Seifert: Le Mostruosità di Francesco Distruggono Fede e Morale.

11 Maggio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione, nella sua traduzione, questo articolo apparso su Gloria.Tv. Buona lettura e diffusione.

 

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Seifert: Le mostruosità di Francesco distruggono la fede e la morale

Francesco sta distruggendo i fondamenti della fede e della morale, scrive il filosofo austriaco Josef Seifert, che attualmente insegna all’Università di Monaco, in una Lettera aperta ai cardinali inviata il 2 maggio ed allegata nel seguito.

Seifert non comprende come tutti i cardinali, tranne i cardinali dei Dubia, stiano semplicemente in silenzio sul problema di Francesco. Esempi di Seifert:

– la sua affermazione che Dio vuole positivamente la diversità delle religioni (Dichiarazione di Abu Dhabi);

– il suo sostegno ai concubinati omosessuali;

– la sua negazione dell’esistenza di atti che sono sempre e ovunque malvagi, ad esempio l’adulterio (Amoris laetitia);

– il suo falso insegnamento sulla pena di morte (CCC);

– la sua affermazione che l’inferno è vuoto;

– la sua affermazione che le anime dei peccatori mortali vengono “distrutte” dopo la morte (affermata anche dai Testimoni di Geova).

“Per quanto ne so, non c’è mai stato un papa nella storia della Chiesa che abbia rivendicato simili mostruosità”, spiega Seifert. Si aspetterebbe che tutti i cardinali scrivessero a Francesco come un sol uomo e gli chiedessero di ritrattare l’apostata Dichiarazione di Abu Dhabi.

In realtà, non difendono la fede, ma mettono a tacere i critici, aggiunge Seifert.

#newsAsvgoolboq

Lettera aperta a tutti i Cardinali della Santa Chiesa Cattolica (rivolta anche a tutti i Patriarchi, Arcivescovi e Vescovi che hanno un’alta corresponsabilità).

30 aprile – Festa di S. Caterina da Siena

Eminentissimi Signori Cardinali, Arcivescovi e Vescovi della Chiesa Cattolica,

Ho scritto la seguente lettera due anni e mezzo fa a un cardinale con cui sono in rapporti amichevoli da anni e che, poco prima, come tanti altri vescovi e cardinali, aveva affermato in un’intervista, anch’essa pubblicata, che la critica di papa Francesco è un grande male che va estirpato. Il cardinale a cui era stata indirizzata ha risposto alla mia lettera in modo estremamente affettuoso, ma che io sappia non è stato adottato alcun provvedimento in merito.

In considerazione della morte di Papa Benedetto XVI e della notizia che Papa Francesco ha già firmato una lettera di dimissioni dal suo incarico che avrebbe effetto e decorrenza in caso di grave peggioramento delle sue condizioni di salute, e quindi in vista di un conclave che potrebbe presto essere convocato, penso che il contenuto di questa lettera riguardi tutti i cardinali e anche arcivescovi e vescovi. 

Pertanto rivolgo questa lettera, da cui ho eliminato ogni indicazione su quale fosse il Cardinale per cui è stata originariamente scritta, come una lettera aperta a tutti i Cardinali, anzi a tutti coloro che hanno responsabilità a vario titolo nella Chiesa. Possa lo Spirito Santo concedere che tutto il contenuto di questa lettera, che corrisponde alla verità e alla volontà di Dio, sia fecondo per il bene della S. Chiesa e di molte anime, e che nessuna parola in essa possa nuocere alla Chiesa, Sposa di Cristo. Scelgo la festa di S. Caterina da Siena per la sua pubblicazione perché unì in modo singolare la più intima venerazione per il Papa, come Vicario di Cristo in terra, con una critica spietata di due Papi molto diversi. Passiamo ora al testo della lettera, che ognuno di voi può leggere come indirizzata personalmente a lui.

(NdT – In questa introduzione l’autore fa espresso riferimento ad avvenimenti recenti, come la morte di Papa Benedetto XVI, ma la lettera rimane quella scritta due anni e mezzo or sono. Quindi la mancanza di riferimenti ad ultime esternazioni ed avvenimenti, quali ad esempio il COVID e l’invito a vaccinarsi per amore, non sono prese in considerazione solo perchè avvenuti in tempi successivi alla stesura originale).

Eminenza, Reverendo Cardinale…

Devo confessare che sono preoccupato e rattristato da una dichiarazione che sarebbe venuta da Lei circa le critiche a Papa Francesco. Lei ha detto in un’intervista, se c’è da fidarsi dei media, che le critiche al Papa sono un “fenomeno decisamente negativo che andrebbe sradicato al più presto” e sottolinea che il Papa è “il Papa e il garante della fede cattolica “.

Come si può dire che la critica al papa sia un male? L’apostolo Paolo non aveva già criticato fortemente e pubblicamente il primo papa Pietro? Santa Caterina da Siena non ha criticato ancor più aspramente due papi?

