Un Orso vale più di un Uomo. Silvana De Mari.

5 Maggio 2023 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo commento di Silvana De Mari, che ringraziamo di cuore, su un evento che sta monopolizzando i media da qualche settimana. Buona lettura e condivisione.

§§§

 

Andrea Papi aveva 26 anni quando è morto sbranato da un’orsa. Aveva un destino, vivere, sposarsi, avere dei figli, lavorare, viaggiare, un destino che è stato spezzato. I suoi genitori avrebbero dovuto avere il destino di vederlo vivere, di diventare i nonni dei suoi bambini e anche questo destino è stato spezzato. Ora sono senza di lui, in mezzo ai suoi oggetti, ai suoi libri, i suoi vestiti, che sono tutto quello che resta di lui. Forse stanno riordinando le pagelle delle elementari, forse stanno stampando tutte le foto che sono  sui cellulari per poterle toccare. Era un uomo sano che correva nei boschi, respirando l’aria piena di essenze, sentendo scricchiolii, cinguettii, ascoltando il vento tra gli alberi. Andrea quando è stato attaccato e ucciso da un’orsa, correva in maniera assolutamente normale,  su una strada poderale piuttosto larga e frequentata, che traversa un bosco, in una zona dove nessun segnale avvertiva di un qualche pericolo. Non era penetrato in una riserva scavalcando un reticolato, non era in una zona di safari. Tenendo presente che, se anche avesse violato qualche regola, averlo pagato con la vita avrebbe meritato uno straccio di umana pietà, non ne aveva violata nessuna.  Se anche fosse vera la teoria che era andato apposta per fotografare gli orsi, all’orsa sarebbe bastato ringhiare per metterlo in fuga; i tre orsacchiotti pesano 40 chili, sono grossi come un doberman e con zanne più grosse. Aveva violato la regola non scritta, ma sempre più imperante, che all’essere umano spettano solo luoghi sporchi e degradati, con le scritte sui muri, la spazzatura per terra a guardare la faccia di Fedez e della Ferragni in televisione. Questo è il destino corretto dell’uomo.  Andrea è stato attaccato mentre era sulla strada. Forse uno degli orsacchiotti si trovava sulla strada e l’orsa voleva difenderlo? Possibile, ma Andrea è stato trascinato dall’orsa per un centinaio di metri e poi sventrato da vivo. Se l’orsa avesse voluto difendere i suoi orsacchiotti ritenendoli in pericolo le sarebbe bastato ringhiare. Invece ha impiegato molti minuti per ferire Andrea, trascinarlo e poi sventrarlo. Gli orsi sono animali feroci e pericolosi. Possono essere pacifici e possono non esserlo. Possono essere addestrati, come i cani o le tigri e possono uccidere. Un animale feroce resta feroce per sempre. Ci sono cani feroci e pericolosi:  ogni anno migliaia di  creature umane vengono sbranate dai cani. Molti cani sono magnifici, ma esistono cani feroci. Molti orsi sono pacifici , ma esistono esemplari feroci, che vanno abbattuti immediatamente. L’orsa in questione aveva già attaccato altre persone in passato e se fossa già stata abbattuta, non come “punizione”, ma come normale e logica precauzione, Andrea sarebbe ancora vivo.  Tra i doveri di uno stato c’è quello di garantire che le strade siano prive di bestie feroci. Per inciso: in Slovenia hanno appena preso la decisione di abbattere  150 orsi perché sono in sovrannumero. Andrea è stato sventrato dallo sterno in giù mentre era ancora vivo e ora i suoi genitori devono guardare foto di manifestanti a favore della vita libera dell’orsa, che hanno alzato cartelli con su scritto  “Non si separa una madre dai figli”. Una frase che nessun manifestante ha mai portato davanti alla casa del signor Nicola Vendola, evidentemente la maternità umana può essere devastata dal più ignobile e sfruttamento capitalistico del corpo della donna e del diritto del bambino di non essere venduto, di vivere con l’uomo e la donna che lo hanno generato. Per inciso: gli