Bestiario di Bestialità Vecchie e Nuove.
15 Maggio 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ecco a voi il consueto Bestiario, con cose vecchie e nuove, bestialità fresche e ricordi della passata strumentale guidata follia che ancora, ahimè, intorbida le menti di troppi. Buona visione.
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E a mo’ di intervallo, un paio di -mesti – sorrisi….
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Vauro non mi sta particolarmente simpatico, però…
E direi che anche questo commento è azzeccato…d’altronde basta leggere il comunicato vaticano per capire tutto.
E poi una follia dal Paese del NOM e di Schwab, il Canada, e due ricordini che possono sempre venire utili…
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Tag: bestiario, nuovo, vecchio
Categoria: Generale
Decessi totali Italia media 2015-2019: 645000
Nel 2020: 740000
Nel 2021: 709000
Nel 2022: 713500
Inizio 2023: proiezione tendente ad oltre 700000 unità.
Natalità:
Fino al 2016: 480000 neonati
2017: 458000
2018: 440000
2019: 420000
2020: 405000
2021: 400000
2022: 392000
Nel 2020 morti provocati soprattutto da cure sbagliate.
Nel 2021 e 2022 dalla prevenzione sperimentale.
Risultato: mortalità in eccesso di oltre il 10%
Con la natalità in caduta libera (non estranea la suddetta prevenzione) ormai si va a botte di saldi negativi superiori alle 300000 persone l’anno.
Da ultimo: i morti sono la punta dell’iceberg.
Per ogni decesso in eccesso, vanno contati due o tre volte tanto tra malattie croniche e invalidità
Qualcuno ci vuole molto male.
In più l’Italia ha voltato le spalle a Chi ci vuol bene.
Chissà perchè osservando la foto dell’incontro tra il papa e la delegazione Ucraina mi è venuta in mente la frase che talvolta il Sacerdote dice dopo la Confessione: “va e non peccare più”.
Scusi Tosatti, non le sembra che 857.000 morti nel 2022 -di soli malori improvvisi- siano un po’ troppi? Non è che le hanno fatto uno scherzo???
Leggo inoltre nel “catenaccio”: “i morti da vaccino vengono gettati nei fiumi in attesa che gli squali finiscano il lavoro”. Inoltre non è casuale che in tale immagine la data sia illeggibile.
Ma infatti credo che sia una foto ironica, per questo l’ho pubblicata…