Lei sembra non capire perché molti cattolici possano criticare Papa Francesco, anche se è “il Papa”. Viceversa, sono io che non capisco come, all’apparenza, tutti i cardinali tranne i quattro cardinali dei Dubia stiano zitti e non facciano domande critiche al papa. Perché ci sono molte cose che Papa Francesco dice e fa che dovrebbero suscitare non solo domande critiche ma anche critiche affettuose. Ricordiamo la Dichiarazione sulla Fraternità di tutti i popoli firmata da Papa Francesco insieme al Grande Imam Ahmad Mohammad Al-Tayyeb, che afferma:

“Il pluralismo e la diversità delle religioni, del colore, del sesso, dell’etnia e della lingua sono voluti da Dio nella sua sapienza, attraverso la quale ha creato gli esseri umani”. (Ancora più fastidiosa è la versione inglese: “Il pluralismo e la diversità di religioni, colore, sesso, razza e lingua sono voluti da Dio nella sua saggezza, attraverso la quale ha creato gli esseri umani.”)

Non sarebbe un’eresia e una terribile confusione affermare che Dio – così come ha voluto la differenza dei due sessi – cioè con la sua volontà positiva – ha voluto direttamente anche la differenza delle religioni e quindi ogni idolatria ed eresia? 

Sì, la Dichiarazione di Abu Dhabi non è molto peggio dell’eresia, cioè dell’apostasia? 

Come può Dio, con la sua positiva volontà creatrice, aver voluto religioni che rifiutano la divinità di Gesù, negano la Santissima Trinità, rifiutano il battesimo e tutti i sacramenti e il sacerdozio? 

O come avrebbe potuto volere il politeismo o il culto dell’idolo Baal o Pachamama? 

Questo non contraddice totalmente il messaggio del profeta Elia e di tutti gli altri profeti e le parole di Gesù?

Non dovreste tutti voi, cardinali e vescovi, pronunciare il vostro deciso “non possumus” quando Francesco chiede che questo “documento” sia la base per la formazione dei sacerdoti in tutti i seminari e facoltà teologiche?

Dio non può aver mai direttamente e positivamente voluto o approvato le confessioni cristiane eretiche, piuttosto che semplicemente permetterle, poiché queste negano i pilastri della fede biblica e cattolica come l’insegnamento biblico che la nostra salvezza eterna non è operata dalla sola grazia di Dio, ma richiede la nostra libera collaborazione e buone opere. Come può allora, con la sua volontà diretta e positiva, volere religioni che rigettano tutto il fondamento della fede cristiana e Cristo stesso?

Vero come è di per sé «che il papa è il papa e il garante della fede», questa affermazione non può essere applicata a un papa che ha firmato la Dichiarazione di Abu Dhabi e l’ha diffusa nel mondo, e che ha detto e fatto tante altre cose contrarie al costante insegnamento della Chiesa.

La sua affermazione secondo cui si dovrebbero promuovere alleanze civili/unioni civili di omosessuali contraddice direttamente le chiare affermazioni del Magistero della Chiesa (cfr. le considerazioni sulle bozze di riconoscimento giuridico della convivenza tra persone omosessuali del 3 giugno 2003, pubblicate sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II), ma soprattutto la Sacra Scrittura e tutta la tradizione della Chiesa! Non dovreste tutti voi Cardinali, come ha fatto meravigliosamente il Vescovo Athanasius Schneider, compiere un vero atto d’amore per il Papa ed esprimerlo pubblicamente e chiaramente come lo ha fatto lui, con tutta la dovuta chiarezza?

Papa Francesco – lo dico con il cuore sanguinante – non è il “garante della fede”, ma sta sempre più distruggendo i fondamenti della fede e della morale con questa e tante altre affermazioni e pronunciamenti. 

Che io sappia, c’è mai stato un Papa nella storia della Chiesa che abbia affermato simili mostruosità? 

Come dovrei rispondere a un caro e profondamente credente amico luterano, per la cui conversione da anni prego, quando mi scrive che con questa Dichiarazione di Abu Dhabi la Chiesa cattolica ha abbandonato il territorio cristiano?

Non è chiaro che un prossimo Papa debba condannare come apostata questo insegnamento di Abu Dhabi che Francesco invia a tutti i seminari dei sacerdoti e alle facoltà cattoliche? 

Come può la Chiesa giustificare l’anatema di Papa Onorio per una deviazione dalla Fede infinitamente minore e condannarlo se non condanna affermazioni così oltraggiose? 

Non dovrebbero tutti i cardinali scrivere come un sol uomo al Papa e chiedergli di ritirare questa dichiarazione apostatica?

Voi cardinali non dovreste tremare pensando al momento in cui Cristo vi chiederà come avreste potuto adempiere al solenne mandato missionario di Gesù se non protestaste contro la Dichiarazione di Abu Dhabi, che dice diametralmente l’opposto delle parole di Gesù?

“Infine, mentre gli undici erano a tavola, si manifestò… E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato; ma chi non crede sarà dannato». (Marco 16:14).

Come avete potuto, tutti, tacere anche sui più che giustificati dubia del cardinale Caffarra – che mi ha chiamato ancora alla vigilia della sua morte e al quale ho dovuto promettere di continuare a difendere la verità – e degli altri tre cardinali dopo Amoris Laetitia, o addirittura criticare questi dubia? 