orsacchiotti pesano 40 chili e i veterinari li hanno dichiarati autonomi. La vita degli animali vale più di quella degli uomini perché gli uomini non valgono nulla: questo nasce con una propaganda pluridecennale. Si chiama antispecismo l’ideologia che vede tutte le specie sullo stesso livello di dignità. La vita del vostro gatto è importante quanto quella del vostro bambino. Ma in realtà anche la vita dei pidocchi che qualche volta dovete levare dalla testa del vostro bambino è sacra come quella di vostro figlio. Il campione dell’antispecismo è il dottor Singer, paladino dell’aborto post natale, quello che noi cafoni chiamiamo infanticidio. La morte di Alfie Evans o di altri bambini fallati è raccomandata dal dottor Singer che caldeggia anche l’aborto postnatale per bambini down eventualmente scampati all’amniocentesi, bambini con la spina bifida eventualmente scampati all’ecografia, e bambini emofiliaci.  Il dottor Singer scrive saggi, ma i saggi non hanno molta importanza. I saggi sono letti da pochi studiosi e in più stiamo diventando un popolo di sempre più solidi semianalfabeti. Sono le narrazioni quelle che hanno fatto l’affare. Sono stati film della Disney che umanizzando gli animali hanno inevitabilmente disumanizzato l’uomo. Ricordo ancora il punto del cinema in cui ero seduta e il vestitino che avevo addosso, a righe verdi, quando hanno assassinato la mamma di Bambi, è un momento di enorme emotività che ci segna per sempre: Una volta umanizzata la mamma di Bambi, sono degli assassini i cacciatori, andati a cacciare forse per sfamare i loro figli o per tenere basso il numero dei cervi che devastano i campi di patate. Se nel cinema qualcuno ci avesse informati che erano morti, uccisi da una frana come la strega di Biancaneve, lo avremmo trovato giustissimo. La scena in cui la famiglia di Babe il maialino si avvia verso la fabbrica di salumi ha la potenza emotiva di un film sui martiri cristiani che si avviano al Colosseo. Gli utenti devono alla Disney se nella loro mente inconscia è radicata l’idea che la vita degli animali valga più di quella degli uomini. La carica dei 101 a cartoni animati era un  film grazioso. La carica dei 101 fatta con esseri umani è un film mostruoso. Uno dei personaggi malvagi è stato reso cattivo da un morso di carne che lo ha reso muto, e si ride di questo. Non stiamo deridendo il dolore umano? I due ladri di cani, Gaspare e Orazio nel film finiscono nell’acqua gelata di inverno e prendono la corrente di un recinto elettrificato, tra l’altro prendendola sui genitali. Non si sta insegnando ai ragazzi a ridere del dolore umano? Nel film Up, un film che comincia in maniera graziosa, mostrando la bellezza di amore e matrimonio, la vita di un uomo, il cattivissimo esploratore, è sacrificata alla vita di un animale, un uccello misterioso. La Disney ha addestrato i nostri figli all’antispecismo. E ora i genitori di Andrea piangono la perdita del loro figlio assordati di idiozie isteriche, crudeli e deliranti. In questo momento stanno circolando frasi atroci: la colpa è di Andrea che, se fosse rimasto a casa sua, sarebbe ancora vivo.  Il punto fondamentale è che negli esseri umani c’è un lato oscuro. Noi siamo anche la nostra ferocia. Senza la nostra ferocia non saremmo riusciti a sopravvivere nell’ età più lunga e più difficile della nostra permanenza sul pianeta, l’età della pietra. Questa ferocia deve far parte di noi. Senza il nostro lato oscuro non saremo perfetti, ma incompleti. Animalisti, vegetariani e vegani non sono in grado di affrontare il loro lato oscuro. Lo negano. Il risultato è che lo rivolgono contro sé stessi e contro l’uomo, che non merita quindi di esistere. Chiedo il silenzio. Che i genitori di Andrea, già col cuore spezzato, non siano assordati dall’odio verso il loro figlio, reo di essere stato ucciso da un’orsa.

