Lo Spopolamento della Montagna e i Nuovi Figli Quadrupedi. Catholicus.

30 Maggio 2023 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriaili, un amico fedele del nostro blog, Catholicus, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla situazione attuale della nostra povera società. Buona lettura e condivisione.

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Lo spopolamento della montagna

Un’analisi approfondita delle cause dello spopolamento delle nostre belle montagne non può prescindere dal prendere in esame quelle che sono le cause per così dire profonde, meno appariscenti ma non meno importanti, dello spopolamento del Bel Paese, l’Italia, in cui abbiamo la fortuna di vivere.

Tali cause esulano dal ristretto ambito economico, lavorativo, urbanistico, per estendersi all’ambito morale, educativo, valoriale, ambito che potremmo definire umanistico-sociale.

 

In primis la mancata formazione di nuove famiglie; i nostri giovani oggi  raggiungono l’età matura da single, mentre i loro nonni, alla loro età, avevano già figli grandi; poi la scomparsa del desiderio di lasciare una discendenza, anche limitata al figlio unico, desiderio sostituito dall’ansia di continui viaggi e di nuove esperienze; ancora,  la sostituzione delle cure parentali con quelle agli animali domestici, cani in primo luogo, che sostituiscono i bambini nel pensiero e negli affetti, oltre che in mille mutevoli attenzioni e premure.

 

Quest’ultima occupazione, un tempo limitata al ristretto ambito della cosidetta  “pet therapy”, dei cani guida per non vedenti, dei cani da soccorso marittimo o montano, dei cani da pastore, è divenuta in pochi anni (complice la persuasione occulta esercitata dai  massmedia) una vera e propria mania collettiva, inarrestabile ed in continua crescita, incurante dei danni derivanti all’ambiente urbano da tale fenomeno : giardini, parchi pubblici, siepi, muretti, diventati una latrina a cielo aperto per le deiezioni canine, con odori insopportabili e pericolo di infezioni ai bambini. Anziché risuonare delle grida gioiose e festose dei nostri bambini, oggi parchi e giardini risuonano spesso dei latrati dei cani, che si azzuffano a vicenda.

A questo punto, ci torna alla memoria un nostro vecchio articolo in tema di follia animalista, a cui si rimanda il lettore per un più approfondito  esame  in materia :

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2522_Catholicus_Follia_animalista.html

Concludendo questa breve riflessione, quindi, riteniamo che oltre alle  cause economiche, lavorative, industriali (delocalizzazione delle imprese, ad ex), per avere un quadro completo, una visione a 360° delle cause ultime dello spopolamento delle nostre belle montagne, alpi ed appennini, sia necessario aggiungere anche un’analisi a livello etico, valoriale, diciamo pure ideale (non dimentichiamo che sono i grandi ideali che muovono la storia umana), visione di cui i nostri giovani difettano ampiamente da almeno due/tre generazioni.

 

La cartina di tornasole del declino, incontrollato  ed apparentemente inarrestabile,  della nostra società occidentale è data, oltre che dallo spopolamento e dalla  denatalità, anche dalla mancanza di ideali e della speranza in un futuro migliore, che ci fa ripiegare su noi stessi, sostituendo il  desiderio dei figli e di nuove famiglie con una maniacale cura degli animali o con un  orizzonte sempre più egoistico ed edonistico.

Ai posteri l’ardua sentenza, direbbe il Manzoni.

amore, fai la popò,  così  poi la mamma ti dà  il biscottino”                                    

“si no i xe mati, no i voemo”                                                                   

recita un vecchio adagio veneto

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