Dei cardinali, solo i quattro cardinali dubia hanno formulato domande educate sull’eresia teologico-morale in Amoris Laetitia di negare implicitamente azioni intrinsecamente cattive. Lo splendore del bene e l’esistenza sempre e ovunque (ut in omnibus) di atti cattivi è stato riconosciuto come una pietra angolare di tutta l’etica fin dai tempi di Socrate ed è stato insegnato da San Giovanni Paolo II come il fondamento inamovibile dell’etica e degli insegnamenti morali della Chiesa .

Non avrebbero dovuto tutti i cardinali concordare con il cardinale Carlo Caffarra e gli altri tre cardinali Dubia e chiedere questo chiarimento, aiutando così il Papa a proclamare la verità? Non avrebbero dovuto tutti i cardinali alzarsi come un sol uomo e sostenere la fraterna correctio che il cardinale Burke aveva annunciato ma mai realizzato?

Proprio perché l’annuncio del cardinale Burke che i 4 cardinali praticheranno una “correctio fraterna” sul papa in caso di silenzio del papa su questa centrale questione morale, ma questa fraterna correctio non è stata attuata, ormai da anni, né da parte del cardinale Burke né da parte di altri cardinali, alcuni laici e sacerdoti hanno criticato in varie dichiarazioni questa perversione della dottrina e si sono, per così dire, fatti breccia per voi cardinali per difendere la verità e il depositum fidei, come hanno già fatto i laici di fronte all’eresia ariana, verso la quale papa Liberio e la maggioranza dei vescovi erano teneri, insieme a sant’Atanasio e altri pochi cardinali ancora fedeli. Atanasio e altri pochi vescovi rimasti fedeli.

Ma invece di noi miseri laici, come Carlo Caffarra (allora ancora monsignore) mi chiamava con umorismo affettuoso (con un vero cuore), non spetta a voi, cardinali, che dovreste essere pronti a donare il sangue per la vera fede, per alzare la voce contro le eresie di cui i critici del Papa hanno dimostrato che papa Francesco ne ha commesse alcune o almeno le ha suggerite? Invece di un divieto di criticare le dichiarazioni del Papa, non c’è piuttosto un comandamento di rimprovero fraterno o filiale?

E adesso si alza la voce non per la defensio fidei, ma per mettere a tacere queste critiche, anzi per voler “sradicare” ogni critica?

Non dovrebbero tutti i cardinali protestare in molti altri casi, ad esempio quando il Papa introduce arbitrariamente nel Catechismo cattolico una modifica teologicamente ed ecclesiasticamente sbagliata, che contraddice le chiare parole di Dio nella Sacra Scrittura (già nel Libro della Genesi) e tante affermazioni dottrinali di papi sulla pena di morte formulate in una tradizione ininterrotta e anche in avvenimenti storici, o quando – contro tante parole forti di Gesù e dogmi della Chiesa cattolica – parla di inferno vuoto o addirittura, come i Testimoni di Geova, sostiene che le anime degli inguaribili peccatori non vanno all’inferno ma vengono distrutte?

Caro amico, questo scenario di un Papa che ha negato l’esistenza dell’unica vera Chiesa e la fede in unam sanctam, catholicam et apostolicam ecclesiam, se non esplicitamente, certamente implicitamente ad Abu Dhabi, e si comporta da signore sugli insegnamenti di Gesù Cristo e della Chiesa, e tanti Cardinali silenziosi, è un fastidio per tanti credenti come me, mette in pericolo la nostra fede, e causa un danno incommensurabile alla Chiesa e alle anime.

Vi chiedo, però, di alzare la voce per la nuda verità e anche di spingere altri cardinali a dire la verità opportune-importune, anche se ciò potrebbe rivelare la terribile crisi e lo scisma della Chiesa in mezzo al quale ci troviamo e anche se qualche pusillae animae potrebbe erroneamente vedervi uno scandalum.

Non è una questione culturale di un papa latinoamericano. Non è una questione di gusto, stile o temperamento. No, è il sì o il no a Cristo che ci ha detto di predicare il Vangelo a tutte le genti e nazioni; chi crede in lui sarà salvato, ma chi non crede in lui sarà condannato? 

Il Papa può de facto abrogare questo mandato missionario attraverso la Dichiarazione di Abu Dhabi?

Può nominare e anche personalmente onorare e premiare teologi moralisti che contraddicono il nucleo dell’insegnamento biblico e morale della Chiesa e le encicliche Humanae Vitae, Evangelium Vitae e Veritatis Splendor alla Pontificia Accademia per la Vita? 

Come potete voi cardinali (e specialmente voi, che per tanti anni avete lavorato sotto San Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI a servire così fedelmente la Chiesa) tacere su questa e tante altre “desolazioni del santuario” invece di fare molto di più rispetto a ciò che fanno laici critici e teologi e fare tutto il possibile per proclamare quelle tante verità di fede che il Papa contraddice apertamente o tacitamente con le parole e anche con i fatti (come la celebrazione della Riforma, l’erezione della statua di Lutero in Vaticano, il francobollo celebrativo della Riforma, il culto della Pacha Mama nei giardini vaticani della basilica di San Pietro, ecc.), ed implorarlo di trovare una sicura dimora alla sua dottrina solo nella verità della Sacra Scrittura senza stravolgere i dogmi della Chiesa e senza concedergli di cambiarne neanche uno iota, lasciando intatta l’essenza della fede ?