Il 10 ottobre del 2010 il tassista Luca Massari investì un cagnolino, per inciso senza guinzaglio. Ebbe la tragica idea di fermarsi per vedere se poteva soccorrere il cane. è stato picchiato a morte e i suoi assassini sono stati condannati a pene ridicole. Picchiare dove già ci sono fratture, continuare a prendere a calci dove già c’è un’emorragia interna presuppone una ferocia degna dell’orsa che ha ammazzato Andrea.

Vorrei segnalare l’assoluta indifferenza che commenta lo sterminio dei cristiani nelle terre dell’islam reale.

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47 commenti

  • Francesca ha detto:

    Buongiorno, penso che un articolo così poveraccio ne qualifichi l’autrice.
    Una polentaccia di ragionamenti e associazioni che si aggrappano a tanti argomenti dissociatii, ma abilmente usati, solo per denigrare chi ha giustamente fatto notare che non si fa giustizia con la vendetta. Non c’è molto altro da aggiungere su di un articolo che sfrutta le emozioni della pancia a discapito della ragione. Una propaganda tale e quale a quella che abbiamo assistito negli ultimi anni.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Una volta tanto ci permettiamo dissentire da stimata dottoressaDe Mari… ci sono bestie no feroci feroci o molto feroci… ma nessuna di loro è feroce come animale uomo… il quale sin da suoi primordi ha perseguito metodica opera di sterminio di ogni specie animale terrestre… che prosegue tuttora… se sfortunatamente raramente si invertono per casi isolati dinamiche rapporti tra umani e bestie ed un uomo rimane deprecabilmente colpito questo no ci deve certo indurre in soddisfatti festeggiamenti… ma semplicemente rafforzarsi in convinzione che vita per tutte specie viventi rimane sempre dannatamente pericolosa e… ventura che possa capitare a chi vive è morire… deprimente assai
    ma terribilmente realistico!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

    • Davide Scarano ha detto:

      E’ vero che l’Uomo può essere più feroce di una bestia. Ciò è dovuto a due motivi che potrebbero essere definiti come “intelletto” e “peccato orginale”. Se però vivessi vicino all’orso penserei anzitutto al mio istinto di conservazione e, consapevole dell’inevitabilità del conflitto, preferirei la mia salvezza a quella di un qualsiasi animale. PS L’idea che la “ragione”, definita nelle forme del diritto positivo, possa sopprimere sempre e comunque il conflitto tra uomo ed animale, oltre che quello tra uomini, mi sembra voler negare la natura umana.

  • Marinella ha detto:

    Egregio Dr.Tosatti alle ore 22 circa ho scritto un commento vorrei sapere la motivazione per cui non è stato pubblicamente condiviso grazie attendo risposta CORDIALITÀ confido sulla Sua professionalita

    • Marco Tosatti ha detto:

      La stupirò, ma avevo chiuso il computer e stavo leggendo, e forse già dormivo. Perché scrive i commenti tutti in maiuscolo? Non sa che non è molto educato, secondo la web-etichetta?

      • Marinella ha detto:

        Non conosco la web etichetta mi scuso non pratico i social fare volte guardo gli articoli del suo sito e di qualche altro sito,scrivo in maiuscolo per sottolineare il mio pensiero ma non conosco le vostre regole mi limiterò a non leggete più neanche in quei due o tre siti anche perché tra le righe ogni articolo che si sceglie è sempre sulla stessa linea la ringrazio e le auguro di stare sempre nella Verità per poter trasmettere

  • Marinella ha detto:

    Egregio Dr.Tosatti alle ore 22 circa ho scritto un commento vorrei sapere la motivazione per cui non è stato pubblicamente condiviso grazie attendo risposta CORDIALITÀ

    • Marco Tosatti ha detto:

      La stupirò, ma avevo chiuso il computer e stavo leggendo, e forse già dormivo. Perché scrive i commenti tutti in maiuscolo? Non sa che non è molto educato, secondo la web-etichetta?

  • Mara ha detto:

    La Bibbia dice che ogni cosa è al suo posto ed essendo al suo posto, svolge un ruolo così contribuendo al progetto dell’Onnipotente. Quello che sta avvenendo in epoca moderna è che l’ordine delle cose è stato ribaltato. Il tema animalismo ha tanti nessi con la menzogna lgbt. Invito chiunque a smentirmi con dati alla mano.

