Normalizzazione dell’Infanticidio, dopo la Nascita. Canada, Belgio, Olanda.

4 Maggio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo di The National Pulse, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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I Paesi Bassi diventeranno il secondo Paese europeo a consentire l’uccisione di bambini di appena un anno con il pretesto dell'”eutanasia”, come afferma un recente annuncio del governo olandese sull'”Aborto tardivo di maternità e l’interruzione della vita [dei] neonati”.
Il governo olandese amplierà le norme preesistenti sull’eutanasia, introdotte per la prima volta nel 2002, estendendo di fatto gli aborti post-natali a discrezione del personale medico e degli operatori sanitari. Gli emendamenti sono stati aggiunti alla “Legge sull’interruzione della gravidanza e la cessazione della vita dei neonati (LZA/LP)”, che consentiva l'”interruzione” dei bambini “che soffrono in modo disperato e insopportabile” e che “si prevede che moriranno in un futuro prevedibile”.
La legge, che era limitata a un anno di età, ora consente ai bambini di tutte le età di praticare un aborto post-natale. In merito alle nuove leggi, il Ministro olandese per la Salute, il Welfare e lo Sport, Ernst Kuipers del partito 66, socialmente liberaldemocratico, ha dichiarato pubblicamente: “Si tratta di un argomento particolarmente complesso che riguarda situazioni molto dolorose. Situazioni che non si augurano a nessuno. Sono lieto che, dopo un’intensa consultazione con tutte le parti coinvolte, abbiamo raggiunto una soluzione che aiuterà questi bambini malati incurabili, i loro genitori e anche i loro operatori”.
Il governo olandese ha deciso di ampliare le regole attuali per includere tutte le età, al fine di eliminare le riserve degli operatori sull’aborto di esseri umani vitali o sull’eutanasia di bambini fino a un anno di età.
La legislazione è stata introdotta, secondo il rapporto pubblicato dal governo, per “rimuovere il più possibile la riluttanza” dei medici che intraprendono la procedura”.
La valutazione mostra che il regolamento LZA/LP non funziona ancora bene.
I medici si sentono riluttanti a eseguire l’interruzione tardiva della gravidanza o l’interruzione di vita nei neonati.
Il governo ha deciso di modificare l’attuale regolamento LZA/LP, in linea con le raccomandazioni della valutazione, per eliminare il più possibile questa riluttanza e far funzionare meglio il regolamento nella pratica”, si legge nel rapporto del governo.
Gran parte della discrezionalità sul significato di “sofferenza disperata e insopportabile” spetta ai medici”.
Il regolamento rivisto non formula requisiti di due diligence separati per quanto riguarda l’interruzione della vita nei bambini di età compresa tra 1 e 12 anni. Si chiede alla professione di formulare gli standard di cura sulla base della casistica e dell’ulteriore sviluppo delle norme.
Ciò significa che, sulla base delle conoscenze mediche prevalenti, un medico deve giungere alla convinzione che l’interruzione della vita sia l’unica alternativa ragionevole per eliminare le sofferenze disperate e insopportabili del bambino”.

Il Belgio è stato il primo paese a rimuovere le restrizioni di età che regolano l’accesso all’omicidio sancito dallo Stato nel 2014.
La legge belga richiede solo che i bambini siano in grado di “capire” cosa sia la procedura in un contesto più ampio, che soffrano di “dolore cronico” e che abbiano il consenso dei genitori.

Anche il Canada sta attualmente discutendo l’introduzione dell’Assistenza medica a morire (MAiD) per i “minori maturi” nel suo “Rapporto del Comitato congiunto speciale sull’Assistenza medica a morire”.
A differenza del Belgio e dei Paesi Bassi, tuttavia, le nuove leggi canadesi possono richiedere la consultazione dei genitori solo “se opportuno”, perché la decisione di un minore maturo “ha la priorità”.
In risposta a queste proposte, Alex Schadenberg della Coalizione per la prevenzione dell’eutanasia ha sostenuto che: “Le raccomandazioni presentate dal [comitato] darebbero al Canada la legge sull’eutanasia più permissiva del mondo. Considerato lo stato attuale del Canada, dove le persone vulnerabili continuano a subire pressioni per l’eutanasia su base frequente, è inopportuno che il governo prenda in considerazione queste espansioni radicali della legge sull’eutanasia”.

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1 commento

  • Corrado ha detto:

    Ma che ci stiamo a fare noi Italiani assieme a questi stati assassini?
    Sarebba questa la civiltà occidentale?