Nel profondo dolore per le tante piaghe della Chiesa, Sposa di Cristo, e nell’amore per Gesù e per la Chiesa da Lui fondata sulla roccia di Pietro

In Cristo

Vostro Joseph

P.S.: Auspico dal profondo dell’anima una vostra risposta in parole e opere, che sarebbero un atto d’amore per Gesù, per Maria, per la Santissima Trinità, per la Chiesa, per l’anima del Papa e per tante altre anime. Con san Giovanni Paolo vi grido: corraggio! Lottate coraggiosamente e senza riserve per la verità, per Cristo e la Chiesa, e per le anime, comprese quelle di Papa Francesco, e per l’unità di tutti i cristiani, che è possibile solo nella verità!

Profondamente unito a Te in Cristo,

Tuo Joseph

Professor Dr.phil. habil. Dr. hc Josef M. Seifert, attualmente docente di filosofia presso la LMU, l’Università di Monaco.

 

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29 commenti

  • giuseppina ha detto:

    Dott. Fedele, grazie per averci offerto le parole chiare, sofferte e coraggiose del prof. Seifert.
    Purtroppo, però, temo che non verranno ascoltate. Temo che cardinali, arcivescovi e vescovi non si alzeranno “come un sol uomo” per riprendere Francesco, anzi non ci sarà “un sol uomo” a farlo. E’ penoso ammetterlo, ma anche nella chiesa vale il principio che la “poltrona” val bene .. un’eresia. Una volta la voce si alzava dai conventi e dai monasteri, ma oggi neppure questi luoghi sono immuni da “coniglismo”.
    Ormai, non resta che sperare nella preghiera e nel coraggio dei fedeli laici.

  • MONS. Y ha detto:

    Non ho parole, pensavo che questo blog avesse migliori frequentatori e non parlo dei “don pietro paolo” e degli “occhi ben chiusi” che sono ipocriti ciechi che usano la vista dei loro simili per visitare i fossi, ma che arrivassero preti ( don Z) che parlano col veleno dell’invidia scrivendo saggi di perfidia sui blog di “vaticanismo” non potevo immaginarlo mai. Che grettezza e che porcherie in bocca ad un prete!
    Ma se la diavoleria ha preso posto del cuore dei preti bergogliani, la stupidità bergoglina ha preso posto del piatto encefalo dei loro fedeli e aspettiamo che anche a loro, ai natan, arrivi la vecchiaia e oltre cuore già secco si gli avvizzisca loro pure la lingua oltre al pisello.

    “indietrista,nostalgico,neo pelagiano,zitella avvizzita, che non ha nulla del nuovo cattolicesimo”

    A parte che scopro oggi che esiste un “nuovo cattolicesimo” (deve essere un altro motu proprio del muratore di miracoli argentino) ma indietrista che significa, che questo individuo (natan parla di sè anche se disconosce sintassi ,uso del soggetto, articolazione del periodo, insomma un altro ignorante nella vigna di Tosatti) usa il de drio? Non si diceva Gaio? Va beh, si tratta di neologismi bergogliatici. Indifferente!

  • BELLARMINO ha detto:

    Non posso che notare il pacato suggerimento della gent.le sig.ra GILDA implicito nel suo post: un po’ quello di trattenersi da affrettati giudizi sul prof. Seifert, non solo per la autorevolezza del personaggio (e dei suoi maestri) ma anche per meglio comprendere il modus e la ratio che egli ha usato nella lettera di cui trattasi. E di questo saggio consiglio non posso che ringraziare.

    Poi mi perdoni, cara GILDA, se approfitto di questa risposta, per cercare (poco ma con gusto) di resistere alla tentazione di mandare in quel posto, ma questa è la destinazione della Chiesa di Bergoglio, chi si permette di offendere con epiteti e allusioni un uomo di valore, un grande professore che ha sputtanato Bergoglio nella sua immonda amoris laetitiae: età avanzata, “bile” ” non contare più” “capacità di comprensione scarsa” .. e altre tante cattiverie. Seifert, un amico colto e sapiente di un vero e santo papa quale Giovanni Paolo II.

    Ma questo don z chi azz è? come si permette, quale seminario ha fatto, lo stesso di quel pervertito del suo falso papa? Il fatto è che abbiamo dei consacrati eretici, che leggono il Vangelo nelle loro messe illecite (e invalide) e dopo sputano calunnie e cattiverie verso chi ora non può risponderere; gentaglia che offende il comandamento dell’amore… ma amor con amor si paga caro don azz. Che schifo, mette anche lei like alle ragazze prosperose o il suo tipo è il dott. Casalino? Coraggio lo dica, Bergoglio ora porta certi filmini nei seminari si apra e sa dove.

  • ostrogoto ha detto:

    la cosa è molto semplice, il problema non esiste: bergoglio non è Papa della Chiesa cattolica; se si vuole continuare a perdere tempo….

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Prendo spunto dalla lettrice GILDA, che ringrazio, e leggo con attenzione quello che questo grande professore propone.

