AIFA, Omertà e Silenzio sui “Vaccini”. Che Aspetta il Governo a Intervenire?

15 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo commento di Arrendersi All’evidenza, che ringraziamo di cuore, sulle recenti rivelazioni relative alla campagna vaccinale, al controllo e all’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco e il suo ruolo, a dir poco opaco, e che sta venendo alla luce. La domanda è: perché il governo Meloni, e in particolare il Ministro della Sanità, Schillaci, non agiscono in qualche modo per fare luce ufficialmente su quanto denunciato, e non prendono provvedimenti per ristabilire un minimo di fiducia dei cittadini nelle istituzioni? La loro inattività, e silenzio, autorizza i peggiori sospetti. Buona lettura.

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Gli ispettori AIFA sono persone preparatissime, con una discreta tempra fisica, perché un’ispezione non è solo competente e puntigliosa, ma anche faticosa.

A monte degli ispettori, della loro selezione e della loro formazione, c’è una struttura di responsabili altrettanto competenti e capaci.
Dunque, tutto si può pensare di questa agenzia tranne che sia in mano ad incompetenti ed incapaci.
Tuttavia l’Agenzia agisce secondo un certa linea, quella che per i giornalisti sarebbe la linea editoriale.
E’ successo che, ovunque nel mondo, improvvisamente i giornalisti (anche molti davvero bravi) abbiano dato tutti le notizie secondo una certa linea editoriale.
E quindi anche ai funzionari dell’agenzia del farmaco evidentemente è successo di non mettere il consueto zelo nel fare le pulci al comparto.
Il cosiddetto vaccino (che vaccino tecnicamente NON è) andava salvato, promosso e difeso!
Andavano sottaciuti gli effetti collaterali (anche quelli ricorrenti in specifici lotti, senza allertare o meglio ancora farli ritirare).
Andava taciuto che non era vero che non ci fossero altri farmaci efficaci per contrastare gli effetti del contagio da coronavirus.
Andava dissimulato il ritardo con il quale le aziende produttrici (non) hanno fornito i dati aggiuntivi pur richiesti dalla procedura d’urgenza con l’approvazione condizionale e il monitoraggio addizionale (il triangolino nero sui foglietti illustrativi).
Non stupiamoci: persino ai preti è capitato di doversi imbattere in una linea editoriale strana, diversa dal catechismo, diversa dalle feste comandate, diversa dal vangelo.
Certo, all’ispettore Aifa non puoi rimproverare di essere preparato e molto solerte. Gli si può chiedere come mai su certi medicamenti paiono essere diventati improvvisamente trascurati e lassisti, quasi ciechi.
Ordini di scuderia, evidentemente. E parrebbe che la mandria riguardi indifferentemente ispettori, giornalisti, politici e sacerdoti… Si chiama pensiero unico. Si chiama dittatura. Non si chiama scienza, nè verità. Men che meno “atti di amore”…

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