Marcia per la Vita. La Verità sull’Aborto Premessa al Rilancio Demografico.

20 Maggio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, oggi a Roma si è svolta la Marcia Nazionale per la Vita, che ha visto quarantamila persone, giunte da tutta Italia, nonostante le difficoltà nei trasporti causate dal maltempo, sfilare per le vie della capitale, sotto la pioggia. Qui sotto trovate alcune dichiarazioni dei promotori dell’evento. Buona lettura e diffusione. 

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Aborto. In 40.000 a Roma: Siamo il Paese reale, che vuole misure su natalità e contro aborto e eutanasia
Roma, 20 maggio 2023

Grande successo per la Manifestazione “Scegliamo la Vita”, con 40.000 persone che hanno sfilato per le strade di Roma per promuovere la cultura e il sostegno alla famiglia e alla vita, con uno sguardo preferenziale per le persone più fragili, disabili, anziani, mamme con gravidanze difficili e bambini non ancora nati.

«Oggi abbiamo visto il Paese reale scendere in strada e manifestare, gioiosamente, per una società che sia davvero a favore della vita, della natalità e della famiglia. Gli italiani, e questa piazza lo ha dimostrato, non vogliono sostegni per aborto, eutanasia, droghe e utero in affitto. Esattamente il contrario, abbiamo lanciato un messaggio inequivocabile: servono più incentivi, risorse e politiche per sostenere natalità, maternità, conciliazione lavoro-famiglia, lotta alle droghe e alle dipendenze, sostenere i disabili e le loro famiglie e contrastare derive aberranti come, appunto, l’utero in affitto e il suicidio assistito proposto ad anziani, persone fragili e disabili, per questo chiediamo inoltre di rafforzare l’assistenza sanitaria e le cure palliative» Così Massimo Gandolfini, uno dei due portavoce dell’evento

«Le migliaia di persone che hanno sfilato oggi hanno testimoniato che nessuno deve essere lasciato indietro, per nessun motivo, dal nascituro all’anziano, passando per il fragile e le famiglie in difficoltà. Migliaia di famiglie, uomini, donne, mamme, papà, anziani, nonni, bambini hanno gioiosamente gridato che non solo è urgente, ma anche bello e conveniente, scegliere e preservare una vita», ha aggiunto Maria RacheleRuiu, l’altra portavoce della Manifestazione. «Fondamentale, a proposito di tutele – ha proseguito – sostenere la famiglia, culla della vita, e il desiderio dei nostri giovani di sposarsi e mettere al mondo figli, soffocati dall’incertezza del presente e del futuro, per vincere l’inverno demografico che attanaglia l’Italia e l’Europa. E la notizia più bella è che oltre ad essere urgente, quella su Famiglia e Vita è un investimento a vincita certa! E non ci stancheremo mai di chiedere aiuti per tutte quelle donne, mamme, indotte o costrette ad abortire: sia restituita loro la libertà di NON dover rinunciare al proprio figlio, perché, come abbiamo ascoltato dalle testimonianze, è profondamente ingiusto abbandonarle al grande inganno doloroso che è l’aborto. Non possiamo poi non ricordare, oggi, mentre è in atto la vergognosa fiera “Wish for a Baby” a Milano, la schiavitù del terzo millennio che vede le mamme vendere i propri bambini per necessità, al mercato dei gameti, alla negazione a tavolino di mamma e papà, al mercato aberrante dei neonati. Ripartiamo da questa piazza – e chiamiamo la politica e le Istituzioni ad essere dalla nostra parte – per far ripartire l’intera società e custodire davvero tutti».