    È una lettera bellissima piena di cuore, di amore per il Cristo, di ogni possibile tenerezza per chi ha sbagliato e per chi sbaglia tacendo e omettendo.
    È amore vero e profondo per Gesù e per i fratelli che commuove anche i cuori più duri ma solo se in buona fede. Poi ogni esempio e ogni esortazione nella lettera sono ben veri e tragicamente espliciti sul danno che Bergoglio opera sulle anime.

    Bontà, amore, dolore e spavento per il danno umano si riassumono tutti in questa frase:

    “”Papa Francesco – lo dico con il cuore sanguinante – non è il “garante della fede”, ma sta sempre più distruggendo i fondamenti della fede e della morale con questa e tante altre affermazioni e pronunciamenti. “”

    Ora mettiamo da parte l’ammirazione per Seifert vero cattolico (scuotendogli da dosso i parassiti, le due zecche Natan e don Z…) e ragioniamo sul perchè alcuni facciano notare come il prof. Steifer sembri non voglia a fare 2+2 e sembri non accettare che un papa assistito dallo Spirito normalmente(*), e non solo ex catedra, sia tenuto a confermare su questioni di fede e di morale… e come invece in queste due materie, alla faccia della sua precipua chiamata a papa, Bergoglio faccia invece denotare la sua volontà contraria a confermare la Chiesa affidatagli.
    Insomma come se disertasse alla più grande delle sue prerogative, non eludendole soltanto ma addirittura distruggendone le basi fondanti, spaccando in due il Decalogo e la Dottrina e gettandoli nel cesso.
    Ma non facciamo un processo alle intenzioni, uno spirito così speculativo e logico come Steifer sa bene che il risultato è 4 ma tutta la sua lettera ha un senso propedeutico e probabilmente preliminare ad altri passi da compiere sul (falso) papa argentino. …non voglio fare il profeta.

    Sa bene Seifert, che un papa siffatto, non possa più per via della sua continua e evidente eresia essere considerato papa, (ammesso e non concesso che sia stato regolarmente eletto, ma questo non è messo in evidenza nè è nella lettera) ma occorre arrivarci affinchè maturino tempi e cuori.
    Poi in un altro punto c’è un’altra comprensibile affermazione, direi spaventosa e ancora non portata a termine nella sua terribile conclusione logica, ecco:

    la Dichiarazione di Abu Dhabi non è molto peggio dell’eresia, cioè dell’apostasia? [ se ci troviamo dunque di fronte ad una apostasia, la gravità è enorme…]

    e poi la risposta esplicita nel senso conseguenziale logico e implicita condanna dell’uomo che chiamano papa:

    “”che [se] il papa è il papa e il garante della fede», questa affermazione non può essere applicata a un papa che ha firmato la Dichiarazione di Abu Dhabi e l’ha diffusa nel mondo.[e io aggiungerei: cacchio!!]””

    Insomma Seifert dice, e non sfugga a nessuno, che se il papa deve confermare e garantire la fede allora BERGOGLIO NON PUÒ ESSERE PAPA! NON È PAPA!!

    Prendiamo poi il discorso, tuttaltro che secondario che Seifert si rivolga a alti prelati per esortarli alla verità per richiamare Bergoglio rispettosamente ma decisamente. Ma Seifert anche ha uno scopo ulteriore e più realizzabile di far richiamare un eretico tetragono ad ogni correzione: quello di chieder ai vescovi e cardinali dove sia la fede nella loro vita, non solo per esser pronti in ogni momento a rendere ragione del colore che rivestono, ma piuttosto per far notare che non avranno giustificazioni davanti al giudizio divino personale, della loro omertà e dei loro mancati doveri nel loro mandato (**).

    Come dovrei rispondere a un […]amico luterano, per la cui conversione da anni prego, quando mi scrive che con questa Dichiarazione di Abu Dhabi la Chiesa cattolica ha abbandonato il territorio cristiano?

    E secondo me dovrebbe essere stata questa la sua risposta, e non può essere molto differente:
    “caro amico, la Chiesa Cattolica ha la sua fonte zampillante in Cristo e noi siamo il Suo terreno che irriga con la Sua Acqua Viva: siamo rimasti in lui e mai ci siamo allontanati come Bergoglio sulla via di Lutero. Costoro e non la Chiesa hanno lasciato il loro territorio per inaridire altrove.”
    ____

    (*) 892 CCC. L’assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il Successore di Pietro, e, in modo speciale, al Vescovo di Roma, Pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in « maniera definitiva », propongono, nell’esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi.

    (**) 890  CCC. La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell’Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l’autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il popolo di Dio rimanga nella verità che libera.
    2050 CCC. Il Romano Pontefice e i Vescovi, quali maestri autentici, predicano al popolo di Dio la fede che deve essere creduta e applicata nei costumi. È anche di loro competenza pronunciarsi sulle questioni morali che hanno attinenza con la legge naturale e la ragione.