  • Mara ha detto:

    Non so dove viviate voi, ma qui in Emilia Romagna e in Lombardia, dove mi reco frequentemente, ci sono quasi più cani che esseri umani. Copione che si ripete in ogni strada e parco: gente di tutte le età che porta a spasso cani di ogni taglia (a volte di grande taglia e ciò nonostante senza museruola, in ossequio ai deliri degli animalisti), poi raccoglie il loro sterco, gli parla come se fossero esseri umani e, nella peggiore delle ipotesi, li veste. È segno di una civiltà evoluta o piuttosto di una cultura che, avendo abiurato i valori spirituali, morali, culturali, familiari, non considerandoli più punti fermi, ripiega su cani e animali in generale? Difficile negare che quando il baricentro si sposta dall’uomo all’animale la civiltà si sta sfaldando.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      L’uomo civile ha, tra le manifestazioni che lo contraddistinguono, la capacità di convivere con gli animali.
      Un esempio: anni fa, quando ancora potevo permettermelo, facevo lunghe passeggiate sui Colli di Bergamo costellati di lussuose e lussuosissime ville del 7-8-900 ed ancora abitate. Sulle cancellate di tali ville spesso vedevo grossi cartelli con scritto:
      ATTENZIONE
      CANI ADDESTRATI ANTIINTRUSIONE !

      Quindi…….

  • Marinella ha detto:

    A ME SEMBRA UN PROCESSOCON SENTENZA DI MORTE PER OMICIDIO PREMEDITATO MA NON SULLO STESSO PIANO NON È ALLA PARI E CIOÈ:UN UOMO CON LA RAGIONE CHE LO DISTINGUE DALL ANIMALE CONDANNA A MORTE UN ANIMALE CHE NON ERA INTENZIONATO AD UCCIDERE NON AVEVA L INTENZIONE, PERCHÉ L ANIMALE NON HA LA RAGIONE PER CUI L UOMO PUÒ CONDANNARE NELLA LEGGE DELL OMICIDIO UN ALTRO UOMO!È IMPARI.SONO SICURA CHE NRL CASO DI UN UMANO SI SARRBBERO TROVATE DELLE ATTENUANTI E UN ABBOCATO DIFENSORE,
    LA SIGNORA DE MARI CHE IO STIMO FORSE È STATA FRETTOLOSA E NON HA CONSIDERATO CHE LA CONDANNA È
    IMPARI LA TRAGEDIA PURTROPPO ORMAI E SUCCESSA,ESORTO LA STESSA A SPENDERE QUALCHE PAROLA A CHI HA LA RESPONSABILITÀ DI SICEREZZE DOVEROSE PER L AMBIENTE ABITATO DA ANIMALI FEROCI.MI DIOLE PER GENITORI PER LA GRAVE TRAGEDIA,MA QUELLO CHE OGGETTIVAMENTE SI STA FACENDO È SCARICARE SULLA ORSA TUTTO QUANTO E TACERE.SPERO CHE PREDOMINI LA RAGIONEVOLEZZA AL DI.LA DI ANIMALISTI E NON

  • Anonimo verace ha detto:

    Non mi riferivo al commento di Adriana ma a quello precedente.

  • R ha detto:

    T

  • stefano ha detto:

    Bellissimo commento che condivido in toto. Gli animalisti dovrebbero rileggersi o forse leggere per la prima volta la Genesi, dove il Capitolo 1 versetto 26 riporta “Dio disse: Facciamo l’uomo: sia simile a Noi, sia la Nostra immagine. Dominerà sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, sugli animali selvatici e su quelli che strisciano al suolo”.

    • adriana ha detto:

      In effetti la Bibbia non dice di ammazzare gli animali inutilmente: dominare non significa uccidere a capriccio. Peraltro a quell’epoca gli uomini erano vegetariani, come la stessa Bibbia insegna e Stefano ignora 😉
      Comunque è interessante la lettura sadica della Parola di Dio che Lei propone…

      • Davide Scarano ha detto:

        Per Adriana: mi scusi, su quali fonti si basa per affermare che “a quell’epoca l’uomo era vegetariano?” Dire “la Bibbia” è un po’ generico. A contrario ricordo che nella Pasqua ebraica si mangiava l’Agnello. PS Leggendo alcuni commenti sembra che l’antropocentrismo sia una colpa ma esso è giustificato laicamente sia dall’istinto di conservazione che, almeno per noi cristiani, dal racconto della creazione presente nel libro della Genesi.

    • Anonimo verace ha detto:

      Ottimo commento !
      Ovvero il compito dell’uomo è quello di dominare il mondo animale. Ma nel caso dell’orsa che fare ? Abbatterla o rinchiuderla in un recinto , ben lontano dagli escursionisti nei boschi ? L’unica cosa da evitare è continuare a lasciare libero un animale pericoloso nel bosco.

