza dei santi.
      Gisella non la conosco. Ma perché la Gerarchia salta su come se avesse visto il diavolo? Sono gelosi? Che male può fare la recita di un rosario o quattro canzoni di amici riuniti su una proprietà privata, non alla villa comunale?
      Se anche la Madonna non appare esiste lo stesso, e potrebbe gradire un gruppo riunito nel suo nome a lodare Dio.

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