    • federico 2 ha detto:

      “”Papa Francesco – lo dico con il cuore sanguinante – non è il “garante della fede”, ma sta sempre più distruggendo i fondamenti della fede e della morale con questa e tante altre affermazioni e pronunciamenti. “”

      Ora mettiamo da parte l’ammirazione per Seifert vero cattolico (scuotendogli da dosso i parassiti, le due zecche Natan e don Z…) e ragioniamo sul perchè alcuni facciano notare come il prof. Steifer sembri non voglia a fare 2+2 e sembri non accettare che un papa assistito dallo Spirito normalmente(*), e non solo ex catedra, sia tenuto a confermare su questioni di fede e di morale… e come invece in queste due materie, alla faccia della sua precipua chiamata a papa, Bergoglio faccia invece denotare la sua volontà contraria a confermare la Chiesa affidatagli.
      Insomma come se disertasse alla più grande delle sue prerogative, non eludendole soltanto ma addirittura distruggendone le basi fondanti, spaccando in due il Decalogo e la Dottrina e gettandoli nel cesso.
      Ma non facciamo un processo alle intenzioni, uno spirito così speculativo e logico come Steifer sa bene che il risultato è 4 ma tutta la sua lettera ha un senso propedeutico e probabilmente preliminare ad altri passi da compiere sul (falso) papa argentino. …non voglio fare il profeta.

      Sa bene Seifert, che un papa siffatto, non possa più per via della sua continua e evidente eresia essere considerato papa, (ammesso e non concesso che sia stato regolarmente eletto, ma questo non è messo in evidenza nè è nella lettera) ma occorre arrivarci affinchè maturino tempi e cuori.
      Poi in un altro punto c’è un’altra comprensibile affermazione, direi spaventosa e ancora non portata a termine nella sua terribile conclusione logica, ecco:

      la Dichiarazione di Abu Dhabi non è molto peggio dell’eresia, cioè dell’apostasia? [ se ci troviamo dunque di fronte ad una apostasia, la gravità è enorme…]

      e poi la risposta esplicita nel senso conseguenziale logico e implicita condanna dell’uomo che chiamano papa:

      “”che [se] il papa è il papa e il garante della fede», questa affermazione non può essere applicata a un papa che ha firmato la Dichiarazione di Abu Dhabi e l’ha diffusa nel mondo.[e io aggiungerei: cacchio!!]””

      Insomma Seifert dice, e non sfugga a nessuno, che se il papa deve confermare e garantire la fede allora BERGOGLIO NON PUÒ ESSERE PAPA! NON È PAPA!!

      Prendiamo poi il discorso, tuttaltro che secondario che Seifert si rivolga a alti prelati per esortarli alla verità per richiamare Bergoglio rispettosamente ma decisamente. Ma Seifert anche ha uno scopo ulteriore e più realizzabile di far richiamare un eretico tetragono ad ogni correzione: quello di chieder ai vescovi e cardinali dove sia la fede nella loro vita, non solo per esser pronti in ogni momento a rendere ragione del colore che rivestono, ma piuttosto per far notare che non avranno giustificazioni davanti al giudizio divino personale, della loro omertà e dei loro mancati doveri nel loro mandato (**).

      Come dovrei rispondere a un […]amico luterano, per la cui conversione da anni prego, quando mi scrive che con questa Dichiarazione di Abu Dhabi la Chiesa cattolica ha abbandonato il territorio cristiano?

      E secondo me dovrebbe essere stata questa la sua risposta, e non può essere molto differente:
      “caro amico, la Chiesa Cattolica ha la sua fonte zampillante in Cristo e noi siamo il Suo terreno che irriga con la Sua Acqua Viva: siamo rimasti in lui e mai ci siamo allontanati come Bergoglio sulla via di Lutero. Costoro e non la Chiesa hanno lasciato il loro territorio per inaridire altrove.”
      ____

      (*) 892 CCC. L’assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il Successore di Pietro, e, in modo speciale, al Vescovo di Roma, Pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in « maniera definitiva », propongono, nell’esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi.

      (**) 890 CCC. La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell’Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l’autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il popolo di Dio rimanga nella verità che libera.
      2050 CCC. Il Romano Pontefice e i Vescovi, quali maestri autentici, predicano al popolo di Dio la fede che deve essere creduta e applicata nei costumi. È anche di loro competenza pronunciarsi sulle questioni morali che hanno attinenza con la legge naturale e la ragione.

    • bel colpo! ha detto:

      Ma la “vera chiesa cioncian-minutelliana” ha l’abitudine di chiamare “zecche” chi la pensa diversamente?

  • Fritz ha detto:

    Non ho parole, pensavo che questo blog avesse migliori frequentatori e non parlo dei “don pietro paolo” e degli “occhi ben chiusi” che sono ipocriti ciechi che usano la vista dei loro simili per visitare i fossi, ma che arrivassero preti ( don Z) che parlano col veleno dell’invidia scrivendo saggi di perfidia sui blog di “vaticanismo” non potevo immaginarlo mai. Che grettezza e che porcherie in bocca ad un prete!
    Ma se la diavoleria ha preso posto del cuore dei preti bergogliani, la stupidità bergoglina ha preso posto del piatto encefalo dei loro fedeli e aspettiamo che anche a loro, ai natan, arrivi la vecchiaia e oltre cuore già secco si gli avvizzisca loro pure la lingua oltre al pisello.