    • gabri ha detto:

      La Bibbia dice anche: “Se un uomo avrà un figlio deviato e ribelle, che non ascolta la voce di suo padre e la voce di sua madre, e quando essi lo disciplineranno egli non li ascolterà, suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno agli anziani della sua città e alle porte del suo luogo, e diranno agli anziani della città: «Questo nostro figlio è deviato e ribelle, non ascolta la nostra voce, è uno sfrenato e un bevitore». E tutti gli uomini della città lo lapideranno con le pietre ed egli morirà. Ed estirperai il male in mezzo a te e tutto Israele ascolterà e avrà timore” (Deuteronomio 21:18-21). Per fortuna le società occidentali hanno smesso da tempo di basare sulla Bibbia le loro legislazioni.

  • salvatore ha detto:

    Scusi dottor Tosatti, siamo seri.
    A parte vedere la dott.ssa de Mari che polemizza con un orso per le modalità – ovviamente animalesche – con cui ha aggredito il runner, nessuno sta mettendo sulla bilancia la vita di un uomo e quella dell’orsa. Solo ci si pone l’interogativo etico se sia giusto o meno uccidere una bestia – che ha fatto la bestia – non essendovi alcuna ragione per farlo essendo il fattaccio già avvenuto.
    Capisco che certe bestie umane abbiano la sensibilità da cacciatore che ammazza animali anche solo per divertimento, ma personalmente se non c’è una ragione ben precisa (nutrirmi, vestirmi, difendermi) io un animale non lo uccido.
    FQuanto al “monopolizzare”, mi pare che lei ci veda doppio: se ne parla – come è giusto che sia visto che la presenza di certi animali è un problema, così come la loro assenza – ma non certo a livelli di monopolio.
    Adotti un cane e vedrà che oltre ad amare di più gli animali, le passerà gran parte del suo cronico imbruttimento.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Caro Salvatore,
      quando il suo cane scriverà la Divina Commedia, o enuncerà la Teoria della Relatività o farà costruire il Colosseo, le darò ragione.

      • Domanda ha detto:

        Lei ha inventato la teoria della relatività o ha scritto la divina commedia?

      • Samuele bersani ha detto:

        Scusi, cosa c’entra? L’unica attinenza col cane è che deve scrivere la divina commedia per poter dare un beneficio psicologico a Tosatti….il che significa che cane o non cane Tosatti rimarrebbe cronicamente imbruttito. Non credo volesse dirci questo, giusto?

    • Corrado ha detto:

      Vorrei vedere se ti beccasse uno scorpione. Che fai? Non lo schiacci visto che il fatto sia già avvenuto?

      • Enrico Nippo ha detto:

        Anche lo scorpione è una creatura di Dio.
        Si possono ammazzare le creature di Dio?

  • CAGI41 ha detto:

    Grazie Dottoressa DeMari. Ci fossero tante persone approfondite, precise e coraggiose come Lei, forse, dico forse, il mondo comincerebbe ad essere migliore! Grazie ancora, anche per le persone sono in sintonia con Lei, ma che non sono capaci di mettere per iscritto i loro pensieri.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Uomini e orsi. Che storia!
    Dopo molte decine di giorni ancora imperversa la discussione sull’abbattimento sì o no dell’orsa JJ4.
    Anch’io, allibito, mi chiedo dove sia finita l’intelligenza dell’uomo. E vorrei chiedere alla Sig.ra Brambilla: se un orso avesse ucciso suo figlio lei cosa avrebbe detto? Non è una provocazione, è solo una domanda.
    E’ noto che io sono di origine bresciana ed ho frequentato per decenni, estate e inverno, la zona dell’Alta Valle Camonica, delle Valli di Sole e di Non, ho percorso in lungo e in largo i sentieri e le vie che portano all’Adamello, alla Presanella, al San Matteo, al Vioz, all’Ortles, al Cevedale e le ferrate delle Dolomiti di Brenta comprese le difficilissime Bocchette Alte e la variante De Tassis. Posso quindi ritenermi conoscitore della zona e della sua storia?
    Bene! I vecchi di Pontedilegno mi raccontavano che gli animali più temuti dai loro avi erano le aquile, i lupi e gli orsi e che fino ai primi anni del 1900 nessuno si era mai avventurato su quel massiccio che domina da Est la piana di Pontedilegno ( che non per nulla si chiama “il Castellaccio” ) per timore di incontrare quegli animali (e anche le “streghe” ) .
    Fu solo in preparazione e durante la prima guerra mondiale che, sia da parte austriaca sia da parte italiana, quei luoghi cominciarono ad essere massicciamente frequentati, e vi furono creati sentieri, mulattiere, trincee, muraglie, gallerie, fortificazioni, baraccamenti e vi furono combattute feroci battaglie.
    Addirittura, partendo da Temù in Valle Camonica (circa 1000 m slm) , in quasi tre mesi di lavoro gli alpini trascinarono un cannone calibro 150 mm al Passo del Venerocolo (oltre 3200 m slm) ad Est del Ghiacciaio dell’Adamello detto Pian di Neve.
    E’ evidente che una così massiccia presenza di uomini armati abbia causato la quasi totale estinzione degli animali selvatici e in particolare degli orsi ( le cui pelli, oltretutto, erano pregiate). Infatti io (classe 1930) nelle mie interminabili escursioni non ne ho mai incontrato uno.
    Negli ultimi anni del secolo scorso a Carisolo che è un comune della Val Rendena (quella della celebre Madonna di Campiglio) da cui si diparte la Val Genova, che è uno degli accessi da Est al massiccio dell’Adamello, qualcuno ebbe la gran pensata di importare una coppia di orsi andandoli a prendere nel Parco Nazionale d’Abruzzo). Erano due cucciolotti simpaticissimi che furono allevati in paese e che, anche dopo essere cresciuti ed essere stati portati nel bosco, la sera ritornavano in paese e andavano all’osteria in cerca di dolcetti. Il fatto sta che però data la loro prolificità si moltiplicarono sfuggendo al controllo umano.
    Ora, il caso di Andrea Papi non è il primo. Già, credo proprio in Val Genova, qualche anno fa fu ucciso un pacifico escursionista (forse cercatore di funghi). Ignorare il problema è da incoscienti e porre sui piatti della stessa bilancia una vita umana e quella di un orso è disumano.
    Se proprio vogliamo popolare di animali selvatici e pericolosi per l’uomo le nostre valli e i nostri boschi, facciamolo con tutte le precauzioni del caso e non urlando in modo spregiudicato che gli animali hanno il diritto di ammazzare gli uomini.

    • gabri ha detto:

      Se avesse ucciso suo figlio, la Brambilla probabilmente avrebbe detto ciò che ha detto la mamma del ragazzo: che la colpa non è dell’orsa né del ragazzo e che abbattere l’animale non le ridarà indietro suo figlio, e che la responsabilità è di chi ha portato gli orsi lì e non ha saputo gestire la situazione. Ma voi ne volete sapere di più dei genitori della vittima.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Voi, chi? Lei non è la Brambilla e non ha nessun diritto di rispondermi al suo posto. Inoltre il commento di cui sopra è un racconto di fatti realmente avvenuti, non è una favola. E la conclusione non può che essere una: mettere orsi in libertà nei boschi del Trentino frequentati ormai da tempo immemorabile da migliaia di uomini è una operazione dissennata.

        • gabri ha detto:

          Imparare la comprensione di un testo italiano: “La Brambilla probabilmente le avrebbe risposto…”. La Brambilla: soggetto, terza persona singolare; probabilmente: avverbio, che esprime una eventualità probabile secondo lo scrivente, non una certezza; le: pronome personale; avrebbe risposto: condizionale, terza persona singolare. Dall’analisi grammaticale di questa frase, si evince che lo scrivente non si è arrogato alcun diritto di rispondere a nome della Brambilla, sennò avrebbe usato un altro formulario: ad esempio si sarebbe presentato come la signora in questione, e avrebbe usato la prima persona singolare (“io le avrei risposto che…”), oppure, se avesse ricevuto dalla signora l’incarico di rispondere, avrebbe scritto “la signora Brambilla mi incarica di riferirle che avrebbe risposto”. Invece, “la Brambilla probabilmente le avrebbe risposto”, in italiano vuol dire che lo scrivente sta esprimendo una sua opinione, non una certezza (sennò avrebbe usato gli avverbi “sicuramente, certamente” su ciò che la signora secondo lui avrebbe fatto. Lei viene qui a dire che vorrebbe fare una domanda alla Brambilla, ma è assai probabile che la signora non segua questo blog, e se lo seguisse probabilmente non avrebbe tempo di rispondere a Lei, ergo vuol dire che la sua è una domanda retorica a cui non vuole avere risposta, perché crede di avere già la risposta che Lei vorrebbe la signora Le fornisse; e se qualcuno osa proporre una possibile risposta della signora diversa da quella che Lei si immagina (una risposta diversa da quella che Lei vorrebbe) si inalbera. Ma se Lei non vuole interagire con altri utenti e non vuole leggere le loro opinioni in merito a quello che Lei scrive, non è obbligato da nessuno a intervenire. I blog aperti ai commenti sono fatti perché si interagisca. Se Lei si chiede cosa potrebbe rispondere la Brambilla alla sua domanda, è perfettamente legittimo che qualcuno possa risponderle che, secondo lui, risponderebbe così: ciò non significa parlare a nome della signora in questione, ma avanzare un’ipotesi, una teoria (espressa dall’avverbio “probabilmente”) su ciò che potrebbe rispondere. La signora ha peraltro un profilo facebook e altri recapiti ove rivolgerle una domanda, invece di farla qui, premettendo di non voler fare provocazione, ma sapendo già che qui la domanda non avrà risposta, e dunque è una domanda retorica per suscitare nei suoi lettori il sospetto (per Lei certezza) che la Brambilla in una situazione tragica che la vedesse coinvolta in prima persona vorrebbe la morte dell’orsa. Invece il sottoscritto la pensa diversamente da Lei, cioè io penso (ritengo, ipotizzo, teorizzo: non parlo a nome della Brambilla) che “probabilmente” (forse, teoricamente, conoscendo le sue idee) la signora direbbe le cose che ha detto la madre del ragazzo. A Lei non sta bene che io pensi così? Mi spiace per Lei, ma finora c’è ancora libertà di pensiero e le Sue opinioni non sono la Verità ex-cathedra calata dal deus-ex-machina, quindi ai commenti che Lei fa sul blog di Tosatti (blog che dunque non è neppure di Sua proprietà) chiunque ha diritto di rispondere: e se Lei di domanda cosa direbbe la Brambilla, gli altri hanno il diritto di risponderLe cosa secondo loro direbbe. Poi capisco che a qualcuno possa non piacere il fatto che la famiglia del ragazzo non abbia chiesto l’uccisione dell’orsa, ma questo è: le dichiarazioni dei famigliari sono presenti su vari siti e sono molto chiare.

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            @GABRI
            E’ proprio sicuro/a che io abbia bisogno di una sua lezione di vocabolario, grammatica e sintassi della lingua italiana ?
            Non le sarebbe bastato scrivere : -ciò che ho espresso è soltanto una mia opinione- ?
            Mi stia bene!

        • Samuele bersani ha detto:

          Lei ha ragione. Ma questo significa che occorre sanzionare chi ha gestito in modo dissennato. Non prendersela con un animale che ha fatto quello la natura gli impone. Adesso l’orsa è in un ricovero e non può nuocere. Nella zona ci sono altri orsi, si metta in sicurezza la zona.

  • Davide Scarano ha detto:

    Fa scandalo, o meglio, fa notizia se un bimbo viene gettato in un cassonetto, mentre invece suscita indifferenza, se non peggio, la presenza quotidiana di “rifiuti umani” gettati nelle sale operatorie o addirittura peggio nel caso della cosiddetta “pillola abortiva”. Questa “civiltà”, che abbiamo costruito anche coi nostri silenzi, è qualcosa di cui ciascuno di noi dovrebbe vergognarsi.

  • Enrico Nippo ha detto:

    C’è da tenere presente che gli incidenti sono inevitabili. Per quanto si voglia tentare di prevenirli, prima o poi accadono. Un poveraccio che cade da un’impalcatura subisce la stessa sorte dello sfortunato Andrea e dell’escursionista travolto da una valanga.
    Invece, è tanto che mi appassiona osservare gli animali, e più tempo passa più mi convinco che la loro innocenza l’uomo se la sogna.
    Non sono affatto sicuro che san Francesco direbbe: “Abbattiamo frate Orso”.

    • MARIO ha detto:

      “Non sono affatto sicuro che san Francesco direbbe: “Abbattiamo frate Orso”.”

