Musica e Incoronazione Regale. Benedetta De Vito.

9 Maggio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni – basate su intuizione e musica – sulla cerimonia di incoronazione di Carlo III. Buona lettura e condivisione.

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Molti anni orsono, ero ancora al Gazzettino, un collega musicologo mi sfidò a una buffa tenzone. Dovevamo ascoltare, lui e io, sedici, mi pare, brani di musica classica  e dire chi li aveva scritti se Mozart o Salieri. Indossate le cuffie, mi misi all’opera, io verde o quasi (ancora) di musica classica, in una paginetta scrissi le mie belle “M” e le mie sinuose “S” alternandole con somma grazia. Lo stesso fece il mio contendente, un drago in fatto di musica, uno che a sei anni, piccolo così, come premio per non aver fatto capricci dal dentista, aveva chiesto in dono un disco di Beethoven. Figuratevi un poco voi, come potevo competere io che non distinguevo tra Bellini e Rossini e che a sei anni giocavo con le bambole. Ma va bene e giù dabbasso.

Com’è e come non è, emerse che avevo indovinato la paternità di quasi tutti i brani e quando il mio rivale (che li aveva indovinati tutti) mi domandò come avevo fatto a raggiungere quel buon risultato, gli spiegai che mi era risultato facile perché nelle pur stupende note di Mozart io non avevo mai sentito la voce degli angeli e di Dio. Sicché ad esse avevo appiccicato la M, lì dove invece mi pareva di udire i cori angelici avevo messo la mia prode S.

Lo stesso mi è capitato, sabato scorso, durante l’incoronazione del Re di Inghilterra che con gli occhi ho potuto evitare ma con le orecchie no visto che la televisione cicalava all’ora del pranzo famigliare.  Tutte M dal primo all’ultimo brano musicale. Ho sentito voci bianche, acuti, gorgheggi, ma in tutte quelle note lanciate nella pioggia, tra tutti quei potenti riuniti, non ho mai sentito una nota che mi facesse tintinnar dentro la gioia per aver udito in essa la presenza del Creatore. Quando ho udito che cantavano il “Veni creator Spiritus”, che pure  è gregoriano, non mi è neppure parso lo stesso che mi capita, a volte di udire in certe messe solenni a Santa Maria Maggiore.  D’altra parte, mi dico, se, come è vero verissimo, noi siamo sulla terra per fare la volontà del Padre, come può essere presente Lui durante la celebrazione di una cerimonia di una religione eretica, nata per fare la volontà lubrica di Enrico VIII, che, innamorato della sua Anna, buttò a fiume la moglie per prendersi in sposa la Bolena?

E capisco bene perché il Cardinale Newman, autore di un brano tanto bello e pieno di Dio (che amo) lo scrisse proprio quando si convertì dall’anglicanesimo al cattolicesimo. Tornava in Inghilterra dall’Italia ed era a bordo di una barca rimasta ferma nella patana alle Bocche di Bonifacio. D’un tratto un venticello di Elia prese a respirare nelle vele, lo Spirito Santo mosse il vascello, il futuro cardinale si convertì, scrisse quel canto divino dal titolo di “Lead kindly light” e tornò, per dir così, a casa, nella Via, nella Verità e nella Vita. E nella vera Chiesa.

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5 commenti

  • Tamina ha detto:

    E che Papa Benedetto XVI abbia elogiato la musica di Mozart come altamente pia e che conduce a Dio – anche questa è una fake news.

  • Virginio ha detto:

    È motivo di soddisfazione ascoltare una difesa e lode in favore di Salieri. Il racconto di Pushkin è velenoso e maligno, il film che ne hanno tratto una vergogna. Un grazie a BDV.

  • Tamina ha detto:

    Che Mozart sia stato uno dei più grandi compositori del mondo e che sia stato ispirato da Dio: pura teoria della cospirazione. No, Salieri era molto più grande, purtroppo non tutti lo hanno ancora capito. Ringrazio l’autore per aver proclamato con coraggio la verità.
    Il fatto che Mozart sia stato assassinato da Salieri è, in fondo, una pura teoria del complotto, che è stata colorata dall’insignificante poeta nazionale russo Pushkin.