    “indietrista,nostalgico,neo pelagiano,zitella avvizzita, che non ha nulla del nuovo cattolicesimo”

    A parte che scopro oggi che esiste un “nuovo cattolicesimo” (deve essere un altro motu proprio del muratore di miracoli argentino) ma indietrista che significa, che questo individuo (natan parla di sè anche se disconosce sintassi ,uso del soggetto, articolazione del periodo, insomma un altro ignorante nella vigna di Tosatti) usa il de drio? Non si diceva Gaio? Va beh, si tratta di neologismi bergogliatici. Indifferente!

    • Agostino ha detto:

      Cosa vuole caro Fritz, a imitazione delle pulci che rivendicano il diritto di starnutire, anche DonZ lo fa, ma più che uno starnuto è come un raglio d’asino che ovviamente non sale al cielo ma al massimo si ferma a quel preciso piano di Santa Marta per l’improbabile plauso del suo illustre quanto inutile, abusivo, eretico, idolatra e appostata inquilino. Per ora è destino che i latori dei Dubia, i quaranta e passa della Corretione Filialis, Don Minutella, i Sacerdoti del Sodalizio Mariano, tutto il “Piccolo Resto Cattolico” fedele al Magistero Perenne della Chiesa e quanti si riconoscono Cattolici aderendo inopinatamente alla sana dottrina, assistono inermi alla distruzione dei fondamenti della Fede e della morale cattolica. Ma non sarà sempre così poichè Dio non abbandona la sua Chiesa. Egli ha altri progetti, e a tempo debito degli scandali di questa falsa chiesa non rimarrà che un triste ricordo. Si fidi.

  • nipass39 ha detto:

    A che serve inviare un commento se poi non viene pubblicato?

  • don z ha detto:

    Mah…sarà l’età ormai avanzata e un po’ di bile per non contare più niente nelle istituzioni ecclesiastiche, ma sembra che il prof. Seifert abbia una capacità di comprensione delle questioni davvero scarsa. Elaborazione critica davvero scadente. Purtroppo, caro Tosatti, le affermazioni che fa sono semplicemente sbagliate: dalla presunta “volontà positiva” attribuita a Dio, al tema della pena di morte alla negazione dell’unica chiesa, non ne indovina una. Lasciamo perdere l’affermazione su papa Liberio, che certi ambienti continuano a riciclare: semplice, profonda, ignoranza storica.
    Comprensibile che questo genere di critiche qualcuno dica che debbano essere estirpate. Nemmeno i minutelliani sono così banali.

    • Federico ha detto:

      Meno male che quelle che lei definisce falsità in realtà le sentiamo DIRETTAMENTE tutti i giorni dalla fonte. Abbia almeno la decenza di non commentare…

      • Enrico Nippo ha detto:

        La “decenza”.

        Lai si sente così “decente”?

        • natan ha detto:

          Cosa vuole caro Fritz, a imitazione delle pulci che rivendicano il diritto di starnutire, anche DonZ lo fa, ma più che uno starnuto è come un raglio d’asino che ovviamente non sale al cielo ma al massimo si ferma a quel preciso piano di Santa Marta per l’improbabile plauso del suo illustre quanto inutile, abusivo, eretico, idolatra e appostata inquilino. Per ora è destino che i latori dei Dubia, i quaranta e passa della Corretione Filialis, Don Minutella, i Sacerdoti del Sodalizio Mariano, tutto il “Piccolo Resto Cattolico” fedele al Magistero Perenne della Chiesa e quanti si riconoscono Cattolici aderendo inopinatamente alla sana dottrina, assistono inermi alla distruzione dei fondamenti della Fede e della morale cattolica. Ma non sarà sempre così poichè Dio non abbandona la sua Chiesa. Egli ha altri progetti, e a tempo debito degli scandali di questa falsa chiesa non rimarrà che un triste ricordo. Si fidi.

  • Corrado ha detto:

    Luciferale (si può dire?) il silenzio dei destinatari.

  • Natan ha detto:

    Semplicemente un uomo indietrista,nostalgico,neo pelagiano,zitella avvizzita, che non ha nulla del nuovo cattolicesimo

    • Federico ha detto:

      Il cristianesimo non può essere vecchio o nuovo. È semplicemente eterno, in quanto ha il suo fondamento in Cristo, ed è appunto l’unica vera, eterna ed immutabile religione rivelata.

      • Enrico Nippo ha detto:

        La sua macchinetta mentale gira alla perfezione.
        Spero vivamente per lei che prima o poi qualcosa la ingrippi. 😎

        • Federico ha detto:

          Non si preoccupi per me; vada sempre di emoticon e non si curi di argomenti troppo difficili.

    • Mara ha detto:

      Il “nuovo cattolicesimo”? Ma come parla? Il cattolicesimo è uno, e sarà sempre e solo quello. Se cambiasse, non avrebbe ragion d’essere. Dio non cambia idea nel corso dei secoli, altrimenti non sarebbe Dio. Sì studi San Tommaso d’Aquino.