      Io invece sono affatto sicuro che san Francesco abbattesse anche lui (o chi per lui_magari per procura…) qualche pecora o qualche gallina o qualche pesciolino… anche se innocenti… Almeno ogni tanto… almeno per il pranzetto di Natale o di Pasqua… almeno a imitazione di N.S. Gesù Cristo… :–)

      “In una delle prime biografie, quella di Tommaso da Celano (1247), si narra che San Francesco, capitando il Natale di venerdì, impose ai frati di mangiare carne in quel giorno «in cui è nato il bambino». Francesco non mangiava solo carne, la gustava e si tramanda che tra i suoi cibi preferiti ci fosse la carne bianca, il pesce luccio e il pasticcio di gamberi.”
      https://www.ilmessaggero.it/vaticano/dieta_vegana_san_francesco_vaticano_papa_francesco_laudato_si_padre_fiasconaro_movida_roma-6023915.html

      • salvatore ha detto:

        forse per mangiarsela, sebbene non conosca la dieta di san francesco. di sicuro non avrebbe ammazzato un animale per punirlo di avere ucciso uno che corre in boschi popolati da orsi o per vendetta.
        Comunque, a mio parere, amare gli umani è più complicato che amare gli animali, quindi chi non ama gli animali non è in grado di amare gli umani.

        • MARIO ha detto:

          Mi sa che è viceversa: chi ama troppo (o finge, magari per interesse come la sig.ra Brambilla…) gli animali è perché non riesce ad amare gli umani…
          Non si tratta qui di spirito di vendetta o punizione (trattando implicitamente l’orso al pari dell’uomo…), ma di garantire un minimo di sicurezza a chi ama (o magari deve farlo per lavoro) farsi un giro nei boschi o andare a funghi. Se non si può più fare tranquillamente nemmeno questo, è meglio starsene rintanati in casa a brontolare… e a sbraitare che si ama l’orso… azzannando magari nel contempo una bella costina di cervo…

      • Enrico Nippo ha detto:

        Beh, altro è abbattere per nutrirsi – nutrirsi, non abbuffarsi del superfluo come facciamo noi moderni e progrediti – e altro è abbattere per una presunta pericolosità. Fino a prova contraria il bosco è la casa dell’orso, non dell’uomo.

        San Francesco non era un vegetariano o vegano ma non ha abbattuto fratello Lupo. Anzi.

        • MARIO ha detto:

          Ma lui (san Francesco) con i lupi ci sapeva fare…
          Noi invece, poveri mortali, quando incontriamo il lupo o l’orso, ci caghiamo(!) sotto… e io preferirei non morire di dissenteria…
          Certo, il bosco è la casa dell’orso, finché c’è lui… ma io preferirei che fosse piuttosto casa mia.

  • Giorgio ha detto:

    Come darle torto? Una amica veterinaria mi ha riferito che due genitori, col loro bimbo in braccio, hanno portato da lei un cagnolino malato dicendole “lo salvi, lo amiamo più del nostro bambino”. Serve dire altro?

    • salvatore ha detto:

      Questa se mi permette è una panzana a cui non può credere nessun normodotato. Abbia pazienza….

      • Giorgio ha detto:

        Per la riservatezza di cui ogni normodotato dovrebbe essere giustamente fornito, non ho fatto nomi ma le potrei dire nome, cognome, indirizzo dell’ambulatorio, testimonianza dell’assistente presente. E mi creda, questi discorsi di amore incondizionato agli animali sono ben più frequenti di quello che lei possa pensare… purtroppo…

        • Samuele bersani ha detto:

          Facciamo finta che sia vero. Chi ha detto una cosa del genere è semplicemente pazzo e non fa testo nel nostro dibattito. Qui non si discute se uccidere un orso o un uomo. Chiaro?

          • Giorgio ha detto:

            Mi perdoni, mi accusa che il mio commento non faccia testo nel dibattito. Ho solo postillato questa frase dell’articolo: “La vita degli animali vale più di quella degli uomini perché gli uomini non valgono nulla: questo nasce con una propaganda pluridecennale”. Mi pare quindi che il mio commento sia attinente. E qui chiudo, dispiaciuto solo di non essere creduto e della acrimonia delle risposte.

    • adriana ha detto:

      Seeeee come no….