Gotti Tedeschi: “Il Futuro della Civiltà Cristiana  è nelle Nostre Mani.

21 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo breve articolo del prof. Ettore Gotti Tedeschi apparso su Il Pensiero Cattolico, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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Ettore Gotti Tedeschi: “Il futuro della civiltà cristiana  è in nostre mani

Il futuro della civiltà cristiana è in nostre mani. (ettore gotti tedeschi)

Propongo una domanda provocatoria introduttiva: non potrebbe essere proprio questo momento confuso e “oscuro” nella chiesa e nella stessa civiltà cristiana, la grande occasione per unire nella difesa dei valori cristiani, spiegati quali fondanti in modo imprescindibile la civiltà e poi convertire alla fede, gli “uomini di buona volontà” con cui allearsi per difenderli, che siano atei devoti o saggi agnostici?

Prescindendo da considerazioni scontate su fede e ragione, mi domando spesso come mai, riconoscendo che è il cristianesimo ad aver permesso lo sviluppo scientifico ed il progresso anche economico, si voglia oggi, grazie al cosiddetto ultimo utopistico reset transumanista, cancellarlo perché considerato nemico di entrambi. Anzi, proprio oggi, riconoscendo il fallimento di un modello di globalizzazione fondato su scelte innaturali, invece di pensare di rivalutare il cristianesimo-cattolicesimo (ormai) riconoscendolo indispensabile, o almeno utile, all’uomo confuso di questo secolo, poiché gli da certezze e speranze, lo si considera ancor più responsabile degli errori che l’uomo ha fatto proprio in questo periodo. Sorgono spontanee alcune domande:

-1°Ma è vero progresso quel “progresso” che sembrerebbe voler cancellare il cristianesimo? O chi lo vuol fare è piuttosto chi se ne è impossessato e pensa di controllarlo?

–2° Ma le accuse al cristianesimo sotto attacco sono vere accuse al vero cristianesimo?

–3° Se un falso progresso stesse attaccando con false accuse il vero cristianesimo, che si dovrebbe fare? Proviamo a riflettere.

Oggi, proprio oggi, ci sono molte domande che un cattolico di criterio si dovrebbe porre. Cosa sia civiltà oggi per esempio e la sua correlazione con il cristianesimo. Era fino a ieri opinione condivisa che la civiltà occidentale si è affermata ( dal XI sec.) grazie al cristianesimo ed è declinata nel XIX e XX sec. negandolo Ha accelerato il declino de fine XX e inizio XXI sec. grazie a un processo “imposto” nel mondo occidentale che ha influenzato il mondo intero. Dopo la rivoluzione della riforma protestante e l’illuminismo, l’occidente si era convinto di poter ri-civilizzare il mondo intero ridimensionando progressivamente il ruolo della religione (ormai solo) cattolica, adattandolo sempre più alle “esigenze” del progresso e alle spiegazioni scientifiche. Certo ha modernizzato ed arricchito il mondo occidentale, ma lo ha migliorato? Che significa “migliorare “il mondo? chi sa e può farlo e come? Questa domanda è obbligatorio porsela.

 

Anni fa un grande e santo Cardinale mi concesse una discussione sulla ragione o torto del pensiero laicista che ritiene che la sopravvivenza della religione cattolica segua lo sviluppo della scienza che a sua volta spiega (quasi) tutto quello che prima spiegava la religione,rendendola progressivamente inutile. E ciò viene ritenuto senza voler cercare di capire se sviluppo e progresso scientifico non siano proprio conseguenza della cultura di fede-opere della religione cattolica. Ma il pensiero laicista non sembra permettere detta discussione, privando il cattolico di libertà di pensare e affermare che lo sviluppo della civiltà è frutto della Verità vissuta con opere. Insinuando che pertanto la religione non è solo inutile ma anche dannosa per l’uomo e per la civiltà occidentale. Nietzsche esulterebbe oggi,vedendo avverata la sua profezia. Purtroppo. Perché è molto probabile, se non certo, che il progresso scientifico ed economico di cui siamo fieri, sia anche segno di contraddizione, avendo si generato tanti straordinari vantaggi ed opportunità, ma avendo anche creato tante “confusioni” nella testa dell’uomo pieno di conoscenza, ma sempre meno dotato di sapienza. Sapienza indispensabile per saper gestire la conoscenza che non può avere autonomia morale e può sfuggire di mano al poveruomo. Questa probabilmente è la vera risposta alle tre domande poste all’inizio. Peraltro anche la Genesi dice lo stesso…

 

Ma con il riconoscimento del fallimento della globalizzazione occidentalizzante che succederà ora? La religione cattolica verrà cancellata definitivamente o verrà ricercata e rinascerà, riconoscendosi di non poterne fare a meno? Per rispondere a questa ultima domanda propongo una riflessione sulle “forze in gioco”. Mi limito a tre attori in gioco.