  • alessio ha detto:

    Ormai , non credo che questo
    genere di lettere ,seppure
    scritte da persone autorevoli ,
    possano risolvere il fatto che
    il pontefice attuale stia distruggendo come un cinghiale ,la Vigna del Signore .
    Quante di queste lettere negli
    ultimi 7/8 anni sono state
    scritte e quante di esse hanno
    ricevuto risposta ? Rendetevi conto che
    bergoglio e il suo cerchio
    magico non parlano proprio
    mai di Gesù vero Dio e vero
    Uomo , e dicono che Mària
    Santissima non è Corredentrice ; ma sono
    pazzi ? Quanti di noi possono
    invece testimoniare che la Madonna
    ci ha preso spiritualmente
    per mano e ci ha portato a Dio , mentre costoro che
    sono sacerdoti dimostrano
    che il Signore , loro non
    l’hanno mai conosciuto .
    Se ancora c’è qualche
    buon pastore , tra i signori Vescovi e Cardinali , se ci vengono
    vietate le chiese per officiare
    le Messe Tridentine , nulla vi
    vieta di fare come Gesù , che
    insegnava nelle piazze e
    sfamò la gente nelle campagne , allora con pane
    e pesci , oggi con la Santa
    Eucaristia, ma , per favore
    smettetela di dire che siete
    dalla parte di bergoglio,
    perché lui non è dalla vostra
    parte .

    • Federico ha detto:

      Troverà la risposta nelle profezie della beata Anna Caterina Emmerich: “Ora vedo che . . . la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti loro lavorano alla distruzione, persino il clero”. (1 ottobre 1820)

  • piergiorgio buglioni ha detto:

    MA PERCHE’ QUESTO PROFESSORE NN PRENDE IN ESAME SERIAMENTE LA POSSIBILITà CHE QUESTO BERGOGLIO NON SIA IL PAPA DATO CHE BENEDETTO NON HA MAI ABDICATO MA HA SOLO RINUNCIATO ALLA GESTIONE DEL PAPA E NON DALL’ESSERE PAPA??

    • natan ha detto:

      Troverà la risposta nelle profezie della beata Anna Caterina Emmerich: “Ora vedo che . . . la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti loro lavorano alla distruzione, persino il clero”. (1 ottobre 1820)

  • nipass39 ha detto:

    Dott. Fedele, grazie per averci offerto le parole chiare, sofferte e coraggiose del prof. Seifert.
    Purtroppo, però, temo che non verranno ascoltate. Temo che cardinali, arcivescovi e vescovi non si alzeranno “come un sol uomo” per riprendere Francesco, anzi non ci sarà “un sol uomo” a farlo. E’ penoso ammetterlo, ma anche nella chiesa vale il principio che la “poltrona” val bene .. un’eresia. Una volta la voce si alzava dai conventi e dai monasteri, ma oggi neppure questi luoghi sono immuni da “coniglismo”.
    Ormai, non resta che sperare nella preghiera e nel coraggio dei fedeli laici.

  • Gilda ha detto:

    Segnalo 2 video interviste a Seifert sulla persona e il pensiero del filosofo Dietrich Von Hildebrand, di cui Seifert fu allievo. Reputo molto importante la considerazione del pensiero filosofico di von Hildebrand per quanto riguarda l’antropologia teologica e in particolare la sua analisi dell’affettività che aiuta a riposizionare la creatura umana nell’ordine voluto da Dio.

    https://www.youtube.com/watch?v=Vc2A-8v-bkY

    • lo strozzapreti eretici ha detto:

      Non posso che notare il pacato suggerimento della gent.le sig.ra GILDA implicito nel suo post: un po’ quello di trattenersi da affrettati giudizi sul prof. Seifert, non solo per la autorevolezza del personaggio (e dei suoi maestri) ma anche per meglio comprendere il modus e la ratio che egli ha usato nella lettera di cui trattasi. E di questo saggio consiglio non posso che ringraziare.

      Poi mi perdoni, cara GILDA, se approfitto di questa risposta, per cercare (poco ma con gusto) di resistere alla tentazione di mandare in quel posto, ma questa è la destinazione della Chiesa di Bergoglio, chi si permette di offendere con epiteti e allusioni un uomo di valore, un grande professore che ha sputtanato Bergoglio nella sua immonda amoris laetitiae: età avanzata, “bile” ” non contare più” “capacità di comprensione scarsa” .. e altre tante cattiverie. Seifert, un amico colto e sapiente di un vero e santo papa quale Giovanni Paolo II.

      Ma questo don z chi azz è? come si permette, quale seminario ha fatto, lo stesso di quel pervertito del suo falso papa? Il fatto è che abbiamo dei consacrati eretici, che leggono il Vangelo nelle loro messe illecite (e invalide) e dopo sputano calunnie e cattiverie verso chi ora non può risponderere; gentaglia che offende il comandamento dell’amore… ma amor con amor si paga caro don azz. Che schifo, mette anche lei like alle ragazze prosperose o il suo tipo è il dott. Casalino? Coraggio lo dica, Bergoglio ora porta certi filmini nei seminari si apra e sa dove.

      • Enrico Nippo ha detto:

        “Amate i vostri nemici”.

        Seeeeee … buona notte!

        ‘Sti cristianucci con la bava alla bocca e il livore che se li divora …

        • Federico ha detto:

          Disse il fan misericordievole del vaxino per tutti e del “no green pass? No working!”. Ma per favore…