 

Natalità. Coghe (Pro Vita Famiglia): Nessun rilancio demografico senza verità su aborto

«Nessun rilancio demografico sarà mai possibile se continueremo a tacere la verità sull’aborto, la soppressione di un essere umano vivo, inerme e innocente nel grembo materno. L’aborto infatti non ha solo impedito a circa 6 milioni di bimbi di vedere la luce in Italia dall’approvazione della Legge 194, ma ha generato in 45 anni una diffusa cultura individualista e anti-natalista, trasformando la nascita di un bambino, la maternità e la paternità da valori sociali fondamentali per il bene comune a fatti privati. In conseguenza a questo cambio di paradigma, se oggi una donna affronta una gravidanza inaspettata o complicata l’unica opzione offerta dallo Stato è abortire il figlio. Come si può sperare di rilanciare la natalità senza tornare a riconoscere al concepito la piena dignità umana che gli spetta per natura? Migliaia di famiglie e cittadini stanno manifestando oggi a Romaper risvegliare le coscienze sull’orribile realtà dell’aborto e per chiedere alle istituzioni di mettere in campo urgenti misure economiche, sociali e culturali per tornare a tutelare la maternità e la paternità e per sostenere le crescenti difficoltà delle famiglie con figli. La cultura abortista ha portato l’Italia sull’orlo del baratro, solo una convinta cultura per la Vita potrà salvare il destino del nostro Paese». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia durante la Manifestazione Nazionale “Scegliamo la Vita”, che si sta svolgendo oggi a Roma con l’adesione di oltre 120 tra enti e associazioni.

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10 commenti

  • Antonello ha detto:

    Qui dite 40.000 partecipanti, mentre un articolo de Il Timone parla di 3.500. Si sono dimenticati uno zero loro o esagerate voi?

    • Federico ha detto:

      Ma come!? State sempre a rompere i cosiddetti per la tutela delle minoranze quando si tratta di lgbtq, e quando invece si tratta di tutela dei bambini fate i conti sui numeri veri o presunti? E se fossero stati 10 milioni, avreste prestato più attenzione alla denuncia? Siete veramente patetici.

      • Antonello ha detto:

        Federico, la mia era una domanda per pura curiosità, non era una domanda polemica. Sono ben contento che fossero 40.000 e non 3.500 come erroneamente riportato da Il
        timone.

    • Mara ha detto:

      Ma che importa. Io c’ero e le posso dire che c’era un fiume umano. Se i cosiddetti cattolici delle cosiddette parrocchie italiane fossero stati presenti nella misura di una ventina di persone per parrocchia, saremmo stati qualche milione. In ogni caso, eravamo migliaia e migliaia.

  • Antonello ha detto:

    La persona è persona sin dal concepimento. E sin dal momento del concepimento è cosciente, anzi forse qualche istante prima. Me lo ricordo molto bene il momento in cui ho iniziato ad esistere.

    • Federico ha detto:

      Domanda: quando una persona non è cosciente, in quel momento cessa di essere persona? Dunque chi si trova temporaneamente in tale situazione rischierebbe di essere considerata mera materia? Ma ogni tanto li facciamo funzionare, se non i sentimenti, almeno i neuroni???

      • Antonello ha detto:

        Federico ma la sua risposta così astiosa che c’entra con il mio commento? Mi sa sa che non ha colto quello che intendevo dire.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Carissimo, o l’essere persona coincide con l’appartenenza al genere umano, oppure diventa qualcosa di molto labile, che si può manipolare a piacimento. Il criterio dell’autocoscienza, molto caro alla filosofia anglosassone , è il modo migliore per poter ammazzare (loro se ne intendono) senza scrupoli: “Poverino, non capisce più niente” e vai cin l’eutanasia. Oppure, tanto non capisce ancora nulla, e vai con l’aborto e magari l’infanticidio (Singer docet). E poi giù a piangere sui sei milioni di ebrei gasati dai nazisti 80 anni fa, ma del miliardo e alcuni milioni ammazzati con l’aborto legale non gliene frega niente a nessuno.

  • Mara ha detto:

    Orgogliosamente presente. Un nutrito gruppo di giovani sacerdoti ha animato fortemente la bellissima, partecipata e coloratissima manifestazione con canti e tifo da stadio. Tantissime persone consacrate presenti. Cattolici, se lo siete, uscite dal sarcofago!!! Questa è una guerra, quindi il nostro esercito deve essere unito e numeroso. Tertium non datur.

    • Stella stellina ha detto:

      Mi sembra di aver visto un articolo sulla manifestazione nel blog notiziecristiane.com.
      Credo sia un blog fatto da battisti cioè protestanti. Mi sembra chiaro che la difesa della vita non sia una battaglia solo cattolica.