Attori contro. I laicisti nietzschiani, che sostengono che l’uomo debba autodeterminarsi senza affidarsi ad una entità divina ed addirittura persino a un sedicente suo rappresentante sulla terra, insegnano che l’uomo deve imparare ad accettare le verità scientifiche ( anche se provvisorie e temporaneamente ancora incomplete ). Solo con il transumanesimo sperimentato e vissuto l’uomo non necessiterà più una religione. Una religione peraltro origine di tutti gli errori fatti, avendo imposto il concetto di libero arbitrio ( irrazionale e soggettivo ), che deve subito convertirsi in determinismo scientifico,onde evitarne altri peggiori.

-Attori neutrali. Gli “atei devoti”( genericamente parlando) e gli agnostici saggi, che alla fine,con un certo distacco, sostengono i valori culturali del cristianesimo senza quelli spirituali ( cioè l’appartenenza senza credenza ). Ma oggi cominciano a preoccuparsi dei rischi del relativismo che confonde bene con male e della negazione del libero arbitrio che si vuole sostituire con determinismo scientifico.

Attori confusi. I cattolici infine, negli ultimi anni soprattutto grazie alla ambiguità dottrinale di vari teologi e di molti stessi pastori, hanno perso buona parte della fiducia nella gerarchia e han subito la rottura al loro interno, prima tra “tradizionalisti e progressisti”, poi all’interno degli stessi ( cosiddetti) “tradizionalisti “. Con la conseguenza di allontanarsi o cercare fuori dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, soluzioni verso altre forme religiose o persino accettando persino l’ipotesi del “piccolo gregge” ininfluente, piuttosto a rischio di esser assimilabile ad una setta religiosa e pericolosa.

Laicisti, Indifferenti e Cattolitiganti, sembrano esser i nostri attori principali interessanti (ovviamente ignoro appartenenti ad altre religioni ecc. ) che recitano in questo palcoscenico.

Dobbiamo riflettere strategicamente riferendoci al bene della cultura e civiltà cristiana prodotta dal cristianesimo, scomparso il quale l’uomo ritornerà pagano e homo homini lupus. Cattolici, atei devoti e agnostici saggi sono una moltitudine, sono maggioranza potenziale, in grado di reagire e difendere i valori cristiani. E alla fine chi difende un valore si può convertire al principio del valore.

Per far smettere di litigare i cattolici, per far entrare gli atei devoti e gli agnostici saggi oltre la soglia del “cortile dei gentili” e garantirsi una alleanza strategica con loro, necessaria a manifestare la nostra verità verso la cultura laicista, abbiamo bisogno di “pastori “ perché siamo, e dobbiamo restare, un “grande gregge” che serve, che insegna, che converte, come ha preteso il Fondatore del gregge stesso. Anzi proprio questo momento oscuro potrebbe essere grande occasione per unire, e poi convertire alla fede, gli “uomini di buona volontà”. Si dovrebbe chiedere ai nostri santi pastori di esplicitare con chiarezza e coraggio cosa dovrebbe essere la Chiesa oggi, concretamente, se vuole essere Chiesa di Cristo e non di altri. Basterebbe convincerli a porsi domande semplici ma attuali. Per esempio: < Vien prima la fede o la misericordia?> ; < Vien prima la miseria morale o quella materiale? >; <Il senso della vita è la difesa dell’ambiente o lo è prima la ricerca della salvezza?>; < Per gestire queste crisi in corso si deve cambiare gli strumenti o il cuore dell’uomo?>. <Chi ha responsabilità per cambiarlo e con quali mezzi??. >, ecc.

Ecco. Saper rispondere a queste domandine semplici semplici può aiutare a capire le prospettive che dobbiamo affrontare per stare nella Verità e per riconoscere e difendere la vera libertà della civiltà che il cristianesimo ha fondato, che, forse non è chiaro a tutti, ma è in pericolo.

 

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16 commenti

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Caro e stimatissimo Professore, oggi l’ANSA inneggia alla decisione di AIFA di rendere gratuita la pillola anticoncezionale. Siamo alle prese con dei cripto(?) satanisti e, viene da pensarlo, scientificamenteh.

  • Virginio ha detto:

    Una piccola Scienza o poca scienza allontanano da Dio, una grande Scienza o molta scienza riportano a Dio. Questa considerazione riguarda personalmente chi ha qualche pretesa culturale, un poco al di sopra degli utenti finali del progresso scientifico. A questo punto mettiamo in gioco gli effetti delle masse: gli utenti finali rappresentano la quasi completa totalità della popolazione, un peso enorme, come potranno tornare a Dio, deboli come sono nella fede e nella scienza? Di certo non con le proprie forze, semmai dovranno fidarsi di una classe dirigente rafforzata nella fede da una maggiore padronanza della scienza. Ne consegue una doppia responsabilità per gli uomini di vera cultura: prima per se stessi, affrontando e risolvendo i problemi accennati in questo “breve articolo”, poi guidare le nazioni, troppo deboli per trovare la giusta rotta.

