La Pillola e l’AIFA. Riformarla Deve Diventare una Priorità per il Governo.

23 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, è ancora ben fresco nella memoria il ricordo del ruolo opaco, ambiguo e omertoso dell’Agenzia Italiana del Farmaco nella storia dei cosiddetti vaccini anti-Covid, e questo organismo, che sembra curarsi più degli interessi delle case farmaceutiche che della salute degli italiani decide di rendere gratuita – per modo di dire, perché in realtà la paghiamo con le nostre tasse, anche chi non è d’accordo – la pillola anticoncezionale, a dispetto di tutte le perplessità scientifiche manifestate nel corso degli anni a proposito di questo farmaco. Inutile sottolineare come questa decisione appaia paradossale, nel momento in cui il tasso di natalità nel nostro Paese ha raggiunto livelli da allarme rosso. Qui sotto trovate il commento degli amici di Pro Vita & Famiglia, con cui concordiamo pienamente. La maggioranza e il governo, a dispetto del potere che esercitano sui partiti politici – o almeno alcuni – i produttori di farmaci, deve affrontare il problema di una riforma strutturale dell’Agenzia. Buona lettura e condivisione.

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Pillola anticoncezionale. Pro Vita Famiglia: da AIFA scelta politica, Governo riformi Agenzia
 

«La scelta dell’Agenzia Italiana del Farmaco di rendere gratuita la pillola anticoncezionale non ha nessuna ragione medico-scientifica ma è una decisione puramente ideologica, assunta da un organo privo di qualsiasi rappresentanza democratica, tanto che la dirigenza dell’AIFA ha dichiarato esplicitamente di aver compiuto questo passo a pochi mesi dal rinnovo dei propri vertici, confermando lo stretto legame tra la natura della decisione e l’orientamento attuale dell’ente». Lo afferma Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia. «Va precisato che la pillola non diventa “gratuita”, ma sarà pagata con le tasse di tutti i cittadini, nonostante le implicazioni etiche fortemente divisive, e soprattutto considerando la fatica che fanno le famiglie per pagare farmaci, invece, essenziali.

Salvo specifiche situazioni per la cura di patologie diagnosticate, infatti, la pillola anticoncezionale non costituisce una terapia per curare la salute della donna ma per impedirne il suo funzionamento naturale, tra l’altro con rischi certificati.

Non si capisce perché i contribuenti debbano essere costretti a pagare la scelta di qualcuno di non avere figli. Alla domanda dei giovani italiani – ben il 42% secondo un sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24 – che desiderano mettere al mondo figli, ma non lo fanno per paura del futuro, non è possibile rispondere spendendo 140 milioni di euro dei cittadini per incentivare la denatalità, per di più in un contesto di grave inverno demografico. Auspichiamo pertanto – conclude Ruiu – che il Governo impegni ingenti risorse a favore della Natalità e proceda speditamente a una profonda riforma dell’AIFA, impedendo all’ente di fare scelte politiche e ideologiche e che ripristini il maggior grado di prudenza medica e scientifica sull’uso di farmaci a partire dalle pillole anticoncezionali, fino alle pillole abortive, la RU486, o potenzialmente tali, come quella dei 5 giorni dopo EllaOne».

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3 commenti

  • Nicola ha detto:

    E su questo provvedimento di AIFA , Avvenire non ha niente da dire….

    https://www.avvenire.it/attualita/pagine/l-aifa-rende-gratuita-la-pillola-contraccettiva-per-tutte-le-donne

  • andreottiano ha detto:

    Il Governo Meloni è peggiore di quelli precedenti perchè in teoria dovrebbe pensarla diversamente da quelli di prima. Invece tradisce platealmente il mandato di chi l’ha votato.
    I più ingenui sono gli elettori ancora convinti del sistema.
    La democrazia attuale è un ologramma manipolatissimo.
    L’Italia è colonia da decenni, ancor peggio dal 1992 in qua.

  • Mara ha detto:

    Si stanno ancora facendo appelli a un governo che non sta facendo niente di destra: con quale criterio e speranza? “Dio, patria e famiglia”: a quale di questi tre punti secondo voi l’esecutivo sta dando rilevanza? Ma se Adolfo D’Urso prima delle elezioni del 25 settembre è volato a Washington a presentare, con il cappello in mano, il programma del cosiddetto centrodestra a sleepy Joe & co.!! E ora la ciociara manda portaerei verso Taiwan perché così le hanno detto di fare i tiranni a stelle e strisce. Potete anche non pubblicare il commento, ma rimango convinta che Benito si starà rivoltando nella tomba.