  • Mara ha detto:

    Occorre che noi cristiani ci uniamo come lo erano i primi cristiani e agiamo concretamente per fermare questa deriva. Occorre che testimoniamo di più con le parole e le opere, occorre che ammoniamo i peccatori senza timore (opera di misericordia spirituale), occorre che usciamo dal sarcofago. Per esempio, chi parteciperà alla Marcia per la Vita che si terrà a Roma il 20 maggio e organizzata da Pro Vita e Famiglia? Chi è presente nei rosari di piazza che si tengono una volta al mese in tante città d’Italia (“l’Italia prega”), chi ha ritirato i propri figli dalle scuole statali per fargli frequentare scuole parentali? Se siamo ancora milioni, possiamo fare la differenza con questi piccoli ma grandi gesti.

  • Rosanna M. ha detto:

    Molto bene . Questo articolo è un vero programma di azione . Mi auguro serva a sollevare un dibattito , serio e fra persone serie . Escludendo perditempo ( tipo questo signor Nippo) , incompetenti e polemisti.
    Necessiatiamo di idee ma anche di leader che sappiano agire . Senza altro timore che il “timor di Dio” ,
    Rosanna

  • EGT ha detto:

    Buongiorno dottor Tosatti , e anzitutto grazie per la sua attenzione alle pubblcazioni del PensieroCattolico. Ma questo articoletto che lei ha ripreso non è il mio articolo. E’ solo l’introduzione. di conscerla un giorno. GottiTedeschi

    • Marco Tosatti ha detto:

      Ora è aggiornato, su entrambi i siti. Scusate, ci siamo fidati del sito fonte…

    • Veronica Cireneo ha detto:

      EGT.
      Infatti alla lettura era sembrato un po’ strano.
      Ma ci vuole pazienza. Non so se lo sa, ma il dottor Tosatti non sta tanto bene

      • Marco Tosatti ha detto:

        Sto meglio, grazie. Ma il problema era nel sito originario, che aveva pubblicato solo l’introduzione…:-)

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Convertire alla fede”? Chi è che converte? L’uomo o Dio?

    Ritengo che occorra essere attenti a che il convertire non scada in proselitismo.

    All’uomo spetta l’annunciare e il testimoniare, a Dio il convertire. E questo è una tema tutt’altro che scontato.

    Ed anche l’annunciare e il testimoniare hanno da valersi di modi divinamente ispirati, quindi del tutto privi di personalismo farisaico.

    “Atei devoti” e “saggi agnostici”: la devozione atea e l’agnosticismo saggio sono la prova lampante di un sospetto di fondo nei confronti del proselitismo che vuol convertire: “tu sei nell’errore e adesso ti dico IO la verità”, modo sicuro di impedire a Dio di convertire.

    • josè de V. ha detto:

      lei Nippo , veramente non capisce nulla. Lei è la tipica persona che risponde ad una domanda senza averla scoltata prima.

    • lucia Maggioni ha detto:

      scusi signor Enrico, ma da quando è in pensione ( cioè da un paio di decenni immagino , pensione baby?) perchè invece di leggere i blog e scrivere risposta “vuote” di significato,non va a portare il cagnolino al parco ? Lucia.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Malgrado il suo nome, lei, cara Lucia, vedo che lei se ne intende di “vuoto”.

    • SCM ha detto:

      Enrico Nippo ha ragione: la conversione è il dono della fede e il dono lo fa Dio. L’uomo può solo aiutare arando un po’ il terreno, senza assumersi funzioni che competono a Dio.

    • carlo ha detto:

      Signor Nippo, se quelo che predichiamo è la Verità , LA QUALE NON è LA NOSTRA IDEA MA LA VIERTA di Dio sulla creazione e sull uomo ,quale ci viene dalla genesi , abbiamo il diritto di fare proselitismo e predicare con tutta sicureza e certezza per porre l uomo di oggi di fronte a un out – out con tutta sicurezza perchè non stiamo afferamdo nostre idee ,ma roba che veiene dall’ alto .
      E chi riconoscera Crsti Davanti agli uomini come salvatore di tutto il genere umano, Crsto lo riconoscera davanti al Padre suo
      Piuttoso ha capito quel è il messaggio della genesi ? Gli orini impartitti a tutta l umanita . L uomo è stato creato, dio non deve dimanstrare nulla , l uomo deve solo sottomettersi e obbedire a chi lo ha creato ..

  • laura cadenasso ha detto:

    RESISTERE RESISTERE RESISTERE dalla testa ai pierdi. Opporsi all’ invasione con la sola arma della FORZA SPIRITUALE….sperando che Dio ci illumini la Via da percorrere.